per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

mercoledì 14 luglio 2010

La domenica della Misericordia

La Domenica della Misericordia



Parole di Gesù: "Desidero che la Mia Misericordia sia solennemente festeggiata la prima domenica dopo Pasqua. Coloro che in quel giorno si saranno confessati ed avranno ricevuto la Santa Comunione, otterranno non solo il perdono dei loro peccati, ma anche la remissione delle pene meritate peccando. Questa festa sarà una consolazione per tutto il mondo!"

Il cuore del Culto della Divina Misericordia ha due aspetti:
FIDUCIA e MISERICORDIA.
Il Signore Gesù disse a Santa Faustina:
"Le grazie della mia misericordia si attingono con un solo recipiente e questo è la fiducia. Più un'anima ha fiducia, più ottiene." "Un'anima che confida nella mia misericordia è la più felice, poiché Io stesso ho cura di lei."
Gesù disse anche, a proposito dell'anima fiduciosa: "Le ricambio la mia fiducia e le do tutto quello che chiede." "Perchè Io possa agire in un'anima, l'anima deve avere fede."

Occorre anche avere un sincero pentimento dei propri peccati. Gesù disse: "Per un'anima pentita sono la misericordia stessa."

Bisogna avere la fiducia come quella di un bambino. A nostra volta dobbiamo essere misericordiosi verso il prossimo. L'evangelista Matteo riporta queste parole del "discorso delle beatitudini o della montagna":
"Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia." Mt 5,7
L'amore e la misericordia verso il prossimo sono quindi fondamentali.
"Date e vi sarà dato; una buona misura, scossa, pigiata e traboccante vi sarà versata nel grembo, perchè con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio."
Lc 6,38

Il 17 febbraio del 1937 Gesù disse parole severe a Santa Faustina, di cui noi tutti dobbiamo fare tesoro: "Le anime periscono, nonostante la mia dolorosa passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la Festa della Divina Misericordia. Se non adoreranno la mia Misericordia periranno per sempre."
Il 28 febbraio ancora un urgente appello: "Fa' tutto ciò che è in tuo potere nell'opera della mia Misericordia. Desidero che alla mia Misericordia venga reso culto; do all'umanità l'ultima tavola della salvezza, cioè il rifugio nella mia Misericordia. Il mio cuore gioisce per questa festa."

Le forme del Culto della Divina Misericordia sono: l'adorazione della Divina Misericordia, che copre ogni bassezza umana, la venerazione dell'Immagine di "Gesù Misericordioso", la Festa della Divina Misericordia, la Coroncina della Divina Misericordia, l'Ora della Misericordia, la diffusione del Culto della Divina Misericordia, la Novena alla Divina Misericordia.



La Coroncina della Divina Misericordia si recita in questo modo:



Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Padre Nostro
Ave Maria
Credo

Credo: "Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen."

Si usa poi una normale Coroncina del Santo Rosario.


Sui grani del Padre Nostro si recita la preghiera:
"Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo. In espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero."

Sui grani dell'Ave Maria si recita la preghiera:
"Per la Sua dolorosa passione.
Abbi misericordia di noi e del mondo intero."

Alla fine si ripete tre volte l'invocazione:
"Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale.

Abbi pietà di noi e del mondo intero."

Gesù ha promesso di concedere, a chi recita questa Coroncina, queste tre grandi grazie:


1) Chiunque reciterà questa coroncina otterrà tanta misericordia nell'ora della morte, cioè la grazia della conversione e la morte in stato di grazia, anche se si trattasse del peccatore più incallito.

2) Gli agonizzanti riceveranno la grazia della conversione e della remissione dei peccati sia se saranno loro stessi a recitarla, sia se qualcun'altro la reciterà vicino a loro.

3) Tutte le anime che adoreranno la Divina Misericordia e reciteranno la Coroncina nell'ora della morte non avranno paura, poiché la Divina Misericordia le proteggerà in quell'ultima lotta.

Gesù Cristo ha raccomandato ai peccatori la recita di questa Coroncina come "ultima tavola di salvezza".

Ha promesso che "anche se si trattasse del peccatore più incallito, se recita questa Coroncina una volta sola, otterrà la grazia della Mia Infinita Misericordia."



L'Ora della Misericordia: le tre del pomeriggio.



Nell'ottobre del 1937 Gesù raccomandò a Santa Faustina di venerare in modo particolare l'Ora della Sua morte, che Egli stesso ha chiamato "l'Ora della grande Misericordia per il mondo".
Nel febbraio del 1938 Gesù disse a Santa Faustina: "Ogni volta che senti l'orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella mia misericordia, adorandola ed esaltandola; invoca la sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, poiché fu in quell'ora che venne spalancata per ogni anima (...). In quell'ora fu fatta grazia al mondo intero, la Misericordia vinse la Giustizia."
Gesù ha posto tre condizioni affinchè le preghiere innalzate nell'Ora della Misericordia siano ascoltate: devono essere rivolte a Gesù, devono aver luogo alle tre del pomeriggio, devono richiamarsi ai valori ed ai meriti della Passione del Signore. L'oggetto della preghiera deve essere in accordo con la volontà di Dio, e lo spirito della preghiera cristiana esige che sia: fiduciosa, perseverante e legata alla pratica della carità attiva verso il prossimo.

