per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

lunedì 15 marzo 2010

Voglio Misericordia- messaggio di Gesù

Marta Garcia 15 marzo alle ore 8.31 Rispondi
MISERICORDIA IO VOGLIO E NON SACRIFICI”Compartir
sábado, 30 de enero de 2010 a las 22:07
Anime mie, sono Gesù, la divina misericordia, l’assetato d’amore. La mia misericordia vi segue sempre ogni istante della vostra vita, io la dono a voi così come è in me, affinché impariate ad avere comprensione e pietà, verso le anime che soffrono e a perdonare le anime che sbagliano, verso di me e verso di voi. Chi manca di misericordia non può dire di amare me che ho perdonato ai miei persecutori, ai miei aguzzini, ai miei assassini, per questo io perdono tutto e tutti per una sola opera di vera misericordia.
Anime a me fedeli, la misericordia è un sentimento di amore, di carità, che attraverso l’umiltà è sostenuta da una reale predisposizione alla pietà verso quelle anime, che soffrono nel corpo e nello spirito, predisposizione al perdono verso quelle anime che ingiustamente vi fanno del male. Per amore e per misericordia, mio Padre ha promesso, hai profeti, la mia incarnazione; sì!.... sono nato nella carne, ho camminato in questo mondo di peccati, ho insegnato l’amore la misericordia, la carità, e sono morto in croce prendendo su di sé tutti i peccati del mondo, e da mio prossimo, che eravate, vi ho trasformati in miei fratelli, figli dello stesso Padre; non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a salvare i giusti, ma i peccatori, quindi, siate misericordiosi come è misericordioso il Padre mio che è nei cieli, solo così il vostro prossimo diventa vostro fratello in Cristo.
Anime mie, sofferenti nel peccato, io sono qui per voi e ogni qual volta cadete vi aiuto a rialzarvi, io amo le vostre cadute, perché il vostro pentimento mi ripaga di tutti i vostri sbagli; io busso sempre al vostro cuore, come un mendicante alla vostra porta, e se anche la mia pazienza è eterna, non lasciatemi mai aspettare troppo, spalancatemi le vostre porte; chiedete sempre misericordia per i vostri errori: “Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio peccato. Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto”; fate come il figliol prodigo, tornate al Padre: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Io sempre con le braccia aperte pronto a perdonare qualsiasi vostro errore, fino all’ultimo vostro attimo di vita, e se cercate la mia misericordia, state sicuri che passerete attraverso la porta del mio cuore, perché solo attraverso il mio cuore potrete avere quel posto che ho preparato per voi; non vi lascio mai soli soprattutto quando vi9 smarrite nel peccato, cercare la pecorella smarrita è quello che faccio continuamente e dopo averla trovata la prendo sulle mie spalle conducendola con me; ricordatevi che c’è più gioia nel mio cuore per un peccatore pentito, che per novantanove giusti, e al giusto che si sente abbandonato dico: “Figlio, tu sei sempre qui con me e tutto ciò che è mio è tuo. Bisogna invece rallegrarsi e fare festa per tuo fratello, perché era perduto ed è stato ritrovato, era morto ed è risorto”.
Miei anime, a voi che state imparando la misericordia, io vi ricordo sempre ciò che sta scritto nel vangelo: “non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; con la misura con cui misurate, sarete misurati in cambio. La misericordia; fate del bene e il vostro premio sarà grande e sarete chiamati figli dell’Altissimo, perchè egli è misericordioso verso gli ingrati e i peccatori; amate e perdonate i vostri nemici, abbiate pazienza con loro e non lamentatevi di coloro che non fanno la mia volontà, ma aiutateli a capire che percorrere la mia via, attraverso la mia santa volontà, anche se difficile, è l’unico modo per arrivare all’agognata vita eterna; beati voi che sopportate con pazienza, che amate la pazienza, e che vivendo di pazienza la servite, perché solo nella pazienza riuscirete ad avere quelle virtù che vi aiuteranno a percorrere questa via, perché è nella pazienza che vi rivestirete di misericordia, di bontà, di umiltà e di mansuetudine. Quindi, la misericordia nasce dal comandamento, che io vi ho insegnato: “Ama il prossimo tuo come te stesso”;
Anime mie, ricordatevi che la misericordia si può ottenere solo se nell’umiltà seguirete la carità attraverso l’amore, perché la misericordia è figlia dell’umiltà silenziosa, è sorella della carità donante, ma soprattutto frutto dell’amore eterno. Imparate ad essere misericordiosi attraverso me, che sono mite è umile di cuore, quindi siate miei imitatori e usate la mia divina misericordia come se fosse vostra e cosi la grazia, sovrabbonderà in voi insieme al mio infinito amore.
Vi ringrazio per avermi ascoltato con amore e con pazienza; vi immergo nel mio preziosissimo Sangue, sparso sulla croce dell’amore, con amore e per amore; vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.

(Ispirazione, sabato 30 gennaio 2010)

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