L’inganno sarà la regola degli ultimi tempi. Chi rimarrà nella Chiesa istituzionale e corrotta ci rimarrà a suo rischio e pericolo. Quella parte di Chiesa che si riconosce più in un sistema che in un corpo funzionale si è compromessa senza che nessuno se ne sia potuto accorgere. È giunto il tempo di essere realisti e di uscirne.
La Chiesa “apparato” sta fallendo! È morta. Non riproduce più quella caratteristica propria della prima comunità di credenti rappresentata nel libro degli Atti, cioè la vitalità dei suoi membri, tipica manifestazione di un corpo organico che è in movimento.
Questo concetto lo vado ripetendo da non so quanti anni. Se non avessi sperimentato un periodo di dieci anni di vita (attiva) di Chiesa non-istituzionale vivrei senza speranze, ma so che quanto ho vissuto è sempre possibile. Avevamo dei piccoli gruppi, come anche dei gruppi più numerosi, ma la cosa importante era che in ciascuno di essi ogni membro partecipava attivamente. Chi conduceva gli incontri era lì solo per tenere ordine, mentre si poteva apprezzare il contributo che ogni singolo membro apportava.
Ho trascorso gli ultimi quarant’anni alla ricerca di questo tipi di vita di chiesa e sono oramai pienamente convinto che quello che noi vogliamo far passare con il termine “Chiesa”, oggi non verrebbe riconosciuto da Cristo Gesù. L’idea di vita che scorre nel corpo è completamente estranea ai cristiani di oggi perché sono troppo presi dall’esecuzione del bel “messaggio”, da non riuscire a realizzare che la fresca esperienza del Signore nelle loro vite la si trova anche nella vita che proviene da tutto il corpo ben collegato.
Le Chiese nate dal movimento di risveglio che va sotto il nome di “The Jesus Movement” (anni ’60) furono istituite come segno di protesta contro la Chiesa istituzionalizzata. Con il passar del tempo, questo movimento perse presto il fuoco iniziale. Non solo, ma anche la caratteristica intrinseca che lo contraddistingueva, cioè la “partecipazione” attiva di tutti i suoi membri andò scemando, facendo sì che il fuoco degli albori si traducesse in un vuoto movimento istituzionale. Perse tutta la “vita” spirituale che lo distingueva allorchè alcuni esponenti delle Chiese Vineyards si davano esclusivamente alla ricerca di “segni e prodigi”, o, mentre i leaders della Calvary Chapel si dedicavano di più alla musica piuttosto che alla preghiera. E come se non bastasse, tutto questo accadeva nel periodo in cui stavano nascendo i moderni sistemi di marketing e di intrattenimento, propri di un cristianesimo "condotto dai propositi" (vedi Rick Warren). Mentre tutte queste Chiese venivano riconosciute come centri di adorazione, i cristiani di quella generazione si sono trasformati ed evoluti da “coloro che cercavano il Signore” a “cristiani emergenti” dalla società, da Cristiani a “post-cristiani”, da credenti “organici” a credenti “organizzati”. Come risultato, abbiamo avuto che la Chiesa non è rimasta altro che un guscio vuoto. All’apparenza sembra viva perché canta ed è sempre in festa, ma al suo interno non si trovano altro che cristiani che ripetono le stesse cose settimana dopo settimana, dove si ascoltano gli stessi sermoni. Ma tra di loro, ci sono dei nuovi salvati, oppure la crescita di queste Chiese avviene per “trasferimento” di credenti che si muovono di comunità in comunità alla ricerca di qualcosa, senza mai trovare una vita reale di Chiesa, una reale comunità?
Con questo non vogliamo dire che in certi edifici apparentemente sterili non vi siano credenti nati di nuovo e ripieni di vita, né tantomeno che Dio non sia all’opera nel Suo popolo ovunque esso si trovi, ma possiamo affermare con certezza che il cristiano medio ormai si regge in piedi solo con il supporto di qualcun’altro. Il pastore spende se stesso nel cercare di portare avanti le sue pubbliche relazioni settimana dopo settimana, i responsabili della musica cercano di tirare su gli animi dei credenti come possono, mentre agli occhi di chi vive questa situazione da decenni tutto questo non è altro che pura monotonia. Molti cristiani vivono una situazione di “tranquilla” disperazione, senza gioia e senza una relazione personale con il Signore e con i loro fratelli e sorelle in Cristo, salvo che per quei momenti di incontro settimanale che loro chiamano “Chiesa”!
