per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

venerdì 1 aprile 2016

La completa armatura di Dio (parte III) : per calzari, lo zelo dato dal Vangelo

Quanto sono belli, sui monti,
i piedi del messaggero di buone notizie,
che annuncia la pace,
che è araldo di notizie liete,
che annuncia la salvezza,
che dice a Sion:
«Il tuo Dio regna!»

Isaia 52:7


I CALZARI DELLO ZELO DATO DAL VANGELO DELLA PACE



[...] mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace [...]
Efesini 6:15  

Dopo la verità per cintura e la giustizia per corazza, l'apostolo Paolo identifica come calzari dell'armatura di Dio lo zelo dato dal vangelo della pace. Ispirato probabilmente dall'armatura dei soldati romani (la stessa che indossava il soldato di guardia durante la sua prigionia romana), egli sceglie queste immagini per istruire la chiesa di Efeso a vivere tutte queste realtà spirituali per poter resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il proprio dovere. Dalla cintura e corazza, si passa quindi direttamente ai piedi, come staccando lo sguardo dal centro dell'armatura per rivolgerlo ora alla parte terminale costituita appunto dai calzari. Per quanto possano sembrare dei componenti secondari, essi in realtà garantivano la possibilità di fare lunghe marce e raggiungere il fronte di guerra che spesso per i romani era quasi al limite del mondo conosciuto. Questa immagine è ancora una volta molto adatta, in quanto pure i cristiani hanno il comando di raggiungere tutti i popoli - fino all'estremità della terra - anche se per un motivo completamente diverso e per una guerra non contro uomini, ma contro il regno spirituale della malvagità.

Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra».
Atti 1:6-8


Se la cintura e la corazza sono elementi principalmente di sostegno e difesa, i calzari sono invece dei componenti che hanno lo scopo di rendere adatti al movimento, e quindi alla conquista. Dopo la resurrezione, i vangeli testimoniano che Gesù comandò di fare suoi discepoli tra tutti i popoli (Mt 28:16-20), e gli Atti confermano questo incarico con le parole "mi sarete testimoni...fino all'estremità della terra". Questa urgenza è stata immediatamente compresa e vissuta dalle comunità cristiane, che dopo poco tempo dalla resurrezione di Cristo raggiunsero quasi i confini dello stesso Impero romano, come appare evidente nelle seguenti immagini.






Il cristianesimo "esplose" rapidamente in tutte le terre bagnate dal Mar Mediterraneo, ma si espanse più silenziosamente anche nel Vicino ed Estremo Oriente, con simile tempestività. Abbiamo infatti testimonianze di comunità cristiane in Armenia e Georgia nei primi secoli, e successivamente Asia Centrale, India ed infine Cina nella prima metà del VII secolo1. Con la potenza dello Spirito Santo, i cristiani si sono mossi immediatamente con lo zelo dato dal vangelo della pace, in ubbidienza al comandamento di Gesù. Senza più distinzione tra Giudeo e Greco, ora chiunque invochi il nome del Signore riceve salvezza unicamente mediante la fede in Cristo. Questa è la buona notizia: la riconciliazione dell'uomo con Dio Padre, attraverso il Figlio. Una notizia di pace che di per sé procura lo zelo necessario per la condivisione e l'annuncio. Uno zelo che Paolo conosceva molto bene.
 
Perché se evangelizzo, non debbo vantarmi, poiché necessità me n'è imposta; e guai a me, se non evangelizzo!
[...]
Poiché, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero; con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge, mi sono fatto come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge; con quelli che sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri.
1Corinzi 9:16/19-23 

Al fine di partecipare al vangelo insieme ad altri, Paolo ha sofferto lapidazioni, naufragi, percosse, pericoli per le strade, veglie, fame e sete, freddo, nudità, preoccupazioni (2 Cor 11). Tutto al fine di condividere con altri il privilegio della pace con Dio, cercando di portare alla salvezza quante più persone possibili, di quanti più gruppi (etnici/sociali) possibili. Questo è lo zelo che raccomanda agli efesini di calzare. E, in quanto lettera nel canone neotestamentario, questo è lo zelo che il Signore stesso raccomanda ad ogni suo figlio e ad ogni sua figlia di calzare. C'è chi, forte di una conoscenza storica, vede questa missione come già interamente realizzata, insultando l'eterna Parola di Dio con un relativismo insensato. Certo, la Chiesa in duemila anni di storia ha raggiunto le estremità del mondo, ma ha anche visto il suo messaggio originario contaminarsi dalla comodità, dalla sete di potere, dal tradizionalismo e dalle correnti filosofiche secolari. Purtroppo, come è successo a Israele (Ro 10:2), anche alla Chiesa visibile può accadere di avere zelo per Dio ma senza una conoscenza esperienziale. E questo zelo senza conoscenza, non è sano. Non è il genuino zelo dato unicamente dal vangelo della pace. 

No, la missione non è conclusa, perché la nascita di ogni nuova generazione rinnova l'urgenza dell'annuncio con la potenza dello Spirito Santo. La missione non è conclusa perché folle di cristiani nominali non hanno ancora avuto la possibilità di comprendere il messaggio della salvezza e vivere la realtà della pace con Dio. La missione non è conclusa perché in cinquanta Paesi del mondo, i cristiani sono perseguitati, arrivando all'assurda cifra di 50-70.000 cristiani internati nei campi di concentramento nella sola Corea del Nord2. La missione non è conclusa perché "Ecclesia semper reformanda est", ossia la Chiesa ha sempre bisogno di essere riformata specchiandosi nella Parola di Dio per correggersi continuamente. Oggi, nel XXI secolo, il mondo ha ancora un disperato bisogno di ascoltare l'annuncio del vangelo per ravvedersi e seguire Cristo; e la Chiesa ha un disperato bisogno di trasformarsi mediante il rinnovamento della propria mente per conoscere per esperienza quale sia la buona, gradita e perfetta volontà di Dio (Rom 12:2).

Senza i calzari, i soldati romani potevano solo restare immobili, o camminare ferendosi i piedi. Senza lo zelo dato dal vangelo della pace, i cristiani possono solo restare immobili (senza aver alcuna influenza nella società e nelle proprie relazioni) oppure camminare e ferirsi a causa della fonte delle loro attività: azioni che non scaturiscono dal vangelo ma dal proprio orgoglio, attivismo, senso di inadeguatezza, etc. 

Riconoscete che il SIGNORE è Dio;
è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi;
siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura.

Salmo 100:3


Ogni credente (e ogni persona, in generale) ha il bisogno di fermarsi. Riconoscere anche oggi, in questo momento, che il Signore è Dio. Riconoscere che è lui che ci ha fatti e che noi siamo suoi. Noi, la Chiesa eletta unita all'Israele eletto, siamo il suo popolo e gregge di cui egli ha cura. Il Signore ha cura di noi, e persino i capelli del nostro capo sono contati (Mat 10:30). Per questo motivo, sostenuti dalla sua verità e protetti con la sua giustizia, possiamo e dobbiamo marciare nella guerra contro le forze spirituali della malvagità, indossare i calzari dello zelo dato dal vangelo della pace e predicare la Parola di Dio partendo dalle persone che ci stanno più vicino per raggiungere infine le più lontane. Fino all'estremità della terra.  

da davidegalliani.com 

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