per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

lunedì 27 febbraio 2012

L'Evangelo di Gesù Cristo




Qual è il vero evangelo di Gesù Cristo? Anche la maggior parte dei non credenti sa che la Bibbia contiene quattro racconti, Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Ma qual è l’essenza di questi evangeli, o “buona novella”? Quando i cristiani parlando del vangelo di Gesù Cristo, di cosa parlano in realtà?
La Scrittura ci dà diverse definizioni di cosa è il vangelo. E dobbiamo usare queste definizioni bibliche per determinare se nella sua chiesa è vivo il vero evangelo di Cristo. Considerate:


Il Signore disse a Pietro: “Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Matteo 16:24). È chiaro che appartenere alla chiesa di Gesù significa molto più che credere in Lui. Molti cristiani oggi “fanno un voto per Gesù”. La loro attitudine è: “Ho votato per Cristo. Questo mi rende un membro del suo partito”. Ma una volta che hanno dato il voto, se ne vanno via e dimenticano tutta la sua Signoria sulle loro vite.
Gesù dice che appartenere alla sua chiesa va oltre tutto questo. Significa impegnarsi a seguirlo. E questo vuol dire vivere in abnegazione e prendere la propria croce“E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me” (Matteo 10:38).
Il nostro Signore lo dice chiaramente: “Se sei nella mia chiesa, allora preparati a soffrire e ad essere perseguitato per la tua fede in me. Preparati a rinnegare la tua fama, la reputazione e ogni ricerca del piacere. La gente ti inchioderà alla croce della beffa, della condiscendenza, dell’alienazione. E lo farà perché hai fame e sete di me. Se appartieni alla mia chiesa, sicuramente dovrai prendere una croce”.
Il fatto è che la chiesa di Cristo non è mai stata approvata o accettata dal mondo. E non lo sarà mai. Se vivi per Gesù, non dovrai separarti dalla compagnia altrui; saranno loro a lasciarti. Devi solo vivere per Lui. Improvvisamente, ti ritroverai rigettato e scartato, chiamato persino malvagio:“Gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e vitupereranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell'uomo” (Luca 6:22).
Eppure, Gesù aggiunge, questa è la strada che porta al vero appagamento. “Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà” (Matteo 16:25). In altre parole: “L’unico modo per trovare il significato della vita è vendere tutto quello che hai per me. Allora troverai la vera gioia, la pace e la soddisfazione”. Cristo ci dice: “La mia chiesa è senza macchia o ruga. Perciò, quando verrai da me, dovrai essere disposto a deporre ogni peccato. Devi arrendere tutto a me, morire completamente a te stesso, a tutte le tue ambizioni impure e al tuo egoismo. Per fede, sarai sepolto con me. Ma risorgerai a nuova vita”.
Pensate a cosa significa essere senza macchia o ruga. Sappiamo che una macchia è una chiazza. Ma cos’è una ruga? Avete mai sentito la frase: “una nuova ruga”? Significa aggiungere una nuova idea ad un concetto già esistente. Una ruga, in quel senso, si applica a quelli che cercano di migliorare l’evangelo. Suggerisce un modo facile per raggiungere il cielo, senza arrendersi completamente a Cristo.
Questo è il genere di evangelo che viene predicato oggi in molte chiese. I sermoni hanno l’unico obiettivo di incontrare i bisogni della gente. Eppure, mentre leggo le parole di Gesù, vedo che questo genere di predicazione non funziona. Non compie la vera opera dell’evangelo.
Non fraintendetemi: non sono contro il predicare la consolazione e la forza al popolo di Dio. Come pastore del Signore, sono chiamato a fare esattamente questo. Ma se predico solo per I bisogni della gente, ed ignoro l’invito rivoltoci da Cristo a deporre le nostre vite, allora i veri bisogni non potranno mai essere soddisfatti. Le parole di Gesù sono chiare: i nostri bisogni potranno essere soddisfatti solo se moriamo a noi stessi e prendiamo la sua croce.


Gesù dichiara: “La mia chiesa è un luogo di pentimento incondizionato ed aperto”. Infatti l’apostolo Paolo attesa: “La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola di fede, che noi predichiamo; se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e se credi con il cuor che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.
“Perché con il cuore un uomo crede a giustizia; e con la bocca confessa per la salvezza. Perché la Scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato” (Romani 10:8-11). Per dirla in poche parole, otteniamo la salvezza quando confessiamo apertamente il pentimento. Gesù afferma: “Non sono venuto a chiamare a pentimento i giusti, ma i peccatori” (Matteo 9:13). E, dice, il pentimento è il mezzo attraverso il quale si può essere guariti e ristorati: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto per chiamare a pentimento i giusti, ma i peccatori” (Luca 5:31-32).
Carissimi, questa è la buona novella. Gesù ci sta dicendo: “Nella mia chiesa, tutti vengono guariti attraverso il pentimento. Non importa chi sei – il malato fisico, mentale o spirituale. Tutti devono venire a me attraverso la stessa via. E tutti trovano guarigione attraverso il pentimento”.
Io vi chiedo: quante chiese aprono ancora i loro altari a quelli dal cuore rotto, affinché vengano avanti e si pentano? Quanti pastori hanno smesso di fare l’appello in quest’opera spirituale così importante? E quanti credenti hanno perso il senso del loro bisogno di confessare il peccato? Allora, qual è il messaggio centrale del vangelo di Cristo? Lo dice chiaramente in Matteo, Marco, Luca e Giovanni. In questi quattro evangeli, egli ci dice: “Ecco cosa predico nella mia chiesa. Questo è il mio messaggio per tutti i peccatori”.
Prima di tutto, “Gesù è venuto… predicando l’evangelo del regno di Dio, e dicendo: Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino: ravvedetevi e credete all’evangelo” (Marco 1:14-15). Qual è stato il primo messaggio di Gesù? Egli predicò il pentimento.
Per alcuni cristiani, questo potrebbe essere un linguaggio forte. Potrebbero rispondere: “Va bene, ma quanto forte Gesù ha predicato il pentimento?”. Luca risponde nel suo evangelo. Gesù disse ai suoi ascoltatori: “Se non vi pentite, perirete allo stesso modo” (Luca 13:5).


