per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

giovedì 29 settembre 2011

Conosci te stesso?




esaminarsi

"Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna".(Salmo 139:23-24)

Filosofi, psicologi, religiosi, e tutti coloro che hanno a che fare con le vicende e i problemi spirituali dell'uomo, proclamano a gran voce che la persona per vivere bene ha bisogno di essere in armonia con se stesso (chissà poi cosa vogliano intendere?), e perché questo sia possibile è necessario conoscersi bene, la scienza della mente dice: "impara a conoscerti, cerca di scoprire te stesso".

Ma l'uomo è veramente in grado di scendere nelle parti più profonde dei suoi sentimenti, è capace di farlo con sincerità, senza lasciarsi trasportare, o ingannare dai sentimenti, e quand'anche fosse in grado di investigare profondamente e con sincerità il proprio cuore, è poi capace di accettarne la realtà, cambiarlo la dove è sbagliato, e guarirne le ferite?
Io sono convinto che l'uomo da solo non potrà mai avere un giusto concetto della condizione del proprio cuore, e per cuore non intendo l'organo principale del nostro corpo, ma la sede dei sentimenti, del nostro essere, la parte più profonda di noi stessi. Solo Dio può darci la giusta conoscenza di noi stessi.
La Scrittura afferma che il cuore può essere investigato e conosciuto appieno solo da Dio, "Il cuore dell'uomo è ingannevole più d'ogni altra cosa, e insanabilmente maligno, chi lo conoscerà? Io l'Eterno che investigo il cuore, che metto la prova le reni…".  Solo Dio, che ci ha creati ci conosce ed è imparziale nel giudicare, ma nello stesso tempo pur rivelando senza mezzi termini la nostra condizione è anche colui che dice: "Io ti amo di un amore eterno, perciò ti prolungo la mia bontà". Se l'uomo non impara a tenere seriamente in considerazione quest'avvertimento da parte di Dio,incorre in gravi pericoli.
I non credenti continueranno a vivere l'inganno dei propri "buoni sentimenti", continueranno a credere che in fondo non siamo poi così cattivi, e per tanto non riconoscendosi radicalmente peccatori perduti, non si riconosceranno neppure bisognosi della grazia immeritata che Dio offre per mezzo di Cristo Gesù, continueranno a rimanere "per natura figli d'ira".
Anche i credenti, non tenendo in considerazione ciò che Dio dice riguardo alle tendenze naturali dell'uomo, possono cadere nell'errore di ritornare o continuare a confidare nelle proprie capacità, nella bontà d'animo, in una presunta giustizia personale, ma ricordati che anche nelle migliori tendenze carnali di un credente "non vi è alcun bene" o merito, davanti a Dio, solo camminando per lo Spirito Santo, dal quale abbiamo ricevuto la vita, riconoscendo in Gesù l'unica nostra fonte di sapienza, giustizia, di santità e di bontà, possiamo essere graditi a Dio, davanti a Lui "tutta la nostra giustizia è simile ad un panno sporco".

Le vicende di un uomo sicuro di sè: "Pietro, l'uomo che confidava in se stesso"

L'epilogo dell'avventura di Pietro

tradimento

"Luca 22:54. Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano".
Leggendo questo testo viene spontaneo chiederci: "ma si tratta veramente della stessa persona che per circa tre anni ha camminato fianco a fianco con Gesù?"Si! E' veramente lui, lo stesso Pietro che il giorno della pesca miracolosa si getta timoroso e spaventato ai piedi del Signore, che vide con i propri occhi sua suocera miracolosamente guarita da Gesù, e tanti alti miracoli e guarigioni. Lui che andò in missione su mandato di Gesù, a predicare l'evangelo del regno, guarendo e scacciando demoni. Lo stesso Pietro che salvato dalla tempesta, camminò poi sulle acque. Lo stesso Pietro che un giorno fece quella meravigliosa dichiarazione di fede ispirato dallo Spirito Santo: "Tu sei il Cristo, il figlio dell'Iddio vivente", che insieme con altri due discepoli era stato sul monte ed aveva visto Gesù trasfigurato risplendere come il sole, e li, su quel monte aveva visto l'apparizione di Mosè ed Elia, e aveva udito la voce del Padre dal cielo: "questo è il mio diletto figliolo nel quale mi sono compiaciuto, ascoltatelo".
La stessa persona che con tanta audacia si dichiarava pronto a seguire il Maestro in qualunque circostanza, anche fino alla morte…si! E' la stessa persona che ora davanti ad un fuoco seduto con i nemici del suo Maestro, impreca, e giura di non averlo mai conosciuto. Incredibile vero? Ma com'è potuto accadere una simile cosa, com'è possibile arrivare al punto di rinnegare Gesù, dopo essergli stati così vicino?Ricordatevi che una caduta simile a quella di Pietro non è mai frutto del caso o di circostanze improvvise, ma è sempre la conseguenza, o la somma di tante piccole disattenzioni, comportamenti sbagliati e non corretti per tempo, piccoli peccati trattati con superficialità.
A questo punto è necessario fare un'indagine nel  passato di Pietro, per scoprire i punti deboli, non con lo scopo di giudicare e condannare, ma "badando bene che talora anche noi non siamo tentati".

I quattro errori di un credente carnale

non ascoltare

  • Non ascoltare la Parola di Dio

Gesù cerca di avvertirlo, Luca 22:31, ma Pietro è troppo concentrato su se stesso, su quello che lui deve fare per Gesù, è incredulo, perché tiene più in considerazione i suoi sentimenti, i suoi pensieri, piuttosto che le parole di Gesù.
Molto spesso anche noi siamo superficiali nel ricevere la Parola di Dio e rasentiamo l'incredulità nei suoi confronti, specialmente quando per mezzo dei suoi avvertimenti ci vorrebbe portare in una direzione contraria ai nostri desideri, non ascoltiamo siamo pienamente convinti di fare la sua volontà, anche se la sua Parola ci mette in guardia, siamo troppo sicuri di noi stessi.
Credere più ai nostri sentimenti che alla voce di Dio ci mette in una condizione di grave pericolo.

  • Confidare in se stessi

Gesù lo avverte dicendogli: Pietro attenzione, il nemico vuole attaccarti, vuole provarti, Pietro, attenzione il diavolo non scherza, ma lui si sente forte e perfettamente in grado di fronteggiare ogni situazione difficile, anzi si sente così sicuro da poter affrontare la persecuzione, dare anche la vita per il suo Signore, abbiamo visto il risultato!
Facciamo attenzione a non lasciarci dominare dall'entusiasmo, da un'eccessiva sicurezza in noi stessi nelle nostre forze, la scrittura consiglia a coloro che pensano di stare in piedi, di guardarsi piuttosto dal non cadere.
Gesù gradisce dei seguaci che siano consapevoli della propria debolezza, e per tanto non confidano nella forza del cavallo o delle loro gambe, ma nella forza dell'Eterno.

  • Non pregare

Gesù non si arrende, e nel Getsemani, consapevole di essere vicino alla prova estrema, che avrebbe coinvolto anche i suoi discepoli, insiste, invita i discepoli tra i quali Pietro a pregare, perché nella preghiera troviamo forza e conforto per affrontare le difficoltà, e gli attacchi del nemico.
Ma coloro che si sentono forti e preparati, non sentono nemmeno il bisogno di supplicare Dio per chiedere soccorso, eppure se abbiamo compreso qualche cosa dalla scrittura dovremmo anche sapere che il combattimento nostro non è contro carne e sangue, ma contro le forze del male, e non potremo vincere con le nostre capacità.
Dio ci mette a disposizione un'armatura spirituale, e noi siamo chiamati ad indossarla completamente, ma alla conclusione del cap.6 di Efesini, Paolo dice: "pregando in ogni tempo per lo Spirito Santo". La preghiera ci mette in contatto con Dio, e nella comunione dello Spirito Santo troviamo la forza e la guida per essere vincitori sulle porte dell'ades.