Pensi che Gesù sia contento della nostra idea di intendere la “Chiesa”? Pensi che gli piacciano i nostri sermoni? Il gruppo musicale? I programmi?
Solo due tipi di Cristiani
Quando parliamo di ultimi tempi possono esserci solo due tipi di cristiani: quelli che per un tempo hanno mantenuto una relazione con il Signore, ma che l’hanno persa per strada, poi ci sono cristiani veri, i quali non hanno investito in questo mondo, nella sua religione o nell’apparato “Chiesa”, ma solo nel Signore e nelle comunità viventi di credenti.In futuro vedremo i cristiani morti e spiritualmente ciechi perseguitare la vera Chiesa, ma saremo consolati nel vedere chi saranno questi perseguitati – l’insieme di coloro che nella semplicità della loro consacrazione totale a Gesù si sono opposti al sistema religioso corrotto.
La Bibbia ci parla di una Chiesa gloriosa e di una sposa preparata per il suo sposo. Si parla di persone che sono così dedicate al loro Signore che sono pronte a dare la propria vita per Lui e per i propri fratelli anche nel mezzo della più grande tribolazione che il mondo abbia mai visto. Matteo 24:9,21 lo descrive in questo modo:
“Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome…perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà”.
A questo punto ci domandiamo: “dov’è la Chiesa? Dove sono quelli che un giorno verranno perseguitati per aver rigettato il sistema Chiesa? Dove sono quei cristiani che -hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e con la parola della loro testimonianza e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte-? Dov’è il credente che è disposto a perdere tutto per il Signore, incluso la propria vita?”. Per ognuno di questi te ne posso indicare novantanove che vogliono anticipare il rapimento e che vivono nell’attesa di “sfuggire” perché vorrebbero evitare ciò che sta per venire sulla terra.
La Chiesa Occidentale
La Chiesa di oggi è meno preoccupata del progresso del Vangelo perché è più impegnata nel tenere in ordine il proprio cortile riempiendolo con programmi e attività all’infinito.
L’idea che il Signore non permetta alla sua Chiesa di soffrire (qui si è erroneamente miscelata l’ira di Dio con il periodo di sette anni di tribolazione) non è soltanto un pensiero di codardia, ma è un affronto a tutti i martiri che ci hanno preceduto, i quali considerarono come onore il perdere la propria vita per il Signore. Chi darà alla Chiesa il privilegio di -regnare con Lui- quando non ha mai sofferto con Lui?
Ora, strano ma vero, fuori dalla Chiesa Occidentale l’idea del rapimento prima della tribolazione è praticamente inesistente, specialmente in Cina e tra i credenti poveri e sofferenti!
Questo apparato organizzato di Chiesa stile Laodicea che si è costruito (ad hoc) il pensiero “escapista” (di scappare/sfuggire dalla tribolazione) è una farsa e una vergogna per tutti coloro che invocano il nome di Gesù. È emblematico di una Chiesa mondana, tiepida e compromessa. L’idea che i “santi della tribolazione” (i salvati dopo il rapimento) diventino i testimoni di Dio in terra (evangelizzati da 144,000 Giudei) è contro la stessa natura dell’opera di Dio in noi. Intanto perchè il processo di trasformazione e di maturità richiede tempo e impegno da parte di tutti nella relazione con il Signore (così come richiede tempo anche l’unità tra i credenti), poi, perchè è ridicolo che quest’ultimo gruppo di cosiddetti “santi della tribolazione” possa fare in sette anni quello che la Chiesa non ha mai fatto in duemila anni. Non posso crederci.