Gesù disse a Santa Faustina: "In quell'ora otterrai tutto per te stessa e per gli altri."
"In quell'ora non rifiuterò nulla all'anima che mi prega per la mia Passione."



Gesù, a chi diffonde il Culto della Divina Misericordia, fa tre Promesse:



1) Protezione materna: "Le anime che diffondono il Culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante, e nell'ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore Misericordioso.

2) La seconda Promessa riguarda l'ora della morte: "Verso quelle anime, che esalteranno e faranno conoscere ad altri la Mia Misericordia, nell'ora della morte Mi comporterò secondo la Mia Misericordia infinita.

3) Ai sacerdoti che parleranno della Misericordia di Dio, Gesù ha promesso che i peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole: "I peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole, quando essi parleranno della Mia sconfinata Misericordia e della Compassione che ho per loro nel Cuore. Ai sacerdoti, che proclameranno ed esalteranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il Culto, esortando altre anime alla fiducia nella Mia Misericordia, queste anime nell'ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia le proteggerà in quell'ultima lotta."



La vita di Santa Faustina Kowalska



Santa Faustina Kowalska nacque nel 1905 a Glogowiec, presso Lódz, nella Polonia centrale, come terzogenita in una povera famiglia contadina di dieci figli. Scrive Santa Faustina nel Diario: "Fin dall'età di sette anni avvertii la suprema chiamata a Dio, la grazia della vocazione alla vita religiosa. A sette anni intesi per la prima volta la voce di Dio nella mia anima, cioè la chiamata ad una vita più perfetta, ma non sempre ubbidii alla voce della grazia. Non incontrai nessuno che mi chiarisse queste cose."

A diciotto anni i genitori di Santa Faustina le negarono il permesso di entrare in convento.

"Dopo tale rifiuto mi diedi alle vanità della vita."

"Evitavo d'incontrarmi con Dio intimamente."

"Ma fu la grazia di Dio ad avere il sopravvento nella mia anima. Una volta ero andata ad un ballo con una delle mie sorelle. Quando tutti si divertivano moltissimo, l'anima mia cominciò a provare intimi tormenti. Al momento in cui incominciai a ballare, scorsi improvvisamente Gesù accanto a me, Gesù flagellato, spogliato delle vesti, tutto coperto di ferite, che mi disse queste parole: 'Quanto tempo ancora ti dovrò sopportare? Fino a quando mi ingannerai?´.

All'istante si spense l'allegro suono della musica; scomparve alla mia vista la compagnia in cui mi trovavo. Rimanemmo soli Gesù e io."

"Poco dopo abbandonai la compagnia e la sorella senza farmi scorgere e andai nella cattedrale di San Stanislao Kostka. Era quasi buio. Nella cattedrale c'erano poche persone. Senza badare affatto a quanto accadeva intorno, mi prostrai, le braccia stese, davanti al Santissimo Sacramento e chiesi al Signore che si degnasse di farmi conoscere ciò che dovevo fare. Udii allora queste parole: 'Parti immediatamente per Varsavia; là entrerai in convento´. Mi alzai dalla preghiera, andai a casa e sbrigai le cose indispensabili."

Sin dalla più tenera età Santa Faustina si distinse per la predilezione verso la preghiera, per la laboriosità, per l'obbedienza e per una grande sensibilità alla povertà umana. Frequentò la scuola solamente per tre anni. A vent'anni entrò nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, dove visse gli ultimi tredici anni della sua vita terrena.

Soggiornò in diverse case, soprattutto a Cracovia, Plock e Vilnius, svolgendo mansioni di cuoca, giardiniera e portinaia.

Esteriormente la vita di Santa Faustina fu normale, ma in realtà fu straordinariamente ricca, grazie ad un'intensa vita interiore, piena di esperienze mistiche.

Santa Faustina era sempre pronta a collaborare con Gesù Cristo per la salvezza delle anime, fino al punto di offrire la propria vita per i peccatori. Gli anni della sua vita religiosa furono segnati dalla sofferenza e nello stesso tempo da grazie mistiche. Il Signore le concesse doni straordinari: visioni, apparizioni, stimmate nascoste, partecipazione alla Passione di Cristo, unione mistica, bilocazione.

Una delle grazie più importanti fu quella di farle conoscere il mistero della Sua Misericordia.

Santa Faustina è un esempio d'illimitata fiducia in Dio e modello perfetto della pratica della legge evangelica di carità verso il prossimo. Santa Faustina, consumata dalla tubercolosi e da numerose sofferenze, accettate come volontario sacrificio per i peccatori, morì in concetto di santità a Cracovia, il 5 ottobre del 1938, all'età di soli trentatrè anni. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 18 aprile del 1993, prima domenica dopo Pasqua. Nel 2000 fu proclamata Santa, il 30 aprile, sempre la prima domenica dopo Pasqua.



Preghiera di Santa Faustina a Maria Vergine Santissima. Santa Faustina raccomandava di recitare la seguente preghiera in ogni necessità:



O Madre del Perpetuo Soccorso, vengo a te come ad una Madre, in ogni mia sofferenza, in ogni necessità della vita. Perciò in qualunque momento, di giorno o di notte, vieni in soccorso della mia impotenza. E quando batterà l'ora della morte, accorri in mio aiuto, tu, che sei madre.

Gloria al Padre e al Figlio, e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli.
Amen.


3 Ave Maria

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