per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

martedì 28 settembre 2010

Lettera ad una novizia dell'ordine francescano delle sorelle di Santa Chiara

4 aprile 2008

Cara sorella,

continuo a vivere momenti difficili e sono sottoposto a grandi prove. Non capisco cosa mi stia veramente succedendo. Vorrei essere gioioso e non lo sono, vorrei essere capito e invece mi sento sempre più incompreso. Ho bisogno di pace, ma non trovo la tranquillità per riprendermi. Insomma i giorni si fanno sempre più pesanti.

Ma quando sembra che tutto debba precipitare, ecco che Gesù interviene.

Mi accorgo che Lui è vivo e mi viene in aiuto.

In uno dei momenti più tormentati, appena ho invocato il Suo nome subito non solo mi sono rasserenato, ma ho cominciato a provare una gioia spirituale inesprimibile, una pace straordinaria, un bisogno di ringraziare e benedire il Signore per tutto l'amore che mi aveva concesso.

Vedi, figlia mia, se mi dicessero che Cristo non è mai esistito, io direi che non solo l'ho incontrato ma ho assistito ai suoi prodigi. Quanti fatti straordinari mi sono capitati in questi ultimi tempi! E proprio quando sono stato più angosciato, smarrito, impaurito, assediato. Ma il Signore non mi ha soltanto consolato, mi ha protetto, mi ha liberato, mi ha curato. È la verità. Mi ha anche fatto sentire la sua voce attraverso i passi della Sacra Scrittura.

Ricordo ancora una domenica, mentre partecipavo alla santa messa ed ero in uno stato angoscioso, un uomo che non avevo mai visto, mi si avvicina e mi dona un passo del Vangelo (Luca 10, 19-22).

Appena l'ho letto sono rimasto trasecolato. Quella parola era tutta per me, mi dava forza e mi aiutava a rianimarmi.

Dopo qualche giorno un sacerdote carismatico mi ha detto: "Quello che ti sta capitando serve perché ti prepari a compiere un gran bene".

Ora so che la bufera presto passerà, che niente potrà impedirmi di camminare per il Signore, che la luce dello Spirito seguirà i miei passi e non vacillerò nell'ora della calura. Mi affido alle tue preghiere. Sento che il Signore ti ascolta. Un'anima quanto più semplice è tanto più tocca il cuore di Dio. La tua innocenza, la tua umiltà, la tua purezza intercederanno certamente favorevolmente dinanzi all'Altissimo per la mia povera anima e per la mia vita. E tutto questo mi consola e mi riempie il cuore di gioia.

S.Li Bassi

domenica 26 settembre 2010

Meditazione

Prendi, Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria,

il mio intelletto e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo;

tu me lo hai dato, a te, Signore, lo ridono;

tutto è tuo, disponine a tuo piacimento;

dammi il tuo amore e la tua grazia, che questa mi basta.

(Ignazio di Lodola)

Amici dei poveri nel cuore di Dio

La parabola del ricco senza nome e del povero Lazzaro è una di quelle pagine che ci portia­mo dentro come sorgente di comportamenti più umani.

Il ricco è senza nome perché si identifica con le sue ric chezze, spesso il denaro di venta come la seconda na tura, la seconda pelle di una persona. Il povero ha il no me dell'amico di Gesù, Laz zaro. Il Vangelo non usa mai dei nomi propri nelle parabole, solo qui fa un'eccezio ne, per dire che ogni povero è un amico di Dio.
«Morì il povero e fu portato nel seno di Abramo, morì il ricco e fu sepolto nell'inferno». In che cosa consiste il peccato del ricco? Nella cul tura del piacere? Negli ec cessi della gola? No. Il suo peccato è l'indifferenza: non un gesto, non una briciola, non una parola al povero Lazzaro. Il vero contrario dell'amore non è l'odio, ma l'indifferenza, per cui l'altro neppure esiste, è solo un'ombra fra i cani. Lazzaro è così vicino da inciampar ci, e il ricco neppure lo vede. Il male più grande che noi possiamo fare è di non fare il bene.
Il povero, è portato in alto; il ricco è sepolto in basso: ai due estremi della società in questa vita, ai due estremi dell'abisso dopo. Allora ca piamo che l'eternità è già iniziata ora, che l'inferno è solo il prolungamento delle nostre scelte senza cuore. Nella parabola Dio non è mai nominato, eppure in tuiamo che era presente, pronto a contare ad una ad una tutte le briciole date al povero Lazzaro, a ricordarle per sempre.
«Ti prego, manda Lazzaro con una goccia d'acqua sul dito (il ricco vede il povero in funzione di se stesso dei suoi interessi) mandalo ad avvisare i miei cinque fratelli...!» «Neanche se vedono un morto tornare si converti ranno!». Non è la morte che conver te, ma la vita stessa. Dio è nella vita. Chi non si è posto il problema di Dio e dei fra telli davanti al mistero ma gnifico e dolente che è la vi ta non se lo porrà nemme no davanti al mistero più piccolo che è la morte.
Non sono i miracoli o le vi sioni a cambiare il cuore. Non c'è miracolo che valga il grido dei poveri: sono pa rola di Dio e carne di Dio: «qualsiasi cosa avete fatto a uno di questi piccoli l'avete fatto a me!» Nella loro fame è Dio che ha fame, nelle lo ro piaghe è Dio che è piaga to. La terra è piena di Lazza ri. Cerchi Dio? Non è nel ric co, benedetto nella sua pro sperità; è nel piccolo, nello straniero, nel più piagato. È lì dove un uomo non ha at torno a sé nessuno, se non dei cani. Lì dove io ho pau ra di essere, Lui c'è. Se Gesù dà al povero il nome del suo amico Lazzaro, ogni povero abbia anche per me un no me d'amico.

padre Ermes Ronchi

La vera ricchezza e la vera povertà

Non fraintendete, fratelli, il mio dire! Le parole: "Dio non china il suo orecchio al ricco" non significano che egli non esaudisce coloro che posseggono oro e argento, famiglia e proprietà, sia che così siano nati o comunque occupino tale posizione sociale. Basta però che si ricordino di quello che dice l'Apostolo: « Ordina ai ricchi di questo mondo di non insuperbire » (1 Tm 6, 17). I possidenti che non insuperbiscono, in Dio sono poveri; e ai poveri, ai miseri, ai bisognosi Dio china il suo orecchio (Sal 85, 1). Sanno infatti che la loro speranza non è nell'oro e nell'argento e neppure nelle altre cose di cui sembrano abbondare nel tempo. Basta che la ricchezza non li porti alla perdizione; basta che non sia loro di ostacolo, dato che di vero giovamento la ricchezza non ne reca... Se uno disprezza in se stesso tutto quello di cui la superbia suole gonfiarsi, è un povero di Dio, e a lui Dio china l'orecchio, perché sa che il suo cuore è umile.

sabato 25 settembre 2010

Cara sorella (da Suore francescane di Santa Chiara)

Carissima,

oggi è una giornata di sole, non spira un alito di vento, gli uccelli scorazzano per il cielo e fuggono lontano, io rimango solo.

Sto provando ad immaginare cosa stanno facendo gli angeli, i santi e tutte le creature celesti. Immagino che mi stiano guardando e preghino per me e il mio cuore si rallegra.

Sai, figlia mia, un solo scopo ho nella vita: salvare la mia anima. Eppure mi accorgo che è così difficile... !

L'eternità nel cuore di Dio si conquista attimo per attimo. Non si può abitare nella casa del Signore se su questa terra non ci si procura un abito bianco per presentarci dinanzi all'Altissimo e far parte dei suoi convitati.

Dobbiamo, perciò, rivestirci di Cristo, inebriarci del profumo della sua Grazia, lavarci con l'acqua del suo costato e purificarci col balsamo del suo perdono.

Noi pensiamo che la misericordia di Dio sia infinita e che alla fine dei nostri giorni il Suo cuore non può resistere ai lamenti dell'anima. Ed è vero, ma non dobbiamo abusare della sua bontà.

Potremo trovarci di fronte a quelle parole: Andate via, non vi conosco.

Poveri noi, peccatori incalliti!

Non abbiamo compreso che per stare col Signore dobbiamo risplendere della sua luce e della sua Grazia. Invece abbiamo abusato della sua misericordia e abbiamo continuato a peccare, a mortificare lo spirito, a sporcare l'anima, a deturpare il corpo. Ma c'è un limite a tutto.

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.

Ma in questa terra di insolenti, di iracondi, di violenti, di lussuriosi, quando avverrà la conversione?

L'ipocrisia ha invaso il mondo, anche la Chiesa di Dio.

La parola di Gesù è viva, attuale, moderna. L'unico vero Profeta della storia degli uomini ogni giorno parla all'umanità. Oh se l'ascoltassimo! Ritroveremmo la strada per arrivare alla Sorgente e potremmo abbeverarci all'acqua che lava, purifica e risana.

Invece beviamo ogni giorno l'acqua sporca della nostra rovina.

Bisogna fare sul serio. Gesù è la Via, la Verità e la Vita.

L'abbiamo ormai sperimentato più volte nel cammino del nostro deserto.

Oggi molti parlano di Dio, proclamano a gran voce la sua parola, cercano in tutti i modi di farlo conoscere, ma pochi lo conoscono e parlano con Dio.

Figlia mia, non smettere mai di credere, neppure per un solo istante nell'amore di Dio. Anche quando ti assalgono i dubbi, non dare mai retta alla tua mente, lasciati guidare dal tuo cuore. Gesù non ti tradisce, non si allontana mai da te, non ti abbandona. È pronto sempre a tenderti la mano, anche quando non ne senti il respiro e neppure l'amore.

Lo Sposo ti dona la sua vita, non scordarlo mai. Se vuoi farti santa, devi stare nel suo cuore, devi respirare con la sua anima, devi entrare in confidenza col suo Spirito.

Io prego per te, anima di Dio. Il tuo cuore è innestato nello Spirito di Dio. Tu sei custode dei segreti di Gesù e obbediente al suo cuore. Quando ti prostri ai piedi della sua croce, Gesù ti accarezza, ti parla e ti consola. Conserva dentro di te, come fece Maria, tutto quello che Gesù ogni giorno ti dice. Rimani con gli occhi fissi a Lui e non lasciarti mai sedurre dagli occhi del nemico, che non toglie mai lo sguardo dalla tua anima.

