per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

martedì 21 gennaio 2014

Abbiamo davvero trovato il Messia?


Modi di “risolvere” le “dìfficoltà” della Bibbia

Il mondo moderno, quello di cui tutti noi facciamo parte, si sta allontanando sempre di più dalla concezione biblica del mondo e della vita. Anche la stessa concezione di Dio, quando oggi si ammette la Sua esistenza, è generalmente molto diversa, nella sensibilità popolare, da quella che ci presenta la Bibbia (sia dell'Antico che del Nuovo Testamento). Si tratta forse di un'evoluzione del pensiero a cui dobbiamo plaudire? Questo sembrano pensare quelle chiese compiacenti verso il mondo moderno, che non esitano ad adattare il messaggio cristiano alla "sensibilità contemporanea" con l'intenzione, conclamata, di essere "rilevanti". Che siamo di fronte ad uno sviluppo, un cambiamento, delle idee e delle credenze è indubitabile. Davvero, però, si tratta di un'evoluzione, nel senso di un "miglioramento" della concezioni bibliche, di una "migliore comprensione" di Dio, dell'uomo o della via che porta alla salvezza?
La filosofia evoluzionista, oggi molto diffusa, porta la gente a pensare che il nuovo sia sempre migliore del vecchio. Non è sempre così. Non è così nel campo delle idee, della concezione del mondo e della vita. Nella maggior parte dei casi, infatti, sfruttando l’ignoranza della storia, oggi vengono fatte passare per “nuove” e “aggiornate” idee che, di fatto, sono vecchie di millenni, concezioni già presenti nell’antichità e in concorrenza con la visione biblica del mondo e della vita. Tornano oggi pure d’attualità e vengono riproposte con compiacimento “ardite” interpretazioni eterodosse della fede cristiana che da tempo, però, erano state confutate come insostenibili. Tutto questo conquista diffusione e popolarità per motivi diversi, non ultimo dei quali la semplice, e sfacciata convenienza.
Spesso oggi la concezione biblica del mondo e della vita viene considerata “superata”, solo perché, di fatto, è piuttosto “scomoda”, sgradita a quello che si ritiene “più conveniente” alle ambizioni umane. C’è chi nega l’esistenza di Dio e di una legge morale universale da Lui stabilita e lo cerca di giustificare, perché vorrebbe essere legge e Dio a sé stesso, “finalmente libero” da queste “imposizioni”. C’è però anche chi si immagina un Dio bonario fatto solo di “amore”, un Dio che “accoglie”, non giudica, perdona, salva e “lascia liberi” e che questo sarebbe “il Dio di Gesù Cristo”, questo il suo “vangelo”. E’ un “dio” evidentemente molto “conveniente”: non parla di legge e di peccato, è alieno da colpa e condanne e la sua unica legge sarebbe un non meglio precisato “amore”. Se però gli dici: “Guarda che la Bibbia non dice così” e glielo dimostri, la risposta è pronta: “Ah, ma la Bibbia non va presa alla lettera … la Bibbia va "interpretata"! Sì, “interpretata”, secondo i nostri comodi! Patetico, non è vero? Eppure ci sono anche chiese compiacenti che sostengono, teorizzano e promuovono questo modo di ragionare per essere, a loro dire, “rilevanti” e “in linea con i tempi”! Se questa non è prostituzione spirituale, non vedo che altro potrebbe esserlo. Questo, però, non si può dire perché sennò “si offendono” e ti accusano di quello che per loro è il peccato oggi più grave, vale a dire quello di “giudicare”!
E’ proprio questa “magnifica” evoluzione culturale che oggi rende praticamente “incomprensibile” il messaggio del vangelo, quello autentico, quello che ci proviene dal Nuovo Testamento, il “vecchio” vangelo di Matteo, Marco, Luca, Giovanni, Paolo, Pietro… (in versione originale, non quello riveduto e corretto, quello “interpretato”). E’ forse “incomprensibile”, però, perché appartiene ad “un contesto culturale primitivo” e diverso dal nostro, o perché quello, oggi, non ci è “conveniente”?

Il testo biblico

E’ anche per questo motivo che il testo biblico sottoposto alla nostra attenzione risulta parecchio “ostico” al nostro attuale contesto culturale. Non sorprende che oggi molti predicatori lo leggano e poi discorrano di questioni che ne sono marginali, ne stravolgano il senso, o, “più onestamente”, semplicemente “parlino d’altro”. Il testo proviene dal vangelo secondo Giovanni ed è incentrato su Giovanni il Battista che presenta Gesù di Nazareth come “l’Agnello di Dio” e sulle prime persone che Lo seguono come Suoi discepoli. Sembra un argomento piuttosto “innocuo”, ma solo per chi non si rende conto delle sue implicazioni! Leggiamone il testo inGiovanni 1:29-42: “Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Questi è colui del quale dicevo: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me". Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato a Israele, io sono venuto a battezzare in acqua». Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo". E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio». Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora. Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo); e lo condusse da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»)” .

Una designazione fondamentale

L’evangelista continua qui il suo racconto sulla figura ed il messaggio di Giovanni “il battezzatore” rilevando il modo con il quale egli espressamente presenta Gesù di Nazareth chiamando tutti a riconoscerlo ed affidarsi a Lui. A proposito della Persona e della missione di Gesù, Giovanni battista e, con lui gli scrittori del Nuovo Testamento, insistono su un unico punto dicendo: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!”(v.29).
Si tratta di una designazione fondamentale su Gesù radicata nell’intera millenaria storia e cultura del popolo di Dio. Come dimostra la storia della chiesa cristiana, non si tratta di un dato accessorio. Gesù di Nazareth, come “Agnello di Dio” (o in latino “Agnus Dei”) ha sempre avuto un ruolo importante nel messaggio, nella liturgia e nella simbologia dell’arte cristiana, dove Egli viene rappresentato come un agnello che porta una croce.
La designazione di Gesù come “Agnello di Dio” era risultata perfettamente comprensibile da tutti coloro che, rispondendo a questo messaggio, avevano cominciato a seguirlo come Suoi discepoli e dei quali il nostro stesso testo parla. A non comprenderlo più com’era compreso allora, in tutta la sua importanza, siamo noi che viviamo in un contesto e quadro culturale diverso. Al massimo, oggi qualcuno potrebbe pensare alla tradizione di mangiare a Pasqua agnelli arrosto, altri, magari animalisti e vegetariani, rispondono scandalizzati: “Povere creature!”.
Non comprendere oggi questa designazione, non significa abbandonarla e cambiarla, come se fosse trascurabile e sostituibile, ma esige che noi, se non siamo consapevoli del suo significato, visto che è così essenziale per comprendere l’Evangelo, ci si informi diligentemente a suo riguardo e debitamente vi rispondiamo. Questa è pure la funzione della predicazione.
Il concetto di “Agnello di Dio” si fonda su precisi presupposti e proprio per questo, come dicevamo all’inizio, oggi essi non sono affatto popolari, anzi, sono contraddetti dal sentire comune. La cosa è tragica, perché priva la nostra generazione dell’Evangelo stesso! Ecco perché il messaggio su Gesù come Agnello di Dio è rivoluzionario. Implica necessariamente il completo cambiamento delle nostre prospettive, della nostra concezione del mondo! Implica la nostra conversione, quella alla quale erano pure, allora, chiamati i popoli diversi, da quello ebraico, a cui giungeva questo messaggio, non meno estranei di noi, ai suoi presupposti.
Il concetto di Gesù come “Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo” è la sostanza stessa dell’Evangelo cristiano. Altro che “adattare” il messaggio alla “sensibilità moderna”! Supporre di poter modificare il messaggio cristiano “adattandolo” significa di fatto tradirlo, e tradirlo significa vanificarlo,“rimanere nei nostri peccati” e perduti!. Domandiamoci chi fa comodo che questo avvenga!