Se Dio, agli albori dell’era delle Chiesa, ha potuto operare dispensando un periodo di transizione tra i due popoli (Giudei e Gentili) sarà altresì in grado di operare ancora con i “due popoli” e allo stesso momento, alla chiusura dell’epoca presente. In un certo senso lo ha già cominciato a fare con la nascita del Sionismo restaurando e raccogliendo il popolo di Israele (le ossa secche) nella sua terra, e proprio alla presenza della Chiesa! La Chiesa è quindi stata scelta da Dio come testimone nei confronti dei principati e delle potestà nei luoghi celesti – Israele invece è stato raccolto tra le nazioni per essere testimone nei confronti delle nazioni – l’uno verso i luoghi celesti, e l’altro qui in terra, ma entrambi per la gloria di Dio. La verità teologica che Dio opererà mediante due popoli allo stesso momento porta scompenso nell’accampamento dei dispensazionalisti della linea dura, ma allo stesso tempo rende la Chiesa libera per renderla partecipe del più grande raccolto mai visto fino ad ora, proprio mentre Israele sta preparandosi ad incontrare il suo Messia.
Ciò che Dio vuole e di cui ha bisogno in questi ultimi giorni è un popolo che lo conosca, che esprima la sua vita e il suo amore mediante la famiglia dei credenti. Tutto questo non può essere pianificato, programmato, messo assieme, o fatto passare mediante della bella musica o dei sermoni studiati per intrattenere.
Molta parte di questa Chiesa occidentale qui discussa è un falso, una copia dell’originale. È vuota e morta (e con questo non si vuole denigrare l’opera di Dio in tante, tante persone) perché la Chiesa di cui sto parlando, non è niente di più che una riunione centrata su un sermone e sulla musica e dove la qualità dei suoi risultati è data dai programmi e dalle attività offerte. Ciò è in netto contrasto con quello che la Chiesa dovrebbe realmente essere – tutti quei credenti che hanno una viva relazione con Gesù; una manifestazione di doni e di ministeri, dove ciascun membro apporta il proprio contributo vivo e attivo. In essa non ci sono persone che primeggiano o che sono il centro dell’attenzione di tutto. Non si trova un ordine precostituito, nè soltanto performance musicali, ma vi si trovano dei credenti che interagiscono tra di loro sotto la direzione dello Spirito Santo, mentre condividono il vangelo in amore come in una vera comunità. Gesù sta ritornando per il suo corpo e non solo per delle labbra che cantano o delle corde vocali che vibrano. Egli vuole un corpo che viva dove ogni suo membro supplisce vita all’altro (Efesini 4:16).
Non mi interessa quanto piacevole sia il sermone, quando eloquente sia l’oratore, quanto toccanti le sue storie o quanto persuasivo possa essere. A volte capita che il sermone soppianti la vita che ciascun cristiano può diffondere negli altri. La musica e i canti elevati sotto l’impulso della grazia e in spontaneità possono sollevare lo spirito di tutti i credenti, quando, le esecuzioni corredate da coreografia, benché eseguite a regola d’arte, il novanta percento delle volte sono solo una esibizione. Un incontro sotto la guida dello Spirito Santo non è pianificato o preparato la settimana prima. Ogni credente dovrebbe essere libero di parteciparvi attivamente e in ogni momento. Qui non parliamo in sé e per sè riunioni tenute in casa – quello a cui mi riferisco è la comunità spontanea di credenti il cui amore e dedizione l’uno per l’altro e la cui condivisione del vangelo sono diventati uno “stile di vita”, non una mera esecuzione!
Molte Chiese esistono solo per i loro membri. Non si raggiunge la comunità che è all’esterno e non si trovano in esse persone nuove, tranne che per qualche caso di “furto di pecore” (membri conquistati e strappato ad altre comunità).Le Chiese sono diventate qualcosa in cui le persone vanno e non quello che veramente sono!
In tutto questa confusione rischiamo di dimenticarci il fine ultimo della Chiesa, quello di essere un’assemblea di chiamati fuori dal mondo per essere santi per il Signore. Inoltre, la propagazione del vangelo è solo uno degli aspetti della Chiesa, infatti, quello che Dio cerca è la crescita di ciascun membro e la testimonianza potente del suo corpo nel mondo. Questa testimonianza la si ha quando i santi dimorano assieme esprimendo la vita e l’amore del Signore verso un mondo che viene attratto da quello che vede – e non solo da quello che sente dire da un singolo predicatore (Colossesi 3:15-17). Vi prego di leggere Efesini 2,3,4 e vedrete che Dio non vuole che vi siano solo qualche gigante spirituale, ma un corpo unito e funzionante, ripieno delle ricchezze insondabili di Cristo, testimone non solo verso il mondo ma anche nei confronti dei principati e delle potestà nei luoghi celesti. Il vero vangelo di Gesù Cristo si riflette in una dinamica e vivente relazione che noi chiamiamo il corpo di Cristo.