La tua anima ha il sorriso di Dio, colloquia con lo Spirito Santo e lo benedice per la purezza di cui l'ha rivestita.

Non so perché scrivo queste cose. Ma il Signore le mette nel mio cuore e le offro a tutti come dono di grazia. Immagino che in questo momento sia affaccendata a prepararti per il giorno di Pasqua per gioire con Gesù, con Maria e tutti i santi.

Ancora ho davanti a me i tuoi occhi azzurri, pieni di cielo, dolci e rugiadosi, ma anche il tuo sorriso gentile, delicato, tenero, come pure la tua anima candida e ripulita dal sangue dell'Agnello.

Gesù ti ha messo l'anello al dito. Beata la sposa che al ritorno dello Sposo farà trovare la sua casa ordinata e pulita. Allora il bacio dello Spirito Santo li terrà uniti per sempre nel regno della gloria.



Continua....

di Salvatore Li Bassi

Ci sia sempre la preghiera

Molti si lamentano delle difficoltà che incontrano nella ripresa del lavoro
dopo le vacanze estive. Questo purtroppo avviene perchè non ci siamo
riposati in Gesù, come ci aveva esortato la Madonna: "Riposatevi, riposatevi
in mio Figlio".
Il rimedio più efficace e urgente è quello di ripristinare la preghiera all
interno della nostra giornata. Al mattino e alla sera ci sia sempre la
preghiera, esorta la Regina della pace.
La preghiera ci apre alla luce di Dio, ci comunica la sua pace e la sua
forza. Con la preghiera affrontiamo la fatica della giornata senza cedere
all'impazienza e allo scoraggiamento.
Durante la giornata teniamo viva la presenza di Gesù nel nostro cuore, dove
dimora irradiando il suo amore. Il Maestro ci incoraggia dicendo: "Venire a
me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò".
Proprio perchè siamo stanchi dobbiamo pregare. La preghiera è il balsamo
dell'anima e il riposo del corpo.
Vostro Padre Livio

Dai pensieri di Padre Pio

Piacesse a Dio che si ravvedessero queste povere creature e ritornassero davvero a lui!
Per queste persone bisogna essere tutte viscere di madre e per queste bisogna avere somma cura, poiché Gesù ci fa sapere che in cielo si fa più festa per un peccatore pentito, che per la perseveranza di novantanove giusti.
È veramente confortante questa sentenza del Redentore per tante anime che disgraziatamente peccarono e poi vogliono ravvedersi e tornare a Gesù. (T. 106)

venerdì 24 settembre 2010

E' un onore di andare a vedere la mia Nonna

u

Gesù vi ama
Mia dolcezza delle mie piaghe, tu sei qui, a Sainte-Anne-de-Beaupré, per rendere omaggio alla mia Nonna Sant’Anna. Figlia mia che amo, impara da me, Gesù, che ho per la mia Nonna Anna un amore di predilezione. È la mia Nonna e, tutto come voi che avete una nonna, ella mi ama con tutto il suo essere.

Quando seppe che sua figlia era l’eletta del mondo per essere la Madre del Salvatore, la gioia riempì tutto il suo essere. Era tanto felice di sapere che stava per essere la Nonna del Salvatore del mondo che ne sarebbe morta di gioia se non le avevo fatto il favore di versare in lei delle grazie speciali. La sua gioia fu completa. Tutto ciò che avrebbe potuto dare soddisfazione ad una madre, lei lo ricevè. Ebbe come figlia quella che fu elevata sopra tutte le giovani figlie della terra. Mia Nonna viveva in questa gioia. Tale fu il suo amore per me, il suo piccolo Gesù Amore.

Guardava con degli occhi d’amore, tale una nonna che riguarda i suoi nipoti, ma gli occhi di lei vedevano non soltanto il suo Nipote, ma anche il Salvatore del mondo! Mi guardava con un tale rispetto che ne se rallegrava senza sosta. Mia Nonna era per me, Gesù Bambino, una grande gioia. Avevo per lei un tale rispetto che neanche il più grande dei rispetti di questo mondo era più grande di quello che avevo per lei.

Tutto di lei era soltanto bellezza interiore. La sua bellezza interiore non aveva uguale, perché non era forse la madre della Regina della bellezza celeste? Tutto era grazioso in lei! La sua semplicità incantava i futuri beati che, loro, aspettavano la loro liberazione. Quanto fu grande la loro gioia di vedere tanto amore nella mia Nonna che accoglieva entro le sue braccia il loro Salvatore tanto aspettato, loro che erano nei limbi! Mia cara Nonna chiamava il suo Nipote ’mio Carissimo’ con una tale grandezza di anima che i serafini ne diventavano rossi di piacere.

Quando andate verso della mia Nonna per domandarle dei favori, è con amore e rispetto che dovete presentarvi. Io, suo Nipote, sono in voi, figli miei; sono io che si presenta davanti alla mia santa Nonna. È per voi un privilegio di andare verso di lei.

Per tutti quelli che passarono davanti a lei per avere un favore, intercedè presso di me, senza un momento di esitazione, affinché voi abbiate al più presto questo favore. È nella tenerezza per ciascuno di voi che compiva degli atti di ringraziamento per il favore ottenuto.

Quando, nella Divina Volontà, questo era nell’impossibilità di essere concesso, perché questo avrebbe nociuto alla vostra vita spirituale, prendeva cura di consolarvi ottenendo per voi una grazia di luce. Questa grazia vi aiutava a realizzare che ciò che non era concesso dalla Divina Volontà era per il vostro bene. In cambio, otteneva per voi delle grazie di abbandono nella Divina Volontà affinché diventiate amore.

“Io, suo Nipote, presi ben cura di compiere ciò che mi domandava, perché non posso non essere al suo ascolto, tanto è importante la mia Nonna! Il mio amore per la mia Nonna è tanto grande che posso descriverlo soltanto con delle parole provenienti dalla mia tenerezza divina. Figli miei, siete tanto favoriti quando passate per lei, niente le è rifiutato. Anche le domande le più banali prendono un’importanza tanto grande che mi faccio azione d’amore per colmarle.

La mia Nonna è la santa, dopo la mia Madre la più alta nel grado di santità. Fatevi onore andando a vederla, vi aspetta con amore, impaziente di ottenervi ciò che vi è dovuto nella Divina Volontà. Gesù vi ama. Amen.


Origine: Amore per tutti i miei, Gesù. Libro 3 Dalla Figlia del Sì a Gesù. Messaggio No. 194. Les Éditions FJ.

L'allegrezza cristiana

Figliuoli, state allegri, state allegri. Voglio che non facciate peccati, ma che siate
allegri.
- Non voglio scrupoli, non voglio malinconie. Scrupoli e malinconie, lontani da casa
mia.

- L'allegrezza cristiana interiore è un dono di Dio, derivato dalla buona coscienza,
mercé il disprezzo delle cose terrene, unito con la contemplazione delle celesti...Si
oppone alla nostra allegrezza il peccato; anzi, chi è servo del peccato non può
neanche assaporarla: le si oppone principalmente l'ambizione: le è nemico il senso, e
molto altresì la vanità e la detrazione. La nostra allegrezza corre gran pericolo e
spesso si perde col trattare cose mondane, col consorzio degli ambiziosi, col diletto
degli spettacoli.

- Ai giovani che facevano chiasso, a proposito di coloro che si lamentavano, diceva:
Lasciateli, miei cari, brontolare quanto vogliono. Voi seguitate il fatto vostro, e state
allegramente, perché altro non voglio da voi se non che non facciate peccati. E
quando doveva frenare l'irrequietezza dei ragazzi diceva: State fermi, e, sotto voce, se
potete.

S.Filippo Neri

lunedì 20 settembre 2010

Supplica allo Spirito Santo

Maria, sposa e tempio dello Spirito Santo, intercedi per me, presso il Padre affinché il suo Santo Spirito si effonda in me.

Spirito Santo Dio, soffia nella mia vita, accresci la mia fede, che diventi una fede salda, vera, viva e concreta, e rafforza la mia libertà e la mia volontà. Crea in me un cuore nuovo libero di donarsi, che sappia amare e perdonare, un cuore umile, altruista, buono, pulito e trasparente, che brilli alla tua luce e che accresca in me l’amore, la carità e la sensibilità verso chi soffre.

Vieni Spirito d’Amore, apri il mio cuore ed insegnami ad amare senza timore tutti coloro che ogni giorno metti sul mio cammino. Insegnami a vivere nella pace, nella pazienza e nella gioia, insegnami a fare silenzio fuori e dentro di me per imparare ad ascoltare meglio la tua voce nel mio cuore, trasforma la mia vita e donami il sorriso e la gioia che oltrepassi tutti i muri della tristezza e rendimi capace di saperli sempre donare insieme all’amicizia e al perdono. Donami la forza e il desiderio di annunciare a tutti, con i miei pensieri, le mie parole e le mie opere, che Gesù è morto ed è risorto per noi.

Vieni Spirito di Consiglio, rendimi docile alle tue ispirazioni, ispira i miei pensieri, le mie decisioni, i miei desideri e i miei sentimenti, cancella le ferite del mio passato, vinci il male che è in me e guidami sulla strada dell’amore eterno e non permettere che gli ostacoli mi fermino, così da poter dire sempre sì al Padre.

Vieni Spirito di Pietà, che hai il potere di fare tutto, ti chiedo di abitare per sempre nel profondo del mio cuore. Scendi su tutti i più bisognosi, i più tristi, i più soli, i più sofferenti e disperati, sugli ammalati, su chi ha fame e freddo, su tutti coloro che sono lontani dalla tua luce; dona loro la tua forza e salvali col fuoco del tuo amore, scendi su tutti i bambini del mondo: dona loro il tuo amore, il tuo sorriso, la pace e la gioia nel cuore.

Vieni Spirito d’Intelletto, Fuoco che rigeneri inondami del tuo santo bene, rischiara la mia mente con la luce dell’eterna verità, rendila semplice, umile e attenta ai bisogni dei fratelli, rischiara le tenebre e le ombre del mio passato, donandomi la pace, la gioia e la verità, affinché sia di esempio a chi vuole credere, sii sempre il centro della mia vita e donami il coraggio di seguirti e di compiere la tua volontà.