Separati da un muro invalicabile

Il primo presupposto su cui si fonda il messaggio al riguardo dell’Agnello di Dio è che Dio non è affatto, come qualcuno pensa oggi, “a portata di mano” o incondizionatamente amichevole e accogliente.Tutt’altro!
All’antico Israele, e notate bene, persino al Suo popolo eletto, in un particolare momento della sua storia,Dio dice loro tramite il profeta“...le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto. Le vostre mani infatti sono contaminate dal sangue, le vostre dita dall'iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità. Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità; si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne,concepiscono il male, partoriscono l'iniquità (...) I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada. La via della pace non la conoscono, non c'è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace” (Isaia 59:2-8).
Sì, fra noi e Dio c’è un muro divisorio invalicabile e questo muro è stato eretto dai nostri peccati, dalle nostre trasgressioni alla Legge morale che Egli ha stabilito su di noi, per il nostro bene, affinché la praticassimo. Inoltre, anticipando possibili obiezioni, questo non riguarda solo Israele nel particolare periodo storico in cui Isaia rivolge loro quelle parole. Questa è, infatti, la descrizione della condizione umana. L’apostolo Paolo, infatti, riporta stralci di questo testo nella lettera ai Romani, dove egli descrive l’alienazione dell’umanità da Dio, la fondamentale corruzione morale e spirituale dell’umanità, quella che la separa radicalmente da Dio, tanto che si può parlare dell’umanità, rispetto a Dio, come di una massa condannata, maledetta e perduta. La Bibbia lo afferma nonostante gli aneliti religiosi che l’umanità accampa di avere e che tanto valuta, ma che, agli occhi di Dio, a nulla valgono per venire a capo di questa situazione. Riascoltiamo le parole dell’Apostolo Paolo al riguardo.
"Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato, com'è scritto: «Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno». «La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode». Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti». «La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza». «I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace». «Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi. Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio»" (Romani 3:9-19).
La Parola di Dio, afferma dunque chiaramente la verità scomoda ed impopolare che non c’è nulla, assolutamente nulla, che noi si possa fare per ristabilire la nostra comunione con Dio, nessuna opera per quanto la si consideri “buona” (perché non lo sarebbe di fronte ai criteri di giustizia di Dio), e nessuna religione o atto religioso. Dio ci è ostile e nemico a causa dei nostri peccati e noi meritiamo giustamente di essere da Lui dannati, maledetti, respinti e, alla fine, distrutti. Abbandoniamo pure ogni illusione.

Una pena inevitabilmente da espiare

La pena che il nostro peccato merita è solo la morte e la morte non è una pena che noi si possa espiare e poi riprendere a vivere… “perché il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23).
Secondo l’inesorabile giustizia di Dio, la pena che il peccato merita deve essere espiata, senza tanti sì, ma, e forse. Non c’è appello per la giustizia di Dio, che ci piaccia o non ci piaccia. Ho usato qui l’aggettivo “inesorabile” in modo del tutto appropriato, perché “inesorabile” significa: “che non si lascia vincere, commuovere, impietosire da preghiere, quindi implacabile, spietato”. E’ questo il Dio in cui credete? No? Allora fareste meglio a crederlo, perché non ve ne sono altri!
Ecco perché, durante l’Antico Testamento, Dio istruisce il Suo popolo nella pratica dei sacrifici espiatori.Secondo la logica della giustizia di Dio, la pena che noi meritiamo per i nostri peccati deve essere espiata. Se fosse però eseguita su di noi, non avremmo più speranza. La Scrittura dice: "Il riscatto dell'anima sua è troppo alto, e il denaro sarà sempre insufficiente!" (Salmo 49:8). La pena, però, attraverso la stessa logica può essere trasferita ad una terza persona innocente che se ne faccia carico per noi, che paghi per noi quel prezzo che noi non riusciremo mai a pagare. “Ah, ma questo non è giusto!”, direbbe a questo punto qualcuno. Gli rispondiamo: “Chi sei tu per dire che non è giusto? Giusto è ciò che Dio stabilisce essere tale e non quello che tu pensi al riguardo. Tu devi solo tenere chiusa la tua bocca maledetta e riconoscere di non aver diritto a proprio nulla davanti a Dio. Se questo non ti piace e preferisci gli dei che più ti fanno comodo, un giorno, inevitabilmente incontrerai il Dio vero e vivente e ti accorgerai che tutte le tue fantasie non ti saranno servite a nulla! Allora saresti anche accusato di non aver voluto ascoltare quello che Egli ti diceva”.
Dio istruisce il Suo popolo, e tutti noi con esso, nella pratica dei sacrifici di animali in espiazione dei peccati, in vista del perdono, per rivolgere la nostra attenzione a Colui che sarebbe stato l’Agnello di Dio per eccellenza, Colui che sarebbe stato Egli stesso il sacrificio ultimo, Colui che avrebbe espiato Egli stesso, al nostro posto e per noi, la pena che noi dovremmo espiare per i nostri peccati, liberarci dalla pena che meritiamo ed aprirci la via della riconciliazione con Dio, la comunione con Lui e quindi la salvezza. Questa è la salvezza che Dio, nella Sua misericordia, offre per grazia in Cristo Gesù. Egli diventa così, volontariamente, lo strumento del nostro riscatto, del nostro perdono, del nostro ristabilimento, della nostra rigenerazione a vita nuova.

L’Agnello risolutore

Allora “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo!”. Egli è il solo che possa toglierlo di mezzo affinché fra te e Dio non ci sia più un muro, un ostacolo di non-comunicazione. Egli non “toglie” il peccato come farebbe magari piacere a qualcuno, eliminandone il concetto stesso, come se la cosa non importasse, fosse relativa, o si potesse perdonare facilmente. Egli non fa come i moderni psicoterapeuti che si propongono di togliere dai loro pazienti i loro sensi di colpa “castranti” relativizzando o scusando le loro trasgressioni. Dio conferma la nostra reale colpevolezza, ci porta a riconoscerla onestamente e, con il nostro ravvedimento, ci porta a ricevere riconoscenti l’espiazione che per noi Egli ha provveduto morendo in croce per i nostri peccati. Il peccato Egli lo toglie nel senso che ne elimina per noi la forza delle conseguenze, perché a suo riguardo Egli per noi soddisfa le esigenze della giustizia. Egli, Gesù di Nazareth, è l’Agnello che dall’eternità Dio ha stabilito come mezzo di riscatto per la creatura umana, condannata, maledetta, esclusa e giustamente abbandonata a causa dei suoi peccati.
Ecco perché, nella sua prima epistola, l’apostolo Giovanni stesso scrive: “In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (Giovanni 4:10). Gesù, il Cristo, è Colui che Dio ha provveduto per risolvere “il dilemma” (nostro) della condizione umana. Matteo scrive: "il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti" (Matteo 20:28). L'apostolo Paolo afferma che Cristo: "...ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo" (1 Timoteo 2:6). Così Pietro: "...sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi" (1 Pietro 1:18-20).
Questo era prefigurato nell’Antico Testamento dal tentato sacrificio che Abraamo vuole fare di suo figlio Isacco. Pagare il prezzo del peccato umano è necessario, ma il sacrificio di un essere umano, peccatore, non sarebbe stato sufficiente ed egli sarebbe stato così privo di ogni speranza. Genesi dice: “Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?» Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto»” (Genesi 22:7-8).
Dove possiamo trovare “un agnello per l’olocausto”? Non lo troveremo in nessun posto e non illudiamoci di trovarlo e di risolvere così il nostro problema, qualunque cosa noi si voglia o possa escogitare. Profeticamente Abraamo afferma: “Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto” ed è esattamente quello che Dio ha operato nella Persona del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, vero ed ultimo agnello sacrificale. Giovanni battista: “fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!»”.
Questo è ciò che Isaia preannunciava: “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca ... ha dato se stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli" (Isaia 53:6,12).
In Gesù di Nazareth si palesa per noi il Cristo degli ultimi tempi, il Messia. Il titolo "Agnello di Dio" che Gli viene attribuito, congiunge in un unico termine descrittivo i concetti di innocenza, sacrificio volontario, atto di riparazione di un rapporto infranto, effettiva ubbidienza e capacità redentrice simile a quella dell'agnello pasquale.