  • Non vegliare

Non basta pregare dobbiamo anche essere vigili. A cosa ci servirebbe continuare a chiedere a Dio di darci forza, di preservarci dalla tentazione se poi ci lasciamo cogliere impreparati dal nemico, anzi proprio perché non vegliamo lasciamo che le tentazioni si avvicinino pericolosamente a noi, o noi a loro. Vegliare significa guardare bene la via che stiamo percorrendo, essere consapevoli che il diavolo è come un leon ruggente che si aggira cercando qualche credente sonnacchioso da divorare.

Ciascuno di questi punti è collegato, ed è conseguenza del precedente: non ascolto la voce dello Spirito Santo, ma ascolto i miei pensieri, grazie ai quali sento di essere un credente forte e coraggioso, pieno di spiritualità, pronto ad ogni combattimento, e così non sento una gran necessità di pregare, e quando non passiamo del tempo in preghiera, non siamo in comunione con il Signore, e saremo distratti "addormentati" in altre attività o divertimenti, o nelle nostre tristezze.

Le tragiche conseguenze
 il canto del gallo
  • Sfodera la spada

Tre anni con Gesù e ancora non aveva imparato la mansuetudine, ancora non aveva compreso chiaramente il significato della missione di Cristo. Già precedentemente Pietro aveva dimostrato di non avere il senso delle cose di Dio, Gesù stava annunciando la propria morte sulla croce, ma Pietro non è d'accordo, e Gesù lo aveva severamente disapprovato, allontanandolo come se fosse alleato di satana, ora addirittura vuole impedire il sacrificio di Gesù sulla croce a spada tratta, buoni sentimenti, buone intenzioni veramente sincere, ma non aveva il senso delle cose di Dio, ragionava secondo l'uomo.
Gesù ha pregato, ha vegliato, è stato soccorso e confortato dagli angeli, ora è pronto ad affrontare la prova più dura sapendo di essere nella volontà del padre.
Pietro, non è pronto ad affrontare la prova, non ha pregato, non ha vigilato ed ora colto alla sprovvista pensa di affrontare il nemico con la spada, con armi carnali.
Spesso anche noi gli somigliamo, non abbiamo il senso elle cose di Dio, quando non siamo disposti a portare la croce, quando ci opponiamo alla realizzazione della sua volontà nella nostra vita, quando pensiamo di essere più giusti, più santi di altri, non abbiamo il senso delle cose di Dio, quando nei momenti difficili paventiamo brutte situazioni, avvertiamo cattivi presagi, ma al posto di gettarci nelle braccia del Signore, ci lasciamo vincere da un profondo sonno di tristezza, e quando la prova arriva siamo impreparati sfoderiamo la spada, cerchiamo di difenderci come meglio possiamo, usiamo tutte le armi possibili per liberarci, ma al pari di Pietro non sappiamo manifestare il carattere di Cristo, e forse non sono solo tre anni che camminiamo con lui.

  • Segue Gesù da lontano

Continuiamo a seguire Pietro e vediamo che sempre guidato dai suoi buoni sentimenti, continua a peggiorare la propria condizione senza rendersene conto.
Segue Gesù, ma lo fa tenendo una certa distanza, pochi attimi prima voleva difenderlo con la spada, ora comincia a defilarsi, forse pensava di poter essere più utile se non si comprometteva troppo! Confidare sulle nostre forze ci porterà ad essere insicuri, con Gesù, ma senza compromettersi troppo, vogliamo fare, partecipare, mostrare il nostro zelo, ma non siamo capaci di andare fino in fondo, non abbiamo il coraggio di pagare il prezzo della nostra scelta per Gesù. Va bene andare in chiesa, leggere la bibbia, ma essere vituperati o ingiuriati per il nome di Gesù non è ancora alla nostra portata, affrontare una prova continuando a seguire fedelmente Cristo ci sembra troppo, perché? Perché abbiamo continuato a confidare in noi stessi nelle nostre forze, e se continuiamo a camminare per la carne verrà anche per noi il giorno in cui le cose si faranno difficili, impegnative, e cominceremo a defilarci, seguiremo Gesù, ma da una certa distanza, ed il passo successivo potrebbe essere ancora più umiliante.
Gesù consiglia a coloro che vogliono essere suoi discepoli di valutare bene il costo dell'impresa prima di cominciare, per evitare che a metà dell'opera si trovino costretti a rinunciare, rischiando il fallimento e la derisione. Non è un invito a rinunciare, e non vuole scoraggiare alcuno, ma invita a valutare seriamente l'impegno considerando che il cammino del credente è impegnativo, e non possiamo affrontarlo confidando in noi stessi, coloro che lo capiscono saranno vincitori perché cammineranno per lo Spirito, con la Sua forza, con la Sua consolazione.

  • Davanti al fuoco

Vi sembra possibile che un fedele discepolo di Gesù sia ora seduto con i suoi nemici? Eppure è successo, e può succedere ancora oggi a tutti quei credenti che pensano di poter seguire Gesù da lontano senza compromettersi troppo.
Ricordati che se non ti comprometti con Gesù fino in fondo, rischierai di trovarti nel compromesso con il mondo. Pietro voleva con i suoi sentimenti essere con il Maestro, ed effettivamente gli era molto vicino, a pochi passi, ma Gesù era in quel luogo per essere condannato, Pietro era li accanto, ma non era schierato dalla sua parte.
Rinnegare Gesù.
Davanti a quel fuoco nega di conoscere Gesù, mai avrebbe creduto di arrivare a tanto, eppure ingiuriando e imprecando lo fa per ben tre volte.
Fai attenzione perché non sono solo le nostre parole che possono rinnegare la nostra identità di cristiani, ma anche le nostre azioni, facciamo attenzione ai luoghi ed alle compagnie che frequentiamo, cerchiamo di esseri vigili e previdenti per non trovarci in situazioni compromettenti, non sentiamoci così sicuri di noi stessi, "colui che si mette del fuoco in seno non si brucerà forse".

Il travaglio di Pietro

Pietro

  • Il canto del gallo e lo sguardo di Gesù

"Ebrei 4:12-13 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto".
Gesù non lo apostrofa con durezza, e non serve un lungo sermone per convincere Pietro del suo peccato, per Pietro è sufficiente sentire il gallo e incrociare lo sguardo di Gesù, e lo Spirito Santo gli ricorda tutto quello che Gesù gli aveva annunciato.
Sappiamo bene quante cose possiamo esprimere con uno sguardo, indifferenza, odio, tristezza, siamo in grado di fulminare una persona con un'occhiata, ma non penso sia stato il caso di Gesù. Pietro avrà incrociato lo sguardo dell'agnello mansueto che come una vittima innocente si lasciava portare allo scannatoio, ma nello stesso tempo era anche lo sguardo di Colui che ha "occhi come fiamme di fuoco". Uno sguardo che avrà messo a nudo tutta la sua vera natura debole e corrotta. Non ci sentiamo forse allo stesso modo di Pietro, quando lo Spirito Santo c'investiga nel profondo del cuore? Non è forse lo Spirito Santo lo Spirito di verità, che ci è stato mandato per rammentarci tutte le cose che Gesù ci ha annunciate, non ci ricorderà allora della nostra debolezza?

