Lo
scopo principale di Satana nell'opporsi a Dio non è quello di
promuovere l'ateismo, ma di promuovere sempre più religione; non gli
interessa provare che non c'è alcun Dio, ma piuttosto essere adorato lui
stesso come dio. Satana non è originale nelle sue opere ma imita e
falsifica quelle di Dio.
Nella Bibbia troviamo i "figli di Dio", ma vi sono anche i "figli del maligno".
Da una parte leggiamo come "Dio produce nei primi sia il volere che l'operare secondo il Suo beneplacito" (Filippesi 2:13), ma ci viene detto che anche Satana "al presente opera nei figli della disubbidienza" (Efesini 2:2).
Se da una parte c'è "il mistero della pietà" (1 Timoteo 3:16), dall'altra c'è anche "il mistero dell'empietà" (2 Tessalonicesi 2:7).
Ci viene detto che Dio, tramite i Suoi angeli, "segna" sulla fronte i servi di Dio (Apocalisse 7:3), così pure apprendiamo che Satana, per mezzo dei suoi agenti, pone un marchio sulla mano destra o sulla fronte dei suoi devoti (Apocalisse 3:16).
Cristo ha una Chiesa, e Satana ha la propria "sinagoga" (Apocalisse 2:19).
Se Cristo è la luce del mondo, così anche Satana "si trasforma in angelo di luce" (2 Corinti 11:14). Come Cristo aveva nominato degli apostoli, così fa Satana scegliendo i propri (2 Corinti 11:13).
Tutto ciò ci permette di considerare un "evangelo" di Satana.
Egli è
all'opera nello stesso campo in cui il Signore ha seminato buon seme.
Cerca di impedire la crescita del grano con un'altra pianta, la
zizzania, che assomiglia al grano stesso. In altre parole, si applica a
neutralizzare l'opera di Cristo per mezzo di un processo di
"imitazione".
L'evangelo
di Satana è un'abile contraffazione e assomiglia così tanto a quello di
Dio, che ne sono ingannati intere moltitudini.
È a questo evangelo di Satana che l'apostolo fa riferimento quando dice ai Galati:
"Mi
meraviglio che da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di
Cristo, passiate così presto ad un altro evangelo; il quale non è un
altro evangelo; ma vi sono alcuni che vi turbano e vogliono pervertire
l'evangelo di Cristo" (Galati 1:6,7).
Questo
falso evangelo veniva annunciato fin dai tempi dell'apostolo, ed era
stata persino pronunciata la più terribile delle maledizioni verso
coloro che lo predicavano.
Infatti così l'apostolo prosegue: «Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto» (Galati 1:8).
Cercheremo ora di esporre questo falso vangelo.
L'evangelo
di Satana non è un sistema di principi rivoluzionari, né un programma
di anarchia, non promuove lotte e guerre, ma persegue pace e unità.
Non
cerca di mettere la madre contro la figlia né il padre contro il
figlio, ma promuove quello spirito fraterno per cui l'umanità viene
considerata come un'unica e grande fratellanza.
Non cerca di umiliare l'uomo naturale, anzi, ma cerca di migliorarlo e di elevarlo, esalta l'educazione e la cultura e fa appello al meglio che c'è in noi.
Mira
a fare del mondo un habitat congeniale e confortevole in cui l'assenza
di Cristo non sarebbe neppure notata, né sarebbe sentito alcun bisogno
di Dio.
Aspira
a far sì che l'uomo si occupi così tanto di questo mondo da non aver
più tempo né inclinazione per occuparsi del mondo a venire.
Propaga
il principio del sacrifizio di sé stessi, della carità e della
benevolenza, e ci insegna a vivere per l'altrui bene, come pure ad
essere gentili con tutti.
Fa
un forte appello alla mente carnale ed è popolare fra le masse perché
ignora la solenne realtà che l'uomo è una creatura decaduta per natura,
estranea alla vita di Dio, ed è morta nelle trasgressioni e nei peccati,
e ovviamente ignora l'unica speranza per l'uomo risiede nella
rigenerazione che solo Dio può compiere.