Fuggire o testimoniare?
Da dove viene la nozione che la “beata speranza” e la gloriosa venuta del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo sia in qualche modo connessa alla nostra “gloriosa fuga”? Fratelli, non toglietemi la mia beata speranza – perché questa speranza non ha niente a che fare con una nostra presunta fuga segreta – ma ha a che fare con Gesù Cristo in persona e con la Chiesa vibrante e ripiena di Spirito Santo degli ultimi tempi nell’attesa del suo Signore!
I Dispenazionalisti sostengono che la chiesa verrà rapita all’inizio della tribolazione e che poi, l’opera di evangelizzazione venga affidata ai Giudei rimasti in terra ed esclusi dal rapimento, ma fortificati e salvati comunque (ora che la Chiesa, e apparentemente, anche lo Spirito Santo non sono più sulla terra). I Giudei finiranno questa grandiosa opera in 7 anni – in un arco di tempo faranno quello che la chiesa non è riuscita a fare in 2000 anni! Che cosa c’è di sbagliato in questa idea? Dio non si è mai dimenticato del suo popolo terreno, i Giudei, e il suo patto con loro è eterno, ma, con la rimozione della Chiesa, egli rimuoverebbe la sua testimonianza spirituale dalla terra. Questo non ha alcun senso biblicamente parlando, per diversi aspetti:
1. La redenzione avviene in un istante, ma la salvezza è un processo che dura una vita. Sembra improbabile che un cristiano neofita abbia la maturità e l’esperienza di vita che lo rendono capace di affrontare la tribolazione più grande che il mondo abbia mai conosciuto.
2. Un rapimento parziale e selettivo dei credenti creerebbe una Chiesa nel cielo e il resto del corpo ancora qui sulla terra.
3. Che cosa c’è tanto di speciale in me che sono stato salvato il giorno prima del rapimento, rispetto a qualcuno che viene salvato il giorno dopo il rapimento?
L’economia presto crollerà e le monete nazionali perderanno il proprio valore. Ci saranno solo pochi lavori a disposizione e i prezzi di luce e gas andranno alle stelle. Il sistema dei trasporti collasserà, gli scaffali dei supermercati si svuoteranno e ci saranno sommosse in tutte le città, pestilenze, carestie e la cosa più terrorizzante di tutte, si arriverà alla legge marziale. Sono un allarmista? Ok, allora pensiamo alle migliaia di posti di lavoro che vengono persi ogni giorno e pensiamo cosa potrebbe accadere se questi posti non verrebbero più recuperati.
Fuori da questo calderone non potrà che emergere un popolo che non si è fatto trascinare nel baratro dello scoraggiamento e dello sgomento, che sarà inamovibile, che avrà speranza e che con amore si prenderà cura del prossimo. La vita, la forza e la virtù ne attireranno molti. “Perché siete così differenti”, si chiederanno in tanti? “Perché conosciamo Gesù” si risponderà. “Abbiamo una speranza, perché lui ritornerà presto. Non importa quanto le cose si mettano male, egli è il Signore ed è in controllo di tutto”. Le persone rimarranno attonite di fronte alla fede di queste piccole comunità di credenti.
L’esecutivo religioso si sentirà grandemente offeso per quei cristiani che non sostengono le decisioni prese dal governo che loro avranno supportato e per coloro che non vogliono rendere conto ai vari comitati esecutivi (ecc…..) e li abbandoneranno ai tribunali per essere condannati. Le persone che assisteranno a queste scene conosceranno qual è la speranza e la forza che li motiva, Gesù, colui che viene, e si meraviglieranno nel vedere che questi credenti, condotti come pecore al mattatoio non reagiranno per difendere i propri diritti.