  • La delusione

Pensavamo di essere così buoni, così consacrati, così umili, ed ecco è bastato un semplice attacco del nemico per mettere in luce chi siamo veramente.Pensavamo di conoscerci intimamente, certo sapevamo di essere peccatori, di avere ancora delle debolezze, ci pentivamo, e a volte sentivamo un po’ di amarezza per la nostra condizione, ma in fondo ci siamo sempre impegnati, il nostro andare in chiesa, seguire le attività comunitarie, il nostro servizio cristiano, ci avevano convinti che "non eravamo poi così cattivi", ma ora questa caduta improvvisa!
Gesù ci guarda in profondità e ci dice: ecco chi sei veramente! Sotto lo sguardo di Gesù se prima ci sentivamo dei comuni peccatori arriva il giorno che ci sentiremo dei traditori, peccatori perduti, altro che bravi credenti, e crolla tutta la nostra facciata.
Terribile, ma se Gesù non avesse svelato il cuore di Pietro, lui avrebbe tranquillamente continuato a credere di essere un credente forte, mai si sarebbe convertito, mai si sarebbe sinceramente ravveduto, e allo stesso modo se non viene nella nostra vita quel giorno in cui Dio mette a nudo il nostro cuore, distruggendo la nostra presunzione il nostro amor proprio, rivelando la nostra debolezza, la nostra rovina potrebbe essere grande, se non incontreremo lo sguardo di Gesù, non ci convertiremo mai veramente.

  • Lo scoraggiamento

Prendere coscienza della propria condizione spirituale, ma non avere fede in Gesù significa morte. Ricordati che il Signore rialza chi è caduto, Salmo 146:8 "Il Signore rialza coloro che sono caduti", ma non ti servirà continuare a piangere sulle tue disgrazie, sulle tue debolezze, il pentimento viene dalla fede.

  • La riabilitazione 

"Simone di Giona mi ami tu più di questi?", chiede Gesù a Pietro incontrandolo dopo la sua resurrezione.
Il Signore ci mette alla prova per vedere se veramente abbiamo compreso la lezione, se finalmente ci siamo convertiti.
Simone alla luce di quello che ti è successo, hai ancora un concetto così alto di te stesso?Simone mi ami…mi ami…mi ami… "Signore tu sai ogni cosa tu lo sai che ti amo!
Simone ha perso la sua proverbiale spavalderia, basta con i facili entusiasmi della carne, non più "con te fino alla morte", ma un'umile ammissione di debolezza "tu sai ogni cosa!". Ora Simone è pronto a seguire, ora potrà essere quella roccia, "Cefa - pietra", che Gesù desiderava, stabile non per i suoi sentimenti, per le sue forze, ma perché disposto a seguire e a confidare nel Maestro.
Troveremo poi Pietro ripieno dello Spirito Santo pronto ad annunciare pubblicamente il nome di Gesù. Per la carne un giorno lo aveva rinnegato, per la potenza dello Spirito lo annuncia senza paura e davanti al mondo intero, pronto questa volta anche a morire, non solo a parole, ma a fatti.
Il vecchio Simone è morto con Cristo, ed è resuscitato un uomo nuovo "Pietro", che non cammina più ripieno delle sue forze, credendo di essere un buon cristiano, ma nell'umiltà e nella potenza dello Spirito Santo.

Conclusione

debolezza

Le prime parole di Gesù a Pietro furono: "seguimi ed io ti farò pescatore di uomini", le ultime parole: "seguimi".
Fra questi due episodi Simone - Pietro, commise errori e manifestò debolezze carnali, non sempre fu una roccia, ma Gesù non è alla ricerca di persone perfette, ma di uomini che consapevoli delle proprie debolezze sono disposte a lasciarsi trasformare dal suo amore.
Non cerca uomini modello, ma persone che malgrado le loro debolezze sono disponibili a seguirlo: è meglio essere un seguace che sbaglia, piuttosto che fare l'errore di non seguirlo!
Sapete perché molti credenti sono così frustrati e tristi? Perché ancora non hanno accettato totalmente il giudizio di Dio sulle loro opere morte, non hanno ancora giudicato il loro cuore alla luce di Dio, si sentono forti, buoni, fedeli, consacrati, poi cadono, perché in realtà stanno ancora confidando nelle loro forze, e crolla il mondo intero.
Ricorda che tutto quello che appartiene al vecchio uomo deve passare attraverso la croce,"Non si mette il vino nuovo in otri vecchie...", i tuoi modi affabili, le tue buone azioni, il tuo impegno, le tue capacità, i tuoi talenti, se non passano sotto il giudizio di Dio saranno sempre opere della carne, e ti porteranno a confidare in te stesso.
Un giorno il tuo cuore ammantato di tutte queste belle cose, si rivelerà per quello che è veramente, allora dovrai piangere amaramente come Pietro per aver confidato su te stesso. Al Signore non servono i tuoi slanci estemporanei di amore e di bontà, il Signore Gesù vuole frutto, e vuole che sia permanente, e questo non potrà accadere fino a quando non avrai accettato che "senza di Lui non possiamo fare nulla", e che"nella nostra carne non abita alcun bene".
Il Signore Gesù  è l’unico che conosce fino in fondo le debolezze, le angosce, le amarezze, le ansie  e i timori che spesso noi nascondiamo anche a noi stessi. “Io, il Signore, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni” (Geremia 17:10).

sabato 24 settembre 2011

Occhi vagabondi




Non ho la televisione né un videoregistratore, e per questo grazie a Dio sto alla larga da ogni tipo di pornografia. Ma considero i cristiani che hanno la TV - anche quella via cavo. Dopo le 10 di sera, quando i bambini sono già a letto, si mettono davanti alla TV e guardano film a luci rosse. Proprio davanti ai loro occhi vedono adulti che fornicano e fanno ogni sorta di cose esecrande che vengono dall'inferno. Vengono coinvolti sia il loro corpo che lo spirito.
Immaginati questa scena: sei lontano da casa e nessuno ti vede. Ti senti solo e provi una strana sensazione, il nemico della tua anima ti sussurra: "Vai a quel tal cinema - solo per una volta - tanto dopo puoi pentirti!". Perciò ti rechi in quel cinema a luci rosse. E' corrotto e ti fa sentire sporco e peccaminoso. Lasci quel locale sentendoti vuoto!
O supponi che, invece di uscire, selezioni un film sporco sulla TV dell'hotel in cui ti trovi. Proprio lì in quella stanza lo Spirito Santo se ne va via, addolorato, perché un figlio di Dio ha incollato i suoi occhi ad un film sordido, malvagio e sensuale!
E poi una ultima scena: cammini per strada e ti fermi davanti a un giornalaio, osservando tutte le riviste di sesso e un bel assortimento di giornali mondani o sporchi! Stai solo guardando, ma, alla fine compri il quotidiano e una di quelle riviste, e la infili fra le pagine del giornale. La porti a casa e la nascondi, guardandola poi con occhi pieni di lussuria. Dopo un po' la butti via con disgusto dicendo: "Mai più! E' stupida, sciocca, chi ne ha bisogno?".
Ma c'è qualcosa di più serio, supponi che mi stia recando al lavoro o in chiesa, o sono sull'autobus o sulla metropolitana, e i miei occhi "vagabondano" di qua e di là! 

Satana ostenta carne dovunque! 