Quel che avviene “il giorno seguente”

Questo è ciò che avviene “il giorno seguente” dell’annuncio del Battista. Con una catena umana inizia un “passaparola” che si allungherà per tutto il mondo ed ancora oggi non è terminato.
Gesù, Agnello di Dio, toglie i peccati “del mondo” nel senso del peccato di persone di ogni tipo sparse per il mondo intero, non solo degli Israeliti. Certo, Giovanni battista parlava quel giorno agli Israeliti, ma lo stesso messaggio, dopo il giorno di Pentecoste, diventa universale e raggiunge, con la predicazione cristiana, il mondo intero, quando, attraverso di esso, Dio chiama a Sé coloro che dall’eternità Egli ha scelto affinché ricevano la grazia della salvezza.
Questo è il messaggio che l’evangelista Giovanni trasmette e spiega ai suoi lettori, che non sono israeliti. Egli non lo cambia, non lo altera, ma lo traduce e lo spiega. Questo è magnificamente espresso da una delle visioni dell'Apocalisse: "Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo" (Apocalisse 14:6). Notate come qui proprio come l'Evangelo di Cristo sia definito “eterno”, vale a dire immutabile. Tradotto, ma non tradito.
Il messaggio di questo Evangelo li raggiunge e diventa lo strumento dello Spirito Santo per rigenerarli spiritualmente e portarli al ravvedimento ed alla fede in Cristo. Questo è il messaggio dell’Evangelo. Nessun “adattamento” a diversi contesti, come qualcuno intende e fa, alterando il messaggio e vanificandolo, ma attraverso la predicazione espositiva di questi concetti, esso raggiunge ogni popolo e nazione in ubbidienza al mandato stesso di Gesù.
Questo è il messaggio del “Venite a vedere”, della testimonianza resa a Colui che trasforma le vite umane.“Venite a vedere dove Egli dimora”: nel nostro cuore, nella nostra vita, nella nostra comunità cristiana, nella nostra predicazione, nei nostri atti di ubbidienza a Lui per estendere in ogni dove il modo di essere, di pensare e di vivere che Lui ci ha insegnato. Certo, questo non potrà che essere frammisto a tutte le nostre imperfezioni,ma la Sua presenza e la Sua opera dovrà essere presente in tutti i Suoi annunciatori e testimoni, come lo era nella figura di Giovanni Battista.
Andremo dai nostri familiari, dai nostri vicini e dai nostri compaesani dicendo: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo, il Consacrato da Dio ad essere il Salvatore del mondo, l’unico, quello autentico.
Coloro che lo riceveranno come loro Signore e Salvatore si vedranno impartire da Gesù come era successo a Pietro, “un nuovo nome”, vale a dire una nuova natura, un nuovo carattere. Sarà l’inizio di un cammino che li porterà alla gloria finale. “Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»)”. Pietro era una persona debole e volubile, ma in Cristo e con Cristo, diventerà gradualmente “solido come una roccia”, dando la sua stessa vita per Cristo, pur di non rinnegarlo. L’aveva fatto durante il processo di Gesù, ma avrebbe imparato la lezione e sarebbe cresciuto nella fede.

Conclusione

Abbiamo iniziato la nostra riflessione considerando come il mondo moderno, quello di cui tutti noi facciamo parte, si stia allontanando sempre di più dalla concezione biblica del mondo e della vita che fedeli generazioni di cristiani avevano trasmesso con fede e perseveranza. Si tratta di ciò che chiamiamo “secolarizzazione” e che ha dato origine a quella che pure è stata chiamata: l’era post-cristiana. Questo rende sempre più difficile la predicazione dell’Evangelo biblico perché il mondo moderno, fiero delle proprie concezioni “progredite”, appoggiate come sono da chiese compiacenti e compromesse, lo considera “superato”. Questa “difficoltà” non è casuale, ma è stata “sapientemente” creata dall’avversario di Dio nel tentativo di pregiudicare l’efficacia della diffusione dell’autentico Evangelo.
La tentazione per i cristiani che vogliono rimanere fedeli alla fede “una volta per sempre trasmessa ai santi” è quella della rassegnazione e dell’inazione. Non dobbiamo permettere, però, a questi sentimenti di prevalere. Niente e nessuno, infatti, potrà frustrare ed arrestare l’opera di Dio attraverso la fedele predicazione dell’Evangelo di Gesù Cristo. Tutto andrà avanti infallibilmente e vittoriosamente esattamente come Dio ha previsto, in barba agli “innovatori” ed oppositori di ogni tipo. Nessuno al riguardo deve farsi illusioni. Coloro che devono venire alla fede in Cristo verranno: quello che Dio ha stabilito giungerà a compimento nei modi e nei tempi previsti.
Noi possiamo e dobbiamo continuare il “passaparola” della testimonianza al Cristo, “Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”, quel “passaparola” che era iniziato con Giovanni Battista che proclamava il Cristo. E’ l’Evangelo che l’altro Giovanni, lo scrittore del vangelo, proclama, esattamente in quei termini, alle nazioni non ebraiche, insieme agli altri tre vangeli ed agli scritti apostolici che compongono il Nuovo Testamento. Quello è l’Evangelo che venti secoli di cristiani fedeli hanno proclamato e proclamano in ogni angolo del mondo, con impegno e spesso pregiudicando la loro stessa vita.
Ai Suoi discepoli Gesù aveva detto: "Queste sono le cose che io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e disse loro: «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Voi siete testimoni di queste cose" (Luca 24:44-49).
A te che leggi o ascolti questo messaggio, e che ancora non fai parte del popolo di Dio, si rivolge ancora l’appello a conoscere il Signore e Salvatore Gesù Cristo come l’unico che possa abbattere il muro di peccato che ti separa da Dio e ti condanna, conoscerlo ed affidarti a Lui dopo aver riconosciuto la verità rivelata e che ti riguarda. Non prestare ascolto agli inganni di vario tipo che il mondo ti propone, sono le vie facili e comode che portano alla perdizione. Il sacrificio unico e perfetto di cui tu hai bisogno è quello che Cristo ha compiuto morendo sulla croce del Calvario per pagare Lui, al posto tuo, il debito che tu hai con Dio e che non potresti mai da te stesso pagare. Egli è l’Agnello di Dio che toglie di mezzo e per sempre il tuo peccato, che ti riconcilia con Dio e che, ion comunione con Sé, ti apre la strada che conduce ad una vita significativa ed eterna. 