In contrapposizione all'Evangelo di Cristo, l'evangelo di Satana insegna perciò una presunta salvezza per opere.
Esso
inculca la giustificazione davanti a Dio sulla base dei propri meriti.
La sua frase sacramentale è "sii buono e fa del bene", ma non vuole
riconoscere che nella carne non dimora alcun bene.
Annuncia
la salvezza tramite un buon carattere, invertendo l'ordine della Parola
di Dio - cioè il buon carattere come risultato e frutto della salvezza.
Le
sue ramificazioni ed organizzazioni sono molteplici: associazioni,
partiti, club, ecc. Coltivare l'uomo vecchio viene considerato più
pratico che creare un uomo nuovo in Cristo Gesù, e si aspira alla pace
ignorando del tutto il Principe della pace.
Gli apostoli di Satana.
Gli
apostoli di Satana non sono tanto individui notoriamente riprovevoli,
spacciatori di droga, tenutari di bordelli e trafficanti di schiavi, ma possono essere benissimo ministri di culto, regolarmente ordinati. Migliaia
fra coloro che occupano i pulpiti d'oggi non si considerano più tenuti a
presentare i tratti fondamentali della fede cristiana, avendo distolto
le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole.
Invece
di mettere in evidenza quanto grande sia la nostra condizione di
peccatori davanti a Dio e le sue eterne spaventevoli conseguenze, essi
lo minimizzano dichiarando che il peccato è semplice ignoranza oppure
l'assenza di bene.
Invece
di ammonire i loro uditori a "fuggire dall'ira a venire", essi rendono
Dio un bugiardo dichiarando come sia troppo amorevole per mandare
qualcuna delle Sue creature al tormento eterno. Invece di dichiarare che
senza spargimento di sangue non c'è perdono dei peccati (Ebrei 9:22),
essi semplicemente esaltano Cristo come "un grande esempio" ed esortano
i loro ascoltatori a "seguirne le orme". Di loro si può dire questo: poiché,
ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria
giustizia, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio (Romani 10:3).
Il
loro messaggio può anche sembrare molto plausibile e i loro propositi
possono apparire molto degni di lode, di loro però leggiamo che tali
falsi apostoli, infatti, sono degli operai fraudolenti, che si
trasformano in apostoli di Cristo, e non c'è da meravigliarsi, perché
Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se
anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui
fine sarà secondo le loro opere (2 Corinti 11:13-15).
Oltre
al fatto che oggi centinaia di comunità cristiane sono prive di un
conduttore che dichiari l'intero consiglio di Dio e presenti l'unica Via
di salvezza, dobbiamo pure constatare come sia improbabile che la
maggioranza della gente in queste chiese apprenda la verità da sola.
Il
culto di famiglia, laddove si legge in casa insieme ai propri cari una
porzione della Parola di Dio, anche nelle case dei cristiani di nome,
appare in larga parte una cosa del passato.
Non
si espone fedelmente la Bibbia dal pulpito e non la si legge nei
banchi. Le esigenze di quest'epoca affannosa sono così tante che c'è
sempre meno tempo e sempre minore inclinazione a prepararsi per
incontrare Dio.
Per
cui la maggioranza è troppo indolente per prendere l'iniziativa, e
viene lasciata alla mercé di coloro che vengono pagati appunto per
interessarsi loro di queste cose, e molti dei quali tradiscono la loro
fiducia studiando ed esponendo problemi sociali ed economici piuttosto
che gli Oracoli di Dio.
La via che sembra diritta.
In Proverbi 14:12 leggiamo: c'è una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte.
Questa
"via" che "sfocia nella morte" è l'inganno del Diavolo, la via della
presunta salvezza attraverso ciò che l'uomo stesso può conseguire. È una
via che "sembra diritta", cioè, che viene presentata in modo tanto plausibile da compiacere l'uomo naturale; essa viene presentata in modo così sottile ed attraente, che si raccomanda da sola all'intelligenza di quanti l'odono.