Molti si vestono, camminano e agiscono come indemoniati! Sono come delle pornografie in movimento, che tentano i tuoi occhi. Sebbene sia uomini che donne siano colpevoli di avere occhi vagabondi, forse gli uomini sono più predisposti a guardare, e le donne ovviamente a farsi guardare.
Sapete che le mogli controllano con la coda degli occhi se i loro mariti seguono altre donne con lo sguardo sia nei ristoranti che in chiesa? Le mogli guardano gli occhi dei loro mariti! Per una moglie non c'è niente di meno rispettoso o di più degradante di un marito che vagabonda con gli occhi proprio davanti a lei!
In città tutto questo si intensifica a causa della marea di persone, della pubblicità sensuale e del modo malvagio in cui ci si veste. Anni fa, proprio qui a New York, le donne indossavano vestiti lunghi fino a terra! Erano modeste, perfino arrossivano. Era vergognoso far vedere anche una caviglia.
Oggi le donne si vestono come prostitute in cerca di preda! A pensare che cinquant'anni fa, la maggior parte di queste donne sarebbero state catturate dalla polizia, coperte e arrestate per atti indecenti! State sicuri che le tentazioni si moltiplicheranno alla fine di questa età. Sarà terribile.
La domanda è: perché ogni vero figlio di Dio focalizza i suoi occhi su queste passioni peccaminose? Sappiamo che la concupiscenza degli occhi è una delle maggiori battaglie che i cristiani si trovano a combattere oggi. Ho visto un uomo che camminava con la Bibbia sotto il braccio nella 68a strada a Broadway. Quando gli è passata davanti una donna con una minigonna, lui si è voltato indietro, mettendo a repentaglio la sua vita nel traffico. Fu una scena terribile! Quella Bibbia sembrava fuori luogo. E' una battaglia che devono combattere i ministri, gli avvocati, i dottori, i politici e gente di tutti i ceti sociali e di tutte le nazionalità. Ci sono migliaia di persone che lo fanno segretamente e che non vogliono che alcuno lo sappia. Altri ci cadono solo per un po', ma per loro è un legame dal quale non riescono a liberarsi.
Voglio parlare qui solo a coloro che cercano di piacere al Signore e vogliono camminare in santità.
Perché c'è questa attrazione demoniaca? Perché alcuni continuano a caderci? Perché ci sono occhi vagabondi? Isaia parlava della figlia di Sion che aveva occhi provocanti o occhi che scrutavano: ".. Le figlie di Sion sono altezzose e procedono con il collo teso e con sguardi provocanti, camminando a piccoli passi..." (Isaia 3:16). Davide pregava "distogli i miei occhi dalle cose vane, e vivificami nelle tue vie" (Salmo 119:37). "Non metterò davanti ai miei occhi alcuna cosa malvagia..." (Salmo 101:3). Proverbi 4:25 dice "i tuoi occhi guardino diritto e le tue palpebre mirino diritto davanti a te". Perché non guardiamo diritto davanti a noi?

Gli occhi vagabondi dipendono da un cuore insoddisfatto e pieno di problemi.

Non capiamo che questo è un problema che riflette una condizione del cuore. Dio deve farci vedere che c'è qualcosa che non va nel nostro cuore, che c'è una causa, una radice per la quale possediamo occhi lussuriosi e vagabondi. "Custodisci il tuo cuore con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita" (Proverbi 4:23).
Non stiamo prendendo sul serio questo problema, come ha fatto invece Gesù. Lui ha fatto in modo che i suoi occhi diventassero una questione di vita o di morte. Non è qualcosa che possiamo ignorare. Piuttosto, si dovrebbe considerare questo problema con il timore di Dio, in modo decisivo e radicale. Dobbiamo riconoscere che Gesù ha detto che potrebbe condurci all'inferno se non lo affrontiamo una volta per tutte. Gesù ha detto che un occhio malvagio dovrebbe essere cavato e gettato via!
Voglio dirvi da dove viene questo messaggio. Ho raccontato prima di aver visto quell'uomo con la Bibbia in mano che guardava la donna con la minigonna, e quanto mi sono sentito male per lui. Infatti ho pensato: sporcaccione! Ma lo Spirito Santo con amore mi ha ripreso dicendo: "quell'uomo è il tuo specchio, tu hai fatto la stessa cosa! Forse non con una Bibbia in mano, ma non hai badato ai tuoi occhi come dovevi".
Quella notte, e fino a questo momento, lo Spirito Santo ha messo in me un santo timore, e mi ha avvertito che ciò che guardo è una cosa seria per il Signore. Non è una questione legale. E' una questione di vita o di morte. E' impossibile avere un cuore puro e occhi indisciplinati. La concupiscenza degli occhi è un'estensione della concupiscenza del cuore.
La Bibbia dice che ci sono alcuni che "prendono parte ai vostri conviti, gioiscono nei loro inganni. Hanno occhi pieni di adulterio e non cessano mai di peccare" (2 Pietro 2:13-14). Vengono al locale di culto per festeggiare con noi. Ascoltano e gioiscono della Parola di Dio, ma sono pieni di adulterio. Sono sia donne che uomini. Dicono di volere Gesù e dicono tutte le parole giuste, ma hanno solo una cosa in cima ai loro desideri: uomini e donne! Hanno occhi vagabondi!
Molti di questi vengono da me dicendo: "non riesco ad uscirne fuori; mi assale. La concupiscenza mi divora. E' qualcosa di demoniaco!" Un ministro che si era legato ad otto donne nella sua chiesa mi ha detto: "ho iniziato quando avevo quindici anni con la cameriera di casa nostra, è diventata un'abitudine e non ci vedevo niente di male".

In tutte queste situazioni è la carne che regna (no i demoni).

Il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio, specialmente coloro che seguono la carne nei suoi desideri corrotti... (2 Pietro 2:9-10).
Pietro dice che hanno il cuore esercitato alla cupidigia (2 Pietro 2:14). La parola "esercitato" ha a che fare con la nudità! Sono ossessionati dalla nudità! La bramano - la praticano - e la concupiscono con gli occhi! Di essi Pietro dice che il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata a voltolarsi nel fango (2 Pietro 2:22).
Queste sono persone che parlano bene ma razzolano male. Che strada hanno intrapreso! Il fango internazionale! Ed hanno tutte le risposte esatte!
Infatti con discorsi oltremodo gonfi e vani adescano, mediante le passioni della carne e la scostumatezza, coloro che erano veramente sfuggiti da quelli che vivono nell'errore (2 Pietro 2:18). Questo è uno degli avvertimenti più potenti e più significativi che la Parola di Dio fa alla chiesa odierna.
Per tutti voi che siete sfuggiti a falsi insegnanti, che siete usciti dall'errore e siete stati purificati dalle dottrine di demoni, che siete sfuggiti dalla corruzione di una chiesa o di un falso leader, fate attenzione a quest'altra trappola: il diavolo vi ha mandato un seduttore dalle belle parole, spirituale ma falso, proprio quando eravate più vulnerabili.

Voi tutte donne sposate, udite questo messaggio!

Se siete state risvegliate spiritualmente e siete affamate di Dio, se avete fatto dietro-front ed ora non volete che Gesù, ma il vostro matrimonio non è quello che dovrebbe essere, se ci sono problemi e litigi, se la situazione è esacerbata e tuo marito sembra non capire i tuoi desideri più profondi, se ti stai allontanando, attenzione! Il diavolo metterà sulla tua strada un uomo che sembra così spirituale, così saggio, così comprensivo. Ti sembrerà che quest'uomo sappia leggere nella tua mente. Saprà parlare come nessun altro ha mai fatto! Sarà così piacevole per la tua vanità! Al confronto, tuo marito sembrerà così sciatto.
C'era un ministro in Canada che incontrò una "profetessa". Come sapeva profetizzare! Gli disse che il suo ministero avrebbe scosso molte nazioni. Riusciva a leggere nella sua mente, lo capiva. Paragonata a questa donna, sua moglie gli sembrava "materialista e non spirituale". Alla fine ebbe una relazione con questa donna che profetizzava sempre dicendo: "Così parla il Signore..." e che pure commetteva fornicazione!
Un altro uomo e sua moglie, che ora frequentano la Times Square Church, appartenevano ad una congregazione dove gli avevano detto che lui non andava spiritualmente d'accordo con sua moglie. La chiesa lo aveva costretto a divorziare da sua moglie e poi aveva costretto lei a sposare un altro uomo più spirituale.
Mentre promettono loro libertà, essi stessi sono schiavi della corruzione (2 Pietro 2:19). Attenzione all'ammonimento dell'apostolo. Guardatevi! Coloro che hanno occhi pieni di adulterio possono dividere coloro che hanno dei problemi. Ti mettono una mano sulla spalla o ti chiamano dicendo: "Ho un peso per te! Il Signore mi ha svegliato e mi ha parlato di te. So ascoltare; dimmi tutto".
Se sei sposato e apri il tuo cuore (faccia a faccia o per telefono) ad una persona che non è il tuo compagno - stai peccando e stai giocando col fuoco! Stai cadendo nella trappola di cui parla Pietro.