 Paolo Castellina
 

"Poiché ogni carne è come l'erba ed ogni gloria d'uomo è come il fiore dell'erba; l'erba si secca e il fiore cade,
 ma la parola del Signore rimane in eterno; e questa è la parola che vi è stata annunziata."
(1 Pietro 1:24-25)

http://consapevolinellaparola.blogspot.it/2014/01/abbiamo-davvero-trovato-il-messia.html

domenica 19 gennaio 2014

Acquistare la verità


"Acquista la verità e non venderla" (Proverbi 23:23)

John Bunyan nel suo libro "Il pellegrinaggio del cristiano" dipinse nel 1800 i cristiani come dei pellegrini che passano almeno una volta attraverso la Fiera delle Vanità, e nella Fiera delle Vanità si potevano trovare tutti i generi di merce costituiti dagli sfarzi e dalle vanità, dalle concupiscenze e dai piaceri di questa vita presente e della carne. Ora tutti i rivenditori, quando vedevano questi strani pellegrini entrare nella fiera cominciavano a gridare, come solo i commercianti sanno fare: "Compra, compra, compra, compra questo, e acquista quello".
C'erano i preti nella strada italiana coi loro crocifissi e le loro perline.
C'erano quelli nella strada tedesca con le loro filosofie e le loro metafisiche.
C'erano quelli nella strada francese con le loro mode e con le loro frivolezze.
Ma la sola risposta che i pellegrini davano a tutti i rivenditori era questa: "Noi acquistiamo la verità; acquistiamo la verità" e avrebbero proseguito il loro viaggio, uno per andare in cielo in un carro di fuoco, e l'altro per proseguire, successivamente, il suo viaggio da solo, se gli uomini della Fiera non li avessero trattenuti per i calcagni nella gabbia, tenendoli là.
Questa è veramente la descrizione del Cristiano genuino in tutti i tempi. Lui è circondato da venditori di ogni genere di cose, che le creano  e le fanno sembrare estremamente attraenti come se fossero il vero articolo, e il solo modo in cui egli sarà in grado di passare attraverso la Fiera delle Vanità, in maniera sicura, è quello di persevare in questo, che acquisti la verità, e se egli aggiunge a questo il secondo consiglio del testo, e mai la venderà, egli si troverà, sotto la guida divina, e ritroverà la sua strada a buon diritto nei cieli. "Acquista la verità e non venderla."
La parabola che noi abbiamo appena letto, non è come una specie di ampliamento del nostro testo? Quando il mercante girò tutto il mondo per scoprire qualche perla che non avrebbe avuto difetti, qualche diamante della più pura acqua per brillare nella corona della regalità, finalmente, nelle sue ricerche incontrò una gemma come non ne aveva visto mai prima, e, sapendo che questa era una ricchezza per lui, nella gioia della sua scoperta egli vendette tutto quello che aveva al fine di acquistare quella perla. Anche così, il testo sembra dirci che la verità è la sola perla che ha valore sotto i cieli, e anche se non compriamo altro, noi dobbiamo acquistare la verità, e anche se dovessimo essere costretti a vendere qualunque cosa, però non dovremo mai vendere la verità, ma mantenerla stretta come un tesoro che ci durerà anche quando l'oro sarà ossidato e l'argento arrugginito, e la falena avrà divorato tutti i capi buoni, e quando tutte le ricchezze degli uomini saranno sparite  come un soffio di fumo, o fuse nel calore del giorno del giudizio come la rugiada nei raggi del sole mattutino.Acquistate la verità. Questa è il tesoro.
Costi quel che costi, acquistatela. Questo è il pezzo della merce che si deve acquistare, ma non si deve vendere. Si può dare tutto in cambio di essa, ma non si può prendere nulla in cambio, poichè non vi è nulla che possa essere paragonata ad essa.
Con questo come prefazione, ora lasciate che ci occupiamo del testo, così  osserveremo:

I. La merce di cui si parla

"Acquistate la verità". Non parlerò stasera di quelle forme comuni di verità che si riferiscono alla politica, alla storia, alla scienza o alla vita comune, eppure potrei dire anche di tutti questi: "Acquistate la verità".
Non abbiate mai paura della verità. Per qualsiasi motivo, non abbiate mai paura di avere i vostri pregiudizi che vi colpiscono in testa. Siate sempre determinati, accada quel che accada, sebbene la verità dovesse far dimostrare che siete dei pazzi, anche se adottare la verità dovesse costarvi caro, perseguitela ancora, perché quelli che costruiscono mere speculazioni, seduzioni, ed errori, sebbene possa sembrare che costruiscano strutture appropriate per il tempo, a lungo andare, troverete che sono legno da ardere, fieno, e stoppia, e saranno consumati; invece colui che tiene a quello che conosce, su materie di fatto e su questioni di verità, costruisce con oro, argento, e pietre preziose che il fuoco distruttore dei prossimi secoli non riuscirà mai a distruggere. Io preferirei scoprire un unico fatto, e trovare una verità certa, che essere l'autore di diecimila teorie, anche se queste teorie dovessero essere una regola ritenuta per tutto il tempo del genere umano.
Tranne ora, io parlo di verità religiose. Acquistate queste verità, acquistate queste verità  sopra tutte le altre. E qui noi dobbiamo avere tre capisaldi. In primo luogo, la questione della verità dottrinale, acquistate questa verità. La Sacra Scrittura è lo standard della verità. "Alla legge e alla testimonianza", se loro non parlano secondo queste parole, è perché non c'è verità in loro. "La Tua parola è verità". Ecco l' argento provato nella fornace e purificato sette volte. Parlate di infallibilità?
Non è a Roma, ma è qui, in questo libro. Qui c'è una testimonianza infallibile della verità di Dio, e colui che è istruito, dallo Spirito Santo, per comprenderla, ottiene la verità. Ora, cari fratelli, aspirate ad ottenere la corretta verità, l'autentica verità, in riferimento alle  questioni dottrinali. Non considerate una sciocchezza essere nella sana dottrina. Non pensate che l'errore sia innocuo, perchè la verità è molto preziosa, e l'errore, anche quando noi non lo vediamo come un errore, può condurre alle più gravi conseguenze di fare del male.
In questo mondo in cui vediamo troppe salvezze senza Cristo. Mi riferisco al fatto che noi incontriamomolti che credono che sono salvati perché sono stati battezzati, o confermati, o passati attraverso le cerimonie della chiesa a cui appartengono. Loro non hanno guardato al sangue prezioso, non dipendono unicamente dall'opera compiuta del Redentore, ma qualcos'altro al posto di Cristo è divenuto la loro fiducia. Ora, voi evitate di farlo e acquistate la verità, che si trova in queste parole, "Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato".
Noi udiamo troppo parlare, di rigenerazione, senza fede: la rigenerazione presunta di bambini inconsapevoli, la nuova nascita di persone attraverso il lasciar cadere gocce di acqua, quando non sono neanche in grado di comprendere quello che viene eseguito su di loro. Io vi supplico di credere che non c'è nuova nascita dove non ci sia una confidenza in Cristo, e che la rigenerazione che non conduca davvero al pentimento e alla fede, la quale, poi, non è immediatamente presente con essi, non è affatto rigenerazione. Acquistate la verità in questo campo.
Realizzate questo, e cioè, che è l'opera del Spirito Santo negli esseri razionali e intelligenti a condurli ad odiare il peccato e ad afferrare la vita eterna. Ahimè! Noi abbiamo, in certi ambienti, troppa gente che ha fede ma non ha cambiato nulla nella pratica. Gli uomini dicono di credere, ma non lo dimostrano con la loro vita. Rimangono nel peccato, e tuttavia si avvolgono nella convinzione che loro sono degli eletti di Dio. Da tali persone distogliete lo sguardo, e ricordate che una fede senza opere è morta, e che solo la fede che cambia il carattere, santifica la vita, e conduce l'uomo a Dio, è la fede che salverà l'anima.
Dobbiamo fare in modo che nella nostra dottrina, il nostro giudizio sia sottoposto agli insegnamenti della Scrittura e dobbiamo cercare di essere conformi a tutta la rivelazione di Dio, e in particolare a tutti gli insegnamenti del nostro Signore Gesù Cristo. Possa essere che  noi non cadiamo in un errore o nell'altro.
Voi cadrete in questo pensiero o in quello,  a meno che non vi afferriate alla verità. Non importa se voi potete trovare la verità sempre coerente alla vostra personale opinione o meno. Se è la verità, credetela, e benchè debba sembrare in contraddizione con un'altra verità, tuttavia, attenetevi ad essa, se essa è nella Parola, aspettando finchè la luce più luminosa vi si rivelerà, finchè, tutte queste verità si troveranno in una meravigliosa armonia e coerenza che, in un primo momento, non potevate percepireNella dottrina, acquistate la verità.
Tuttavia, in secondo luogo, acquistate la verità sperimentale. Io non conosco un'altra parola da usare, voglio dire la verità interiore, la verità sperimentata. Fate in modo che questa sia la verità reale. Come è facile essere ingannati con l'idea che siamo convertiti quando ancora dobbiamo essere convertiti, illudendoci che, poichè abbiamo l'approvazione del nostro ministro e dei nostri amici cristiani, dobbiamo, pertanto, necessariamente, essere il popolo di Dio. C'è una sola vera nuova nascita, ma esistono una cinquantina di contraffazioni di essa. A tale riguardo, quindi, acquistate la verità. Lasciatemi dirvi di diffidare di un'esperienza che ha in essa una fede che non è mai seguita dal pentimento. Ho paura di una fede senza lacrime. Quella fede mi sembra come la fede di un eletto di Dio i cui occhi sono pieni di lacrime.Se voi non vi siete mai sentiti peccatori, se non avete mai tremato sotto la legge di Dio, se non avete mai provato di aver meritato di essere gettati nell'inferno, temo che la vostra fede sia una mera presunzione, e non è la fede che guarda a Cristo.
Guardatevi da un'esperienza che si trova nelle chiacchiere e non nel coinvolgimento. Il Sig. Loquace, nel libro di Bunyan "il Pellegrinaggio del cristiano" poteva parlare molto dottamente intorno alla religione; nessuno più di lui era adatto a prendere la  presidenza in un'assemblea di teologi; ma non era il cuore a lavorare; la sua opera era tutta superficiale. Arate in profondità, fratelli miei.
Sentite ciò in cui credete. Lasciate che sia in voi il vero compito, un lavoro nell'anima, un'opera di Dio, attraverso lo Spirito Santo, non un'emozione temporanea, non una conoscenza di testa, non teoria. Possa la verità essere accesa nelle vostre anime dall'azione dello Spirito Santo! In questo aspetto, acquistate la verità.Ahimè! vediamo oggi, in molti insegnanti, una grande offerta di  vita senza battaglie, e io credo di aver imparato che in ogni vita spirituale che non sia accompagnata dalle battaglie ci sia un errore; per Isacco, il figlio della promessa,  fu sicuro di essere deriso da Ismaele. Appena la progenie della donna venne al mondo, la progenie del serpente cercò di distruggerla. Voi dovrete, e lo vorrete, trovare una battaglia che si svolge dentro di voi, se siete credenti. Il peccato contenderà con la grazia e la grazia cercherà di regnare sopra le corruzioni peccaminose. Abbiate paura di un'esperienza troppo facile. Moab è stato tranquillo fin dalla sua giovinezza, riposando sulle sue fecce, e non è stato travasato da vaso a vaso, né è andato in cattività... In quel tempo avverrà che Dio frugherà Gerusalemme con lampade e punirà gli uomini che, fermi sulle loro fecce, dicono in cuor loro: "L'Eterno non fa né bene né male".
Ci devono essere lotte interiori, oppure noi possiamo ben diffidare di una tale esperienza. E io penso di aver osservato un crescente sentimento di fiducia senza un'autoesame. Io non vi avrei rinfacciato di non credere nella Parola di Dio, ma di non prendere in considerazione il vostro stato. Non concludete che siete cristiani, perché avete pensato di esserlo dieci anni fa. Giorno per giorno prendete sempre voi stessi come termine di paragone.
Colui non può sopportare di esaminarsi, dovrà sopportare la condanna. Colui che non osa cercare se stesso, troverà che Dio lo cercherà. Colui che ha paura di guardare in faccia se stesso deve aver paura di guardare il Giudice in faccia quando il grande trono bianco sarà collocato e tutto il mondo sarà chiamato a giudizio.
La Fiducia è del tutto in accordo con l'esame di se stesso, e vi prego in questo fatto di acquistare la verità, e cercate di avere una religione che sosterrà la prova di una vera fede, una fede viva, una fede che smuove la vostra anima, una fede radicata profondamente, una fede che  è l'opera soprannaturale dello Spirito Santo, perché l'ora viene in cui, com'è vero che il Signore vive, niente di meno di questo vi farà restare in piedi, al posto giusto. Di nuovo io ho parlato di tre generi di verità: verità dottrinale, verità sperimentale e ora verità pratica. Per verità pratica intendo le nostre azioni che sono coerenti, e quelle di un andamento  corretto e trasparente. In questa questione, acquistate  la verità.  
Tu professi di essere  un Cristiano? Sii un Cristiano!
Tu dici di essere un seguace di Cristo: seguiLo allora!
Voi sapete che è giusto essere un uomo integro e retto: siate così! Non consentite i giochi sporchi del commercio, non lasciate che nessuna di quelle piccole bugie che degradano al giorno d'oggi il commercio, incontri mai il vostro cammino percorso, se non per essere riprovata ed aborrita. Camminate diritto in avanti. Imparate a non virare. Non desiderate di comprendere la politica, l'arte e l'astuzia. Acquistate la verità. Essa getterà, ancora, il mondo nella vergogna. Colui che dice apertamente la sua idea, che dice quello che vuole dire, e intende ciò che dice, fa la cosa corretta, fa la cosa giusta, non teme l'uomo, e alza audacemente la testa di fronte a tutta la creazione, se essa osa sussurrare che lo arricchirà attraverso il suo fare il male, questo è l'uomo che acquista la verità praticamente.
C'è un modo onesto per un lucidascarpe per lucidare le scarpe in strada, e c'è un falso modo per farlo. C'è un modo onesto  per fare le azioni più comuni, e vi è un metodo falso per fare la stessa cosa. A tale riguardo, quindi, acquistate la verità, quanto a rettitudine, lealtà, limpida trasparenza del vostro carattere morale e della vostra condotta di Cristiani. Non cercate di apparire mai quello che non siete, oppure se doveste, per un istante, trovarvi in quella posizione, considerate che siete stati sfortunati, e sfuggite da essa appena potete.Non fate mai ciò di cui vi dovreste vergognare; non importa chi vi vede. Pensate sempre che Dio vede, e con Dio per testimone, avete abbastanza osservatori. Fate solo quello che fareste se tutti gli occhi fossero fissi su voi, e voi foste, anche, osservati dai vostri critici più crudeli. Non soffocate la coscienza. Adempiete le vostre convinzioni. Se i cieli cadono, rimanete in piedi. Quello che lo Spirito Santo di Dio vi dice, è sufficiente. Quello che trovate in questo Libro, eseguite. Se voi causate qualsiasi danno ad altre persone attraverso di esso, quello è affar loro. Se mi mantengo sul lato destro della strada, e corro sopraqualcuno,allora è colpa suaavrebbe dovuto mantenersi spostarsi al latoNon avrei voluto correresopra di lui se avessi potuto farne a menoma non posso deviare rispetto alla strada giusta. State al vostro posto. Lasciate che gli occhi maligni vi guardino, ma risplendete come il sole, e se gli altri vi invidiano,ancora non preoccupatevi perché di loro, non dovete essere addolorati voi per mettere in pratica la verità, main questo aspetto ancora una volta adempiete il testo e "acquistate la verità".
Così vi ho mostrato quella che è la merce, dottrinalmente, sperimentalmente, e praticamente. Acquistate la verità. Ora lasciatemi proseguire e pensare specialmente alla prima parte del testo.