Vieni Spirito di Scienza, sii maestro della mia anima, aiutami a mettere in pratica i tuoi insegnamenti, guida i miei passi sulla via della pace, illumina il mio cuore per combattere le tentazioni del male, illumina la mia strada indicandomi il cammino che devo seguire e fa sì che tutto quello che sto facendo sia solo tua volontà e non frutto di mia presunzione.

Vieni Spirito del Santo Timor di Dio, donami uno sguardo puro affinché io possa ammirare il creato con gli occhi di un bambino, affinché tu possa spogliarmi dal male, rivestimi con gli abiti della purezza, della trasparenza, guidarmi teneramente sulla strada della vita all’incontro con te, fa che i miei occhi e il mio cuore possano sempre gioire dell’innocenza di un bambino, fa che anche nella sofferenza, nel dolore, nell’abisso più profondo, io possa essere uno spiraglio di luce e di speranza per chi ti cerca.

Vieni Spirito di Fortezza, donami forza e costanza, fa che la mia bontà vinca ogni male, e che il mio amore sia più forte d’ogni dolore, fa che la mia dignità sia più grande di ogni caduta e fa che il mio cuore sia un cristallo docile nelle tue mani.

Vieni Spirito d’Accettazione, perché non sempre ho la forza di invocarti, non sempre ho la voglia di accogliere le tue istruzioni, non sempre ho l’umiltà di chiedere aiuto a te e a volte ho paura di abbandonarmi a te, di lasciarmi guidare da te, così faccio sempre un passo avanti e uno indietro, ma tu mi dici: “Amami così come sei”, perché tu sei amore infinito.

Vieni Spirito di Sapienza, perché anche se non ti vedo, non ti sento, non ti tocco, sento la tua presenza viva che ogni giorno nasce nel mio cuore. Aiutami a credere che puoi guarire ogni infermità fisica e spirituale e che per te le cose impossibili sono possibili, ed insegnami a saperti ascoltare così da poter sentire in silenzio il palpito del tuo cuore, dentro di me, che mi ispira l’amore donante.

Vieni Spirito d’Umiltà, usa la mia vita e tutto ciò che ho, fammi diventare piccolo perché ho bisogno di essere guidato, preso per mano da te: donami di essere umiltà che illumina, tanto piccolo per il mondo e tanto grande nell’amore.

Vieni Spirito di Misericordia, ti chiedo perdono per tutte quelle volte che non ti ho ascoltato, per tutte quelle volte che sono stato lontano da te, per tutte quelle volte che non ti ho rispettato è ho scelto facili vie di fuga.

Spirito Santo Dio, donami i sette santi doni e aiutami ad accettare, riconoscere ed usare i doni che mi vuoi offrire. Aiutami a condividere questi doni con gli altri e a non farli seccare dentro di me.

Maria, sposa e tempio dello Spirito Santo, proteggi e guida il mio cammino perché ogni giorno, con forza e coraggio, sappia rispondere di sì a ciò che Gesù, desidera da me donandomi come strumento docile nelle sue mani. Amen.



“PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO” (Ispirazione)



Spirito Santo, Spirito d'amore,

invadi con potenza il mio cuore.

Illuminami, santificami, fortificami,

inebriami del tuo Santo amore,

non ti stancare mai di stare in me.

Spirito Santo Dio, abbi pietà di me,

aiutami, purificami, annientami

annullami in te, con te e per te,

affinché tu mi rinnovi continuamente il mio cuore

avvizzito dalle sofferenze del mondo.

Spirito Santo, Divino Amore.

donami la pace e la carità,

da donare a chi ne ha più bisogno,

Spirito di Dio, nel tuo Santo nome,

donarmi nella misericordia, al prossimo. Amen

Mi sento ancora più solo...

Padre, dove andrò? Mi sento ancora più solo e triste. Sto perdendo il senso della vita, il mondo mi confonde, le parole mi feriscono, le azioni degli uomini mi umiliano. Vorrei fuggire prima che questo mondo mi travolga.

"Figliolo, cerca di piegare in silenzio, non fare troppo rumore, non sono sordo.

Guarda al mio cuore, ti parlerò in silenzio come una volta. Lascia che penetri nell'abisso del tuo spirito e ti afferri, mentre corri e non sai dove anelare.

lo ti purifico con gli occhi della mia grazia e ti rivesto col sangue che ho versato per santificarti. Non badare alle parole, pensa piuttosto se mi ami veramente e se sei disposto a dare la tua vita per me. Io ti amo più di ogni altro-nessun amore può essere più grande del mio. Se ti fermi ad origliare, sentirai i miei passi leggeri e capirai che ti sono vicino. Apri bene le orecchie e ascolta la parola che ti salva. Non essere triste, non dare retta a quanti ti odiano e ti perseguitano a causa mia. Non passa giorno che non ti stia vicino, mi sei prezioso.

Spesso verso sul tuo capo l'olio della sapienza, perché la parola che metto nel tuo cuore attraversi l'anima, arrivi alla tua bocca e si trasformi in pane di vita.

Io prego per te, tu non mi chiedi le cose del mondo, tu cerchi la guarigione dello spirito, per questo mi faccio trovare e ti parlo, lascio che la tua anima si prostri dinanzi al mìo costato e riceva fiumi di acqua viva. Ora ti ho ricoperto della mia verità e ti ho plasmato col fuoco del mio Spirito, per essere saldo nella fede e non vacillare più. Verranno tempi in cui metterò alla prova il tuo amore per la mia croce. In un primo tempo capirai poco di quanto ti accade, ma poi mi invocherai con tutte le tue forze ed Io ti verrò vicino. Io ti amo come può amare soltanto chi ha dato la vita per i suoi figli".

S. Li Bassi

domenica 19 settembre 2010

Un ricco povero

C'era una volta un uomo ricchissimo. Possedeva tanti negozi, tante fabbriche e tante banche, cosicché ogni settimana riceveva nel suo palazzo molti autocarri carichi di denaro. Non sapeva più dove metterlo o in che cosa spenderlo. Si comperava tutto quello che gli piaceva: aerei, navi, treni, edifici, monumenti, ecc. Era sempre alla ricerca di cose da comperare.

Arrivò un giorno in cui aveva proprio tutto. Non c'era cosa che non possedesse. Tutto era suo. Tuttavia c'era una cosa che non riusciva ad avere. E per quanto ne comprasse, una non la trovava mai. Era la gioia. Non trovò mai il negozio in cui la vendessero.

Si impegnò a cercarla a qualunque costo, perché era l'ultima cosa che gli mancava. Percorse mezzo mondo alla sua ricerca, ma senza risultato. Un giorno capitò in un piccolo villaggio e venne a sapere che un vecchio saggio poteva aiutarlo. Viveva in cima a una montagna, in un' umile e povera capanna. Si diresse verso di lui e quando lo trovò gli disse:

- Mi hanno detto che lei potrebbe aiutarmi a trovare la gioia.

Il vecchio lo guardò sorridendo e rispose:

- Lei l'ha già incontrata, amico. Io ho molta gioia.



- Lei? - esclamò stupito il ricco. - Ma se possiede soltanto una povera capanna e poco più!

- Certo, e proprio per questo ho la gioia, poiché do a chi ne ha bisogno tutto quello che ho di più - affermò il vecchio.

- E così si ottiene la gioia? - chiese il ricco.

- Così l'ho trovata io - confermò il Vecchio.

Il ricco se ne andò pensieroso. Poco tempo dopo risolse di dare tutto quello che non gli era necessario a quelli che ne avevano bisogno. Con grande sorpresa scoprì che facendo così sentiva gioia. Si era reso conto che c'è più gioia nel dare e nel rendere felici gli altri che nel ricevere e possedere tante cose senza condividerle.

Fonte: ("C'era una volta... al catechismo" di Josè Real Navarro e Maria Carla Mantovani

Dove è la vostra fede?

venerdì 17 settembre 2010

Affidiamoci completamente a Gesù (preghiera)

Gesù,tu sei il nostro tutto,tu sei la nostra vita,prima di tutto sei il nostro Amore e ,il nostro cuore, da te guarito e liberato, non vuole che amare te e te solo. Nessuna cosa potrà allontanarci e separarci da te,che sei la Via,la Verità e la Vita. Noi,non abbiamo meriti da presentarti,e se non fosse per il tuo amore,per i tuoi meriti, saremmo periti da tempo. Fà che possiamo sempre ricordarci della tua misericordia e riempici della volontà di servirti,così che un giorno,in attesa del tuo abbraccio paterno,possiamo ripetere con il tuo San Paolo "ho combattuto la buona battaglia,ho terminato la mia corsa,ho conservato la fede."

Affidiamoci completamente a Gesù

A volte ci troviamo in situazioni veramente negative,dove tutto sembra non avere via d'uscita e siamo tentati su tutti i fronti del nostro cammino di fede. Certamente sappiamo che se non avessimo preso la strada di Gesù,potrebbe essere andato diversamente. Ma è proprio qui che veniamo posti di fronte al bivio della scelta. E' qui che si misura il nostro cuore. Tradire Gesù,rinnegandolo, oppure non pentirsi di averlo scelto. E' qui che vengono messe alla prova del fuoco tutte quelle dichiarazioni di amore che nelle nostre preghiere rivolgiamo a Gesù. Queste situazioni difficilissime,che a volte presentano i toni di una stranezza che nel nostro cuore percepiamo come non consueta e "non naturale",si presentano come delle tempeste agitate dal "nemico",che ti aggira senza che gli altri,che eventualmenti ti circondano possano accorgersene. Solo il tuo cuore sa ciò che ti sta accadendo. E nell'estrema confusione sei messo alla prova. E' qui che la nostra coerenza e la nostra "tenacia",sebbene sembri che tutto si annerisca,vengono messe alla prova. In queste situazioni,siamo tentati di non pregare,forse anche a causa dell'agitazione che si sviluppa dentro e attorno a noi. Siamo tentati di rinnegare la presenza di Cristo. Il nostro amore viene messo alla prova. Le strade sono due: cedere alle istigazioni del "nemico" oppure rimanere in Cristo Gesù. D'altra parte,dobbiamo sempre ricordare che il primo a patire tutto questo è stato ed è ancora Gesù. L'esempio da seguire è sempre il Suo. Infatti,se anche Gesù si fosse lamentato di noi,il nostro mondo sarebbe stato già distrutto da tempo. Certo,è difficile seguire Cristo,ma ricordiamoci che, dopo tutto questo,ci aspetta Lui,e quando saremo in procinto di lasciare questa brevissima vita(ricordiamo che anche 100 anni rispetto a 2000 anni non sono che una nullità),potremo dire come San Paolo:"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede."

