per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

giovedì 25 novembre 2010

I ricordi

Abbiamo finora considerato i doni pu­ramente materiali, quali sono il corpo con i suoi sensi e le ricchezze. Ma il Si­gnore ha dato ad ognuno altri talenti, cioè le facoltà dell'anima: la memoria, l'intelligenza e la volontà. Quanto più è nobile il dono, tanto più dev'esserne la responsabilità.

Ora cominciamo a considerare la memoria, cioè la facoltà di ricordare, per cui si rende presente alla mente ciò che è già passato. Anche gli animali hanno la memoria, ma questa è puramente sen­sitiva; le creature ragionevoli hanno in­vece la memoria sensitiva e quella intel­lettiva.

Non tutti hanno la stessa capacità di ricordare. Coloro che hanno avuto dal Signore una buona memoria, non attri­buiscano a sé il merito. La memoria si potrebbe perdere in un attimo ed anche irreparabilmente.


PERCHE' CHIAMARMI PRETE?


In un manicomio della Sicilia è attual­mente ricoverato un Sacerdote di mia conoscenza. Eravamo compagni d'infan­zia, frequentavamo la stessa classe e di­venimmo tutti e due Ministri del Signore. Dopo pochi anni di vita sacerdotale, trascorsi nel ministero della predicazio­ne ed in opere di apostolato, il mio amico, in seguito a forte esaurimento ner­voso dovuto a troppo studio, fu ricove­rato nel manicomio, ove sta da circa trenta anni.

Chi va a visitarlo, resta meravigliato a constatare come l'infelice abbia per­duto completamente la memoria. Infat­ti la risposta è questa: Ma perchè mi chiamate Prete? Io non sono stato mai Prete! -

Dunque, chi ha felice memoria non monti in superbia, ma la utilizzi in be­ne, finchè Iddio gliela conserva.


FRENARE CERTI RICORDI

Potrebbe esserci abuso di memoria e quindi motivo di responsabilità? Di cer­to; è necessario vigilare affinché questo talento frutti soltanto in bene.

Per mezzo della memoria, come si è detto, il passato si rende presente. Se quello che si ricorda è un male, potrebbe divenire una spinta al peccato.

Ecco degli esempi. Con l'andare del tempo, sogliono dimenticarsi o attutirsi grandi dolori. In un momento di oziosità si presenta alla memoria una grave of­fesa, già passata in oblio. Se si dà liber­tà alla memoria, richiamando persone, parole e circostanze, entra il turbamento nell'anima, rivivono le impressioni e su­bito si può riaccendere in cuore il fuoco dell'odio, con pensieri di avversione, di vendetta o d'imprecazione.

Si è avuta la disgrazia di una cattiva occasione di peccato. Dopo anni, in con­seguenza di uno scritto che si rivede, di una fotografia che capita tra le mani, di un fulmineo ricordo, ecco farsi di nuovo presente là scena del male, con tutte le sué attrattive. Se non si tronca subito il brutto ricordo, se non si frena la me­moria, pullulano in mente i cattivi pen­sieri, insorgono i perfidi desideri del ma­i e si risveglia la passione.

Iddio potrebbe dire in simili circostan­ze - Ma perchè, o anima, t’ho dato la memoria? Vuoi servirtene per offender­mi?... Dimentica... pensa ad altro!... In­vece di ricordare i torti ricevuti dagli al­tri, ricorda i torti che nel passato hai fat­to a me! Domandamene perdono con tut­to il cuore e tu perdona di cuore chi ti ha offeso!... Invece di ricordare, o mia creatura, quella persona scandalosa quell'ora di peccato... serviti della me­moria che ti ho dato per ricordare la mia Passione! Pensa quanto ho dovuto sof­frire a motivo dei tuoi peccati e serviti del ricordo del male operato per piange­re le tue colpe!...

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