II. Come viene ottenuta questa merce

"Acquistate la verità." Lasciatemi correggere un errore qui. Qualcuno potrebbe supporre che Cristo e il Vangelo, e la salvezza, elementi che sono tutti inclusi nella verità possano essere acquistati. Essi possono, ma non possono. Possono nel senso del testo, non possono in qualsiasi altro senso. Voi non potete acquistare la salvezza, nessun merito non può guadagnarlaIl prezzo di Cristo è: "Senza denaro e senza prezzo."Non l'ha il profeta, forse, formulata così ? "Sì, venite, comprate vino e latte, senza denaro e senza prezzo." La salvezza è per libera grazia, ed è per vera esigenza della sua natura, gratuita. Non si può meritare, non si può guadagnare. Non si tratta del volere dell'uomo, né del sangue, né di nascita, ma del fatto che "Egli avrà misericordia di chi avrà misericordia, ed Egli avrà compassione di chi avrà compassione."
Che cosa significa, dunque, il testo? Io cercherò di spiegare la Parola. Esso significa, in primo luogo, di essere salvati, di abbandonare tutto ciò che deve essere abbandonato, al fine di ricevere la vostra salvezza gratuita. Ogni peccato deve essere abbandonato. Nessun uomo andrà in cielo mentre vive, e predilige un qualsiasi, peccato. Un uomo può peccare ed essere salvato, ma non può amare il peccato ed essere salvato.Rinunciate, quindi, alla vostra ubriachezza, se questo è il vostro peccato. Rinunciate, quindi, al vostro modo di  vivere impudico, se questo è il vostro peccato. Sconfiggete quel temperamento collerico, quell'amore per l'avidità, qualunque cosa sia quella che vi tiene lontani da Cristo. Acquistate la verità, e abbandonate questi peccati. Voi non meritate la salvezza; ma se tutto questo dovesse essere abbandonato, fate in modo che i peccati non siano più sulla vostra strada. Abbandonateli, uomini! Dal momento  che voi non potete avere il vostro peccato e possedere anche Cristo, ottenete il divorzio dai vostri peccati e ricevete la santità, e riceverete anche voi il Salvatore. Voi dovete rinunciare anche a tutta la vostra auto-giustificazione. Alcuni stanno confidando nelle loro preghiere, altri stanno confidando nelle loro sofferenze, nei loro pentimenti, nei loro sentimenti, nelle loro via vai in chiesa, nelle loro via vai in cappella, e non so in che altro gli uomini stiano confidando. Abbandonate tutto. Si tratta di tutto un insieme di bugie. Non vi è alcun affidamento, per essere introdotti alla verità,  su qualcosa che voi potete fare. Venite e confidate in quello che Cristo ha fatto, e se è, come certamente lo è, necessario per voi di abbandonare la vostra propria giustizia per conquistare Cristo ed essere trovati in Lui, allora fatelo, ed in questa direzione separatevi da tutto quello che dovete, affinchè possiate acquistare Cristo. Voi stessi, il vostro io peccaminoso, e il vostro io-giustificante. Oh! che possiate essere disposti a separarvi da entrambi, affinchè possiate acquistare la vera salvezza!
E il testo significa anche questo, che se, per poter essere salvati, dovesse costarvi una profonda esperienza e molto dolore, ebbene è lo stesso. È preferibile che dobbiate sopportare tutto questo e raggiungere la verità, rispetto che sfuggiate questo lavoro di esame della vostra coscienza, ed essere ingannati fino all'ultimo. Se il prezzo al quale avrete un'autentica esperienza è quello del dolore, acquistate la verità a quel prezzo. Siate disposti a lasciare che il bisturi del dottore vi ferisca, se in tal modo Egli vi guarirà. Siate disposti a perdere l'occhio destro o la mano destra, se in tal modo voi entrerete nella vita eterna. Acquistare la verità, significa, inoltre, questo, vale a dire, essere disponibili a tutti i rischi per continuare ad essere nella verità. Acquistatela come fecero i martiri quando consegnarono i loro corpi per essere bruciati per essa. Acquistatela come molti hanno fatto quando sono andati in prigione per questa. Acquistatela anche se voi doveste perdere la vostra occupazione per essa. Perdete la vostra occupazione prima di dire una bugia. Come i tre fanciulli santi, siate disposti ad andare nella fornace ardente, piuttosto che adorare l'immagine che Nabucodonosor ha allestito. Correte il rischio di essere poveri. Non credete, come tutto il mondo dice, che dobbiate vivere. Non è assolutamente necessario per essa. Qualche volta è una cosa più grandiosa morire. Lasciate che la necessità sia, "Dobbiamo essere onesti, dobbiamo fare il giusto, dobbiamo servire Dio", perché è una necessità di gran lunga superiore a quella di limitarsi a vivere. Considerate tutte le cose come rifiuti affinchè possiate essere veri uomini, uomini pii, uomini santi, uomini di Cristo e a tal scopo  sacrificate ogni cosa, e, quindi, "acquistate la verità". Credo che ciò sia il significato del termine. Io approfondisco questo per dire ciò, date tutto e di più, prima di separarvi da Cristo, prima di separarvi dall' opera viva della grazia nel vostro cuore, o prima di separarvi dall'integrità della vostra condotta. 
E ora lasciatemi:
III. Parafrasare queste parole
"Acquistate la verità." Allora dico, acquistate solo la verità. Non gettate via la vostra vita, e le vostre capacità e il vostro zelo e la vostra serietà, per una bugia. Alcuni lo stanno facendo. Migliaia di sterline sono date per erigere edifici per fare il male. Moltitudini di sermoni vengono predicati, molto zelantemente, per propagare menzogne, e mare e terra sono attraversati per fare proseliti, i quali saranno dieci volte più figli dell'inferno di quanto lo fossero prima. Acquistate solamente la verità. Non acquistate la roba luccicante che loro chiamano verità. Non badate mai all'etichetta; osservatela per vedere se essa sia la verità. Mettete a fuoco qualunque cosa che viene proposta come verità per testarla e investigarla. Se non resterà in piedi al fuoco della Parola di Dio, allora non l'acquistate; anzi, non ricevetela neppure come dono; no, non tenetela in casa. Fuggite via da essa. Essa vi mangierà come divora un cancro; non lasciatela neanche avvicinarsi a voi. Acquistate solamente la verità. "Acquistate la verità" a qualsiasi prezzo, e non vendetela a nessun prezzo. Acquistatela a qualsiasi prezzo. Se perdete il vostra vita per essa, ma non perdete la vostra anima, avete fatto un buon affare. Se perdete le vostre proprietà per essa, ma ne avete il paradiso in cambio, come è benedetto lo scambio! Certamente non sarà necessario che perdiate la pace della vostra mente per essa, ma se doveste rischiare di perdere tutto il resto, farete un buon affare. Non cercate di venire a patti con Cristo. Mettete tutta la vostra anima in questo affare. Lasciate andare tutto, finchè siete in tempo, ma possete la verità nella dottrina, la verità nel cuore, la verità della vita, e Cristo, Colui che è la Verità, perchè siano il vostro tesoro per sempre. Acquistate tutta la verità. Quando arrivate alla Bibbia, non selezionate e scegliete. Non provate a credere solo alla metà di essa, lasciando fuori l'altra metà. Acquistate tutta la verità, che è, non la parte di essa che si adatta alla vostra particolare idiosincrasia, ma acquistatela per intero. Perché necessitereste di dividere le perle e dissolverle? Acquistate tutto ciò che è verità. Una dottrina della Parola di Dio, bilancia l'altra. Colui che è del tutto e soltanto un calvinista probabilmente conosce solo metà della verità, ma colui che è disposto ad assumere anche l'altro lato, per ciò che riguarda quello che è verità, e a credere a tutto quello che trova nella Parola, otterrà l'intera perla. Acquistate ora la verità, acquistatela oggi. Potrebbe non essere più possibile per voi di acquistarla domani. Potreste già essere in quella terra dove Dio ha rigettato per sempre le anime perdute, lontano da ogni accesso alla verità, dove l'ombra della verità, il freddo e il gelo, cadrebbero su voi, e voi, in quelle tenebre, piangerete e gemerete, e digrignerete i denti; poichè avete allontanato la verità da voi, ora la verità ha allontanato voi, e a tutto il vostro bussare alla Sua porta sarà risposto con il doloroso grido,"Troppo tardi, troppo tardi! Voi non potete più entrare ora!"
In questo modo ho parafrasato il testo. Acquistate solo la verità, acquistate tutta la verità, acquistatela a qualsiasi prezzo la verità, e acquistate ora la verità. 
Brevemente lasciatemi dirvi:

IV. Le ragioni per questo acquisto

Cercate la verità, perchè non sarete mai ricevuti da Dio, alla fine, a meno di portare la verità nella vostra mano destra. Soltanto il veritiero può entrare attraverso quei cancelli di perla. Cercate la verità adesso. Voi non siete idonei a vivere più che a morire senza un interesse per la verità come quella che è in Gesù. Accogliete Cristo perchè sia veramente vostro, in modo veramente vostro, tale da renderlo reale. Voi non conoscete come combattere la battaglia della vita verso ogni cosa, senza la verità. La vostra vita sarà un errore, e la conclusione di essa sarà un disastro, se non si acquista la verità. Dio voglia che possiate acquistare la verità ora. Ne avete bisogno. Ne avete bisogno ora, e ne avrete sempre bisogno. Oh! Vorrei che l'inno che canteremo a Dio non fosse semplicemente ascoltato da voi, ma che lo sentiate dentro di voi: 
  
 "Affrettati, peccatore, affinchè tu sia saggio,
 E non rimandare al sole del giorno dopo."

Oh! Che fatale "domani"! Sulle scogliere del domani milioni di persone sono cadute per la loro rovina. Domani, sì, domani! Qui ci sono questi rinvii, e questi ritardi, ma Dio non ha mai dato una promessa di misericordia domani. La Sua parola è "Oggi, se udite la Sua voce, non indurite i vostri cuori". Un giorno migliore di questo giorno non arriverà mai. Oh! che voi possiate riceverlo ora.

"Se voi indugiate, finchè non starete meglio.
Voi non arriverete mai a tutto."

E fino a quando il tempo sia più propizio, se voi aspettate, aspetterete per sempre e in perpetuo. Dio conceda che possiate acquistare la verità adesso, perchè il testo è al tempo presente, perchè è ora che ne avete bisogno.  
Lasciate  che io vi guidi al:

V. Il mercato dove potete acquistarla

Queste sono le parole di Gesù Cristo quando apparve al Suo servo Giovanni, "Io ti consiglio, acquista da me", disse. Non c'è nessun posto dove la verità possa essere trovata nel suo potere e vita, tranne che in Gesù Cristo. La verità è nel Suo sangue, essa laverà via il falso che è in voi. La verità è nel Suo Spirito, essa sradicherà ciò che è oscuro e vile in voi. Il Suo amore vi renderà realmente conformi a Lui stesso. Venite come siete, a mani vuote, senza un soldo, e poveri. I rivoli di latte e pozzetti del vino sono tutti con lui. Egli è il donatore del banchetto, e il banchetto è molto. Affidarsi a Lui è vivere. Guardare a Lui solo per la salvezza è trovare la salvezza in quello sguardo. Oh! che queste semplici parole possano indirizzare qualcuno al luogo dove egli acquisterà la verità!
E ora lasciatemi ripetere ancora una volta il mio testo, "Acquistate la verità."
Non fraintendetelo. Esso non dice di udire la verità. Questa è una buona cosa, ma udire non vuol dire acquistare, come molti di voi commercianti sapete a vostre spese. Voi potete dire alle persone dove andare, ma voi non volete soltanto che sentano; non siete contenti solo di ciò; voi volete che acquistino. Oh! che alcuni di voi, ascoltatori miei, possano diventare acquirenti della verità!
Conosco alcuni voi. Mi capita di guardarmi intorno, e scoprirne, qua e là, uno, alcuni di voi, che conosco e rispetto, e stimo, e prego poiché avevo pensato che voi avreste acquistato la verità molto tempo fa, e spesso mi sbalordisco perché non l'avete fatto.
Oh! che voi possiate essere decisi per Dio! Ho paura di star predicando ad alcuni di voi che si trovano in una condizione indurita. Se il Vangelo non vi salva, sarà certamente una maledizione per voi, e io temo che sia così per alcuni di voi. Non pensate a questo, vi prego! Perché voi ed io dovremmo avere l'infelicità di rendere l'un l'altro addolorato quando la nostra intenzione è, da entrambe le parti, sono certo, di fare solo ciò che è gentile e buono?
Oh! arrendetevi al mio Maestro. La Luce del Mondo è alla vostra porta e con la Sua mano, stasera, sta bussando dolcemente. Non sentite il  bussare della mano che è stata trafitta? Lasciatelo entrare! Egli non viene in ira, Egli viene in misericordia. LasciateLo entrare! Egli ha atteso a lungo, ognuno di questi anni, ma nessun cipiglio è tuttavia sulla sua fronte. Alzatevi ora e lasciateLo entrare. Non siate vergognosi. Anche se sarete vergognosi, non abbiate paura, ma fateLo entrare, e arrossendo, con le lacrime in faccia, diteGli: "Mio Signore, io mi affido a te; verme indegno come sono, io farò affidamento solo su Te" Oh! che possiate farlo ora, in questo momento! Il Signore vi dia grazia di farlo! Non ascoltate soltanto, su ciò, ma acquistate la verità.
Non elogiate meramente la verità dicendo: "Il predicatore ha parlato bene, e parlava seriamente, e io amo quello che ha detto". Il predicatore era piuttosto certo che voi non avreste detto nulla circa ciò, se non acquistate la verità. Come tutto ciò provoca il venditore quando un cliente dice che: "Sì, è un bellissimo articolo, e molto a buon mercato, ed è proprio quello che voglio", e poi esce dal negozio. O meglio, acquistate la verità, e voi elogerete in maniera migliore in seguito, e la vostra lode varrà il fatto di aver ascoltato.
E, vi prego, non state in piedi accontentandovi meramente di conoscere la verità Oh! quanto conoscono alcuni di voi. Quanti di voi conoscono di più rispetto, anche, ad alcuni del popolo di Dio. Potreste correggere molti dei miei errori. Ma ah! Colui che conosce è niente a meno che non possieda anche. Conoscere sul pane non ridurrà la mia fame, sapere che esistono ricchezze in banca non riempirà la mia tasca. Acquistate la verità, in aggiunta a conoscerla, vale a dire, rendetela vostra.
E non intendete, vi prego, di acquistarla. Oh! le intenzioni, le intenzioni, le intenzioni! La strada per l'inferno, non l'inferno, che è un errore del proverbio, la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Oh! voi ritardatari, tirate via il selciato, e scagliatelo sulla testa del diavolo. Egli vi sta rovinando, vi sta chiamando alla vostra distruzione. Trasformate le vostre intenzioni in azioni, e non abbiate più solo l'intenzione di acquistare, ma acquistate la verità.
E non desiderate, questa sera, che la verità sia vostra, ma acquistatela. Voi dite che il prezzo è troppo alto.Troppo alto? Non è niente. Essa è '"senza denaro e senza prezzo". Voi intendete, però, dire, che è troppo alto il prezzo di rinunciare al peccato? Quanto brucerete all'inferno, piuttosto che rinunciare a una brama?Volete dimorare nelle fiamme eterne per sempre, prima di rinunciare a quelle coppe che vi inebriano?Dovete avere la vostra sciocca e allegria lasciva, o qualsiasi altro tipo di peccato? Lo dovete avere? Volete averlo prima del cielo? Allora, signori, il vostro sangue ricada sul vostro capo. Siete stati avvisati. Spero che siate sobri, e non siate ancora impazziti, e se lo siete, vedrete che nessun piacere di un'ora potrà mai ricompensarvi per aver gettato voi stessi sotto l'ira di Dio per sempre e per sempre. Acquistate la verità. Non parlatene meramente, e non desideratela, ma acquistate, acquistate la verità.
E poi, infine:

VI. Un avvertimento su come non perdere l'acquisto

"Non vendetela." Il mio tempo è finito, e poichè, non mi piace superarlo, ci saranno ancora solo poche parole. Una volta che avrete ottenuto la verità, so che non dovrete venderla. Voi non lo farete, sono certo, a qualsiasi prezzo, ma l'esortazione, tuttavia, è più che adeguata per qualcuno. Vi sono stati alcuni che hanno venduto la verità per essere rispettabili. Erano soliti ascoltare il Vangelo, ma poi hanno ottenuto le cose del mondo, e avendo una carrozza, poichè a loro non piace andare dove ci sono tanti poveri, vanno lontano, dove, possono ascoltare così, qualcosa o nulla, in modo che possano essere rispettabili. Ah! Io ho un disprezzo supremo per questa affettazione di gentilezza e di rispettabilità che conduce gli uomini ad essere così meschini da abbandonare i loro amici Cristiani. Lasciateli andare, è meglio che se ne siano andati. Tale pula era meglio che non stesse con il grano, perchè quelli che sono spinti da tali motivazioni sono troppo bassi perchè valga la pena di trattenerli.
Alcuni vendono la verità per ottenere i mezzi per vivere. Ho molta più pietà di questi. "Devo ottenere una posizione, quindi, devo fare quello che mi viene detto lì, devo rompere con questa legge di Dio e con quello, perché devo mantenere la mia famiglia" Ah! povera anima, ho pietà della tua posizione infelice, tuttavia io prego che tu possa ottenere la grazia anche adesso per sfidare l'uomo, e non vendere mai la verità, neanche per il pane.
Alcuni vendono la verità per i piaceri del mondo. Essi devono avere il piacere, dicono, e così si mescolano con la moltitudine che compie il male, e danno via la loro professione Cristiana. Altri sembrano vendere la verità per nulla. Si sono semplicemente allontanati da Cristo perché la religione si è sviluppata andando a male con loro. Essi si sono stancati di essa, e si allontanano. Porrò una domanda dolorosamente a tutti voi. "Non volete andare via anche voi? Non volete essere rispettabili, non volete avere una posizione, non volete ottenere i piaceri del peccato per una stagione, non volete farlo per pura stanchezza, andrete via? "
No, possiamo allora aggiungere:

"Che angoscia ha suscitato quella domanda,
Se anche io andrò!
Tuttavia, Signore, facendo affidamento sulla Tua Parola, 
Io umilmente rispondo, no "

Non vendetela, non vendetela, è costata troppo cara a Cristo. Non vendetela, avete fatto un buon affare quando è stata acquistata. Non vendetela. Non vendetela, essa non vi ha deluso, vi ha soddisfatto, e vi ha reso beati. Non vendetela, cercatela. Non vendetela; la cercherete. L'ora della morte sta arrivando, e il giorno del giudizio è vicino sui suoi tacchi. Non vendetela, non potrete acquistarla di nuovo se lo vorrete, non potrete mai trovare una cosa migliore. Non vendetela, sarete uomini perduti, se vi staccate da essa. Ricordate Esaù, e il boccone di carne, e come avrebbe voluto ancora trovare la sua primogenitura se avesse potuto. Ricordate Dema, ricordate Giuda, il figlio della perdizione. Siete perduti senza di essa. E' la vostra vita. Pelle per pelle, sì tutto quello che possedete, è parte di essa, siate risoluti, venga  il buono o venga il cattivo, venga la tempesta o venga la calma, venga la malattia o venga la salute, venga la povertà o venga la ricchezza, venga la morte stessa nella sua forma più bieca, tuttavia nessuno vi separerà dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, vostro Signore, e nessuno vi farà staccare dalle verità che avete appreso e ricevuto dalla Sua Parola, le verità che avete sentito dentro e che sono state sagomate nella vostra anima attarverso il Suo Spirito, e le verità che nell'azione avete desiderato e che tonificheranno e coloreranno tutta la vostra vita .

Dio vi benedica, cari amici e Vi protegga, e quando il Sommo Pastore apparirà, possiate avere il marchio della verità su di voi, e apparire con Lui nella gloria.


Spurgeon

Traduzione a cura di Consapevoli nella Parola




 

"Guidami nella tua verità e ammaestrami, perché tu sei il DIO della mia salvezza"
(Salmi 25:5 ) 
http://consapevolinellaparola.blogspot.it/2014/01/acquistare-la-verita.html

ciao

per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere

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