Rimarrò con te per sempre

Giorno verrà che ti addormenterai tra le mie braccia e vedrai in sogno il mio cuore che sulla croce ha sanguinato per te. Ti restituirò allora alla vita come un giglio profumato. Mi farò sentire nell'anima tua e lascerai ogni tristezza per accogliere la mia gioia. Solo se purificherai il cuore e gli occhi mi potrai vedere.

Sino a quando ti mescolerai col mondo e vivrai secondo il mondo non mi conoscerai.

Non vivere come molti vivono, non andare per le strade dove molti vanno ed Io rimarrò con te per sempre".

S.Li Bassi

Fai conoscere il mio cuore

"Quando gli uomini scopriranno che la vita deve essere vissuta nell'amore e nella pace sarà troppo tardi, perché avranno sparso tanto sangue nel mondo da riempire tutta la terra. Mi hai detto molte volte che vuoi stare al mio servizio, e allora va' tra la gente e riferisci che senza l'amore tutto è perduto.

Presto un nuovo flagello colpirà la terra e sarà la morte, ma chiunque guarderà al cuore immacolato di Cristo non perirà.

Figli, non tardate a convenirvi, venite a me ed lo vi consolerò, vi libererò da ogni affanno. Sciogliete il vostro cuore che è ancora duro come una pietra. Siate benevoli gli uni verso gli altri e scoprirete com'è bello il tempo della vita, vissuto nella pace e nella gioia".

S.Li Bassi

giovedì 16 settembre 2010

Atto di riparazione

O Gesù, mi rendo presente a te che sei presente in tutti i tabernacoli del mondo.

Contemplo la tua vita tutta donata alla gloria del Padre e alla salvezza degli uomini.

Il Padre ti guarda con compiacenza.

Si sentono autosufficienti. Non ti cercano, non ti desiderano.

Si ricordano di te solo per oltraggiarti, bestem­miarti, profanarti.

Gesù, tu avevi previsto questa loro ingratitudine, ma il tuo amore ti ha messo ugualmente nelle loro mani ed essi possono fare di te quello che vogliono.

O Gesù, rifiutato e disprezzato, suscita in me una forte attrattiva per te. Inseriscimi nella tua vita eu­caristica. Fammi vivere nel tuo desiderio di donarti agli uomini, nel tuo dolore per il loro rifiuto.

O Gesù, amore non amato, vieni in me, trattieniti con me, accoglimi nella tua amicizia. Rendimi con te ostia adorante, riparante, implorante.

E tu, Vergine Maria, che presso il tabernacolo, co­me presso la croce, continui ad essere la corredentri­ce dell'umanità, accogli questo mio atto di amore e aiutami a viverlo come sostituzione e supplenza per tanti fratelli, e come testimonianza di amore e di gra­titudine verso il tuo Figlio Sacramentato. Amen.

Dai pensieri di Padre Pio

Preghiamo: chi prega molto si salva, chi poco prega si danna. Amiamo la Madonna. Facciamola amare e recitiamo il santo Rosario che lei ci ha insegnato. (AP)

IO vincerò per tutti

Scrivi, figliolo, e quello che ti dico tienilo per te. Lascia che il vento ti porti le mie parole e iscrivile nel cuore, perché ti siano di sostegno nell'ora della prova.

Tu dovrai lottare molto, ma sei destinato a vincere, perché ti voglio bene e vigilo su di te. Preparati ad armarti ma senza paura, non dovrai patire molto, dovrai solo aiutarmi a combattere. In verità sono Io che entro in battaglia e sbaraglio il nemico, tu dovrai raccontare a tutti la battaglia che ho appena iniziato.

Il maligno sta per sferrare un violento attacco contro l' umanità intera. Tu fai parte dell' umanità per questo dovrai armarti per bene. Sto entrando in battaglia assieme agli Angeli e vincerò. Quando la notte si farà più buia e il cielo perderà il suo colore per farsi ancora più nero, non spaurirti perché tu sarai più bello di quel cielo e le tue vesti splenderanno di un colore che nessuno potrà mai trovare. I tuoi occhi vedranno e conteranno tutti i nemici rasi al suolo e il mio carro si involerà verso i cieli. L'umanità vincerà perché Io vincerò per tutti".

S. Li Bassi

Tu solo Signore sei buono

Signore, sgombro la mente da ogni pensiero che mi allontana da te, mi immergo col cuore e gli occhi della fede nel mare della tua misericordia, perché riscopra la gioia di essere perdonato. Ma come puoi avere pietà di me se continuo ad esserti infedele?

Sono triste perché tradisco il mio amore per te ed offendo il tuo amore per me. La verità è che, per essere completamente tuo. devo respingere le seduzioni del mondo e, soprattutto, stare sempre attento perché il nemico non mi colga di sorpresa e mi rovini. Penso che tutto si rimanderà all'ultimo giorno, quando mi prostrerò dinanzi alla tua maestà per essere giudicato. Non avanzerò scuse, mi rimetterò alla tua misericordia, senza dire una sola parola a mia difesa, e attenderò il tuo giudizio.

Ricorda, Signore, queste parole, perché non vadano disperse al vento e non vengano bruciate dal fuoco della condanna. Sono un peccatore, ma non voglio vivere da peccatore e non voglio morire peccando. Voglio sforzarmi di non trafiggere il tuo cuore immacolato. Tu solo sei buono e non hai alcuna macchia di peccato, per questo posso sperare che ti prenda cura della mia anima e mi conduca alla salvezza.

Salvatore Li Bassi

Comunicazione per la ricorrenza alla memoria di Padre Pio a Roma

noicattolici.it : portale cattolico italiano


Festa di San Pio da Pietrelcina -


Grandi festeggiamenti nel mondo di Padre Pio che con suoi 600 Gruppi di Preghiera di Roma e Lazio hanno il loro centro ufficiale presso la Chiesa di San Salvatore in Lauro in via dei coronari, adiacente Piazza Navona.

Nella antica chiesa, già Santuario Lauretano, sono state collocate in questi giorni numerose reliquie del santo, tra le quali il suo mantello, guanti, bende, la stola e il sangue delle stimmate che per cinquanta anni hanno segnato il suo corpo. Vicino ad esse è stato posto un grande gruppo scultoreo riproducente il Cristo Redentore aiutato da Padre Pio Cireneo, da dieci anni grande richiamo di pellegrini e devoti.

Anche quest’anno, in collaborazione con i volontari della Protezione Civile, si organizzerà la festa del comune Patrono, con un intenso programma che vedrà intrecciarsi eventi religiosi, d’intrattenimento e di cultura.

I festeggiamenti avranno alcuni momenti forti, il giorno 20 memoria delle Stimmate, in cui si ricorda il dono ricevuto da Padre Pio nel 1918, la Veglia del Transito il 22 settembre, in cui si ricorda la morte di Padre Pio in San Giovanni Rotondo, e il 23 con la grande Festa del Santo che Giovanni Paolo II il giorno della canonizzazione di Padre Pio ha reso obbligatoria per tutta la Chiesa Cattolica Dal 2000 tali manifestazioni a Roma hanno avuto sempre grande risonanza per onorare questo santo tanto amato.

Quest’anno per rendere omaggio al Santo delle Stimmate il denso programma culminerà il pomeriggio del 23 con la processione della Statua con le Reliquie del Santo a piazza Navona e la benedizione dei mezzi della Protezione Civile, alla presenza del sottosegratario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso e del Vicesindaco di Roma, On.le Mauro Cutrufo.

Sua Eminenza il cardinal Angelo Comastri presiederà alle ore 18:00 la Messa in Piazza San Salvatore.

A loro si uniranno folle di devoti e i volontari della protezione civile di Roma e del Lazio che hanno in Padre Pio il Patrono del loro cammino a sostegno della povertà e dei disagi di coloro che sono colpiti dalle sciagure

Programma:
Novena e Festa in onore di San Pio da Pietrelcina
dal 12 al 30 settembre 2010

Tutti i giorni:
ore 17.00 Adorazione Eucaristica
ore 18.00 Santa Messa


12 SETTEMBRE:
ore 16.00 Esposizione delle reliquie del santo
ore 18.00 Santa Messa presieduta
ore 19.00 Festa in Piazza


20 SETTEMBRE: Festa delle Stimmate di San Pio da Pietrelcina
ore 11.00 Esposizione dell’insigne Reliquia del sangue del Santo
ore 18.00 Solenne Santa Messa Pontificale presieduta da Sua Ecc.za
Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo Ausiliare di Roma

Mercoledi’ 22 SETTEMBRE:
ore 20.30 Veglia del Transito di Padre Pio presieduta da Sua Ecc. Mons. Guerino di Tora, Vescovo Ausiliare di Roma


Giovedi 23 settembre
FESTA DI SAN PIO DA PIETRELCINA FONDATORE DEI GRUPPI DI PREGHIERA E PATRONO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Orario Sante Messe: 8:30 / 10:00 / 12:15

ore 16:00 Sfilata della Banda in Piazza San Salvatore in Lauro
ore 16.30 Processione per le vie del quartiere fino a piazza Navona e benedizione dei mezzi della Protezione Civile
ore 18:00 S. Messa Solenne presieduta da Sua Em.za Rev.ma il Card Angelo Comastri, Arciprete di San Pietro

DOMENICA 3 OTTOBRE
Ringraziamento per il dono della santità di Padre Pio
ore 17.00 Adorazione Eucaristica
ore 18.00 Santa Messa presieduta da Sua Ecc.za Mons. Ernesto Mandara.