Questa parola invece è per chi non è sposato.

Se hai lo sguardo fisso su Dio e sei determinato a seguire Gesù a tutti i costi, sarai un obiettivo per Satana. Ti manderà qualcuno che ha quella che io solitamente chiamo una "religione da luna di miele". Cioè, che parla in modo abbastanza dolce da portarti all'altare!
Una giovane moglie confessò: "Mi sembrava così spirituale! Parlava sempre del Signore. Mi ha detto che Gesù era tutto, ma da quando ci siamo sposati è cambiato". No, non è cambiato. Ha solo scoperto le sue vere carte. Questa donna ricorda che per tutto il tempo che sono stati fidanzati, aveva un linguaggio spirituale ma le mani erano sempre in movimento. Questa è la prova. Negagli i desideri animali e poi vedrai quanto è spirituale!

Sono servi del peccato ma altri non permetteranno ai loro occhi di offendere Cristo.

C'è un passo che mi ha messo in crisi per anni: ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nell'inferno (Matteo 5:29).
Questa è la figura di una persona che è totalmente sotto la signoria di Cristo. Se regnassero la carne e l'io, cosa potrebbe offenderci? Ma dato che è Cristo che regna supremo, gli occhi sanno che tutto ciò che non piace a Gesù diventa offensivo! Queste parole di Gesù ci mostrano quanto prenda sul serio il problema degli occhi vagabondi. In Matteo al capitolo 18 menziona di nuovo lo stesso messaggio. Due volte nello stesso vangelo!
Se Cristo domina e regna nel tuo cuore, tu proverai il Suo dolore ogni volta che guarderai un uo
mo o una donna, o ogni volta che prenderai una rivista porno, o quando guarderai anche cinque minuti di un film sporco, o quando affitterai o comprerai un film a luci rosse! Il tuo spirito griderà "Signore, sto offendendoti con i miei occhi!".
Se il tuo occhio destro ti è causa di peccato... Perché Gesù parla dell'occhio destro? Non fa lo stesso l'occhio sinistro? L'occhio destro rappresenta l'autorità maggiore. Gesù siede alla destra del Padre. Dato che Dio è Spirito, non potrebbe avere una mano destra e una sinistra. Ma questo rappresenta la posizione di autorità di Cristo, e quindi la mano destra rappresenta il potere. Perciò il tuo occhio destro assume potere e autorità nel tuo corpo. I peccati commessi dall'occhio destro sono quelli che hanno radice e che possono facilmente assalirci. Diventa l'occhio destro della carne, l'occhio super potente, quando viene usato come "strumento di iniquità al peccato" (Romani 6:13).
Per qualcuno è l'occhio super potente della fantasia.
Questa è la maledizione del matrimonio: mariti o mogli che sognano qualcosa di meglio, con un occhio malvagio che è cieco alla realtà ma fissato sulla fantasia. Non riescono a credere che Dio possa operare un miracolo di guarigione, perché vivono con una falsa visione di un Mister o di una Miss Perfezione!
Anni fa, mi trovavo in un programma televisivo insieme ad un commediografo che si era sposato otto volte e che stava per risposarsi, gli dissi: "Penso di aver incontrato l'uomo più infelice d'America". Più tardi confessò: "Otto donne non possono sbagliare! Credevo mi dessero la felicità, con una di loro sono stato sposato solo una settimana!". Ma dato che nessuna di loro riusciva a renderlo felice, lui se ne andava. Se sei uno di questi sognatori, hai bisogno che il collirio dello Spirito Santo purifichi la tua visione! Queste fantasie possono distruggere ciò che rimane del tuo matrimonio. 

Gesù ha detto di cavarlo e di gettarlo via da te!

Sta dicendo semplicemente: "Basta! Fermati, toglilo! Mai più! Mai più fantasie malvagie! Mai più film e riviste sporche! Mai più occhi erranti! Togli via quell'occhio! Non lasciarti coinvolgere da alcuna concupiscenza. Togli via quella passione peccaminosa dal tuo cuore!".
Gesù non ti scusa ma ti dice semplicemente di lasciare tutto o sarai perso! Perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nell'infernoPuoi pregare, chiedere misericordia, scusarti per la tua debolezza, puoi anche dire che questa è un'opera che deve fare Dio e non tu. Ma Gesù ha detto che sei tu che devi cavarlo, sei tu che devi gettarlo via!
Non ci viene comandato mai di fare una cosa impossibile; deve essere possibile per forza, perché Lui ci ha detto di farla. Ma noi non vogliamo metterci contro al peccato, preferiamo invece sederci di fronte alla TV, sintonizzarci su qualche programma sporco e poi pregare: "Dio, dov'è la tua potenza? Liberami!". Oppure andare dal giornalaio, prendere una di quelle riviste sporche e poi sussurrare: "Signore, dove sei?".
Ascolta l'avvertimento di Cristo: ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" (Matteo 5:28). La maggior parte delle persone è pronta ad affermare che una relazione segreta rompe la fiducia e rovina il matrimonio, e che fuori della grazia di Dio le cose non sono più le stesse.
Ma guardare del materiale pornografico, uomo o donna che tu sia, concupire quelle immagini, ha lo stesso effetto. Sei ugualmente infedele! E' come se fossi andato con una prostituta. Il tuo adulterio mentale ucciderà la tua relazione con tua moglie. Rovina il matrimonio perché tuo marito o tua moglie non sono come quelli che vedi. Il diavolo dice: "lui o lei è troppo grasso! Guarda chi ti sei sposato!". Fai dei paragoni e ciò che hai sembra così lontano da quello che desidera la tua fantasia. Ora guardi, i tuoi occhi vagano, perché lui o lei non ti soddisfa. Satana ha inquinato la tua mente, e ti fa sentire ingannato.
Molti scrittori cristiani hanno scritto sul soggetto della masturbazione, dicendo che è un metodo legittimo per "allentare la tensione", e che quindi non è fornicazione. Ora molti dei cristiani che non sono sposati non lo considerano peccato, perché è tutta una questione di mente. Ma la Parola di Dio lo chiama abuso di se stessi. Paolo, che era un single, diceva: disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato (1 Corinzi 9:27) e poi diceva: non mi lascerò dominare da cosa alcuna (1 Corinzi 6:12).
Il pericolo per coloro che non sono sposati, ma anche per chi è sposato, è che queste abitudini e queste passioni inizino a controllare e a prendere possesso del corpo. 
 Fuggite la fornicazione. Qualunque altro peccato che l'uomo commetta è fuori dal corpo, ma chi commette fornicazione pecca contro il suo proprio corpo. Non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio (1 Corinzi 6:18-20).
Dio può mantenere pura una persona che non è sposata? Può dargli occhi puri?
Or a colui che può salvaguardarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia... (Giuda 24).
Alla donna singola o divorziata Lui dice: non temere, perché non sarai confusa; non aver vergogna, perché non dovrai arrossire; dimenticherai anzi la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è l'Eterno degli eserciti; il tuo Redentore è il Santo d'Israele, chiamato Dio di tutta la terra. Poiché l'Eterno ti ha chiamato come una donna abbandonata e afflitta nel suo spirito, come la sposa della giovinezza che è stata ripudiata, dice il tuo Dio (Isaia 54:4-6).
Per i giovani, Davide diceva per lo Spirito Santo: Tu sei la mia parte, o Eterno (Salmo 119:57).