I cristiani in Cina, in Medio Oriente, India, Pakistan e Africa stanno già pagando il prezzo più alto, mentre parte della Chiesa occidentale si è così immischiata nella cultura del proprio tempo che coloro che rimarranno al suo interno saranno inevitabilmente presi nella rete del grande inganno che sta per venire sulla terra. Un giorno sarà chiesta alleanza totale e supporto all’unico governo mondiale, alla nuova moralità e a quant’altro, e la Chiesa apostata si volgerà contro chi avrà abbandonato le sue fila.
Adolf Hitler si schierò contro il vivere dissoluto, la società del cabaret e l’immoralità del XX secolo e non salì al potere nelle vesti di un peccatore o impostare, ma nei panni di un uomo santo e sulla base di una forma morale esteriore pienamente sostenuta e supportata dall’apparato organizzato della Chiesa evangelica del tempo. L’Anticristo perciò non sarà una figura New Age e nemmeno un uomo immorale come molti si aspettano, ma avrà il pieno supporto della Chiesa organizzata (della donna che cavalca la bestia descritta in Apocalisse 17). Egli sarà anche un sostenitore e amico di Israele e solo a metà della settantesima settimana di Daniele si schiererà apertamente contro Israele e la Chiesa.
Ha importanza?
In questa nuova epoca di liberismo dove tutti hanno paura di offendere e perciò non parlano, vi è la tendenza a relegare le questioni dottrinali ai margini. Si separano dalla fede le questioni essenziali da quelle non essenziali. Prendi in esame per un attimo il tuo punto di vista sugli ultimi tempi. Ora dimmi alla luce del tuo pensiero se ha importanza il “quando” avverrà il rapimento. Ha importanza conoscere chi sia la Babilonia profetica, l’Anticristo, ecc….? Ai fini della tua salvezza tutto ciò non ha alcun valore soteriologico, ma se siamo negli ultimi tempi (e io credo che sia così), il modo in cui tu pensi agli ultimi tempi determinerà inevitabilmente quello che farai o quello che non farai, come reagirai o come non reagirai. Quello in cui tu credi, quello che ti è stato insegnato e tramandato e che ritieni caro, determinerà il tuo comportamento e persino la possibilità di cadere o meno nell’inganno. Il Cristiano medio, quello cioè che aspetta il rapimento da un momento all’altro prima della tribolazione, che crede che l’America sia in declino assoluto perché l’anticristo possa ascendere da un’altra parte del mondo, che crede che l’America sia un vero alleato di Israele, che pensa che l’America stia dalla parte della giustizia e che sia stata scelta per essere una luce posta in luogo elevato –potrebbe ritrovarsi dalla parte sbagliata quanto verrà la fine!
Se noi pensiamo che tutto questo discorrere non abbia alcuna importanza perché “tanto ci penserà il Signore”, allora fammi anche dire che esiste la possibilità di essere facilmente influenzati dal pensiero di quelli che ci stanno attorno.Allora saremo facile preda del modo di pensare derivante dalla tradizione. Credetemi, non è facile prendere una posizione come stiamo facendo noi (incontriamo resistenza e incredulità da più parti, derisione e anche disprezzo). Pensi che molti Cristiani accettino facilmente l’idea di non essere poi così tanto infuocati per Dio, ma di essere invece dei bambini spirituali? Pensi che abbandonino con altrettanta facilità l’insegnamento comodo sul rapimento prima della tribolazione?
Tu dirai, “ma tutti i miei amici pensano così”. Questo non vuol dire che tu debba lasciarli, ma che è ora di imparare a capire quale sia l’importanza della verità nell’ambito delle tue relazioni. Purtroppo le relazioni sono una componente molto forte della nostra vita, specialmente nella società come la nostra dove è molto facile che le relazioni sociali si sostituiscano alla verità. Matteo 10:34-36 spiega la severità del problema. Dio ci ha dato la sua parola profetica per avvisarci. Pensiamo veramente che proprio tutti sono attenti ai suoi avvertimenti?