lunedì 13 settembre 2010

La Pace

Messaggio di Maria

“Cari figli! Oggi vi invito a vivere la pace nei vostri cuori e nelle vostre famiglie, ma non c'è pace, figlioli, dove non si prega e non c'è amore, non c'è fede. Perciò, figlioli, vi invito tutti a decidervi oggi di nuovo per la conversione. Io vi sono vicina e vi invito a venire tutti, figlioli, nelle mie braccia per aiutarvi, ma voi non volete e così Satana vi tenta; anche nelle cose più piccole, la vostra fede viene meno; perciò, figlioli, pregate e mediante la preghiera avrete la benedizione e la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata

Da i pensieri di Padre Pio

Non ti lamenterai mai delle offese, da qualunque parte ti vengono fatte, ricordandoti che Gesù venne saturato di obbrobri dalla malizia degli uomini che egli stesso aveva beneficato.
Scuserai tutti con la carità cristiana, tenendo innanzi agli occhi l'esempio del divino Maestro che scusò persino i suoi crocifissori dinanzi al Padre suo. (AP)

Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto

meditazione di s. Francesco d'Assisi

Scongiuro, nella carità che è Dio, tutti i miei frati occupati nella predicazione, nell'orazione, nel lavoro, sia chierici che laici, che cerchino di umiliarsi in tutte le cose, di non gloriarsi, né godere tra sé, né esaltarsi dentro di sé delle buone parole e delle opere anzi di nessun bene che Dio dice, o fa o opera talora in loro e per mezzo di loro, secondo quello che dice il Signore: «Non rallegratevi però in questo, perché vi stanno soggetti gli spiriti» (Lc 10,20). E siamo fermamente convinti che non appartengono a noi se non i vizi e i peccati. E dobbiamo anzi godere quando siamo esposti a diverse prove, e quando sosteniamo qualsiasi angustia o afflizione di anima o di corpo in questo mondo in vista della vita eterna.

Quindi tutti noi frati guardiamoci da ogni superbia e vana gloria; e difendiamoci dalla sapienza di questo mondo e dalla prudenza della carne. Lo spirito della carne, infatti, vuole e si preoccupa molto di possedere parole, ma poco di attuarle, e cerca non la religiosità e la santità interiore dello spirito, ma vuole e desidera avere una religiosità e una santità che appaia al di fuori agli uomini. È di questi che il Signore dice: « In verità vi dico, hanno ricevuto la loro ricompensa » (Mt 6,2). Lo spirito del Signore invece vuole che la carne sia mortificata e disprezzata, vile e abbietta, e ricerca l'umiltà e la pazienza e la pura e semplice e vera pace dello spirito; e sempre desidera soprattutto il divino timore e la divina sapienza e il divino amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

domenica 12 settembre 2010

Fino all'ultimo respiro

Non abusare della mia parola

Signore, sono venuto ai piedi della tua croce per chiedere perdono e implorare la tua misericordia. Ho trasgredito le tue leggi, ti sono stato infedele perché mi sono lasciato lusingare dalle cose del mondo. Il mio cuore ha conosciuto l'impurità, perciò ti chiedo umilmente di perdonarmi. Mi hai dato il dono della parola e voglio offrirla all'umanità intera, per aiutare quanti vivono nella disperazione, non conoscono il tuo amore, non osservano i tuoi comandamenti e sono preda del maligno. Signore, sono qui per ricominciare daccapo, voglio essere una creatura nuova.

Desidero che questo sia un giorno speciale per la mia anima, voglio cammi-nare per te nella libertà perché tu sei un Dio libero.

Voglio fuggire da questo mondo che mi opprime, andare via lontano nel deserto, dove certamente non mi lascerai solo, ma mi farai sentire la tua voce e mi darai la tua forza. Voglio essere, Signore, il tuo deserto, la tua terra da arare e da coltivare, rigogliosa e ricca di ogni bene, piena di acqua limpida con cui rinfrancare i fratelli che hanno sete di amore e fame di carità. "Figlio mio, il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a voi. Io sono il Verbo disceso dal cielo. La mia parola è santa, accoglila nel tuo cuore, conservala bene e difendila da ogni impurità e da ogni male, tienila stretta come dono segreto, come offerta del mio amore, come pane per la tua anima.

Non dare la Parola a chi non vuole capire, a chi non sa ascoltare. La Parola è salvezza per chi vuole essere salvato. Nessuno può salvarsi se non si rende libero di amarmi. Nessuno può capire la mia parola se non apre il suo cuore e non mi chiede di illuminare la sua anima. La Parola apre i cuori induriti, ma solo quando i cuori si aprono alla Parola, allora e solo allora entra nell'anima, la rinfranca, la ristora e la riempie di grazia. Figlio, non abusare della mia parola, la mia parola è sacra, inginocchiati davanti alla Parola e pregala. Sono pochi quelli che oggi sanno capire la sacralità del mio parlare, eppure Io continuo a farmi sentire attraverso chiunque offre il suo cuore. Io sono un Dio che non mente.Il tuo cuore è aperto alla mia grazia, per questo vi entro con amabile dolcezza.

Quanti piccoli fiori sono spuntati nel tuo campicello, ma sono così profumati da inebriare tutto il tuo corpo. La tua anima è piena di candore, anche se il corpo la tiene a volte incatenata ed è bella più di ogni stella. Mi sono subito innamorato di te, anima mia, ti ho vista e ho perduto la testa. Continua a gioire e a sorridere per le piccole cose, amo il tuo niente. Tu sarai la sposa dello Spirito Santo, una sposa che crescerà nella mia Chiesa e salirà il Monte con fatica e con dolore.

Anima mia, anima bella, le mie gioie sono come la brina del mattino, hanno gli occhi per guardare ovunque. Le gioie del cielo hanno un'anima, non meravigliarti di quanto ti dico. Io ti preparo per il cielo, ma non verrai presto nel mio regno, dovrai ancora faticare tanto. Conoscerai la sete e la fame dello spirito, ma la mia parola ti disseterà e ti sfamerà. Conoscerai ancora tanto deserto, ma Io sarò sempre al tuo fianco.

Io sono il Signore, ti amo di un amore che non puoi capire. Gli angeli levano inni di lode al cielo e tutto il creato si riempie dello splendore dello Spirito Santo.

La Vergine Maria canta melodie d'amore e tutti gli astri sì sono messi a danzare. Fuochi spirituali si accendono nei cieli, qui si fa festa, figliolo. E' bello sentirmi a te vicino, il tuo cuore è il tempio dello Spirito Santo. Tieni per te questa mia presenza, ti parlo nell'intimità dell'anima. Non pensare che queste parole vengano dalla tua mente, sono partorite dal tuo cuore che è aperto alla mia grazia, perciò vengono dalla profondità dello Spirito. Voglio che rimani nel silenzio e nel nascondimento, figliolo. Io sono un Dio di verità e ti parlo nella verità, ascolta e tutto conserva gelosamente nel cuore.Costruisco la tua casa sulla roccia, perché non si sgretoli al primo soffio di vento.

Fai sentire queste mie parole solo a chi è in grado di capire. Fai discernimento e ti farò comprendere con chi potrai parlare. Ho ripreso ad abitare dentro di te come parola di vita, come sospiro di vento, come rugiada impastata col sole, come canto di cielo. Una gioia inesprimibile entra nella tua anima, ora se chiudi gli occhi mi vedrai. Io sono il Signore del cielo e della terra, tutte le cose da me sono state fatte, perché gli uomini potessero godere di ogni gioia. Ma poveri uomini come si sono ridotti! Da sempre sono in lotta gli uni contro gli altri, si odiano e si uccidono. Poveri figli miei! Venite, venite, voglio abbracciarvi, voglio donarvi la mia pace.

Il mio regno è un regno di luce, venite, lasciate le tenebre. Se venite verso di me la luce risplenderà sui vostri volti e rivivrete. Non andare via, voglio dirti ancora tante cose, non è facile trovare qualcuno disposto ad ascoltarmi. Seppellirò il peccato, lo strapperò dalla vostra anima, lo brucerò col fuoco dello Spirito e ridarò la pace al mondo intero. Restituirò la giustizia agli oppressi, rinfrancherò gli afflitti, rinsalderò i deboli, renderò ricchi quelli che sono poveri. Ma quelli che non si saranno piegati alla mia misericordia e non avranno accettato la mia tenerezza, vivranno nel deserto, piangeranno, si dispereranno, avranno sete e fame, sino a quando non imploreranno con sincerità di cuore il mio perdono. Figli miei, perdonatevi a vicenda, perdonate voi stessi e riceverete il mio perdono. Tu, figlio, perdona te stesso, ancora porti il peso della carne che ti ha per tanto tempo avvilito, ti ha ridotto alla depressione e ti ha fatto vivere nella paura. Io ti ho liberato perché ti ho amato sin dal primo istante in cui sei venuto al mondo. Ma ora perdonati, ricomincia daccapo, come se questo fosse il primo giorno della tua vita. Il passato è passato, l'ho sepolto, non tornerà più a rodere il tuo spirito, ma tu devi perdonarti e ti farò sentire la gioia del mio perdono".

Salvatore Li Bassi

IL Signore è vicino a chi lo cerca

"Figlio mio, togli dal cuore ogni impurità e sgombra la tua mente da ogni vano pensiero, oggi voglio farti sentire la mia voce e conoscere il mio cuore. Rimani prostrato e col capo chino, non alzare gli occhi. Voglio renderti puro perché è la tua purezza che cerco. Figlio mio, amo il tuo deserto, voglio riempire il tuo cuore della mia grazia e renderti visibile agli occhi degli uomini nel giorno della festa. Voglio starti vicino, prenderti per mano e camminare con te, perché tu sei il mio bambino. Ti insegnerò a parlare, ti porterò in mezzo alla gente e la istruirai con la mia parola. Non è un mistero che Io ti parli perché tu mi spalanchi il cuore.

Se mi guardi già mi vedi, è vero che sono l'invisibile ma ho creato tutte le cose perché fossi visibile agli occhi degli uomini.

Voi cercate il mio volto, ma il mio volto è vivo e vero nella croce di Cristo. In quel volto che piange e chiede perdono per tutti voi c'è il mio volto. Vi disperate perché non mi trovate, ma sono presente in ogni anima che cerva, in ogni cuore che si apre, in ogni mente che mi pensa. Figlio, ti voglio purificare, lavare e profumare stamattina. Ti voglio bianco, bello, splendente, illuminato dal mio Spirito. Ti amo, capisci che ti amo? Guarda, Gesù ti sta vicino e chiede pietà per te. Se starai ai suoi piedi e guarderai il suo volto, mi vedrai. Ora alzati e santifica questo nuovo giorno perché è il mio giorno.

