ESEMPI
Visitavo un manicomio; mi accompagnava il vice Direttore. Quante miserie! Nel reparto furiosi risuonavano urli e bestemmie. Quanta tristezza a veder legati con la camicia di forza certi infelici!
L'impressione più dolorosa io l'ebbi quando assistetti alla refezione.
Un uomo trentenne teneva in mano una scodella e mangiava come i bruti. Chiesi a chi mi guidava: Chi sarebbe costui?
- E' un ragioniere, da tempo ricoverato... Quel tale, silenzioso, che passeggia, è un Sacerdote. Quell'altro è un professore di lettere. Guardi quel signore, fiero nel volto! E' un Tenente Colonnello d'artiglieria, che crede di essere divenuto re. Quest'altro è un medico... -
Sentendo ciò, rientrai seriamente in me: Un giorno costoro ragionavano bene; la loro intelligenza era limpida e forse tra i colleghi di studio erano i più eminenti. Oggi invece sono pazzi!...
E chi potrebbe ardire d'insuperbirsi di un talento, che si potrebbe perdere da un momento all'altro? La natura umana è cosi debole!
A Marsala mi fu presentata dai parenti una signorina, affinchè la benedicessi. La giovane era robusta e rubiconda. Dall'aspetto si sarebbe detta sanissima; ma l'improvviso ridere e lo sguardo irrequieto rivelarono il suo stato miserevole.
Chiesi ai parenti: E' stata sempre così la giovane?
- No; è impazzita due anni addietro. - E la causa?
- Un sogno spaventoso. Sino alla sera precedente era tranquilla. Nella notte sognò cose terrificanti e l'indomani si alzò pazza! -
A voler riflettere sulla debolezza del sistema nervoso, ci sarebbe davvero da preoccuparsi. Che Iddio ci liberi da simili disgrazie!
IL GRANDE ABUSO
Quanto si è detto serva a mantenerci nell'umiltà, qualora avessimo un'intelligenza superiore.
Intratteniamoci ora sulla responsabilità del talento dell'intelligenza. Quale uso si fa, d'ordinario, di questa nobile facoltà mentale? Osserviamo quello che si fa nel mondo e che è frutto d'intelligenza.
Taluni, avendo un buon corredo di istruzione ed anche capacità di scrivere, si dànno alla pubblicazione di romanzi o di riviste. Non è il bene del prossimo che li sprona al lavoro, bensì l'interesse personale, che ordinariamente è il denaro. Conoscendo i pubblicisti che facilmente vengono letti gli scritti che accarezzano le impure passioni, mettono su dei libri pornografici, seminando così la immoralità. Un libro cattivo in circolazione è come un demonio che va in giro per il mondo. Chi può misurare il male della cattiva lettura?
Allorchè lo scrittore immorale si presenterà a Dio per rendere conto della sua vita, si sentirà dire: Servo iniquo! Io ti affidai il talento dell'intelligenza. Se tu non l'avessi trafficato per niente, se avessi nascosto il talento sotto terra, io ti avrei giudicato con un certo qual rigore. Ma poichè te ne sei servito per rovinare le anime, per spingerle al peccato, poichè mi hai rapito coloro che io avevo redento, quale rigore devo ora usare con te?... Va' a soffrire tanti inferni, quante anime mi hai rubato!... Se avessi io dato la tua intelligenza ad altra persona, quanto bene avrebbe fatto!... -
Certi scrittori, che hanno la penna di oro e la intingono nel fango, meditino il rendiconto finale e facciano marcia indietro.
La musica diletta. Iddio fa sorgere qua e là dei piccoli o grandi geni musicali. Alcuni si danno alla musica sacra, altri a quella profana, ma moralmente sana. Taluni invece impiegano il talento musicale per spingere le anime alla disonestà, al fango del vizio, con quelle armonie che dovrebbero sollevare gli animi al Creatore.
Questi musici compositori che adoperano in male il talento ricevuto, come si troveranno un giorno davanti al sommo Dio?
La pittura e la scultura sono arti belle. Ma quando gli artisti riproducono immagini indecenti, di quanti sguardi e desideri cattivi sono causa?... Questo è l'uso dei talenti dell'arte?
Gli artisti della televisione e dei films, che impiegano la loro intelligenza nell'escogitare scene provocanti, pensano alla loro grande responsabilità?
L'inferno c'è; Gesù Cristo l'ha assicurato ripetutamente. Vi andranno inesorabilmente gli operatori del male. A coloro che abusano del talento avuto, dirà un giorno Gesù: Andate nel luogo dei tormenti, servi infedeli! A voi è riservato il pianto e lo stridore dei denti! -
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per capirci
Pagine
GIACOMO 1, 2-4
Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)
Emmanuel
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ciao
per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere
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