per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

sabato 19 ottobre 2013

Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio


Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore [= Kyrios], così camminate in lui; radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità [=Theotētos]; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. Colossesi 2:6-12 
Questo brano della Lettera ai Colossesi, manifesta pienamente tutta l'attenzione che l'Apostolo Paolo rivolgeva nel mettere al centro di ogni cosa Gesù Cristo. Egli lo chiama "Signore", utilizzando il termine greco "Kyrios".  Questo termine veniva utilizzato nell'Antico Testamento tradotto in greco per rendere la parola ebraica "Adonai" che è il modo in cui ancora oggi viene letto il tetragramma divino YHWH altrimenti impronunciabile. "Adonai" quindi sostituiva il nome di Dio nell'Antico Testamento, e veniva tradotto in greco con lo stesso termine utilizzato dall'Apostolo Paolo in relazione a Cristo.
esù Crist               
Questo è il "nome al di sopra di ogni altro nome" con cui Cristo è stato sovranamente innalzato (Fil 2:9), ed è il fulcro di tutto il cambiamento della comunità cristiana successiva alla resurrezione.
Se durante il ministero terreno di Cristo, il messaggio era rivolto ai Giudei e riguardava il pentimento e il Regno di Dio in modo generico (leggi Luca 10, Matteo 10), dopo la Sua resurrezione le cose cambiarono in modo radicale in un modo che l'Apostolo Giovanni descrive direttamente per bocca di Cristo:

Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Giovanni 16:12-14 

Durante la vita di Gesù, la sua identità e il suo ruolo non furono compresi neanche dai dodici discepoli, tant'è che alla sua domanda "e voi, chi dite che io sia", soltanto Pietro rispose grazie alla rivelazione del Padre (Mt 16:13-16). Alcuni pensavano che fosse Giovanni battista risorto oppure Elia, Geremia o uno dei profeti. Alla resurrezione però, ogni consapevolezza fu rivista alla luce di questo evento e i discepoli furono trasformati e riempiti dallo Spirito Santo.

L'identità di Cristo fu rivelata in modo più completo, lo scopo del suo sacrificio e della resurrezione poté essere interpretato alla luce delle Scritture. Il messaggio stesso del Vangelo acquisì piena maturità. L'evangelizzazione non riguardava più il fatto che il regno dei cieli si fosse avvicinato ma riguardava la salvezza ottenuta per grazia mediante la fede (Efesini 2:8), attraverso il sacrificio di Cristo. Pietro fece una nuova esperienza che lo portò alla consapevolezza che la salvezza offerta da Dio era destinata anche alle persone di origine non ebraica (Atti 10). L'Apostolo Paolo fu chiamato da Gesù stesso (Atti 9) e messo da parte dallo Spirito Santo (Atti 13) per essere "l'apostolo degli stranieri" (Ro 11:13). Contemporaneamente a tutte queste novità e rivelazioni portate da Dio però, alcune persone cercarono fin da subito di parlare male della "nuova via" (Atti 19:9), mentre altri rimasero ancorati alla tradizione ebraica rinnegando queste nuove esperienze e dando luogo al fenomeno del giudeo cristianesimoQuesto pensiero, insieme allo gnosticismo, rappresentò il più grande pericolo per l'insegnamento cristiano delle origini che si trovò fin da subito a combattere con tutto quello che riguardava le tradizioni degli uomini e non le indicazioni di Dio. Anche i rituali ebraici infatti, pur essendo comunicati direttamente da Dio nel pentateuco, furono ben presto svuotati del loro significato per promuovere un tradizionalismo umano e sterile, così come possiamo leggere già dal primo capitolo del libro di Isaia, intorno al 700 a.C. 

«Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?», dice il SIGNORE;
«io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate;
il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri,
io non lo gradisco
Quando venite a presentarvi davanti a me,
chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili?
Smettete di portare offerte inutili;
l'incenso io lo detesto;
e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni,
io non posso sopportare l'iniquità unita all'assemblea solenne.
L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite;
mi sono un peso che sono stanco di portare.
Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi;
anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto;
le vostre mani sono piene di sangue.
Lavatevi, purificatevi,
togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni;
smettete di fare il male;
imparate a fare il bene; cercate la giustizia,nosti
rialzate l'oppresso,
fate giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova!
Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE;
«anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come la neve;
anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.
Isaia 1:11-18 

Ma possiamo anche ascoltare direttamente le parole che Gesù rivolse ai farisei del suo tempo:

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. Matteo 23:23 

Laddove il giudizio, la misericordia e la fede vennero trasportati in un nuovo patto dunque (Ebrei 8:13), le tradizioni umane continuarono ad essere osservate e idolatrate da alcuni che le reputavano più importanti di ogni altra cosa, e che non riconoscevano il "nome nuovo" di Cristo, la nuova rivelazione che mostrava la sua identità come quella di vero uomo e vero Dio. 
A questo riguardo, l'Apostolo Paolo mette in guardia la comunità di Colossi, esortando a stare attenti del fatto che nessuno tra di loro possa essere fatto preda, possa essere raggirato, sedotto con la [falsa]filosofia e con le tradizioni degli uomini e gli elementi del mondo. 
Infatti, in Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della Deità.
Colossesi 2:9

       [Fonte]

Corporalmente, in quanto Egli si è incarnato, e chi non riconosce questo fatto pubblicamente è un anticristo (2 Gv 7). Ma oltre ad essere pienamente uomo Egli è anche pienamente Dio, e questo è reso con "Theotētos" un termine presente solo in questo passo del Nuovo Testamento e che deriva
da "Theósossia "Dio". 

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio [= Theós].
Giovanni 20:28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio [= Theós] mio!»
1Giovanni 5:20 Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio [= Theós] e la vita eterna.
Romani 9:5 ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio [= Theós] benedetto in eterno. Amen!
Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio [= Theós] e Salvatore, Cristo Gesù.
Ebrei 1:8 parlando del Figlio dice: il tuo trono, o Dio [= Theós], dura di secolo in secolo [...]
Il significato che sta dietro a queste parole è chiaro, e designa Gesù Cristo come Dio. Egli non è una divinità minore, Egli non ha solo una parte della divinità perché in Lui abita corporalmente TUTTA la pienezza della Deità. Proprio questo concetto infatti è la sorgente di tutta la fede cristiana che vede di conseguenza avere tutto pienamente in LuiDal tempo della lettera ai Colossesi sono passati interi millenni ma la situazione in realtà non è cambiata di molto. Ancora oggi sono presenti coloro che vivono secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo, e che cercano di predare con la [falsa]filosofia e con vani raggiri chi non è ancora ben radicato ed edificato in Cristo. Ecco quindi l'attualità di questo insegnamento biblico, che deve mettere in guardia ogni credente sincero affinché possiamo non essere più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, possiamo crescere in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Efesini 4:14,15

Solo a Dio ogni onore e gloria.
Amen.

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