Se non viene tolta la malvagità su cui si posa il tuo occhio, tutto in te diventerà malvagio!

La lampada del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malato, anche tutto il tuo corpo sarà pieno di tenebre. Bada perciò che la luce che è in te non sia tenebre (Luca 11:34-35).
Recentemente ho letto un articolo su un quotidiano domenicale che illustrava perfettamente questo versetto. Riguardava la protagonista di un film che si era innamorata del suo partner cinematografico. Ma era tutto un trucco, stavano girando un film! Lui era gentile con lei come da copione ma lei interpretava quei gesti come se l'amasse davvero. Lui nella vita normale aveva una fidanzata q questa attrice è diventata così ossessionata che perse la ragione, gli mandò una bambola sfigurata e lo assillava con lettere e telefonate. La polizia la prese per interrogarla. Questa situazione le ha distrutto la vita!
Questo è ciò di cui parla la Parola: il male che l'occhio non vuole cacciare, ben presto diventerà un'ossessione. Inizia a prendere possesso. Sparisce tutto il buon senso, persone intelligenti iniziano a fare cose stupide e pericolose. La mente, il corpo, l'anima e lo spirito iniziano ad essere riempite di tenebre.
Una giovane donna mi ha raccontato che l'amore per un giovane l'aveva distrutta. Sentiva di essere sul punto di perdere la ragione, perché fantasticava continuamente su come sarebbe stata la sua vita con lui. Ho parlato con quel ragazzo e sono rimasto scioccato: non le ha mai dato ragione di pensare che fosse innamorato di lei, non sono mai usciti insieme e l'aveva incontrata solo due volte! Ora lei è sull'orlo del suicidio, è ossessionata, e lui sta male perché non è colpa sua. Erano gli occhi malvagi di lei!
Perché Gesù insiste tanto, comanda di togliere questa cosa malvagia e buttarla via? Perché conosce le orribili tenebre e la confusione che ne nascerà. Qualsiasi cosa fai sarà colorata dal male. Non riuscirai più a sentire la Parola di Dio. La luce che pensi sia in te in realtà è divenuta tenebra. Orribili pensieri malvagi entreranno nella tua mente. Mentirai, ingannerai, ti arrabbierai, confonderai il male col bene e diventerai pervertito in tutte le tue vie!
"Si, c'è qualcosa che condiziona i miei occhi. Ho gli occhi su qualcuno o su qualcosa. Ma non riesco a fermarmi - non riesco a mettere un freno". Gesù non ha mai detto che sarebbe stato facile, ma che sarebbe stato possibile ...è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno (Matteo 18:8).
Vuol dire che puoi finire col cuore a pezzi o emotivamente labile, ma è meglio questo o l'inferno? Si, potrebbe significare morire. Qualcosa in te morirà, ma deve andarsene via altrimenti dannerà la tua anima.
Un famoso predicatore di New York ha parlato in una magnifica cattedrale del centro dicendo: "non sopprimete quei sentimenti profondi, lasciateli andare! Datevi tutti ad essi, altrimenti distruggerete la vostra personalità". Quel predicatore incontrerà un esercito di anime dannate nell'inferno che non gli daranno pace perché egli ha mentito loro!
Gesù ha detto: "Cavalo! Gettalo via da te!"

di David Wilkerson


sabato 17 settembre 2011

Il vangelo di satana




Lo scopo principale di Satana nell'opporsi a Dio non è quello di promuovere l'ateismo, ma di promuovere sempre più religione; non gli interessa provare che non c'è alcun Dio, ma piuttosto essere adorato lui stesso come dio. Satana non è originale nelle sue opere ma imita e falsifica quelle di Dio.


Nella Bibbia troviamo i "figli di Dio", ma vi sono anche i "figli del maligno".

Da una parte leggiamo come "Dio produce nei primi sia il volere che l'operare secondo il Suo beneplacito" (Filippesi 2:13), ma ci viene detto che anche Satana "al presente opera nei figli della disubbidienza" (Efesini 2:2).
Se da una parte c'è "il mistero della pietà" (1 Timoteo 3:16), dall'altra c'è anche "il mistero dell'empietà"(1 Tessalonicsesi 2:7).  
Ci viene detto che Dio, tramite i Suoi angeli, "segna" sulla fronte i servi di Dio (Apocalisse 7:3), così pure apprendiamo che Satana, per mezzo dei suoi agenti, pone un marchio sulla mano destra o sulla fronte dei suoi devoti (Apocalisse 3:16).  
Cristo ha una Chiesa, e Satana ha la propria "sinagoga" (Apocalisse 2:19).
Se Cristo è la luce del mondo, così anche Satana "si trasforma in angelo di luce" (2 Corinti 11:14). Come Cristo aveva nominato degli apostoli, così fa Satana scegliendo i propri (2 Corinti 11:13).


Tutto ciò ci permette di considerare un "evangelo" di Satana.

Egli è all'opera nello stesso campo in cui il Signore ha seminato buon seme. Cerca di impedire la crescita del grano con un'altra pianta, la zizzania, che assomiglia al grano stesso. In altre parole, si applica a neutralizzare l'opera di Cristo per mezzo di un processo di "imitazione".
L'evangelo di Satana è un'abile contraffazione e assomiglia così tanto a quello di Dio, che ne sono ingannati intere moltitudini.
È a questo evangelo di Satana che l'apostolo fa riferimento quando dice ai Galati:
"Mi meraviglio che da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, passiate così presto ad un altro evangelo; il quale non è un altro evangelo; ma vi sono alcuni che vi turbano e vogliono pervertire l'evangelo di Cristo" (Galati 1:6,7).
Questo falso evangelo veniva annunciato fin dai tempi dell'apostolo, ed era stata persino pronunciata la più terribile delle maledizioni verso coloro che lo predicavano.
Infatti così l'apostolo prosegue: «Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto» (Galati 1:8).


Cercheremo ora di esporre questo falso vangelo.

L'evangelo di Satana non è un sistema di principi rivoluzionari, né un programma di anarchia, non promuove lotte e guerre, ma persegue pace e unità.
Non cerca di mettere la madre contro la figlia né il padre contro il figlio, ma promuove quello spirito fraterno per cui l'umanità viene considerata come un'unica e grande fratellanza.
Non cerca di umiliare l'uomo naturale, anzi, ma cerca di migliorarlo e di elevarlo, esalta l'educazione e la cultura e fa appello al meglio che c'è in noi.
Mira a fare del mondo un habitat congeniale e confortevole in cui l'assenza di Cristo non sarebbe neppure notata, né sarebbe sentito alcun bisogno di Dio.
Aspira a far sì che l'uomo si occupi così tanto di questo mondo da non aver più tempo né inclinazione per occuparsi del mondo a venire.
Propaga il principio del sacrifizio di sé stessi, della carità e della benevolenza, e ci insegna a vivere per l'altrui bene, come pure ad essere gentili con tutti.
Fa un forte appello alla mente carnale ed è popolare fra le masse perché ignora la solenne realtà che l'uomo è una creatura decaduta per natura, estranea alla vita di Dio, ed è morta nelle trasgressioni e nei peccati, e ovviamente ignora l'unica speranza per l'uomo risiede nella rigenerazione che solo Dio può compiere.
In contrapposizione all'Evangelo di Cristo, l'evangelo di Satana insegna perciò una presunta salvezza per opere.
Esso inculca la giustificazione davanti a Dio sulla base dei propri meriti. La sua frase sacramentale è "sii buono e fa del bene", ma non vuole riconoscere che nella carne non dimora alcun bene.
Annuncia la salvezza tramite un buon carattere, invertendo l'ordine della Parola di Dio - cioè il buon carattere come risultato e frutto della salvezza.
Le sue ramificazioni ed organizzazioni sono molteplici: associazioni, partiti, club, ecc. Coltivare l'uomo vecchio viene considerato più pratico che creare un uomo nuovo in Cristo Gesù, e si aspira alla pace ignorando del tutto il Principe della pace.


