"Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti" (Luca 6:22-23).
Grazie a Dio per i predicatori! Non oso toccare gli unti di Dio, ma non esito ad affermare che la più immonda banda di ladri che esista all'inferno sono quei predicatori modernisti e progressisti che negano il Vangelo e l'ispirazione verbale delle Scritture, e che predicano per piacere agli uomini anziché predicare la Parola così come è riportata nella Bibbia.
Quanto più caldo sarà l'inferno per questi predicatori rispetto agli altri peccatori che saranno stati seduti in chiesa ad ascoltare i loro "vangeli sociali". Certo, ci saranno anche dei predicatori all'inferno (2 Corinzi 11:13-15). Proprio come Dio ha degli uomini da Lui chiamati a predicare, così Satana ha dei predicatori da lui incaricati.
Non è necessario incolpare Hollywood o i produttori di alcool per il caos che troviamo nel mondo oggi. La colpa risiede in quei predicatori codardi, compiacenti, che accettano favori e onori, che divertono, che sono legati alle denominazioni, che conoscono la verità eppure si rifiutano di predicarla per paura di dispiacere a qualcuno.
Non si tratta di invitare ad essere impopolari. A nessuno piace essere schivati. Non è piacevole sapere di non essere apprezzati. Ma il nostro Signore ha attraversato tutte queste situazioni - e molto altro. Egli ha stabilito l'esempio. Egli ha detto: "Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, NON È DEGNO DI ME" (Matteo 10:38). E anche: "Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi" (Luca 6:26).
Ai giorni nostri, troppi predicatori se la passano fin troppo bene nel mondo.
Un giorno, leggendo la Parola di Dio, notai alcuni dei brani usati dai più grandi predicatori della Bibbia. Notai anche che quegli insegnamenti erano scomodi. Non penso che essi sarebbero accolti con gioia dai "fratelli" dei giorni nostri. Non penso che quei servi di Dio riceverebbero riconoscimenti pubblici se venissero in una città media Americana per condurre servizi di risveglio.
Questi "tizzoni di fuoco" vissero molto tempo fa, e molta acqua è passata sotto i ponti da quando essi predicarono nel mondo. Ma la natura umana non è cambiata di uno iota. I "gagà" religiosi esistono ancora oggi come esistevano al tempo di questi predicatori. Lo spirito di quest'epoca è quello di sempre: "Cosa ti eccita?"
Se studiate la Parola, vedrete che da quando Dio ha unto degli uomini per diffondere il Suo messaggio, in ogni epoca sono esistiti degli uomini di Dio.
Chi furono alcuni dei predicatori scomodi della Bibbia, e quale era il loro messaggio?
Enoch fu impopolare ai suoi giorni. Il racconto biblico cita soltanto che egli camminò con il Signore Iddio e rimase nella Sua presenza (Genesi 5:24).
Qual era l'argomento delle sue predicazioni? Enoch predicò sulla seconda venuta di Gesù!
"Anche per costoro profetizzò Enoch, settimo dopo Adamo, dicendo: 'Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi, per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui'" (Giuda 14-15).
Enoch fu un "predicatore della seconda venuta". Egli profetizzò che il Signore Gesù verrà con le Sue sante miriadi. Egli credeva che Gesù verrà per i Suoi santi, e che Egli verrà CON i Suoi santi nel giudizio.
Enoch era un predicatore premillenario. Egli credeva nel rapimento dei santi e nel ritorno di Gesù con i Suoi santi per giudicare il mondo - cioè, gli empi.
Enoch era un predicatore premillenario. Egli credeva nel rapimento dei santi e nel ritorno di Gesù con i Suoi santi per giudicare il mondo - cioè, gli empi.
Se noi fossimo stati membri di una chiesa il cui pastore fosse stato Enoch, avremmo ascoltato sermoni sul ritorno del Signore in terra con i Suoi santi per giudicare i malvagi e gli empi.
Non desidero criticare, ma soltanto chiedere: Quanto tempo è passato da quando TU hai ascoltato un sermone sulla seconda venuta di Gesù? Sono i fatti che contano! So che alcuni di voi amati fratelli che leggete queste righe ascoltate la benedetta verità del ritorno del Signore. Ma ci sono migliaia di membri di chiese cheNON HANNO MAI ascoltato un sermone sul ritorno del Signore.
Essi NON NE SANNO NULLA. Alcuni di essi non sono mai stati salvati (Tito 2:11-15; 2 Corinzi 11:13-15). Un predicatore nato di nuovo deve voler predicare la benedetta speranza!