Offri la tua vita a me, voglio fare di te un profumo per il cielo ma anche un cibo per la terra.

Rimarrai ancora in mezzo agli uomini per il tempo che vorrò per essere luce tra le tenebre. Basta che una sola creatura si converta per la parola che metto nel tuo cuore e il cielo esploderà di gioia.

Salvatore Li Bassi

Voglio donarti il mio cuore

Figliolo, voglio donarti oggi il mio cuore, prendilo fra le mani e accoglilo con gioia, rifugiati in esso e mi vedrai risplendere sul tuo volto. Non tardare ad accostarti a me. Mangia il mio corpo e bevi il mio sangue,

vivrai la vita dello Spirito e sarai luce per quanti mi cercano. Abbassati, figliolo, più sarai umile e più farai conoscere la mia parola. Sii fedele a quanto ti dico e non essere orgoglioso, perché l'orgoglio non viene

da me. Prendi tutto ciò che viene da me: la mitezza, la bontà, la semplicità e la purezza. Non tirarti mai indietro, ti ho dato un aratro con cui arare la mia terra. Devi andare avanti, avanti, così la mia terra sarà ben coltivata e darà frutti in abbondanza. Non voltarti indietro, davanti a te si presenterà una grande

luce e tu vedrai le mie meraviglie. Tu sei l'aratro della vita, le tue braccia spingeranno ancora per tanto tempo questo aratro e la terra avrà tanti solchi, vi saranno gettati molti semi e nasceranno molti frutti. Se mai avrai paura o ti sentirai stanco, riposati presso quell'albero ombroso. L'arsura non ti colpirà perché lo sarò la tua frescura. Poi riprenderai a faticare ancora con più forza e tornerai a coltivare la mia terra, sino a quando un giorno non ti dirò di piantarvi la mia vigna. Allora verrò come vignaiolo e avrò cura delle viti e dei tralci, i tralci che si manterranno verdi e rigogliosi staranno con me, mentre quelli che si rinsecchiranno li butterò nel fuoco.

Tu sarai innestato nella mia vite, riceverai la mia linfa, sarai forte, vigoroso e non conoscerai mai la morte perché per te Io sono la vita. Ma ricorda, figliolo, non c'è nessuno che ho scelto che abbia gioito su questa terra.

lo non ti assicuro la gioia sulla terra, o almeno non la gioia degli uomini, dì tanto in tanto faccio provare delle gioie straordinarie che vengono dal ciclo e toccano l'anima, ma pochi possono capire. Spesso mando sofferenze e tribolazioni solo per amore, ma voi non potete capire. Vorrei che tutti foste pieni di grazia, di luce e di amore, vorrei che davvero comprendeste che siete miei figli.

Dimmi, figliolo, se tu fossi veramente convinto di essere mio figlio, non dovresti balzare di gioia e ringraziarmi in ogni istante per averti dato la vita e la possibilità di godere questo spettacolo meraviglioso che ogni giorno ti offro? Non dovresti vendere tutto quello che hai, darlo ai poveri e seguirmi senza più tentennare? Invece anche tu fai parte di quella schiera di uomini che spesso mi tradiscono, mi voltano le spalle e non accettano la mia croce. Figlio mio, tu sai quanto ti amo e come benedico ogni tuo passo, lo metto il mio sigillo sulla tua bocca perché la tua parola entri nella mente, nel cuore e nell'anima dei miei figli. Io non sono in te perché ne sei degno, ma perche sei peccatore indegno. Il mio amore è così grande per voi che mi faccio sentire e trovare soprattutto da chi è indegno. Ma un giorno la tua indegnità sarà trasformata in sorgente di luce e il tuo corpo risplenderà nella vita dello Spirito. Tu sei corpo ed anima ma un giorno sarai solo spirito, sarai nel mio Spirito e vedrai le meraviglie che ho preparato per voi.

Una cosa ti chiedo: nasconditi agli occhi degli uomini, più sarai piccolo più ti vedrò grande. Non ti affannare a portare anime a me, perché solo Io muoverò i tuoi passi. Io solo vivificherò la tua preghiera e metterò sulla tua bocca il mio Spirito, perché quanti ascoltano mi sentano e quanti ti vedono mi vedano.

Ma ricordati: sii prudente, non apparire, più ti abbasserai, più ti innalzerò. Non cercare la gloria del mondo, cerca il mio cuore, così solo potrai vivere. Gli uomini conoscono il potere, la ricchezza, la superbia, la vanità, la lussuria, la menzogna, cadono nella rovina e non si rialzano, perché non conoscono l'umiltà, né la povertà dello spirito".Credo, Signore, veramente che tu mi stia parlando, anche se sono indegno, questo corpo è tuo. i miei occhi sono tuoi, sono tutto tuo, tu mi cerchi perché mi ami. Sono un grande peccatore, ma vuoi che faccia parte del tuo Spirito, perciò ti benedico e ti ringrazio, guardo lontano e cerco il tuo volto, per sprofondare nel mistero della tua grazia. Ricordati. Signore, di tutti i miei fratelli, fa' cadere su di loro la pioggia della tua benedizione, perché siano illuminati dalla potenza del tuo perdono, ma non dimenticare che anch'io devo essere salvato. Non capiti che porti con te nel recinto della salvezza una grande moltitudine di anime e dimentichi proprio me. Mentre spingi il tuo popolo verso la libertà, se volgi gli occhi indietro, mi vedrai camminare solo. stanco e infreddolito, allora prendimi per mano e portami con te. Tra la folla forse sparirò ma non mi sentirò più solo, né avrò freddo perché riceverò il tuo calore e il tuo amore.

Salvatore Li Bassi

sabato 11 settembre 2010

Dalla prima lettera di S.Paolo apostolo ai Corinzi

PRIMA LETTURA (1Cor 10,14-22)
Noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Miei cari, state lontani dall’idolatria. Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare?
Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio.
Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?

Parola di Dio

L'albero dai buoni frutti

“L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore”. Perché prendiamo queste e molte altre parole di Cristo come massime di buona condotta, o come meri consigli che Gesù ci ha dato e che noi dovremmo sforzarci di seguire? Perché diciamo: “Signore, Signore”, ma non facciamo quanto ci dice Gesù? Ora, Gesù ci dice che, in lui, con lui e tramite lui, noi siamo figli di Dio. C’è in noi un tesoro posto da Dio stesso. Questo tesoro è la vita stessa di figli.
La similitudine dell’albero buono che dà spontaneamente buoni frutti dovrebbe farci capire. Gesù ci chiede di produrre buoni frutti, perché sa da che albero proveniamo, sa di che vite noi siamo i tralci. Questo albero, questa vite è lui. La sua vita è in noi. Le parole di Gesù non sono massime o semplici consigli: noi siamo davvero figli di Dio. La nostra vita di uomini cristiani, perché sia costruita solidamente, deve essere costruita su questa vita, su questo tesoro posto in noi nel giorno del battesimo, tesoro che chiede di essere arricchito. Gesù sa che noi possiamo produrre buoni frutti, se viviamo la sua vita.
“Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica...”. Andare verso Gesù tramite la preghiera e i sacramenti. Andiamo verso Gesù per ascoltare la sua parola di verità e produrremo buoni frutti. Il tesoro è in noi grazie alla potenza dello Spirito che ci è stato donato.

venerdì 10 settembre 2010

Festa dell'esaltazione della Croce

"Cari figli, in questi giorni (Novena per la festa dell'Esaltazione della Croce) voglio invitarvi a porre al centro di tutto la Croce. Pregate in particolare davanti alla Croce, da cui derivano grandi grazie. In questi giorni fate nelle vostre case una consacrazione speciale alla Croce. Promettete di non offendere Gesù e la Croce e di non arrecargli ingiurie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"

Mejugorje

giovedì 9 settembre 2010

Chi potrà mai capirmi?

Signore, mi sento così stanco, assetato, affamato...! Tutti mi hanno abbandonato. A chi potrò raccontare la mia storia? A chi potrò confidare questo colloquio, intimo e straordinario, che spesso ho con te? Chi potrà capire questo mio incessante desiderio di cercarti e di udire la tua voce?

Sono ancora legato all'Egitto, a quella ciotola d'acqua e a quella razione di pane che mi avevano assicurato nella schiavitù. Voglio uscire fuori da quell'inferno, voglio solo camminare verso di te, ma quanti ostacoli!

Ogni volta che fuggo, il carro del Faraone mi insegue, da lontano scorgo la tua luce, Signore, e ti corro incontro, ma i soldati con i loro dardi mi rimandano indietro.

Tu solo puoi respingere il nemico, tu solo puoi impedirgli di raggiungermi e annientarmi. Voglio essere tuo, voglio uscire dalla schiavitù per sempre, non posso stare con un braccio proteso verso l'Egitto e l'altro verso la terra promessa.

Sono crocifisso, Signore, tu solo puoi liberarmi da questa rovina che mi opprime .

Stacca questo mio braccio dalla schiavitù e dammi la libertà perché possa vivere nella gioia dello Spirito.

"Figlio mio, quale tenerezza nelle tue parole e quale desiderio di cercarmi! Pensi che ti possa abbandonare? Tu mi cerchi perché mi ami, non lascerò che rimanga ancora prigioniero.

Vieni, voglio farti sentire tutta la mia tenerezza, voglio consolarti. Piangi pure tra le mie braccia, sfogati, dimmi tutto quello che ti angustia e tifa tanto soffrire. Ti ho costituito roccia per il mio popolo stanco, perciò non temere, abbandonati a me e capirai. Dovrai ancora faticare, ma a poco a poco ti formerò, ti fortificherò, ti rinvigorirò con la mia parola. Non meravigliarti della tua solitudine perché è la tua forza. Quando sei debole è allora che sei forte. Quando credi di essere solo è allora che gli angeli ti custodiscono, ti seguono e ti spianano la via. Quando credi che il tuo cuore sia un pozzo arido è allora che l'acqua del mio costato zampilla e ti lava da ogni impurità.

Coraggio! Vai avanti, procedi sicuro, vienimi incontro. Le mie braccia sono aperte, ricevi il mio amore e la mia forza".