Gli apostoli di Satana.

Gli apostoli di Satana non sono tanto individui notoriamente riprovevoli, spacciatori di droga, tenutari di bordelli e trafficanti di schiavi, ma possono essere benissimo ministri di culto, regolarmente ordinati. Migliaia fra coloro che occupano i pulpiti d'oggi non si considerano più tenuti a presentare i tratti fondamentali della fede cristiana, avendo distolto le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole.
Invece di mettere in evidenza quanto grande sia la nostra condizione di peccatori davanti a Dio e le sue eterne spaventevoli conseguenze, essi lo minimizzano dichiarando che il peccato è semplice ignoranza oppure l'assenza di bene.
Invece di ammonire i loro uditori a "fuggire dall'ira a venire", essi rendono Dio un bugiardo dichiarando come sia troppo amorevole per mandare qualcuna delle Sue creature al tormento eterno. Invece di dichiarare che senza spargimento di sangue non c'è perdono dei peccati (Ebrei 9:22), essi semplicemente esaltano Cristo come "un grande esempio" ed esortano i loro ascoltatori a "seguirne le orme". Di loro si può dire questo: poiché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio (Romani 10:3).
Il loro messaggio può anche sembrare molto plausibile e i loro propositi possono apparire molto degni di lode, di loro però leggiamo che tali falsi apostoli, infatti, sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo, e non c'è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui fine sarà secondo le loro opere (2 Corinti 11:13-15)
Oltre al fatto che oggi centinaia di comunità cristiane sono prive di un conduttore che dichiari l'intero consiglio di Dio e presenti l'unica Via di salvezza, dobbiamo pure constatare come sia improbabile che la maggioranza della gente in queste chiese apprenda la verità da sola.
Il culto di famiglia, laddove si legge in casa insieme ai propri cari una porzione della Parola di Dio, anche nelle case dei cristiani di nome, appare in larga parte una cosa del passato.
Non si espone fedelmente la Bibbia dal pulpito e non la si legge nei banchi. Le esigenze di quest'epoca affannosa sono così tante che c'è sempre meno tempo e sempre minore inclinazione a prepararsi per incontrare Dio.
Per cui la maggioranza è troppo indolente per prendere l'iniziativa, e viene lasciata alla mercé di coloro che vengono pagati appunto per interessarsi loro di queste cose, e molti dei quali tradiscono la loro fiducia studiando ed esponendo problemi sociali ed economici piuttosto che gli Oracoli di Dio.


La via che sembra diritta.

In Proverbi 14:12 leggiamo: c'è una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte.
Questa "via" che "sfocia nella morte" è l'inganno del Diavolo, la via della presunta salvezza attraverso ciò che l'uomo stesso può conseguire. È una via che "sembra diritta", cioè, che viene presentata in modo tanto plausibile da compiacere l'uomo naturale; essa viene presentata in modo così sottile ed attraente, che si raccomanda da sola all'intelligenza di quanti l'odono.
Proprio perché si appropria della terminologia religiosa, qualche volta fa appello alla Bibbia alla ricerca di un sostegno (quando questo si presti al caso), essa mette in bella mostra nobili ideali, viene proclamata anche da persone che vantano alti titoli di studio teologici, ed ecco che intere moltitudini abboccano come pesci davanti ad un'amo luccicante.
Il successo di un falso dipende in larga parte da quanto si avvicini all'originale. L'eresia non è mai una negazione totale della verità, ma piuttosto la sua perversione.
Ecco perché una mezza bugia è sempre più pericolosa di una palese. Quando il padre della menzogna sale sul pulpito, non nega mai palesemente le verità fondamentali del cristianesimo, ma le riconosce tacitamente, procedendo poi a darne un'interpretazione erronea ed una falsa applicazione.


Facciamo degli esempi.

Non sarebbe tanto stupido da annunciare baldanzosamente la sua mancanza di fede in un Dio personale; ma ne dà per scontata l'esistenza, fornendo poi una falsa descrizione del Suo carattere; annuncia che Dio è il Padre spirituale di tutta l'umanità, mentre la Scrittura dice chiaramente che noi siamo solo creature, e che possiamo essere figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù (Galati 3:26) e che a tutti coloro che l'hanno ricevuto, ha dato l'autorità di diventare figli di Dio (Giovanni 1:12).
Inoltre dichiara che Dio è troppo misericordioso per mandare all'inferno un membro qualsiasi della razza umana, proprio quando Dio stesso ha detto: se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco (Apocalisse 20:15).  
Ancora: Satana non sarebbe così sciocco da ignorare la figura centrale della storia umana - il Signore Gesù Cristo; al contrario, il suo evangelo Lo riconosce come l'uomo migliore mai vissuto. Attira l'attenzione sulle Sue opere di compassione e di misericordia, sulla bellezza del Suo carattere e la nobiltà del Suo insegnamento. Fa grandi lodi della Sua vita, ma viene del tutto ignorata la Sua morte vicaria, l'opera fondamentale di espiazione sulla croce è messa in secondo piano, così come la Sua trionfante risurrezione corporea dalla tomba.
È un evangelo senza sostanza, quello di Satana, che presenta spesso un Cristo impotente e sofferente, non certo Dio il Figlio manifesto nella carne per compiere l'espiazione per degli immeritevoli peccatori, ma semplicemente un "uomo ideale".
In 2 Corinti 4:3 troviamo un testo che dà molta luce all'argomento in questione: se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.
Satana acceca le menti degli increduli nascondendo loro la luce dell'Evangelo di Cristo, e sostituendolo con il proprio evangelo. È quanto mai appropriato, infatti, che egli venga definito: diavolo e Satana che seduce tutto il mondo (Apocalisse 12:9).
Facendo semplicemente appello "al meglio che c'è nell'uomo" e nell'esortarlo semplicemente a diventare un "uomo migliore", egli crea una piattaforma generale in cui può riconoscersi ogni sfumatura d'opinione per proclamare uno stesso messaggio.


La via che "sembra giusta".

Citiamo ancora Proverbi 14:12: C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte.
È stato affermato con considerevole veracità che la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni. Vi saranno molti nello Stagno di Fuoco che avrebbero potuto essere lodati per le loro buone intenzioni, risoluzioni oneste e nobili ideali - coloro che erano giusti nei loro affari, onesti nelle transazioni commerciali e caritatevoli in tutte le loro vie; uomini che si vantavano della loro integrità ma che davanti a Dio cercavano di giustificare sé stessi con la loro presunta giustizia; uomini che erano morali, misericordiosi e magnanimi, ma che non avrebbero mai considerato sé stessi colpevoli, perduti, peccatori che meritavano solo l'inferno e bisognosi di un Salvatore. Tale è la via che "sembra giusta". Tale è la via che raccomanda sé stessa alla mente carnale ed a moltitudini di gente ingannata. L'inganno del diavolo è che noi possiamo essere salvati con le nostre proprie opere; laddove Iddio ci dice nella Sua Parola: voi, infatti, siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori (Efesini 2:8,9).