Proprio
perché si appropria della terminologia religiosa, qualche volta fa
appello alla Bibbia alla ricerca di un sostegno (quando questo si presti
al caso), essa mette in bella mostra nobili ideali, viene proclamata
anche da persone che vantano alti titoli di studio teologici, ed ecco
che intere moltitudini abboccano come pesci davanti ad un'amo
luccicante.
Il successo di un falso dipende in larga parte da quanto si avvicini all'originale. L'eresia non è mai una negazione totale della verità, ma piuttosto la sua perversione.
Ecco
perché una mezza bugia è sempre più pericolosa di una palese. Quando il
padre della menzogna sale sul pulpito, non nega mai palesemente le
verità fondamentali del cristianesimo, ma le riconosce tacitamente,
procedendo poi a darne un'interpretazione erronea ed una falsa
applicazione.
Facciamo degli esempi.
Non sarebbe tanto stupido
da annunciare baldanzosamente la sua mancanza di fede in un Dio
personale; ma ne dà per scontata l'esistenza, fornendo poi una falsa
descrizione del Suo carattere; annuncia
che Dio è il Padre spirituale di tutta l'umanità, mentre la Scrittura
dice chiaramente che noi siamo solo creature, e che possiamo essere figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù (Galati 3:26) e che a tutti coloro che l'hanno ricevuto, ha dato l'autorità di diventare figli di Dio (Giovanni 1:12).
Inoltre
dichiara che Dio è troppo misericordioso per mandare all'inferno un
membro qualsiasi della razza umana, proprio quando Dio stesso ha detto: se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco (Apocalisse 20:15).
Ancora:
Satana non sarebbe così sciocco da ignorare la figura centrale della
storia umana - il Signore Gesù Cristo; al contrario, il suo evangelo Lo
riconosce come l'uomo migliore mai vissuto. Attira l'attenzione sulle
Sue opere di compassione e di misericordia, sulla bellezza del Suo
carattere e la nobiltà del Suo insegnamento. Fa grandi lodi della Sua
vita, ma viene del tutto ignorata la Sua morte vicaria, l'opera
fondamentale di espiazione sulla croce è messa in secondo piano, così
come la Sua trionfante risurrezione corporea dalla tomba.
È un evangelo senza sostanza, quello di Satana, che presenta spesso
un Cristo impotente e sofferente, non certo Dio il Figlio manifesto
nella carne per compiere l'espiazione per degli immeritevoli peccatori,
ma semplicemente un "uomo ideale".
In 2 Corinti 4:3 troviamo un testo che dà molta luce all'argomento in questione: se
il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla
via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo
ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo
della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.
Satana
acceca le menti degli increduli nascondendo loro la luce dell'Evangelo
di Cristo, e sostituendolo con il proprio evangelo. È quanto mai
appropriato, infatti, che egli venga definito: diavolo e Satana che seduce tutto il mondo (Apocalisse 12:9).
Facendo
semplicemente appello "al meglio che c'è nell'uomo" e nell'esortarlo
semplicemente a diventare un "uomo migliore", egli crea una piattaforma
generale in cui può riconoscersi ogni sfumatura d'opinione per
proclamare uno stesso messaggio.
La via che "sembra giusta".
Citiamo ancora Proverbi 14:12: C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte.
È
stato affermato con considerevole veracità che la strada dell'inferno è
lastricata di buone intenzioni. Vi saranno molti nello Stagno di Fuoco
che avrebbero potuto essere lodati per le loro buone intenzioni,
risoluzioni oneste e nobili ideali - coloro che erano giusti nei loro
affari, onesti nelle transazioni commerciali e caritatevoli in tutte le
loro vie; uomini che si vantavano della loro integrità ma che davanti a
Dio cercavano di giustificare sé stessi con la loro presunta giustizia;
uomini che erano morali, misericordiosi e magnanimi, ma che non
avrebbero mai considerato sé stessi colpevoli, perduti, peccatori che
meritavano solo l'inferno e bisognosi di un Salvatore. Tale è la via che
"sembra giusta". Tale è la via che raccomanda sé stessa alla mente
carnale ed a moltitudini di gente ingannata. L'inganno del diavolo è che noi possiamo essere salvati con le nostre proprie opere; laddove Iddio ci dice nella Sua Parola: voi,
infatti, siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non
viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori (Efesini 2:8,9).