Penserai forse che l’evangelo di pentimento di Cristo sembri quasi depressivo. Ma Paolo dice il contrario. Un cuore pentito porta vera vita: “La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto; ma la tristezza del mondo produce la morte” (2 Corinzi 7:10). Il pentimento fu il fulcro del primissimo sermone dopo la risurrezione di Cristo. Pietro disse alle folle radunate a Pentecoste: “Gesù di Nazaret… che voi avete preso, e con mani inique avete crocifisso ed immolato” (Atti 2:22-23).
Udendo ciò, il popolo fu colto da un potente convincimento. La Parola predicata compunse i loro cuori, perché lo Spirito Santo era giunto in tutta la sua potenza. E secondo Gesù, è proprio questa l’opera dello Spirito. Egli disse che lo Spirito Santo viene per “convincere il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio” (Giovanni 16:8).
La folla era così emozionata, da non riuscirsi a muovere. Improvvisamente, davanti a loro c’erano la morte e la vita. Perciò gridarono a Pietro, chiedendogli cosa potessero fare. E lui rispose:“Pentitevi, e siate battezzati nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei peccati… Salvatevi da questa perversa generazione” (Atti 2:38, 40).
Questo brano illustra il pentimento al centro del messaggio di Gesù. Se nel messaggio non c’è convincimento – non si predica la verità sul peccato e sulla colpa, e non c’è la persuasione del cuore – allora vuol dire semplicemente che in esso non vi è lo Spirito Santo. In queste predicazioni non c’è e basta.
Penso ai tanti predicatori “senza convinzione” che sono responsabili delle anime di migliaia di cristiani. Le loro congregazioni sono schiave del peccato, e le loro iniquità crocifiggono Cristo ogni giorno. È assolutamente tragico. Ciò di cui queste persone hanno bisogno è un messaggio di un predicatore che non abbia paura di dire loro: “Avete peccato contro Cristo”. Ma avviene esattamente il contrario. La gente si radica nel peccato a causa di pastori compromessi.
Ezechiele dice di questi predicatori: “Infatti avete rattristato il cuore del giusto con menzogne, quando io non lo rattristavo, e avete fortificato le mani dell'empio, perché non si convertisse dalla sua via malvagia per rimanere in vita” (Ezechiele 13:22). Il profeta sta dicendo: “Avete rattristato il giusto con delle predicazioni frivole. Ed avete fortificato ancora di più il peccato sensuale, senza incolparlo. Avete detto loro delle menzogne a proposito della vita eterna. No! State privando queste persone della vita eterna. Avete trasformato la grazia di Dio in lascivia!”.
Paolo dice che presto arriverà il giorno del giudizio. E per questo, dobbiamo predicare l’evangelo con ancora più convinzione, visto che il giorno si avvicina. Dobbiamo riprovare e rigettare, agendo nello stesso tempo con longanimità ed amore. Infatti, sta giungendo il giorno in cui tutti i pastori dovranno comparire davanti al Signore per rendere conto di cos’hanno predicato. Hanno rattristato il giusto? Hanno rafforzato le mani del debole? Oppure hanno predicato una parola impavida che convince, sotto una santa unzione?
Il fatto è che a Pietro non interessava di offendere quelle persone a Pentecoste. Il suo unico scopo era quello di mostrare loro la verità. E quando lo Spirito Santo rivela la verità, convince. Va in profondità e sradica ogni area del cuore.
Purtroppo, oggi questo non accade in molte chiese. Non solo lo Spirito Santo non è presente in tali chiese, ma non è neanche il benvenuto. Il nostro ministero di recente ha ricevuto lettera dopo lettera in cui riecheggiava lo stesso ritornello: “Ho un vicino al quale ho testimoniato per mesi. Sta per divorziare… ha problemi di alcolismo… ha una relazione adultera…
“Perciò l’ho portato in chiesa, sperando che vi potesse sentire una parola sulla sua condizione e sul suo bisogno del Signore. Ma il mio pastore non parla mai di peccato. Non dice mai niente che possa portare convinzione, che parli del bisogno della purificazione di Gesù, della sua potenza liberatrice. Perciò il mio vicino rimane comodo nel suo peccato”.
Che tragedia! Quanto sarà afflitto Dio per un popolo che continua a rimanere nel suo peccato, nella chiesa stessa.
Altri scrivono: “Frequento una chiesa che prende alla leggera il peccato, ma non ne posso più. Ogni settimana, ti porgono un’inchiesta per sapere se ci è piaciuto il servizio. Vogliono sapere: La musica era troppo alta? Le riunioni erano troppo lunghe? Il sermone vi è piaciuto? Pastore David, vado in chiesa per trovare speranza per i miei parenti perduti. Ma invece mi viene chiesto di giudicare se l’intrattenimento mi è piaciuto”.
Secondo Gesù, nessuno può essere liberato dal peccato – nessuno potrà mai trovarsi davanti alla verità – senza la presenza convincente e la potenza dello Spirito Santo.


Considera questa scena, mentre Gesù parlava ai suoi seguaci: “«Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno. Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum. Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare è duro, chi lo può capire?». Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: «Questo vi scandalizza?»” (Giovanni 6:58-61).
Notate che Cristo qui stava parlando ai credenti. Qual era il parlare duro a cui avevano reagito? Era: “Dovete mangiare la mia carne e bere il mio sangue, altrimenti non avrete vita in voi. La mia carne è cibo, ed il mio sangue è vera bevanda. E la vita eterna viene solo se li consumate”.
Ora, l’evangelo che strizza l’occhio al peccato dice: “Non puoi predicare quel genere di cose. I peccatori non lo comprenderebbero mai. Bere sangue e mangiare carne? Penserebbero che siamo barbari. Dobbiamo cambiare le parole per renderle più appetibili. Altrimenti si offenderebbero, specialmente i non credenti”.
Nella vera chiesa di Cristo ci saranno delle parole offensive. Sì, in questa chiesa sentirete un messaggio di buone notizie, un evangelo di amore, misericordia, grazia e longanimità. Ma nella chiesa di Cristo, ci sono anche messaggi che non ci si può azzardare a manomettere. E quei messaggi comprendono la predicazione del sangue di Cristo e della sua croce.
Gesù vide che la gente era scioccata dalle sue parole. Perciò chiese loro, in effetti: “Vi siete offesi? Vi sentite oltraggiati dalle mie parole di verità?”. Poi dichiarò: “Le parole che vi dico sono spirito e vita” (Giovanni 6:63). Lo disse chiaro e tondo: “Le cose che vi offendono sono proprio quelle che vi portano vita”. Come reagirono i suoi seguaci? “Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui”.
Cosa sta dicendo Gesù a proposito del suo evangelo? Per dirla in parole povere, sta dichiarando che il messaggio del suo sangue e della croce è offensivo. Eppure è l’unico evangelo che porta alla vita eterna. Nonostante ciò, sono molti quelli che non lo accettano. “Ma vi sono tra voi alcuni che non credono”.
Oggi le parole di Gesù sono svendute da molte chiese. Incredibilmente, alcune congregazioni hanno tolto qualsiasi riferimento al sangue di Cristo persino dai loro servizi di adorazione. I pastori non lo menzionano nei loro sermoni. Gli inni sul sangue sono stati tolti dalle chiese. Tutto viene considerato troppo offensivo.
Ma Gesù ci avverte: “Non importa quanto vi possano sembrare offensive le mie parole. Non potete cambiarle. Le mie parole producono vita. E dovete consumarle come se fossero del cibo e delle bevande, renderle una fibra del vostro essere. Perciò, non potete alleggerire quello che ho detto. Se togliete il sangue e la croce dalle vostre predicazioni, state impedendo alla gente di ottenere la speranza della vita eterna.
“Il messaggio della salvezza attraverso il sangue si può comprendere solo mediante lo Spirito. Ma deve essere predicato anche a costo di essere fraintesi. Perciò, siate coraggiosi e predicate il mio evangelo, non importa quale risposta otteniate. È solo la Parola quella che salva”.
Vediamo una scena molto simile in Matteo. “E venuto nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga… Ed essi si scandalizzavano di lui” (Matteo 13:54, 57). Persino la cerchia dei discepoli più intimi di Gesù venne a dirgli che il suo messaggio era troppo offensivo: “Sai tu che a sentire queste parole i farisei si sono scandalizzati?” (15:12). In questa scena, non era la gente che si scandalizzava, ma i leader religiosi. Apparentemente, le moltitudini ricevevano quello che Gesù insegnava. Ma i pastori si sentivano oltraggiati.