Essi NON NE SANNO NULLA. Alcuni di essi non sono mai stati salvati (Tito 2:11-15; 2 Corinzi 11:13-15). Un predicatore nato di nuovo deve voler predicare la benedetta speranza!
Ma poi, alcuni predicatori non vogliono predicare il messaggio che Gesù ritornerà per giudicare gli empi. Essi dicono: "Tutti gli uomini sono buoni; nessuno è malvagio; siamo tutti figli di Dio". Ma quando essi compariranno davanti a un Dio santo, essi, con loro rammarico, scopriranno di aver creduto nella menzogna e di aver predicato una menzogna!
2. Noè: Annunciatore di Calamità, Profeta di Giudizio
Noè fu un predicatore impopolare. Dubito che venisse invitato a cene o riunioni fraterne. Pensavano che il povero vecchio Noè avesse perso il senno; ma non era così!
Noè fu il tipo di predicatore che ascolta, lavora, e avverte. Egli ascoltò Dio! Lavorò all'arca! Avvertì le persone! I membri della sua congregazione non aumentavano, né i suoi profitti. MA egli "divenne erede della giustizia che si ottiene mediante la fede" (Ebrei 11:7).
Il suo nome può non essere entrato a far parte dei "grandi nomi delle personalità religiose", ma è elencato tra coloro che sono ESEMPI DI FEDE (Ebrei 11:1-40). Esistevano moltitudini di persone ai tempi di Noè, ma l'unico nome che troviamo nel Registro Eterno è il "fedele Noè".
Se Noè predicasse oggi, sarebbe etichettato come fanatico religioso. Sarebbe definito un annunciatore di calamità, un profeta di disgrazie! Dubito che sarebbe accettato dalle organizzazioni religiose oggi. Sarebbe estremamente impopolare tra i "fratelli". Non verrebbe invitato in molte delle "grandi chiese".
Ma non credo che a Noè importerebbe. Per lui non faceva differenza cosa diceva la gente riguardo a lui e al suo messaggio. Era ciò che aveva udito da Dio, e predicò il messaggio d'avvertimento che Dio gli aveva detto di predicare.
Questo è il comportamento di ogni uomo di Dio, e nessun uomo può predicare la Parola di Dio senza predicare il giudizio! Dio è amore (1 Giovanni 4:8). Ma lo stesso Dio è un fuoco consumante (Ebrei 12:29). Noè dovette rimanere da solo, ma lo fece! Egli credé a Dio, e "trovò grazia agli occhi del Signore" (Ebrei 6:8).
3. Giuseppe Denunciò le Opere Peccaminose dei Suoi Fratelli
Giuseppe, una figura di Cristo, fu un predicatore impopolare. L'argomento delle sue predicazioni: le opere malvagie dei suoi fratelli (Genesi 37:2).
Credo che Giuseppe non andrebbe lontano nel moderno business affaristico della predicazione. Viene insegnato a non parlare mai e in alcun caso contro i fratelli, indipendentemente da ciò che essi fanno o dicono. Questa è l'epoca dell'"amore fraterno", della "fratellanza", del "non denunciare; promuovi l'ecumenismo", o così ci dicono i pezzi grossi religiosi. "Invitate i predicatori progressisti e modernisti nelle vostre chiese. Lasciate che predichino dai vostri pulpiti e che preghino durante i vostri servizi. Amateli come fratelli, e sarete di grande aiuto per loro", essi dicono. QUESTA È L'INTENZIONE DEL MALIGNO ed è sempre stata questa fin da quando egli è il Maligno.
Dio ha sempre proibito ai Suoi servitori di stringere amicizia con gli operai del Diavolo. "Uscite di mezzo a loro e separatevene!" "Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma denunciatele!" "Predica la Parola!" "Insisti!" "Rimprovera!" "Esorta!" Questo è l'ammonimento dell'Onnipotente verso i Suoi servitori (2 Corinzi 6:17; Efesini 5:11; 2 Timoteo 4:1-4).
Certamente, a Giuseppe è costato molto prendere posizione contro i suoi empi fratelli, ma alla fine il risultato è stato grande.
Se non sei familiare con la vita di Giuseppe, leggila nel libro della Genesi. Vale la pena servire Gesù! Può costarti ora, ma poi riceverai in abbondanza. Si potrebbe scrivere un libro su Giuseppe. Ma il suo messaggio sulle "opere malvagie dei fratelli" lo rese certamente scomodo per quei fratelli.