Signore, tu infondi coraggio all'anima mia e mi spingi ad andare avanti, ma io sono così debole... fragile... Sono certamente il peggiore dei tuoi figli, perché se hai messo nel mio cuore la parola che salva e dona la pace, come è possibile che rimanga ancora così arido e vuoto? Come è possibile che non sappia stare ai piedi della tua croce? Sono ancora tutti lì, mentre io sono fuggito. Tu mi hai detto: "Mi ami più di costoro" ? Ed io ti ho risposto: "Sì, Signore, lo sai che ti amo", ma alla prima difficoltà sono fuggito come un ladro inseguito dai cani. E mentre correvo e guardavo impaurito verso di te, tu mi dicevi: "Dove vai figlio mio, dove corri? Non cadere, attento, il nemico ti insegue, vuole rovinarti, torna indietro, rimani ai piedi della croce, qui è la tua forza, qui sono gli angeli e i Santi.

Il regno della gloria è qui attorno alla mia croce, la mia croce è la bandiera che conduce alla vittoria il popolo dei salvati.

Non staccarti dal mio esercito, ho armato i miei arcieri con la forza del mio Spirito. Non ci sarà alcuna battaglia perché il nemico sarà sconfitto prima ancora di entrare in combattimento".

Signore, aiutami a non apparire, non mi importa della gloria del mondo né della riconoscenza degli uomini; per me è importante amarti, vivere e morire per te. Se vuoi posso andare per il mondo e farti conoscere, ma ti prego di rendermi piccolo perché tu sia sempre più grande.

Aiutami a glorificare il tuo nome e a cancellare il mio. ad esaltare il tuo Spirito e a mortificare il mio corpo.

Aiutami ad essere semplice, autentico nella fede, per non lasciarmi prendere dall'ambizione e dalla gloria degli uomini.

Solo il tuo amore è il mio unico approdo. Ora che mi sto affacciando ad un nuovo giorno, fa' che sia un giorno di luce per la mia anima e, soprattutto, per quanti vivono nel dolore, nell'angoscia e nella paura. Aiutami ad essere con tutti compassionevole, disponibile e accogliente. Togli dal mio cuore la spina dell'orgoglio, della vanità, della superbia, perché possa nascere in me il fiore della carità e il mio cuore essere terreno fertile, arato dal tuo Spirito, seminato dal tuo amore.

Tu sei il buon seminatore, vieni a seminare la tua grazia nell'anima mia, perché raccolga frutti di salvezza.

Non guardare alla mia miseria, guarda al mio cuore che invoca sempre la tua misericordia.

Voglio tornare nella tua casa, riprendere i miei abiti e rivestirmi della tua purezza, voglio mettermi il tuo anello al dito ed essere tuo figlio. Non cerco altro, Signore, tutto il resto non conta, perché se sono tuo figlio di chi avrò paura? Tu veglierai su di me e mi darai luce e forza per sempre.

Salvatore Li Bassi

Grazie Signore

Grazie Signore per come mi ami,

per la qualità speciale di questo sentimento che hai per me.



Grazie perché il tuo modo di amare è diverso dal mio.



Grazie perché conoscendo questo amore io vengo trasformato,

pacificato e guarito da ogni ferita …Grazie Signore..Grazie Gesù…. ..

Possiamo ancora imparare altri aspetti dell'amore di Gesù dalle Sue Parole.

In Luca capitolo 6 Gesù dice:

"Non giudicare e non sarai giudicato, non condannare e non sarai condannato

"Quindi tu ora sai che Egli non ti giudica né ti condanna.



Egli dice"perdona e ti sarà perdonato"quindi tu sai che Gesù ti perdona, ti perdona tutto, assolutamente,perché questo è il Suo insegnamento.



Egli dice "Dai e ti sarà dato in piena misura" e quindi sai che il Signore ti vuol dare abbondantemente. Che cosa? la Sua vita.



terEgli è morto per te come se tu fossi l'unica persona che abbia mai camminato sulla ra e lo farebbe ancora una volta se fosse necessario.



Ma qualcuno può pensare: io sono peccatore,

dunque non è possibile che Gesù mi ami tanto oppure io non amo me stesso non ho di me un immagine tanto buona e dunque come mai Gesù può amarmi?



Gesù non è noi. Lui è se stesso, è una persona.



Tu sei qualcuno, Lui è un'altra persona,



tu hai un idea di te stesso,



Lui ha un'altra idea di te e se tu non ti ami e hai una bassa stima di te stesso

NON PENSARE CHE GESU' SIA COME TE,

LUI TI GUARDA E TI TROVA BELLISSIMO.



Non fare la proiezione di te stesso su Gesù,

Lui ha la Sua idea di te,

Lui ha i Suoi propri sentimenti e Lui ti ama e questo è un fatto!.."

Preghiera a Gesù

Signore Gesù, Tu che sei venuto per donarmi la gioia,

liberami e guariscimi dalla depressione e dall'angoscia.

Fa', o Signore, che il ricordo dei miei peccati, delle mie mancanze,

delle mie ferite, non mi opprima più,

perché Tu li hai perdonati, mi hai guarito e mi hai restituito alla vita.



Signore, allontana da me i ricordi negativi e dolorosi,

donami la consapevolezza che Tu sei il Signore di tutta la mia vita.

Allontana da me la tristezza di non sentirmi amato,

perché Tu mi ami di Amore eterno.



Allontana da me l'angoscia della solitudine,

perché Tu sei per me Amico, Fratello, Padre, Madre.

Fa' che io rifletta nei miei occhi e senta nel mio cuore

la gioia di essere Amato da Te.



Insegnami ad amare gli altri senza paura,

perché essi sono miei fratelli.

Donami la consapevolezza di possedere lo Spirito Santo

e fammi sperimentare il Potere della Sua Azione nella mia vita.

Insegnami a sollevare gli occhi da me stesso e dalle mie miserie

per fissarli solo in Te.



Aiutami a controllare i miei pensieri,

liberami dalla mancanza di entusiasmo,

non permettere che la tristezza distrugga la mia vita,

perché Tu sei il mio Dio, il Dio della speranza.



Scaccia dal mio cuore l'angoscia,

prendi possesso di tutta/o me stessa/o,

affinché nei miei pensieri e nel mio cuore

ci sia solo Tu e la Tua GIOIA.

Grazie, Signore Gesù. Amen.

Pensiero di Padre Pio

Accendi tu, Gesù, quel fuoco che venisti a portare sulla terra, affinché consumato da esso m'immoli sull'ara della tua carità, quale olocausto d'amore, perché tu regni nel mio cuore e nel cuore di tutti, e da tutti e dappertutto si levi un sol cantico di lode, di benedizione, di ringraziamento a te per l'amore che nel mistero della tua nascita di divine tenerezze ci hai dimostrato. (TN, 20)

martedì 7 settembre 2010

Quando la mente si fa cuore

"Solo quando la mente si fa cuore mi faccio conoscere. Il cuore è la dimora nella quale mi compiaccio di abitare, ma deve essere libero, aperto alla mia grazia, desideroso di lodare, benedire il mio santo nome e di accogliermi.

Il cuore che non mi accoglie non mi appartiene.

Il cuore che parla il linguaggio del mondo, appartiene al mondo e sarà del mondo, ma il cuore che si consacra alla mia misericordia riceve la pace e diventa luce per l'anima, cibo per lo spirito, ristoro e sollievo per il corpo. Il cuore che conosce il mio cuore parla il linguaggio dell'amore. Solo in un cuore puro, capace di amare, vengo ad abitare e mi faccio trovare.

La mente pensa le cose del mondo, per questo spesso non mi trova. Sino a quando l'uomo mi cercherà con i suoi ragionamenti non mi troverà mai.

Quando la mente si scioglie al cuore, il cuore diventa pane per la mente e luce per i pensieri. Anche la mente ha bisogno di farsi cuore per conoscermi.

Ho dato all'uomo l'intelligenza per cercarmi, ma una intelligenza che mi cerca solo per capire se sono o non sono, se vivo o non vivo, e non sa sprofondare nelle viscere dello spirito e non sa pregare, invano mi cercherà. Io non mi farò mai trovare da una mente che non sa cercarmi col cuore. Mente e cuore devono camminare insieme, formare una sola essenza ed io sarò quell'essenza".

S. Li Bassi

Se tu vuoi puoi mondarmi

Spirito Santo, rinfranca l'anima mia da ogni colpa, benedici ogni mio passo, ogni mio gesto, ogni mia preghiera.

Dammi la forza per camminare secondo un tuo progetto di amore. Spirito Santo, suggeriscimi quello che devo pensare, dire e fare. Aiutami a benedire tutte le ore del giorno, a santificare la mia vita, a vivere per coloro che soffrono, a pregare per coloro che non sanno pregare. Guidami verso la sorgente che risana ogni ferita, lava ogni colpa e lenisce ogni dolore. Conducimi lontano verso quella luce che accende l'universo. Mi voglio adagiare sotto un albero e lasciarmi abbagliare, fino a quando non vedrò la casa del cielo. Allora mi fermerò davanti alla porta del mio Signore e lo supplicherò di lasciarmi entrare.

E quando finalmente quella porta si aprirà, potrò abbracciare il Padre mio e contemplarlo in eterno.

Spirito Santo, la lebbra del mio peccato mi si è attaccata addosso, tu solo puoi mondarmi, se tu vuoi puoi fare di me un santo. Ti prego, non tardare, non posso più aspettare.

"Figlio mio, piega il tuo capo, abbassa gli occhi, non ti dare pensiero, mi prendo cura della tua anima. Sei stanco ma oggi stesso rinvigorirò il tuo spirito, rinsalderò le tue gambe e rafforzerò la tua fede. Non temere, ho messo nel tuo corpo uno spirito nuovo, non ti sentirai più straniero nella mia casa, ma figlio amato e benedetto".