Se sei nella chiesa di Gesù, allora sentirai dei messaggi duri da parte dello Spirito Santo. Perché? Perché lo Spirito grida contro tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo che viene dalla carne. Gesù dice: “Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze” (Matteo 15:19).
Eppure, il segno di ogni vero seguace di Gesù è che si arrende ad ogni parola di Cristo. Questo servo ama la riprensione perché sa quello che produce nel suo cuore. Vede i cambiamenti che porta, e sa che sono vita per lui. Nel suo profondo, è anche questo il motivo per cui un peccatore viene nella casa di Dio. Non solo per essere contato fra il numero di una grande congregazione. È per essere trovato da Dio, perché nel suo cuore sa di essere perduto. La sua anima non è in pace, e lui ha trascorso troppe notti insonni. Vuole delle risposte, la verità, un cambiamento reale, perché sa di essere destinato all’inferno. E non ha bisogno di un credente o di un ministro che gli dica che va tutto bene. Naturalmente, se questo peccatore ode il messaggio di Cristo, ne potrà essere offeso. Potrebbe arrabbiarsi e scalciare. Ma non dimenticherà ciò che ha udito. E lo Spirito Santo userà quelle parole per rivelargli la verità.
Ci hanno insegnato che Cristo è la testata d’angolo della sua chiesa. Paolo dice che questa pietra è una roccia d’offesa: “Come sta scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e una roccia di scandalo, ma chiunque crede in lui non sarà svergognato” (Romani 9:33). Anche Pietro definisce Gesù una roccia di offesa: “La pietra, che gli edificatori hanno rigettato, è divenuta la testata d'angolo, pietra d'inciampo e roccia d'intoppo che li fa cadere. Essendo disubbidienti, essi inciampano nella parola, e a questo sono altresì stati destinati” (1 Pietro 2:7-8).
Pietro avrebbe potuto dirci per esperienza che succede quando ci si vuole sbarazzare del messaggio della croce. Lui si scandalizzò quando Gesù predisse la sua morte ai discepoli. Perciò, “Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo, dicendo: Lungi da te, Signore, così non sia” (Matteo 16:22).
Ma Gesù gli rispose con queste parole pungenti: “Ma egli, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini»” (16:23).
Ecco un chiaro esempio di come Satana può piantare l’inganno anche in un pastore giusto, che ama Cristo. E ci puoi scommettere che Pietro non dimenticò mai più le parole del Maestro. Allo stesso modo oggi, ogni ministro e credente deve prestare ascolto agli avvertimenti di Cristo: “Il mio sangue e la mia croce forse ti scandalizzano. Ma se ti vergogni del mio messaggio, se cerchi di alleggerirlo, allora sei tu a scandalizzare me. Non rappresenti la mia Parola o la mia chiesa”.


La prima cosa che Gesù farebbe sarebbe quella di fare un giro della città, piangendo. La Scrittura ci dice: “E come egli si avvicinava, vide la città e pianse a su di essa, dicendo: «Oh, se tu, proprio tu, avessi riconosciuto almeno in questo tuo giorno le cose necessarie alla tua pace! Ma ora esse sono nascoste agli occhi tuoi » ” (Luca 19:41-42).
Cosa fece piangere Gesù? Iniziò con un giro commovente della città. Fu sopraffatto dal dolore alla vista dei cosiddetti religiosi che non avevano pace. Queste persone avevano rigettato la verità in cambio di favole. Ed ora stavano seguendo una forma di religione morta. Erano come pecore senza pastore.
Ora, non sono qui per giudicare nessuno. Ma voglio chiedere a chiunque legge questo messaggio: riesci ad immaginare il tuo pastore che fa il giro della tua città e pianga per essa? Quale immagine diversa Gesù ci dà dai vari pianificatori e progettatori delle grandi chiese odierne. Queste persone vanno di casa in casa, fanno inchieste, chiedono alla gente cosa vorrebbe vedere in chiesa: “Quanto ti piacerebbe fosse lungo il sermone? Quindici minuti? Dieci?”.
Gesù fu testimone di una cosa del genere ai suoi tempi. Mentre camminava verso il tempio, vide le tavole dei cambiavalute, ministri che mercanteggiavano le cose di Dio. Non c’era una vera preghiera, né timore del Signore. E Cristo pianse per tutto questo, gridando: “Sta scritto: La mia casa è una casa di preghiera, ma voi ne avete fatto un covo di ladroni” (Luca 19:46).
Io vi chiedo: Gesù piangerebbe per quello che vedrebbe oggi nella tua chiesa? Troverebbe il tuo pastore angosciato per le anime perdute? O lo troverebbe ad approfittarsi delle cose sacre agli occhi di Dio? Cristo troverebbe il suo popolo in preghiera? O lo troverebbe occupato negli affari e nei programmi, concentrato sui propri interessi?
Una volta concluso il giro nella tua città, Gesù approverebbe il suo popolo? O lo avvertirebbe in questi termini: “Siete ciechi. Il giudizio è alle porte, ma voi sembrate più che mai come il mondo. Perché non pregate, perché non cercate la mia forza e la mia saggezza per redimere i tempi?”.
Dio ci aiuti a non mitigare il suo evangelo. Se hai un pastore che predica il vero evangelo di Gesù Cristo, io ti esorto ad incoraggiarlo. E a pregare per lui. Grazie al Signore che il tuo pastore non si fida dei predicatori famosi per avvicinare le folle.
E sii grato che la presenza dello Spirito Santo abbia spazio di compiere la sua vera opera in mezzo a noi. Quando l’evangelo di Gesù Cristo viene predicato con convinzione, i cieli si aprono ed il diavolo è costretto a scappare.