Giuseppe non è stato l'ultimo a perdere popolarità a causa di una simile predicazione. Molti cari pastori sono stati messi al bando per aver osato prendere posizione contro le opere malvagie dei fratelli.
Il modo per essere popolari nel mondo è predicare la fratellanza tra gli uomini, non guardare mai al male in alcun uomo, ma elogiarne sempre il bene. "C'è del bene in ogni uomo", così dicono i modernisti - MA non è quello che il Signore Gesù predicò, eppure "Egli stesso conosceva quello che era nell'uomo" (Giovanni 2:25).
4. Mosè Fu Contro la Schiavitù del Popolo di Dio
Mosè fu un predicatore impopolare - l'argomento delle sue predicazioni: "Lasciate andare il mio popolo!" Faraone è morto, ma i suoi rappresentanti rimangono. Figurativamente parlando, i suoi discendenti vivono ancora oggi, e operano nella religione. Essi fanno del loro meglio per tenere il popolo di Dio in schiavitù e in sottomissione.
Ad alcune persone non piace il papa di Roma, ma certamente non è necessario andare a Roma per trovare un papa. C'è abbondanza di papi in America. Non si definiranno papi, ma dettano legge alle chiese e ai predicatori nella stessa maniera.
Vi dico questo nell'amore, Dio mi sia testimone. Vi dico la verità nel timore di Dio, sapendo che io per primo devo rispondere all'affermazione che sto per fare: Alcuni cari predicatori non si muovono e non agiscono fino a quando non hanno ricevuto ordini da una qualche sede centrale. Quando i pezzi grossi fanno conoscere la loro volontà, allora i piccoli predicatori agiscono di conseguenza. DIO ABBIA PIETÀ!
Non capisco perché la gente predica grazia, grazia, grazia, e poi mette la gente in schiavitù! La Parola ci dice:"Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi" (Giovanni 8:36).
Dio abbia pietà del predicatore che diventa pastore di una congregazione di credenti, accetta i loro soldi come salario, e poi permette a qualche capo denominazionale di dirgli cosa predicare, cosa fare e quando farlo! Non posso in coscienza comprendere un uomo del genere.
Ecco il testo usato da Mosè: "Poi l'Eterno disse a Mosè: Va' dal Faraone e digli: 'Così dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo perché mi serva'" (Esodo 8:1).
Alcune preziose persone non hanno tempo per servire Dio oggi. Sono troppo occupate con i loro programmi. Credo nella giusta misura di programmi, quando sono fatti "con dignità e ordine", ma una buona percentuale dei programmi moderni deve essere buttata via. Chi proclama il nome di Gesù deve andare per le strade e per i sentieri a predicare il sacrificio di Cristo a un mondo morente.
Il mondo si sta avvicinando a grandi passi all'inferno mentre un gruppo di gente di chiesa siede a sorseggiare il tè, sgranocchiare biscotti e discutere "modi e mezzi". Se leggessero le loro Bibbie, allora scoprirebbero che è la via della croce che conduce a casa, e anche ai mezzi.
Dobbiamo prima dare noi stessi al Signore, e poi andare presso l'umanità morente ad annunciare il messaggio della salvezza: Cristo morto per noi sulla croce e risorto!
Il popolo d'Israele era in schiavitù sotto Faraone. Essi non osavano muoversi senza un suo comando.
Decine di milioni di persone che vanno in chiesa oggi sono in schiavitù sotto i capi delle denominazioni. Questi credenti non osano donare i loro soldi ad altri all'infuori dei canali stabiliti dalla denominazione. Essi non osano andare ad adorare Dio in alcun altro luogo che non abbia la loro etichetta, e anche allora devono comunicare ogni cosa alla "chiesa madre". Predicano grazia nel mondo, e praticano legalismo e schiavitù.
Dio abbia pietà di quelle persone che affermano di credere in Gesù come Salvatore delle loro anime ma non si fidano di Lui per essere guidati in merito a dove provvedere sostegno economico, dove adorare o dove andare a scuola!
Credo nella lealtà della chiesa, MA SOLO QUANDO CONDUCE LO SPIRITO! Credo nella libertà Cristiana! Credo nella grazia di Dio! Mi sono sempre rifiutato di lasciare che qualche uomo, o gruppo di uomini, mi imponesse cosa fare o in quale luogo di culto andare o dove predicare!
Mosè predicò libertà per il popolo di Dio. Una gran quantità di essi furono uccisi, e un gran numero di essi furono feriti nei loro sentimenti. Ma Dio deve aver avuto in gran considerazione Mosè, poiché alla sua morte Egli stesso lo prese e lo seppellì (Deuteronomio 34:5-6).
