Perseverare nella pace.
Questo deve essere l’obbiettivo di ogni cristiano. In un mondo dove la
violenza è sempre più diffusa. Dove l’inquietudine e la sofferenza,
soprattutto quella interiore è in continua espansione, la pace è più che
mai necessaria. Il Signore Gesù elogia grandemente coloro che la
cercano. Nel sermone del monte lo sottolineò chiaramente: “Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5,9).
I cristiani sono figliuoli di Dio. Per questo motivo devono
avere lo stesso desiderio del loro Padre celeste. Adoperarsi per la
pace. L’apostolo Paolo per questo motivo spronava i suoi lettori a
cercare la pace con Dio e con il prossimo. A Timoteo per esempio disse
di perseguire “… la giustizia, la fede, l'amore e la pace con quelli che con cuore puro invocano il Signore”
(2Timoteo 2,22). Anche ai cristiani ebrei trasmise lo stesso
insegnamento, segno della grande importanza che aveva agli occhi del
Signore. Ad essi infatti scrisse: “Procacciate la pace con tutti …” (Ebrei 12,14). Questo è l’obbiettivo del credente in Cristo. La pace.
Cristo, il Signore della pace.
Eppure il Signore lo disse chiaramente a coloro che lo seguivano. Il mondo non è in grado di donare la vera pace. Niente e nessuno può trasmetterla a coloro che ne hanno bisogno. Solo il Salvatore la possiede e quindi solo Lui può elargirla ai bisognoi.
Ora più che mai l’uomo ha realmente bisogno di quella pace. Questo mondo ormai saturo di violenza ha una sola via d’uscita. Una sola via di scampo al fine di calmare quella inquietudine che attanaglia il proprio cuore. Il Salvatore, il Signore della pace. Per questo motivo l’avversario delle nostre anime fa di tutto pur d’impedire che le anime trovino la loro sola speranza di vita eterna. Che conoscano il Solo vero Dio e Colui che ha mandato, Gesù Cristo (Giovanni 17,3).
Noi però non dobbiamo avere paura. I cristiani sanno che il Cristo ha vinto Satana e che quindi è più forte di lui. Con il Signore della pace, la Chiesa non ha ragione di temere alcunché. Lui la guida nel continuo e la proteggerà da ogni male dandole la forza di superare qualsiasi avversità. Bisogna solo avere fiducia. Fede in Gesù e nella sua opera, tra cui quella di donare quella pace in grado di cambiare i cuori degli uomini.
Quindi non facciamoci mai vincere dal timore dell’uomo. Impariamo dal salmista il quale essendosi reso conto di chi è Dio, scrisse: “L'Eterno è per me; io non avrò alcun timore; che cosa mi può fare l'uomo?” (Salmo 118,6). Se Iddio è con noi non dobbiamo avere timore alcuno di nessuno. E questo per il semplice fatto che niente è in grado di separarci dall’amore del Padre (Romani 8,35-39). Questa verità dava tanta forza all’apostolo Paolo. Un coraggio che lo rendeva in grado di affrontare ogni persecuzione e opposizione, senza mai reagire con violenza all’odio dei persecutori, bensì coltivando sempre la pace di Gesù nel cuore.
Abbiamo noi gli stessi suoi sentimenti? Oppure vogliamo confidare in noi stessi invece che in Dio? Reagire, rispondendo all’odio con altro odio? Non sia mai! La nostra vita deve sempre essere guidata dalla pace. Oltretutto non dobbiamo mai dubitare del sostegno e della protezione divina. Lui è il nostro rifugio e la nostra salvezza. Il solo che è in grado di liberarci veramente dai nostri nemici (Salmo 18,48).
Di conseguenza, mai cercare di farci giustizia da soli. Iddio ci ha pure avvisato nella sua Parola di ciò. Nell’epistola agli ebrei è stato chiarissimo: “Noi infatti conosciamo colui che ha detto: «A me appartiene la vendetta, io darò la retribuzione», dice il Signore. E altrove: «Il Signore giudicherà il suo popolo” (Ebrei 10,30). Bisogna rimettere ogni cosa nelle mani del Signore, senza mai dubitare di Lui e delle sue promesse.
Dio agirà e non tratterà mai il colpevole per innocente. Lo può fare sia direttamente che tramite i suoi servi, tra i quali spiccano persino le autorità superiori di cui parla l’apostolo Paolo nella lettera ai romani. Il Signore, il quale è Sovrano su ogni cosa, ha stabilito autorità, governanti e magistrati per l’ordine comune, tra cui anche quello di fare giustizia agli afflitti e agli oppressi (Romani 13,1-7). Noi non dobbiamo dimenticare che viviamo in una società nella quale dobbiamo comunque rispettare delle regole, ovviamente fino a quando esse non contrastano con le leggi del Signore e già questo dovrebbe farci comprendere come sia errato e insensato agire di nostra iniziativa quando subiamo torti e ingiustizie. Non siamo allora scettici e dubbiosi rattristando il Signore. Dimostriamo piuttosto di avere piena fiducia nella forza delle “sue mani” e degli strumenti da Lui costituiti.
Operatori di pace! Questo deve essere l’obbiettivo di ogni credente. Nessun cristiano dovrà mia sporcarsi le mani del sangue del suo prossimo. Esso è senza dubbio un peccato gravissimo agli occhi dell’Onnipotente, come d'altronde lo stesso Padre celeste evidenzia in Genesi 9,6: “Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l'uomo a sua immagine”. Ecco cosa succede quando non alberga la pace di Dio nel cuore dell’uomo. Quest’ultimo si farà sempre dominare dal rancore e dalla violenza, e ciò non deve succedere!
No, il cristiano deve sempre schivare ogni forma di violenza, in qualunque modo essa si manifesti. Solo allora potrà veramente definirsi fino in fondo un figliuolo di Dio. Seguace del Signore Gesù Cristo, il quale quando subì delle ingiustizie non cercò di farsi vendetta da se stesso, ma rimise ogni cosa nelle mani del Padre celeste.
Perseveriamo allora nel fare la volontà del Signore, cercando di compiere solo quello che a Lui è gradito. Così facendo ne ricaveremo solo del bene e vedremo sempre di più la sua gloria nella nostra vita fin da adesso. A Lui vada ogni lode in Cristo Gesù il benedetto in eterno!
http://vocechegrida.ning.com/profiles/blogs/perseveriamo-nella-pace
Nessun commento:
Posta un commento