di David Wilkerson 


giovedì 23 febbraio 2012

Mutare la Grazia di Dio in Lascivia




Nella sua lettera alla chiesa, Giuda dà un severo ammonimento. Egli scrive: "Ai chiamati che sono santificati in Dio Padre e custoditi in Cristo Gesù... avendo un gran desiderio di scrivervi... mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini... empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo" (Giuda 1-4).
Giuda ci sta avvertendo che dei falsi pastori si infiltreranno nella casa di Dio con uno scopo preciso: trasformare la grazia del Signore in dissolutezza. Egli sta dicendo: "Satana sta mandando una falsa dottrina perché attecchisca nella chiesa, e si diffonda tra predicatori, insegnanti ed evangelisti. Essi prenderanno la grazia di Dio e subdolamente la torceranno, manipolandone il significato, finché alla fine possa essere usata per produrre dissolutezza nel popolo di Dio".
Per comprendere pienamente la serietà dell'ammonimento di Giuda, dobbiamo capire il significato di dissolutezza, o lascivia. Questo termine racchiude in sé ogni sorta di peccato concepibile.Letteralmente, lascivia significa "mancanza di disciplina morale, non avere rispetto per i comuni standard morali". La parola latina "lascivia" significa passione e lussuria sfrenata, senza freno. Significa licenziosità, sregolatezza, rifiutare tutte le regole. Rappresenta inoltre tutto ciò che è immondo, degradante, indecente e osceno.
Gesù definì la lascivia un peccato del cuore: "È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo invidioso, calunnia, superbia, stoltezza" (Marco 7:20-22).
Anche l'apostolo Paolo, come Giuda, afferma che la lascivia sta infiltrandosi nella chiesa. Egli scrisse ai Corinzi in sincerità: "Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei... e io debba piangere per molti di quelli che hanno peccato precedentemente, e non si sono ravveduti dell'impurità, della fornicazione e della dissolutezza a cui si erano dati" (2 Corinzi 12:20-21).
Ora, in questo stesso passaggio, Paolo chiama i Corinzi "carissimi". Si tratta infatti di credenti, grandemente benedetti da Dio. Paolo stesso, insieme a Timoteo, Tito, e altri ministri devoti, era stato loro conduttore. E Paolo ricordò loro che facevano ogni cosa per la loro edificazione (verso 19).
Quando leggiamo le due lettere di Paolo a questa chiesa, notiamo l'incredibile potenza degli insegnamenti che erano rivolti loro. Egli parlò della risurrezione, della venuta del Signore, del tribunale di Cristo, della morte al peccato, della giustificazione per fede, del paradiso, dell'inferno. Paolo avvertì fedelmente queste persone, le consigliò, le supplicò. Senza dubbio, quel gruppo di credenti fu pasturato con amore, gli fu rivolta la predicazione potente della verità, e furono edificati dal vangelo della grazia come pochi.
Inoltre, i Corinzi furono benedetti oltre l'insegnamento di Paolo. Essi sperimentarono la potenza dello Spirito Santo in mezzo a loro. E furono loro concessi molti doni spirituali, tra cui la guarigione, le profezie, il parlare in lingue, l'interpretazione, le rivelazioni divine. Questa chiesa era un corpo di credenti vibrante, profetico, entusiasta.
Eppure, incredibilmente, un certo numero di questi stessi credenti benedetti continuò a vivere nell'immoralità. Paolo accusò "molti" di loro di essere dissoluti (verso 21). Egli scrisse: "Questa è la terza volta che vengo da voi... L'ho detto prima, quando ero presente tra di voi per la seconda volta... Scrivo a quelli che hanno in precedenza peccato e a tutti gli altri che, se vengo di nuovo, non risparmierò nessuno... Perciò scrivo queste cose, essendo assente, affinché, quando sarò presente, non proceda rigidamente, secondo l'autorità che il Signore mi ha dato per l'edificazione e non per la distruzione" (2 Corinzi 13:1-2,10).
Paolo non addolcì le parole. Stava dicendo: "Vi ho già avvertiti due volte del peccato nella vostra congregazione. Avete ascoltato tutti delle predicazioni ferventi e devote. Siete stati fatti tutti partecipi del dono della grazia di Dio. Eppure alcuni di voi hanno pervertito quella grazia continuando deliberatamente a vivere nell'impurità. Vi ricordo che il dono che ho ricevuto da Dio è l'edificazione, non la distruzione. Sono chiamato ad edificarvi nella fede preziosa. Ma quando tornerò la terza volta, se non vi sarete ravveduti, vi dovrò trattare con durezza. Non risparmierò nessuno di quelli che indulgono ancora al peccato".
Vi chiedo: come potevano queste persone benedette così abbondantemente rimanere in una condizione tanto meschina? Ci aspettiamo che il mondo sia lascivo, che indulga liberamente nella sua lussuria, ma non il popolo di Dio. Evidentemente, però, questo peccato era entrato nella casa di Dio.