Pochi cari predicatori oggi si stanno liberando dai legami e vogliono questa libertà per i loro fratelli. Costa! Costa terribilmente, ma molto più grande sarà la ricompensa di Dio nel Suo gran giorno.
5. Nathan Predicò a un Grande Uomo il Suo Peccato
Nathan fu un predicatore impopolare. Egli non ottenne un riconoscimento onorario dall'Università di Gerusalemme, però ubbidì alla sua chiamata! Il suo argomento fu: "Tu sei quell'uomo!"
Questo tipo di predicazione non è mai stato in voga. Non è gradito oggi, e l'uomo che predica quel tipo di Vangelo è impopolare. Oggi, in questa epoca moderna e progressista, non si vuole che il predicatore indichi la gente o li chiami per nome. Si potrebbero offendere!
Nathan predicò il suo sermone a un uomo potente - al re stesso! Egli predicò un sermone infuocato con parole facilmente comprensibili, e guardandolo dritto negli occhi gli disse: "Tu sei quell'uomo!" (2 Samuele 12:7).
Sono tutti uguali per Nathan. Pesci grandi e pesci piccoli - non c'era differenza per Nathan. Egli ricevette da Dio un messaggio da proclamare, ed egli lo proclamò esattamente come lo aveva ricevuto da Dio.
Ogni ministro del Vangelo ha un messaggio da annunciare, e guai a quel predicatore che non lo annuncia esattamente come l'Eterno Iddio lo ha dichiarato.
TRISTE, MA VERO: Nell'attimo in cui un piccolo servitore di Dio riceve qualche riconoscimento da una personalità importante, egli dimentica Dio e i Suoi desideri. Si inchina e si abbassa e si vende al sistema religioso in modo da ottenere una posizione elevata.
In quale Dio credono alcune persone? Se Dio può salvare un giovane e chiamare quel giovane a predicare la Sua Parola, non credete che DIO gli darà un posto per predicare quel messaggio? IO SI!
Gesù disse ai Suoi discepoli, in Marco 11:22, "ABBIATE FEDE IN DIO"! Se mettiamo la nostra fiducia in Dio, se cerchiamo prima il Suo regno, allora Egli si prenderà perfettamente cura del resto (Matteo 6:33). I discepoli informarono i governanti dei loro giorni dicendo: "Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini" (Atti 5:29).
Dio ci dia di più predicatori che ascoltino prima il messaggio da Dio, e poi annuncino il messaggio di Dio esattamente come Dio ha detto! Il luogo in cui trovare quel messaggio è la Parola di Dio.
6. Elia Era Contro i Profeti di Baal
Elia è il nostro sesto predicatore impopolare. Non avrebbe il primo posto nei moderni programmi. Verrebbe definito "profeta di sventura" - una persona che guarda sempre al lato negativo delle cose - un "predicatore di calamità".
Elia non sarebbe mai stato invitato a predicare un sermone ecumenico. Egli predicava il giudizio a venire. Egli arrivò al punto di predicare che non vi sarebbe stata né pioggia né rugiada per tre anni.
Elia pregò che Dio chiudesse i cieli e fermasse la pioggia (Giacomo 5:17). Non troverete che Elia andava girando per il paese pregando: "Dio, benedici la nostra terra". Egli sapeva che Dio non l'avrebbe benedetta a meno che essi non si fossero ravveduti.
Dio non benedirà le nostre nazioni a meno che non torniamo in noi stessi e confessiamo i nostri peccati; e in molti luoghi questo deve iniziare proprio dal pulpito, e dai predicatori, se mai possa raggiungere le panche delle chiese. Un predicatore che non predica il giudizio di Dio ha bisogno di andare all'altare e confessare i propri peccati. "Dio è amore", ma è anche "un fuoco consumante" (1 Giovanni 4:8; Ebrei 12:29).
Elia fu un grande predicatore, ma fu anche molto impopolare (1 Re 17:1). Leggete la storia della sua vita nell'Antico Testamento.
7. Micaia Non Era in Vendita
Il settimo predicatore impopolare di cui discuteremo è Micaia. Questo servitore di Dio oggi verrebbe definito "rozzo". Oggi gli si direbbe: "Fratello Micaia, hai ancora bisogno di ammaestramento; ti aiuterebbe ad esprimerti meglio e a comprendere meglio i fratelli".
