per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

sabato 12 febbraio 2011

Cammino con Gesù... Piccola catechesi in attesa della Pasqua

)



Che cosa dice Pietro della Trasfigurazione
Un'altra testimonianza sulla Trasfigurazione la troviamo nelle lettere di San Pietro.



Oltre alle narrazioni dei vangeli sinottici, c’è un’altra testimonianza molto importante, riguardo la Trasfigurazione, ed è la testimonianza che ha lasciato lo stesso Pietro in una delle sue lettere.

“…Io credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni, [14]sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. [15]E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose.
[16]Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. [17]Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». [18]Questa voce noi l’abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte”.

(seconda lettera di San Pietro: 1, 13-18)



Testimone di simile prodigio, Pietro non può che trasmettere ad altri la sua meravigliosa esperienza. Egli è rimasto deluso dall’annuncio di Gesù, riguardo la sua passione, ed è quindi con gioia che apprende che non finirà tutto, che il Signore risorgerà, così come è apparso sul monte Tabor, con le vesti di un candore sfolgorante. E che la sua resurrezione sarà l’anticipo della nostra.

La presenza di Dio è misteriosa ma reale, come quella di Gesù nella Trasfigurazione: ad occhi umani Gesù sembrava uomo come gli altri. Invece sul monte appare in tutta la sua gloria, per preparare gli apostoli ad essere forti di fronte al dolore della passione e alla morte.

Così la testimonianza di Pietro ha valore in quanto prepara tutti noi ad essere forti di fronte al dolore, ad avere fede e ” La fede” è questo: la luce e la forza di Dio in ogni situazione della nostra vita.

Gli apostoli di Gesù
« Chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli. » (Luca 6,13)







[1]Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità.

[2]I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, [3]Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, [4]Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì.

[5]Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:

«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; [6]rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. [7]E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. [8]Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. [9]Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, [10]né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento.

[11]In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. [12]Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. [13]Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. [14]Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. [15]In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.

(Mt 10, 1-11)

Sono dodici e Gesù li sceglie personalmente, uno per uno. Sceglie quelli che, già sa, aderiraranno a Lui totalmente. Lasceranno la loro vita di sempre per seguirlo. Gesù ha bisogno dei discepoli per propagandare il suo messaggio,








“E ora andate!”. Gesù lancia gli apostoli nel mondo ad annunciare il Regno di Dio, devono andare da soli, senza di Lui. La strada che devono percorrere non è molta ma hanno paura, come reagirà la gente al loro annuncio? Questa domanda è ancora valida per tutti i messaggeri del Signore, per i sacerdoti che annunciano la Parola e per i laici impegnati nella stessa missione.

Certamente ci sarà, tra gli ascoltatori, chi accoglierà il messaggio, chi invece sarà indifferente ad esso e naturalmente non mancherà il rifiuto e l’odio dei “disturbati”.

E così si sparpagliano lungo le strade, saranno loro a diffondere nei villaggi della Palestina il messaggio lanciato dal loro Maestro. Non hanno nulla, non possono portare nè oro nè argento, nè bisaccia nè abito… Eppure vanno. Ricchi solo dei doni che gli ha fatto Gesù: il potere di guarire gli infermi, di scacciare i demoni, di risuscitare i morti.

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Buona domenica nel Signore

Loredana

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