Possiamo Fare Oggi Questa Domanda Sulla Chiesa 

tentazione
  
Ogni domenica, Cristiani professanti si raccolgono nella casa di Dio per adorare, ascoltare la Parola e stare in comunione. Eppure molto di quelle stesse persone che appaiono sante fuori vivono vite piene di concupiscenza. Essi fornicano, pensano agli affari, nutrono la loro dipendenza dalla pornografia. Ditemi, come può un credente illuminato da Dio continuare a fare simili cose?Considerate innanzitutto la profezia in Apocalisse 12. Ci è detto che negli ultimi giorni il diavolo, pieno d'ira, invaderà la terra per sedurre il popolo di Dio: "il diavolo è sceso a voi con grande ira, sapendo di aver poco tempo. E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio... Allora il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell'acqua come un fiume, per farla portare via dal fiume" (Apocalisse 12:12-15).
Questo passaggio descrive l'attacco di Satana alla chiesa in questi ultimi giorni. Il diavolo sta vomitando un mare di indecenza così vasto e potente che trascinerà via anche molti credenti. Paolo disse ai Corinzi che questo stava già accadendo tra di loro, in quanto molti erano già stati trascinati dall'inondazione di lascivia di Satana.
Credo che proprio ora la lascivia sia diventata epidemica nella chiesa. In ogni nazione, milioni di persone si immergono nel sudiciume dell'erotismo. Anche in luoghi come le colline del Kentucky, le fattorie dell'Iowa, e i ranch nell'Idaho, persone di tutte le età contaminano le proprie anime con cose oscene. Le ricevono direttamente a casa tramite la TV via satellite. È così pervadente che addirittura le persone anziane vi si abbandonano.
Ho profetizzato questi avvenimenti in un libro che scrissi nel 1974, dal titolo "La Visione". Dunque prima che i videoregistratori fossero inventati, e a quei tempi la parola sesso non poteva neppure essere usata in televisione. Scrissi:
"Come farà Satana a vessare e a ingannare il popolo eletto di Dio?". Lo farà seducendo l'umanità e creando un decadimento morale. Aprirà le cateratte degli inferi e cercherà di battezzare il mondo nell'immondizia erotica, sconcezze e sensualità. Questo decadimento morale supererà qualunque cosa che la mente umana può immaginare. Spiriti demoniaci di lussuria stanno già operando nelle nazioni, con nudità, perversione, e un diluvio di immoralità.
È un bagno di sudiciume quello che sta venendo a vessare le menti e le anime dei più devoti Cristiani in vita oggi. La Bibbia afferma che Lot tormentava la sua anima notte e giorno per quello che vedeva e sentiva in Sodoma. I Cristiani presto saranno esposti a un'ondata di cose, come indecenza e sensualità tanto violenta, che solo chi sarà saldamente attaccato a Dio potrà scampare. Quelli che vivono in parte con Dio e in parte col mondo, i doppi di cuore, cadranno sulle loro facce. Quelli che non entrano nell'arca della salvezza di Dio saranno ingoiati da questo diluvio di immoralità.
Le più grandi reti televisive saranno coinvolte in questo decadimento. Predico che i programmi televisivi saranno presto pieni di scene con persone seminude. Esse saranno la nuova mania di quelli che vogliono liberalizzare i mezzi di comunicazione. Verrà fatto in modo raffinato inizialmente. Ma quando la comunità artistica si unirà in un coro di lodi per questo grande breccia nella libertà, le cateratte si apriranno, e allora qualunque cosa sarà consentita. Anche la gente del clero applaudirà alla nudità in televisione, dicendo che è un sano sviluppo. Sorprendentemente, chi parlerà contro queste cose non saranno i ministri o quelli conosciuti come Cristiani devoti, ma saranno piuttosto i politici e la gente che lavora nel cinema.
State attenti, in un futuro non troppo lontano i film pornografici più perversi saranno disponibili via cavo dopo mezzanotte. La televisione via cavo è già un obiettivo di quelli che spingono per la pornografia. In alcune grandi città di Stati Uniti, Canada, ed Europa, film pornografici sono disponibili in alcuni hotel. Provengono da Svezia, Danimarca e Stati Uniti. Questi film vili presenteranno agli spettatori nudità, rapporti sessuali, omosessualità, perversione animale e sadismo.
La gente pagherà per avere questi film erotici direttamente a casa propria... arriveranno direttamente a casa loro, attraverso un'apparecchiatura elettronica. E le nostre case diventeranno luoghi di piacere".
Scrissi queste cose 27 anni fa. Non solo è accaduto tutto, dalla prima all'ultima parola, ma ora queste cose stanno anche sfuggendo dal controllo, anche nella chiesa.
Eppure, molti Cristiani che leggono questo messaggio probabilmente pensano che ciò non si applichi a loro. Essi si meravigliano: "Perché scriveresti questo tipo di messaggio a servitori di Dio che non indulgerebbero mai a nessun tipo di lascivia? Noi abbiamo bisogno di essere fortificati ed edificati".
Permettetemi di spiegare perché scrivo questo avvertimento a credenti retti e devoti:

Questo Non è un Avvertimento Per Chi Va
Nei Cinema Porno o Affitta Video Osceni 


pornografia
  
Non sto scrivendo questo messaggio per Cristiani che si abbandonano all'immoralità tramite televisione, videocassette, o Internet. Il mio scopo, piuttosto, è farti esaminare il tipo di vangelo in cui credi. Questo implica il tuo concetto di grazia. Voglio che guardi se lasci entrare nel vostro cuore una qualunque falsa dottrina sul significato della grazia di Dio. In definitiva, può essere una questione di vita o di morte.
Vedi, il diavolo probabilmente non è deciso ad attirarti nell'immoralità. Sa di non poterti tentare con peccati grossolani. Comunque, se riesce a pervertire il tuo concetto di grazia - se riesce a farti vedere la grazia come una scusa per il tuo permissivismo - allora può attirarti su una via che porta alla schiavitù. Presto starai facendo cose che non avresti mai concepito. E, ancora peggio, avrai creduto alla sua menzogna, e cioè che è giusto che tu indulgi nella tua concupiscenza.
Per questa ragione, Giuda non va per le lunghe. Egli ci rivela senza mezzi termini il motivo per cui così tanti nella casa di Dio sono portati via dall'inondazione di lascivia del diavolo: "Si sono infiltrati fra di voi certi uomini... empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo" (Giuda 4). In questo unico verso, Giuda spiega l'intero piano di Satana per ingannare gli eletti di Dio. Il diavolo sta per portare subdolamente ministri di ogni tipo nella chiesa per pervertire il vangelo della grazia.
Eppure, se hai una comprensione biblica autentica della grazia, il nemico non ti ingannerà. Non riuscirà mai a sedurti attirandoti nella lascivia. Dunque, qual è questa vera grazia biblica?

La Vera Grazia Secondo La Bibbia è Ricevere
Forza dallo Spirito Santo per Vivere una
Vita Devota e Rigettare Ogni Empietà

"Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunziare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù" (Tito 2:11-13).
Questo passaggio rivela due caratteristiche che la grazia biblica produce sempre nella vita di un credente: primo, un'aspettazione e desiderio per la venuta del Signore, e secondo, un devoto timore e una santa riverenza per il Signore. Questi due frutti dell'opera della grazia sono inseparabili. Noi semplicemente non possiamo possedere uno dei due senza avere anche l'altro.
Lo scrittore dell'epistola agli Ebrei ci sprona: "Siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!" (Ebrei 12:28). Questo verso collega direttamente la grazia alla riverenza. In breve, la riverenza è avere un concetto di Dio che include timore, rispetto e sobrietà.
Anche l'apostolo Pietro collega la grazia alla sobria riverenza: "Avendo cinti i lombi della vostra mente, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo" (1 Pietro 1:13). Pietro non ci sta incoraggiando a tenere musi lunghi o ad andare in giro mestamente. Al contrario, egli sta parlando di una riverenza che produre gioia sincera nel cuore. Egli sta dicendo, in pratica: "Se ricevi la rivelazione della grazia di Gesù - il Suo amore, la Sua santità e bellezza - essa produrrà in te timore e riverenza".
Ora, quando Giuda afferma che degli uomini empi si infiltreranno nella chiesa, la parola in lingua originale che usa per dire "empi" significa "uomini senza riverenza". In altre parole, quegli insegnanti porteranno frivolezza e incostanza nella casa di Dio. Essi cercheranno di distorcere e di pervertire tutta la riverenza per le cose del Signore.
Geremia profetizzò di tali uomini empi: "Ecco, [dice l'Eterno]... io sono contro quelli che... traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie" (Geremia 23:32). La parola usata in questo verso per "millanterie" significa frivolezza. Geremia sta dicendo: "Questi falsi inseganti ridono delle cose che devono essere riverite, rispettate e viste con timore. Essi ridicolizzano la sobrietà che deriva dalla vera adorazione del Signore".
Qual è lo scopo del diavolo nel portare questo spirito di frivolezza? Lo scopo è farti credere che il Signore non è severo verso il peccato. Satana vuole che tu pensi che non c'è assolutamente collera in Dio, che la Sua grazia preservi i credenti da qualunque condanna. Così, a volte sentirai la voce del nemico sussurrarti: "Non ti preoccupare per quella concupiscenza. C'è pietà e perdono abbondante nel Signore".
Paolo dice che tutti quei ministri empi "soffocano la verità nell'ingiustizia" (Romani 1:18). In altre parole, essi hanno conosciuto la verità e l'hanno assaporata. Sono stati edificati e riprovati da essa. "Perché Dio lo ha loro manifestato" (verso 19). Eppure, nonostante essere stati benedetti dalla verità di Dio, essi se ne sono allontanati. Hanno rifiutato di abbandonare le loro vie lascive, e anzi si sono abbandonati alle loro concupiscenze. Per questo, Dio li ha abbandonati del tutto all'inganno del loro peccato.
Quando Giuda parla di "volgere in dissolutezza la grazia del nostro Dio", la parola "volgere" qui significa modificato, aggiunto. Viene da una parola che significa "prostrare la verità", cioè gettare a terra la verità, rendendola qualcosa di passivo. In breve, la grazia di Dio una volta era qualcosa di giusto ed efficiente nelle vite di questi uomini empi. Ma poiché essi non hanno abbandonato il loro peccato, hanno gettato via la verità e l'hanno calpestata, togliendo il suo significato e la sua potenza. Come gridò Isaia, "La verità... soccombe sulla piazza pubblica... la verità è scomparsa" (Isaia 59:14-15).
Vedo la verità di Dio trattata in questo modo nella chiesa di oggi. Recentemente ho guardato una videocassetta proveniente da una chiesa nella quale si teneva una sorta di riunione pubblica. Il pastore elencò i dieci motivi principali per cui i bambini non vogliono andare in chiesa. Alcuni dei motivi elencati erano talmente sciocchi, talmente contrari al vero carattere di Cristo, che non posso ripeterli. Eppure tutti nella congregazione ridevano e applaudivano. Quel pastore stava mutando il vangelo della grazia in frivolezza. Sconvolgendone subdolamente il significato, quell'uomo stava gettando a terra la verità e togliendole la sua potenza".
Potresti chiederti: da dove vengono questi ministri tanto empi? Come sono riusciti a infiltrarsi nella chiesa per pervertire la grazia di Dio? Forse il diavolo li ha scelti prendendoli da qualche vile cinema porno e li ha vestiti come angeli di luce? Oppure sono atei che si sono camuffati da predicatori e si sono fatti strada verso il pulpito?
No. Parlando della verità di Dio, Paolo riguardo a questi uomini dice: "Ciò che si può conoscere di Dio... Dio lo ha loro manifestato" (Romani 1:19). Un tempo questi uomini conoscevano il pieno significato della grazia. Eppure in qualche modo essi sono diventati dipendenti da una passione non abbandonata. A quel punto, essi hanno incominciato a "soffocare la verità nell'ingiustizia". Hanno dovuto inventare una falsa grazia per giustificare la loro lascivia. Così, ora stanno predicando un falso Cristo, attraverso un concetto perverso di grazia.

Molti di Coloro Che Leggono Questo Messaggio
Non Sono Come gli Uomini Descritti da Giuda

Giuda chiama quei ministri empi "sognatori [che] contaminano anch'essi la carne, respingono l'autorità e parlano male delle dignità" (Giuda 8). Per contrasto, credo che molte delle persone che stanno leggendo questo messaggio siano persone che temono Iddio, servitori obbedienti che non sguazzano nell'indecenza. Essi hanno abbandonato la lascivia, e stanno camminando nella grazia che conduce alla santità.
Eppure, credo che alcuni lettori stiano lottando con quello che definisco "cadute nella dissolutezza". Questi Cristiani non si sono abbandonati alle concupiscenze, ma occasionalmente incontrano qualcosa di impuro. Ne vediamo un esempio in un rapporto rilasciato da un hotel specializzato in convegni. Il rapporto asseriva che il numero maggiore di prenotazioni in camera per film pornografici a pagamento si erano avute durante un convegno religioso. In pratica, erano stati prenotati più film porno durante quel convegno di chiesa che durante tutti gli altri tipi di convegni tenuti lì.
So che ci sono molti ministri e collaboratori Cristiani attaccati a qualche sorta di concupiscenza. Indagini tra pastori hanno dimostrato come questo sia opprimentemente vero. Comunque, credo che molti credenti siano tormentati maggiormente da "cadute" occasionali nella lascivia. Dopo aver peccato, essi sentono il peso della loro colpa, e si pentono. Inoltre, essi desiderano essere liberati da quelle cadute.
Desidero rivolgermi a tutte quelle persone adesso: Satana sa che griderete a Dio ogni volta che peccherete. E sa che riceverete sempre il perdono di Dio. Perciò, fintanto che c'è del timore di Dio nel vostro cuore, lui non può legarvi ad alcuna concupiscenza o peccato. In che modo, allora, il nemico riesce a vincere il popolo di Dio? Come fa a reclutare coloro che hanno conosciuto la vera grazia, armandoli poi con un falso vangelo e mandandoli nelle chiese per cercare di ingannare gli eletti?
L'unico modo in cui il diavolo può legarvi a un peccato è facendovi credere una menzogna. In breve, egli deve convincervi che la sua bugia è in realtà la verità. E spesso riesce a fare questo persuadendo i Cristiani che possono rimanere nel Signore mentre si abbandonano al peccato. Potrai obiettare: "Com'è possibile che Satana riesca a persuadere dei Cristiani sinceri che peccare non è sbagliato? Io non potrò mai credere che Dio non bada o scusa i miei peccati".
Satana racconta la sua menzogna persuadendo i Cristiani che la grazia è solo un fiume senza fine di perdono. Egli ci sussurra: "Puoi continuare a tornare al tuo peccato, fintanto che puoi continuare a tornare all'altare. Gesù non ha forse detto che dobbiamo perdonare gli altri almeno 490 volte? (cioè "settanta volte sette", Matteo 18:22) Di certo il tuo amato Salvatore ti perdonerà molte più volte di così. Fintanto che avrai un cuore penitente e riuscirai a pentirti del tuo peccato, sarai a posto. Puoi continuare a darti a quella concupiscenza altre mille volte, e Lui ti perdonerà ogni volta".
Questo sembra così simile alla verità. Infatti, non c'è fine al perdono di Dio per quelli che vanno a Lui con un cuore davvero ravveduto. Così, questa affermazione è davvero vangelo per il 95 per cento. Comunque, l'altro 5 per cento è puro veleno. E finirà per distruggere la tua anima. La "bugia del 5 per cento" di Satana sulla grazia è il lievito diabolico che fa lievitare tutto l'impasto.