S.Li Bassi

domenica 5 settembre 2010

Offrire a Dio un vero tesoro

Parecchi, per seguire Cristo, dopo aver disprezzato fortune considerabili, somme enormi d'oro e d'argento, e proprietà magnifiche, si sono poi lasciati turbare per un raschietto, un punteruolo, un ago, una penna per scrivere... Essi, dopo aver distribuito tutte le proprie ricchezze per amore di Cristo, mantengono la loro antica passione e la mettono in cose futili, pronti all'ira per difenderle. Non avendo la carità di cui parla san Paolo, la loro vita è colta da sterilità. Il beato apostolo prevedeva questa disgrazia : « Se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova », diceva (1 Cor 13, 3). Questa è la prova evidente che non si giunge alla perfezione tutt'a un tratto con la sola rinuncia ad ogni ricchezza e il disprezzo degli onori, se non si aggiunge a questo quella carità di cui l'apostolo descrive i vari aspetti.

Ora, essa consiste soltanto nella purezza di cuore. Infatti, cos'è respingere l'invidia, la vanità, l'ira, e la frivolezza, non cercare il proprio interesse, non godere dell'ingiustizia, non tenere conto del male ricevuto, e il resto (1 Cor 13, 4-5), se non offrire continuamente a Dio un cuore perfetto e purissimo, e tenerlo indenne da ogni moto di passione ? La purezza di cuore sarà dunque il termine unico delle nostre azioni e dei nostri desideri.

Giovanni Cassiano

come tu mi vuoi

Preghiera allo Spirito Santo

Spirito Santo, Spirito di Conoscenza, Spirito di Amore, Tu solo conosci la Verita', Tu solo puoi scrutare l'essenza e il vero significato di ogni realta'. Tu solo sai perfettamente cio' che e' bene e cio' che e' male per me. Spirito di Dio, io mi abbandono a Te. Non voglio sapere piu' di quello che devo sapere. Non voglio dire piu' di quello che devo dire. Non voglio nulla piu' di quello che hai deciso per me. Tu mi ami e conosci il mio bene. Spirito di Amore, effondi su di me tutto quello che ora posso ricevere da Te. Sia lode a Te.

Eccomi Signore

Eccomi Signore...dono la mia vita a te..interamente...
accetto tutto cio' che permetterai che accada...sara' per il mio bene...
sia nella gioia che nel dolore...perche' tu mi ami...
ed ha un progetto d'amore per me..anche se io adesso non comprendo..
Signore...sia fatta la tua volonta'..ora e sempre...
Amen!

sabato 4 settembre 2010

da i pensieri di Padre Pio

Se Dio non ti offre dolcezze e soavità, allora devi star di buon animo, rimanendo nella pazienza a mangiare il tuo pane, benché secco, adempiendo il tuo dovere, senza una presente ricompensa. Così facendo, il nostro amore per Dio è disinteressato; si ama e si serve in questa maniera Dio a spese proprie; ciò è proprio delle anime più perfette. (Ep. III, p. 282).

Ti ho cercato e ti ho trovato

Signore, mi commuovo, che mi sta succedendo? Tu stravolgi il mio modo di pensare, di vedere, di pregare, mi anticipi qualcosa e poi la confermi con la tua parola. Questa è la verità che tu, Cristo, vivi in me, così come hai vissuto nel cuore di tanti tuoi figli, così come sei stato nel cuore di Paolo. Ti ho cercato e ti ho trovato, perché sei vicino a chiunque ti cerca. Spero che tanti miei fratelli possano fare questa scoperta e testimoniare di averti trovato. Tu, Signore, sei la verità che si è fatta pane per il mio spirito e cielo per la mia anima. Tu hai spezzato le catene del mio corpo, perciò non voglio essere una voce che grida nel deserto, ma una voce che chiama a raccolta quanti sono dispersi. Ora tutti i luoghi risuonano di te, Signore, dovun-que è scritto il tuo perdono. Ogni pezzo di terra contiene la verità della tua

salvezza, della tua morte e della tua resurrezione. Non ci sarà angolo del mondo che non ti conoscerà, perché tutti ci prepariamo ad essere figli della luce, le tenebre della morte saranno spazzate via per sempre. Tutti glorificheremo il tuo santo nome e benediremo la tua santa croce, per contemplare il tuo volto e guardare ai tuoi occhi come all'eterna speranza e alla salvezza che dura per sempre.

...e venne la Luce.

La luce venne ad abitare in mezzo a noi e il cuore di Dio si aprì al cuore degli uomini, la notte si fece giorno, le tenebre scomparvero e il sole tornò ad illuminare le menti stanche, a togliere i pesi dai cuori, a ridare vigore e forza alle ossa.

Venne la luce quel giorno e il mondo scrisse le prime pagine della sua storia, pace e gioia scesero nei cuori degli uomini che glorificarono Dio e benedissero Colui che li avrebbe riscattati dal peccato con la sua morte. Ora chi cerca il Padre trova il Figlio e chi ascolta la voce del Padre entra in comunione con lo Spirito Santo.

Chi cerca Dio trova Gesù nel cuore del Padre, e la salvezza è vicina. Smettiamola di correre dietro a mete irraggiungibili. Finiamola di tormentarci e togliamo la tristezza dai nostri cuori. Viviamo di ogni attimo che il Signore ci dona, di un barlume di luce, di un fiocco di speranza. Sappiamo ringraziare il buon Dio per ogni soffio di vita. cerchiamolo mentre si fa trovare.

La pace è in mezzo a noi e dentro di noi, cerchiamo la libertà dello spirito e saremo liberi anche nel corpo.

Innestiamo la parola di Dio nella nostra anima e conosceremo per sempre l'albero della vita.

Cerchiamo prima di ogni cosa l'amore del Padre, tutto il resto ci sarà dato in abbondanza.

Pensiero di Padre Pio 03/09/2010

L'amore solo può domare ciò che vi è in noi d'indomabile e il linguaggio dell'amore è la persuasione della confidenza.
L'amore quanto è bello se si riceve in dono, è altrettanto deforme se si ricerca e si pretende (FM, 166).

giovedì 2 settembre 2010

Vieni, Gesù

Signore, sono così solo che mi sento abbandonato pure da te. Che mi succede? Gli uomini sono bugiardi e indifferenti, anche quelli che mi stanno attorno non mi comprendono. Tu solo, Signore, conosci la verità che è nel mio cuore.

Tu sai quanta tristezza mi prende all'improvviso e come la prova diventi più dura, quando non la si comprende. Offro questa mia solitudine alla tua croce. perché tu l'abbracci con la tua misericordia e ne faccia luce per l'anima mia. No, tu non mi abbandoni, non mi lasci solo, hai dato la vita perché io non mi sentissi più solo. Signore, spalanca i miei occhi perché vedano, squarcia le nubi perché splenda il tuo sole, togli le tenebre dalla mia anima perché abbia la gioia di amarti. Ridona pace al mio spirito, vigore al mio corpo e luce alla mia mente.

Vieni nel cuore mio, togli il peccato, metti il tuo amore e la tua grazia. Oggi stesso tornerò a rivivere, sarò una creatura nuova. Ora che ho pregato non mi sento più solo.

Non temere, d'ora in poi sarai pescatore di uomini

Pietro si getta con umiltà alle ginocchia di Gesù. Riconosce in lui il suo Signore e gli dice : « Signore, allontanati da me che sono un peccatore », che non sono degno di dimorare in tua compagnia. Allontanati da me che sono soltanto un uomo mentre tu sei l'Uomo-Dio, che sono peccatore mentre tu sei santo, che sono servo mentre tu sei Signore. Che una distanza ti separi da me che sono separato da te a causa della fragilità della mia natura, della bruttezza della mie colpe e della debolezza del mio potere ...

Il Signore, però, consola Pietro, mostrandogli che la cattura dei pesci significa che egli sarà pescatore di uomini. « Non temere », dice, non spaventarti ; credi piuttosto e rallegrati, perché sei destinato ad una pesca molto più grande ; un'altra barca e altre reti ti saranno affidate. Finora hai preso dei pesci con delle reti, ormai prenderai degli uomini con la parola. Con la santa dottrina, li attirerai sulla via della salvezza, perché sei chiamato al servizio della predicazione. La parola di Dio è simile all'amo del pescatore. Come l'amo prende il pesce solo dopo essere stato preso da esso, così la parola di Dio prende l'uomo per la vita eterna solo se questa parola ha prima penetrato nel suo spirito.

D'ora in poi, sarai pescatore di uomini. D'ora in poi, cioè dopo quello che è successo, dopo la testimonianza della tua umiltà, avrai l'incarico di prendere degli uomini ; perché l'umiltà esercita una forte attrazione, e per comandare agli altri, è bene sapere non glorificarsi nel proprio potere.

mercoledì 1 settembre 2010

Usci di buon mattino e si recò il un luogo deserto

Guglielmo di Saint-Thierry (circa 1085-1148), monaco benedettino poi cistercense
Orazioni meditative


<< Uscì e si recò in un luogo deserto >>

O tu che sei il mio rifugio e la mia fortezza, guidami, come un tempo il tuo servo Mosè, nel cuore del deserto, dove arde nel fuoco il roveto senza consumarsi (cf. Es 3), dove l'anima, pervasa dal fuoco dello Spirito Santo, diviene ardente, senza consumarsi, ma purificandosi. Dove non si può dimorare, e dove si può andare avanti soltanto dopo aver sciolto i legami degli intralci carnali, dove Colui che è, senza dubbio non si lascia vedere così come è, dove tuttavia lo si sente dire : « Io sono colui che sono ! ». Là, occorre ancora coprirsi il volto per non guardare il Signore faccia a faccia (1 R 19, 13), ma ci si deve esercitare a prestare ascolto, nell'umiltà dell'ubbidienza, per distinguere ciò che Dio dice nel profondo del cuore.

Intanto, Signore, nascondimi nel segreto della tua tenda (Sal 27, 5) nel giorno della sventura ; nascondimi nel segreto del tuo volto, lontano dalla rissa delle lingue (Sal 31, 21) ; perché il tuo giogo così dolce e il tuo carico così leggero (Mt 11, 30), me li hai imposti tu. E quando mi fai sentire quanto il tuo servizio sia lontano da quello del secolo, con la tua voce tenera e dolce mi chiedi se è più gradevole servire te, il Dio vivente, o gli dei stranieri. Allora, adoro quella mano che pesa su di me e ti dico : << Mi hanno dominato così a lungo, i padroni diversi da te ! Voglio appartenere solo a te, perché il tuo braccio mi solleva !>>

ciao

per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere

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