L'evangelizzazione che "sembra giusta".

Qualche anno fa ho conosciuto un fratello, un entusiasta "operaio cristiano". Per anni quest'uomo si era impegnato nella predicazione pubblica e in attività religiose, ma da certe frasi ed espressioni che usava, dubitavo che quest'uomo fosse davvero "nato di nuovo". Nel porgli delle domande, trovavo che la sua conoscenza biblica difettava su molti punti e che avesse solo una vaga concezione dell'opera di Cristo in favore dei peccatori.
Per un certo tempo, avevo cercato di presentargli la via della salvezza in modo semplice ed impersonale e di incoraggiarlo a studiare la Parola per sé stesso, nella speranza che, se egli si trovasse ancora in condizione di non-salvezza, Dio si fosse compiaciuto di rivelargli il Salvatore di cui aveva bisogno.
Una sera, con mia grande gioia, quella persona che aveva predicato l'Evangelo (?) per così tanti anni, confessò di aver trovato Cristo solo la sera precedente. Egli riconobbe (erano le sue stesse parole) che fino ad allora aveva presentato solo "l'ideale di Cristo", ma non il Cristo della croce.
Sono convinto che, come quest'uomo, vi siano pure migliaia di altri evangelisti che, forse, sono stati educati alle scuole domenicali, ai quali è stato insegnato la nascita, la vita e gli insegnamenti di Gesù Cristo, che credono nella storicità della Sua persona, che spasmodicamente si impegnano a seguire i Suoi precetti, e che pensano che questo sia tutto ciò che è necessario alla loro salvezza.
Frequentemente, questa classe di persone, raggiungendo l'età adulta, entra nel mondo ed incontra gli attacchi degli atei e degli infedeli, e viene loro detto che la persona di Gesù Cristo sia in realtà mai esistita. Le impressioni della gioventù, però, non possono tanto facilmente essere sradicate, ed essi rimangono fedeli alla loro dichiarazione che essi "credono in Gesù Cristo". Ciononostante, quando si esamina meglio la loro fede, troppo spesso si trova che, seppure essi abbiano creduto a molte cose su Gesù Cristo, essi non credono in realtà in Lui.

Credono con la testa che un certo Gesù sia vissuto (e proprio perché credono questo pensano di essere salvati), ma in realtà non hanno mai deposto le armi della loro battaglia contro di Lui, non si sono mai abbandonati a Lui, né veramente creduto col cuore in Lui.

La semplice accettazione di una dottrina ortodossa sulla persona di Cristo senza che il proprio cuore sia stato conquistato da Lui e l'intera vita sia dedicata a Lui, non è altro che un'altra fase di quella via che "sembra giusta", ma che sfocia nella morte.
Un semplice assenso intellettuale alla realtà della persona di Cristo, e nulla di più, è un'altra fase di quella via che "sembra giusta" all'uomo, ma che in realtà sfocia nella morte: in altre parole, è un altro aspetto dell'evangelo di Satana.


Ed ora, su quale via stai camminando tu?

Sei forse sulla via che "sembra giusta", ma che sfocia nella morte; oppure, sei sulla "via stretta" che conduce alla vita? Hai mai veramente abbandonato la via larga che conduce alla morte? L'amore di Cristo ha creato in te avversione ed orrore per tutto quello che dispiace a Lui? Desideri veramente che Egli regni su di te? (Luca 19:14).
Ti appoggi completamente sulla Sua giustizia e sul Suo sangue per essere gradito a Dio?

Coloro che ripongono la loro fiducia in una forma esteriore di pietà, come il battesimo o la confermazione, o coloro che cercano di essere religiosi perché sarebbe un segno di rispettabilità; coloro che frequentano una chiesa solo perché è buono farlo, oppure coloro che aderiscono ad una determinata denominazione perché pensano così di divenire cristiani... Tutto questo è la via che "sfocia nella morte" - morte spirituale ed eterna.
Per quanto pure siano le motivazioni, per quanto nobili siano le nostre intenzioni, per quanto in buona fede siano i nostri propositi, per quanto sinceri siano i nostri sforzi, Iddio non ci riconoscerà come Suoi figli, fintanto che non accettiamo davvero la Signoria di Suo Figlio.


Ancora un altro tipo di pericoloso vangelo.

Una forma ancor più pericolosa dell'evangelo di Satana è quella di indurre i predicatori a presentare il sacrificio espiatorio di Cristo e poi dire ai loro uditori che tutto ciò che Dio richiede da loro è di professare di "credere" nel Suo Figlio.
In questo modo migliaia di anime impenitenti vengono ingannate, perchè vengono portate a pensare di essere state salvate.
Ma Cristo Gesù disse: Se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo (Luca 13:3)"Ravvedersi" significa odiare il peccato, essere rattristati per esso, abbandonarlo. È il risultato dello Spirito che opera contrizione del nostro cuore davanti a Dio. Nessun'altra persona se non quella che ha un cuore spezzato può credere nel Signore Gesù ai fini della salvezza.

Ancora, migliaia di persone vengono ingannate supponendo di "aver accettato Cristo" come loro "personale Salvatore", senza però averLo prima ricevuto come loro SIGNORE.
Il Figlio di Dio non è venuto infatti a salvare il Suo popolo nei loro peccati, ma dai loro peccati (Matteo 1:21).
Essere salvati dai peccati, significa essere salvati dall'ignorare e dal disprezzare l'autorità di Dio, significa abbandonare il nostro egocentrismo e la nostra caparbietà, significa "lasciare la nostra via" (Isaia 55:7). Significa arrendersi all'autorità di Dio, abbandonarci al Suo dominio, rassegnare il controllo di noi stessi per essere governati da Lui.
Colui che non ha mai portato il "giogo" di Cristo su di sé, colui che non desidera compiacerGli in ogni dettaglio della vita, e ciononostante supponga di basarsi "sull'opera compiuta di Cristo", è ingannato dal diavolo.


Due avvertimenti.

Nel settimo capitolo di Matteo vi sono due brani che ci forniscono in modo approssimato i risultati dell'Evangelo di Cristo e della contraffazione di Satana.
Dapprima, nei versetti 13 e 14: Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. Quanto è stretta invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!
Il secondo è nei versetti 22 e 23: Molti mi diranno in quel giorno: 'Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni, e fatte nel tuo nome molte opere potenti?' E allora dichiarerò loro: 'Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me voi tutti, operatori di iniquità'.

Si, caro lettore, è possibile fare opere nel nome di Cristo, e persino predicare nel Suo nome, e seppure il mondo ci conosca, e le chiese ci conoscano, essere del tutto sconosciuti al Signore!
Quanto è necessario, dunque, scoprire dove si è veramente, esaminare noi stessi per vedere se siamo nella fede, misurare noi stessi con il metro della Parola di Dio e verificare se per caso siamo stati ingannati dal nostro sottile nemico, scoprire se per caso abbiamo edificato la nostra casa sulla sabbia, oppure se è stata eretta sulla roccia che è Cristo Gesù.
Possa lo Spirito Santo investigare i nostri cuori, spezzare la nostra caparbietà, eliminare la nostra inimicizia contro il vero Dio, ed operare un vero e profondo ravvedimento in noi, faccia volgere il nostro sguardo all'Agnello di Dio, l'Unico che può togliere i peccati del mondo.
di A.W.Pink

ciao

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