I cristiani si aspettano di essere rapiti anche questa notte, che l’anticristo venga dall’Europa o dal Medio Oriente in qualità di profeta universale della New Age. Invece sembrerà un cristiano a tutti gli effetti. Solo così ne potrà ingannare molti. La caratteristica degli ultimi giorni sarà proprio l’inganno.
Se la chiesa istituzionale si corromperà e se i cristiani vi rimarranno cadranno nell’inganno perché subiranno una lenta, ma inesorabile influenza negativa. A tal proposito è stato detto che non sono le persone che cambiano le istituzioni, ma che le istituzioni cambiano le persone. Infatti, una volta che al loro interno è stata diffusa un’idea le persone fanno fatica a cambiare opinione. Una volta che sono state ammaestrate in un certo modo, specialmente dai conduttori che loro rispettano di più, è molto fatica che cambino quella veduta.Sono quindici anni che scrivo su questi argomenti e non c’è nessuno che mi abbia mai detto “grazie per questa cosa nuova che stai dicendo”, ma mi hanno sempre fatto capire che ciò che scrivevo confermava quello che il Signore aveva già fatto loro vedere. Vedete, ci vuole una rivelazione per capire la salvezza, per conoscere Gesù, per capire la Bibbia, ma ci vuole una rivelazione anche per intendere la profezia. Invece di guardare alla profezia biblica sugli ultimi tempi con lo sguardo rivolto ai tempi in cui stiamo vivendo, gli insegnamenti che abbiamo ricevuto sono datati perché sono stati passati da generazione a generazione senza che siano state poste domande o obiezioni in merito.
Il 95% dell’insegnamento sulla profezia biblica è puro inganno. La vecchia botte del sistema clerico/pastorale e laico, dei gruppi di intrattenimento nelle chiese, dei soliti sermoni e dei programmi, non può produrre più niente di maturo in un corpo che è stato creato per vivere grazie all’interconnessione dei credenti, ma può creare solo dei bambini dipendenti dai loro piatti insipidi settimanali. Mentre discernere e conoscere gli uni gli altri per lo Spirito e non secondo la carne è la cosa più rinfrescante che possa esistere nel corpo vivente di Cristo.
La scrittura ci insegna che la Chiesa apostata si rivolterà nei confronti dei veri credenti. Le persone che rimarranno nella chiesa istituzionale diverranno istituzionalizzate a loro volta – totalmente devote alla loro istituzione e a ciò che essa rappresenta. Se fosse facile intravedere l’inganno nessuno cadrebbe nella grande apostasia finale. Se si trattasse di una religione mondiale New Age o Induista o Buddista, non ci sarebbero problemi di sorta; non dovremmo preoccuparci perché sarebbe facile identificare l’inganno.
Se avrai il coraggio di lasciare questo apparato di Chiesa organizzato e compromesso, lo Spirito Santo ti aprirà tutte le porte necessarie affinchè tu possa condividere la tua fede con persone come te, coinvolte dalla stessa passione – quello che devi fare è di condividere le tue convinzioni con altri e pregare, pregare, pregare. Sicuramente alcuni ti prenderanno di mira, ma alla fine scoprirai che là fuori c’è un mondo tutto nuovo fatto di credenti, dove troverai il modo di raggiungerli e condividere Gesù con loro e il vero vangelo della grazia di Dio!
Chi rigettò Gesù la prima volta? Non furono forse i leader religiosi del sistema istituzionale religioso del tempo? Chi lo rigetterà la seconda volta prima della sua venuta? Non sarà forse lo stesso tipo di religione istituzionalizzata – quella forma morta di religione fatta dall’uomo, contraffazione di qualcosa che si spaccia per vero? Tu rimani nella chiesa istituzionale compromessa a tuo rischio e pericolo. Ciò non significa che in essa non si trovino dei credenti meravigliosi, no, ma solo che la cosa che può impedire di più ai credenti di seguire Gesù fino in fondo sono le nostre relazioni. Sono le relazioni che ci portano al compromesso. Abbiamo bisogno di seguire Gesù fino fuori dall’accampamento (Ebrei 13:13) dove troveremo una nuova e viva relazione con il Signore e una comunità di credenti dedicata a Lui, desiderosa di rimanere in piedi e dare la propria testimonianza negli ultimi giorni.
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