Pensi: "Questo Non Potrà Mai Succedere A Me" ? 

umiliarsi
 
Forse stai pensando: "Frequento una chiesa dove un pastore devoto predica un messagio santo, biblico. Non conosco ministri che torcono il vangelo della grazia in licenziosità. I sermoni che ascolto sono sulla grazia del Nuovo Patto, e sulla misericordia di Dio verso coloro che lottano contro il loro peccato. Ho imparato che, sebbene io non abbia forza nella mia carne per vincere il peccato, lo Spirito di Dio mi darà la forza di obbedire alla Sua Parola".
Hai afferrato una incredibile verità che può liberare e cambiare la vita. Eppure, se occasionalmente ti concedi alla lascivia, Satana capirà che ti interessa quel peccato. Saprà che non vuoi davvero essere libero. Inoltre, continuando a peccare, gli hai dato libero accesso alla tua mente. E questo è esattamente il modo in cui lui ti inculcherà una menzogna. Ti suggerirà una sola, mortale distorsione della verità, più o meno di questo tipo:

"Non è meravigliosamente liberatoria questa verità? In te, non hai alcuna capacità di resistere al peccato. Così Dio ha promesso di mandare lo Spirito Santo a compiere quello che tu non puoi. Tutto quello che devi fare è continuare a pentirti, e le tue cadute non avranno importanza. Lo Spirito Santo sa quando venire da te e darti forza. Tu certamente non puoi essere giudicato per un peccato che non puoi controllare".
Riesci a scorgere la menzogna inserita in questo messaggio di grazia? È la menzogna che i Cristiani non sono personalmente responsabili per i loro peccati. E questo conduce a prendersela con Dio per il proprio peccato. Dirai, "Perché lo Spirito Santo non è venuto a liberarmi quando sono stato tentato? Stavo aspettando che mi desse la forza di vincere quella tentazione, ma non è venuto. Ecco perché mi sono concesso a quel peccato. Non è colpa mia".
La verità è che se tu non vuoi essere liberato dalla tua concupiscenza, prenderai il dono della grazia di Dio e correrai con esso dritto nel peccato. Ma Paolo rivela l'inganno di questo ragionamento:"Rimarremo nel peccato, affinchè‚ abbondi la grazia? Niente affatto!" (Romani 6:1-2).
Grazie a Dio, Giuda ci ha dato tre protezioni contro la seduzione delle menzogne di Satana sulla grazia. Giuda scrive: "Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo, conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo, in vista della vita eterna" (Giuda 20-21). Notate tre cose in questo verso:
1. Dobbiamo edificare la nostra fede. Come? Mediante lo studio diligente della Parola di Dio. Comunque, la fede non viene solo dalla lettura della Bibbia, ma anche dall'ascoltare, o fare, quello che leggiamo. Dobbiamo leggere la Parola di Dio, applicarla ai nostri cuori, e accettare i suoi rimproveri. Questo produrrà in noi la sobrità spirituale. Allora, non importa che tipo di messaggio ci viene predicato, noi non saremo portati via dalle menzogne o dalle frivolezze di nessun uomo.
2. Dobbiamo pregare nello Spirito Santo. Questo significa che non dobbiamo pregare solo in chiesa, ma anche chiudendoci in camera pregando il Signore personalmente. Dobbiamo chiedere allo Spirito di Dio di far risplendere la Sua luce sui nostri cuori, e ricevere la Sua correzione, in modo da ottenere grazia per ogni mancanza.
3. Non dobbiamo essere ansiosi per nessuna cosa, ma anzi dobbiamo aspettare la venuta del nostro Signore. Se stiamo studiando la Parola di Dio e preghiamo nello Spirito, non possiamo non attendere il momento in cui Gesù apparirà improvvisamente. Sapremo che questo mondo non è casa nostra, e saremo pronti in qualunque momento a lasciarlo per andare con il nostro Signore quando Egli apparirà.
Se stai mettendo in atto queste tre difese, allora comprenderai la vera grazia. E non sarai sedotto nella lascivia da nessun messaggio che perverte la grazia. Dio ha assicurato nel Suo patto: "Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo... e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti" (Ezechiele 36:26-27). Dio giura di mettere il Suo Spirito in noi, per darci la forza di obbedire a qualunque cosa Egli chi chieda.
Ma Dio ha una posto condizione a questa promessa. Egli dice: "Io l'Eterno, ho parlato e lo farò. Così dice il Signore, l'Eterno: Sarò nuovamente supplicato dalla casa d'Israele di compiere questo per loro" (36:36-37).
Qui entra in gioco la nostra responsabilità personale. Non dobbiamo vivere passivamente, aspettando sempre che lo Spirito Santo venga quando siamo tentati. Il nostro compito è di invocare continuamente il Signore, cercarlo in preghiera. Egli ci sta dicendo: "Se vuoi davvero forza per vincere il peccato, allora devi cercarmi. Se vieni a me con tutto il tuo cuore, con sincera diligenza, adempirò ogni promessa del Mio patto nella tua vita".
Ognuno di noi ha dentro di sè la capacità di pregare, di leggere la Parola di Dio, e di attendere l'imminente ritorno di Gesù. Se facciamo queste cose, come Giuda ha dichiarato, mieteremo i benefici di questa preghiera: "A colui che può salvaguardarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia" (Giuda 24).