L'evangelizzazione che "sembra giusta".
Qualche
anno fa ho conosciuto un fratello, un entusiasta "operaio cristiano".
Per anni quest'uomo si era impegnato nella predicazione pubblica e in
attività religiose, ma da certe frasi ed espressioni che usava, dubitavo
che quest'uomo fosse davvero "nato di nuovo". Nel porgli delle domande,
trovavo che la sua conoscenza biblica difettava su molti punti e che
avesse solo una vaga concezione dell'opera di Cristo in favore dei
peccatori.
Per
un certo tempo, avevo cercato di presentargli la via della salvezza in
modo semplice ed impersonale e di incoraggiarlo a studiare la Parola per
sé stesso, nella speranza che, se egli si trovasse ancora in condizione
di non-salvezza, Dio si fosse compiaciuto di rivelargli il Salvatore di
cui aveva bisogno.
Una
sera, con mia grande gioia, quella persona che aveva predicato
l'Evangelo (?) per così tanti anni, confessò di aver trovato Cristo solo
la sera precedente. Egli riconobbe (erano le sue stesse parole) che
fino ad allora aveva presentato solo "l'ideale di Cristo", ma non il
Cristo della croce.
Sono
convinto che, come quest'uomo, vi siano pure migliaia di altri
evangelisti che, forse, sono stati educati alle scuole domenicali, ai
quali è stato insegnato la nascita, la vita e gli insegnamenti di Gesù
Cristo, che credono nella storicità della Sua persona, che
spasmodicamente si impegnano a seguire i Suoi precetti, e che pensano
che questo sia tutto ciò che è necessario alla loro salvezza.
Frequentemente,
questa classe di persone, raggiungendo l'età adulta, entra nel mondo ed
incontra gli attacchi degli atei e degli infedeli, e viene loro detto
che la persona di Gesù Cristo sia in realtà mai esistita. Le impressioni
della gioventù, però, non possono tanto facilmente essere sradicate, ed
essi rimangono fedeli alla loro dichiarazione che essi "credono in Gesù
Cristo". Ciononostante, quando si esamina meglio la loro fede, troppo
spesso si trova che, seppure essi abbiano creduto a molte cose su Gesù
Cristo, essi non credono in realtà in Lui.
Credono
con la testa che un certo Gesù sia vissuto (e proprio perché credono
questo pensano di essere salvati), ma in realtà non hanno mai deposto le
armi della loro battaglia contro di Lui, non si sono mai abbandonati a
Lui, né veramente creduto col cuore in Lui.
La
semplice accettazione di una dottrina ortodossa sulla persona di Cristo
senza che il proprio cuore sia stato conquistato da Lui e l'intera vita
sia dedicata a Lui, non è altro che un'altra fase di quella via che
"sembra giusta", ma che sfocia nella morte.
Un
semplice assenso intellettuale alla realtà della persona di Cristo, e
nulla di più, è un'altra fase di quella via che "sembra giusta"
all'uomo, ma che in realtà sfocia nella morte: in altre parole, è un
altro aspetto dell'evangelo di Satana.
Ed ora, su quale via stai camminando tu?
Sei
forse sulla via che "sembra giusta", ma che sfocia nella morte; oppure,
sei sulla "via stretta" che conduce alla vita? Hai mai veramente
abbandonato la via larga che conduce alla morte? L'amore di Cristo ha
creato in te avversione ed orrore per tutto quello che dispiace a Lui?
Desideri veramente che Egli regni su di te? (Luca 19:14).
Ti appoggi completamente sulla Sua giustizia e sul Suo sangue per essere gradito a Dio?
Coloro
che ripongono la loro fiducia in una forma esteriore di pietà, come il
battesimo o la confermazione, o coloro che cercano di essere religiosi
perché sarebbe un segno di rispettabilità; coloro che frequentano una
chiesa solo perché è buono farlo, oppure coloro che aderiscono ad una
determinata denominazione perché pensano così di divenire cristiani...