Vedete, l'argomento di Micaia fu: "Voi profeti siete bugiardi!" (2 Cronache 18:22). Un tale linguaggio oggi verrebbe certamente bandito dagli "eruditi". "Che modi! Chiamare dei fratelli bugiardi!" Ma Micaia lo fece!
Ci sono ancora molti che si presentano in veste di servitori di Dio e si pavoneggiano come ministri del Vangelo ma che in realtà sono soltanto dei bugiardi. Paolo li descrive in 2 Corinzi 11:13-15. Il Diavolo non è uno sciocco. Egli opera dall'interno della chiesa. Egli cerca di mettere le mani sul pulpito. E, triste ma vero, egli lo ha già fatto in molti luoghi.
Micaia finì in prigione per aver predicato la verità del Signore (2 Cronache 18:12-34), ma egli fu uno di quei predicatori che non erano "in vendita"!
Conosco alcuni predicatori che un tempo furono tizzoni ardenti; ora non hanno calore sufficiente neppure per riscaldare se stessi. Pregavo insieme ad alcuni di loro quando non avevano soldi per pagare le bollette e il giorno della riscossione si avvicinava. E anch'essi pregavano. Oggi, alcuni di loro sono dottori. Qualcuno deve avergli dati un dottorato in teologia nel corso degli anni, e per qualche motivo, non pregano più e non predicano più.
Il prezzo di alcune persone è così basso che non sarebbero utili neppure in un mercatino delle pulci. Ma Micaia non era in vendita. Egli preferì la prigione piuttosto che tradire il suo Signore.
8. Geremia Predicò Continuamente Sul Giudizio a Venire
Geremia, il profeta piangente! (Non ci sono state abbastanza lacrime in alcuni pulpiti negli ultimi dieci anni, da togliere le sigarette da bocca a certi pastori. E quello - il vizio del fumo - è un'indicazione di uno dei motivi per cui non ci sono più lacrime nei pulpiti oggi. I predicatori che sbuffano fumo non piangono per i peccatori).
Geremia sentiva come un fuoco ardente nelle sue ossa. "Ma la sua parola era nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa" (Geremia 20:9). L'unico fuoco che alcuni moderni predicatori hanno è quello che c'è nelle loro pipe. I loro cuori sono freddi come i sermoni modernistici dai quali hanno ricevuto i loro incarichi. Geremia ricevette il suo dall'Iddio Onnipotente: "Non temere!" (Geremia 1:8).
Geremia avrebbe avuto tempi difficili a trovare una chiesa nel "sistema" moderno. Ogni sermone che egli predicò era sul traviamento e sul giudizio. "Giudizio! Giudizio! Giudizio!" era il suo testo. Oggi verrebbe accusato di essere antiquato. Le folle della società moderna dichiarerebbero che i suoi sermoni sono come un disco incantato.
Molti predicatori fanno del loro meglio per tirar fuori un nuovo sermone per ogni servizio, ma nella maggior parte dei casi ciò non è affatto necessario. È necessario che lo stesso messaggio sia predicato più e più volte - sempre però che si tratti del Vangelo. La maggior parte delle persone presta scarsa attenzione al sermone - e una buona percentuale di loro non lo mette per niente in pratica! Perciò, è importante predicare e predicare e predicare e predicare il messaggio che Egli ci ha dato, fino a quando la gente si comporterà di conseguenza!
Il predicatore che martella e martella e martella fino a quando un po' di Vangelo penetri nel cuore, può non essere popolare e apprezzato tra la gente dell'era moderna, ma è apprezzato da Dio - ed è solo questo che conta.
Misero Geremia in un pozzo, ma Dio lo liberò. Preferirei di gran lunga essere in un pozzo per la gloria di Dio piuttosto che essere su un piedistallo e accettare il compromesso con progressisti ben vestiti e ballare alla musica di qualche sistema denominazionale.
Grazie a Dio per i profeti che sanno piangere e condiscono i loro sermoni con lacrime che giungono dai loro cuori spezzati per i peccati della loro gente! Si parla tanto dell'acqua del battesimo, ma ciò di cui abbiamo bisogno è di vedere un po' d'acqua negli occhi di predicatori dal cuore spezzato; e quando la vedremo lì, vedremo lacrime anche tra i credenti dispiaciuti per il loro peccato. Ma, naturalmente, anche questo non è popolare; non in questi giorni di progressismo.
Ho scritto questo messaggio principalmente per i credenti; ma se avete letto queste parole e non siete salvati, Dio vi conceda che proprio ora possiate confessare a Lui il vostro peccato e crediate al Signore Gesù Cristo e siate salvati.
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