Di David Wilkerson

sabato 18 febbraio 2012

Come un pipistrello



Uno stregone di Natal nell'Africa del Sud, conosciuto dallo scrittore di queste righe sentì parlare del cristianesimo quando viveva ancora nel suo villaggio. Era un pagano orgoglioso che non voleva accettare una civiltà diversa dalla sua.
Un giorno sentì dell'esistenza di gente che si sarebbe chiamata "CRISTIANA". Gli nacque il desiderio di poter appropriarsi di questo bel nome. Si unì ad una chiesa cristiana, si procurò dei vestiti come quelli che i cristiani indossavano, cercò d'imitarli nel miglior modo possibile.
Gli s'insegnò di lasciare le sue pratiche da stregone e di buttare via la medicina magica per condurre una vita da cristiano. Gli s'insegnò inoltre di lasciare le danze pagane. Egli in seguito vide danzare quei "CRISTIANI", a modo loro, cioè le donne insieme con gli uomini. Tale modo gli parve essere piu' attraente che il mondo pagano, perché in esso i due sessi ballavano separatamente.
Non trascorse molto tempo che fece suo quel modo di danzare, cadendo nel peccato piu' profondamente che sotto il tempo delle danze pagane. Egli notò anche che i membri della nuova chiesa fumavano delle sigarette e delle belle pipe, per cui trovando questo modo più comodo di quello pagano, piuttosto complicato, finì per fumare molto più di prima.
In seguito s'ammalò. Siccome gli avevano detto che la medicina magica non sarebbe servita a niente, egli comprò le medicine dei cristiani, ma neanche queste lo aiutarono. Mentre l'indigeno si avvicinava alla morte, cominciò a riflettere seriamente e disse a se stesso :"A che cosa mi è servito, essere diventato cristiano?"
Dopo aver abbandonato il ballo pagano, la "danza cristiana" mi ha indotto in peccati più profondi e mi ha esposto a tentazioni più grandi. Non fumo più nel modo complicato di prima, ma ora fumo giorno e notte e quelle bevande alcooliche dei bianchi mi ubriacano ancora più della birra preparata da me stesso.
Ora mi pare che sono divenuto figlio dell'inferno due volte peggio di prima (vedi Matteo 23:15). Ho buttato via la mia medicina magica e ora sto morendo. Nessuno dei medici moderni, ne la scienza medica sono capaci di guarirmi. Non sono più un pagano ma nemmeno mi sento d'essere un vero cristiano, a che mi serve tutto questo? Sono come un "pipistrello". 
Un pipistrello è un animale simile ad un uccello ma non è un uccello. Esso è simile a un topo, ma non è neanche un topo. Esso è un qualcosa di mezzo, non è nè topo nè uccello. Molta gente ha paura dei pipistrelli. Essi sono un simbolo degli spiriti maligni perchè svolazzano nella penombra e nell'oscurità, preferendo quest'ultima alla luce. Di solito sono pieni di parassiti. 
Non è per caso che gli indigeni dell'Africa del Sud danno il nome di "pipistrello" ad un cristiano che frequenta la chiesa e poi partecipa alle feste e ai riti pagani. Non è possibile servire a Dio e a Mammona!  Molti cristiani rassomigliano a pipistrelli. Frequentano la chiesa e poi cercano la soddisfazione nelle gioie impure di questo mondo (vedi 1 Giov. 2:15).
Essi sono attaccati ai divertimenti mondani, oggi appaiono come dei cristiani, domani appartengono a questo mondo peccatore. Cantano begli inni, le loro labbra si muovono in preghiera e così dal di fuori sembrano dei veri cristiani in modo che la gente dica di essi: "Questi sono dei cristiani!"  Ma quando si osserva il loro agire, la loro vita, le loro case e si ascolta il loro modo di esprimersi, si è spinti a dire: "Sono dei pagani!"
E' gente di penombra. Cercano di servire a due padroni, e a Dio e al principe di questo mondo, evitando la luce e preferiscono le tenebre. Simile ai fastidiosi pipistrelli carichi  di vari parassiti, questi cosidetti "cristiani" sono carichi di peccati. Forse non si tratta di peccati grossi e vili, ma spesso cadono nel peccato dell'incredulità, dell'orgoglio, dell'ipocrisia, delle male voglie, dell'odio, dell'invidia e sono soggetti a vizi segreti.  
Tramite il profeta Elia, Dio dice: "Fino a quando zoppicherete voi da i due lati? Se l'Eterno è Dio, seguitelo, se poi lo è Baal, seguite lui". (1 RE 18:21)  "Voi non potete servire a due padroni... Voi non potete servire a Dio e a Mammona!" (Matteo 6:24). Eppure tanti uomini cercano di fare proprio quello che Gesù stesso dichiara sia cosa impossibile. Non possiamo tenere nello stesso recipiente e luce e tenebre, e acqua e fuoco.
Proprio nel tempo della sua infermità, nelle sue pene e dolori, il nostro nero fu visitato da un evangelista (indigeno come lui), il quale gli portò la vera luce, la luce di Gesù il Cristo. Lo invitò a portare tutti i suoi peccati alla croce del Golgota, non soltanto il peccati fatti da pagano ma anche quelli fatti da "cristiano". Gli disse che Gesù era venuto per salvare anche lui dai suoi peccati, e a purificarlo col Suo sangue prezioso.
Il nero chiese a Dio di perdonarlo e di creare in lui un cuore nuovo e un nuovo spirito ben saldo (Salmo 51:12). Invece di cambiare l'abito esterno, che da pagano era vestito da cristiano, egli fù liberato realmente dal suo peccato tramite la ferma fiducia nella potenza salvatrice di Gesù.
Il nero trovò la grazia d'essere liberato dal tabacco, dall'alcool e da tutte le altre cose malefiche che avevano rovinato la sua vita. Egli esperimentò la verità che "se uno è in Cristo è una nuova creatura" e che "le vecchie cose sono passate".  
Fino al giorno d'oggi in cui scrivo queste righe, questo nero è una testimonianza vivente della grazia salvatrice di Cristo. Egli vive una vita pura, felice e pacifica d'un vero cristiano e ovunque dà una testimonianza gioiosa della potenza del sangue prezioso di Gesù Cristo. Dopo aver dato la vita a Dio, l'indigeno fu guarito miracolosamente senza consultare alcun aiuto umano.
Quando testimonia della meravigliosa salvezza in Gesù egli dice: "Prima ero un pagano, poi divenni pipistrello e ora sono una nuova creatura in Gesù Cristo. Per la grazia di Dio, sono davvero cristiano!"    
Caro lettore, tu in quale stato ti trovi? O sei perduto o sei salvato, o sei vivente in Cristo, o sei morto nei falli e nei peccati. O tu cammini nella luce o sei seduto nelle tenebre. Forse stai cercando di servire a due padroni? Secondo il giudizio del nostro indigeno  saresti un "PIPISTRELLO" e con tutta ragione saresti una creatura della notte che avanza.          
Perciò, "uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore" (2 cor. 6:17).

ciao

per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere

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