Tutto questo è la via che "sfocia nella morte" - morte spirituale ed
eterna.
Per
quanto pure siano le motivazioni, per quanto nobili siano le nostre
intenzioni, per quanto in buona fede siano i nostri propositi, per
quanto sinceri siano i nostri sforzi, Iddio non ci riconoscerà come Suoi
figli, fintanto che non accettiamo davvero la Signoria di Suo Figlio.
Ancora un altro tipo di pericoloso vangelo.
Una
forma ancor più pericolosa dell'evangelo di Satana è quella di indurre i
predicatori a presentare il sacrificio espiatorio di Cristo e poi dire
ai loro uditori che tutto ciò che Dio richiede da loro è di professare
di "credere" nel Suo Figlio.
In questo modo migliaia di anime impenitenti vengono ingannate, perchè vengono portate a pensare di essere state salvate.
Ma Cristo Gesù disse: Se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo (Luca 13:3). "Ravvedersi" significa odiare il peccato, essere rattristati per esso, abbandonarlo.
È il risultato dello Spirito che opera contrizione del nostro cuore
davanti a Dio. Nessun'altra persona se non quella che ha un cuore
spezzato può credere nel Signore Gesù ai fini della salvezza.
Ancora, migliaia di persone vengono ingannate supponendo di "aver accettato Cristo" come loro "personale Salvatore", senza però averLo prima ricevuto come loro SIGNORE.
Il Figlio di Dio non è venuto infatti a salvare il Suo popolo nei loro peccati, ma dai loro peccati (Matteo 1:21).
Essere
salvati dai peccati, significa essere salvati dall'ignorare e dal
disprezzare l'autorità di Dio, significa abbandonare il nostro
egocentrismo e la nostra caparbietà, significa "lasciare la nostra via"
(Isaia 55:7). Significa arrendersi all'autorità di Dio, abbandonarci al
Suo dominio, rassegnare il controllo di noi stessi per essere governati
da Lui.
Colui
che non ha mai portato il "giogo" di Cristo su di sé, colui che non
desidera compiacerGli in ogni dettaglio della vita, e ciononostante
supponga di basarsi "sull'opera compiuta di Cristo", è ingannato dal
diavolo.
Due avvertimenti.
Nel
settimo capitolo di Matteo vi sono due brani che ci forniscono in modo
approssimato i risultati dell'Evangelo di Cristo e della contraffazione
di Satana.
Dapprima, nei versetti 13 e 14: Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa.
Quanto è stretta invece la porta e angusta la via che conduce alla vita!
E pochi sono coloro che la trovano!
Il secondo è nei versetti 22 e 23: Molti
mi diranno in quel giorno: 'Signore, Signore, non abbiamo noi
profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni, e fatte nel
tuo nome molte opere potenti?' E allora dichiarerò loro: 'Io non vi ho
mai conosciuti; allontanatevi da me voi tutti, operatori di iniquità'.
Si,
caro lettore, è possibile fare opere nel nome di Cristo, e persino
predicare nel Suo nome, e seppure il mondo ci conosca, e le chiese ci
conoscano, essere del tutto sconosciuti al Signore!
Quanto
è necessario, dunque, scoprire dove si è veramente, esaminare noi
stessi per vedere se siamo nella fede, misurare noi stessi con il metro
della Parola di Dio e verificare se per caso siamo stati ingannati dal
nostro sottile nemico, scoprire se per caso abbiamo edificato la nostra
casa sulla sabbia, oppure se è stata eretta sulla roccia che è Cristo
Gesù.
Possa
lo Spirito Santo investigare i nostri cuori, spezzare la nostra
caparbietà, eliminare la nostra inimicizia contro il vero Dio, ed
operare un vero e profondo ravvedimento in noi, faccia volgere il nostro
sguardo all'Agnello di Dio, l'Unico che può togliere i peccati del mondo.
di A.W.Pink
http://vocechegrida.ning.com/profiles/blogs/un-altro-evangelo
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