per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

venerdì 6 maggio 2011

Disguidi sull'amore di Dio


(foto flickr: Redeo)

Espressioni come “Dio ti ama ed ha un piano meraviglioso per la tua vita” oppure “Dio ti ama così come sei o qualsiasi cosa tu faccia” sono oramai il cavallo di battaglia di molte “evangelizzazioni” moderne. Studiando le modalità adottate da Gesù e dagli Apostoli nell’esporre l’Evangelo ai perduti, noteremo senz’altro la piena assenza di questo approccio. Ciò non è da ricondursi all’uso di espressioni differenti, ma alla totale inesattezza di queste alla luce della Parola di Dio. L’approccio moderno verso i perduti è il prodotto della nostra cultura traboccante d’umanesimo che ha come obbiettivo quello di estirpare Dio dal trono per metterci l’uomo.
Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni 3:36). Dio ama come Padre solo coloro che sono Suoi figli, i quali sono stati resi liberi dal peccato e santificati in virtù dei meriti di Gesù Cristo. Ad essi, e solo ad essi, fanno capo le parole dell’Apostolo Paolo “E perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre»” (Galati 4:6) e quindi solo chi è reso figlio da Dio ha la certezza di essere pienamente amato in Cristo Gesù.


DA UN ESTREMO ALL’ALTROCome per chi non volendo cadere da un lato del cavallo finisce per cadere dall’altro, così alcuni, per il giusto dissenso verso questo modo errato di portare il vangelo, sono caduti nell’esatto opposto al punto tale di affermare che Dio non ama affatto i peccatori.
Entrambi i pensieri sono fallaci e non staremo di certo qui a discutere su quale dei due lo sia di più, ma una cosa è certa, alla luce dell’affermazione citata prima “non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui” ci riesce difficile affermare che Dio possa in qualche modo amare delle persone sulle quali grava la Sua stessa ira. Lasciate che ve lo spieghi con un’illustrazione, forse non perfetta ma senz’altro efficace.
Possiamo paragonare l’ira di Dio alle tonnellate d’acqua frenate da una diga, e paragonare l’amore di Dio alla diga stessa. La diga ha la funzione di fermare l’acqua affinché questa non si schianti nella vallata sottostante. Lo stesso vale per l’ira e l’amore di Dio. Di fatto la Sua ira incombe sugli uomini, ma SE NON FOSSE PER IL SUO STESSO AMORE CHE LA FRENA, questi sarebbero già stati spazzati via tutti. Solo alla fine dei tempi il Suo amore e la Sua pazienza che frenano la Sua collera saranno definitivamente tolti, e il furore di Dio sarà scaraventato sul mondo.Tutti coloro che non sono Suoi figli saranno travolti con una forza tale che l’acqua di una diga che travolge ogni cosa che sta a valle non sarà nulla a confronto.

Anche solo il nostro respirare o stare in piedi sono atti di misericordia di un Dio buono verso un mondo malvagio, o come dice Paolo:

Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via, senza però lasciare se stesso privo di testimonianza, facendo del bene, mandandovi dal cielo pioggia e stagioni fruttifere, dandovi cibo in abbondanza, e letizia nei vostri cuori” (Atti 14:16-17)

Come vedete Dio fa del bene verso i peccatori, d’altronde come può dirci di amare il prossimo se Lui stesso è il primo a non farlo? Come può dirci di amare i nostri nemici, se Lui stesso si dimostra mancante in questo? NO! Dio è “buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le sue opere” (Salmo 145:9) e ci è di esempio in ciò che ci comanda:

Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.” (Luca 6:35-36)

Possiamo così integrare queste due realtà nell’ambito dell’evangelizzazione esponendo la bontà di Dio in un modo simile a questo: “Che grande amore Dio ha manifestato verso di noi dandoci la vita e facendo morire Gesù sulla croce a motivo dei nostri peccati”. Ma non si può evitare di richiamare al ravvedimento ed evitare di istruire sulla necessità di credere in modo totale in Gesù, perché altrimenti non ci potrà mai essere il passaggio dallo stato di semplici creature a quello di figli. Potremmo ad esempio dire: “Non rigettare più il Tuo creatore, pentiti di tutti i tuoi peccati e affidati a Lui per avere vita eterna, perché altrimenti la Sua giusta ira sarà riversata su di te.”

È importante che la nostra concezione di Dio provenga dalle Scritture e non dall’umanesimo e tanto meno da un atteggiamento contrario a ciò che ci è avverso. La Parola di Dio è l’unico metro che abbiamo per conoscerlo per ciò che Lui è. La Sua rivelazione, è un profondo atto d’amore con il quale Egli si fa conoscere ad un mondo che, a motivo della propria ribellione e dei propri peccati, non avrebbe alcun diritto di conoscerlo.


NOI NE SIAMO L’ESEMPIOI cristiani sono la prova più grande del fatto che Dio ama i peccatori “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). Come chi ama il suo offensore prima ancora di averne ricevuto le scuse, allo stesso modo Dio ha amato noi quando eravamo ancora Suoi nemici.
Il semplice respiro come la vita di tutti i giorni, sono un atto di misericordia di Dio verso l’umanità, essa può gustare le meraviglie del creato e godere dei piaceri che questa vita offre, anche se effimeri e privi di valore eterno, ma pur sempre piacevoli. Cose che di certo non meritiamo, come è scritto in Lamentazioni 3:22 “è una grazia del SIGNORE che non siamo stati completamente distrutti le sue compassioni infatti non sono esaurite” Egli come Giudice e Sovrano dell’universo ha il pieno diritto di distruggere ognuno di noi, eppure le Sue compassioni non sono esaurite, Egli è lento all’ira e grande in bontà (Numeri 14:18).
Liberiamo la mente da ogni nostro preconcetto affinché Dio, mediante l’illuminazione dello Spirito Santo nel comprendere la Sua Parola, ci metta in grado di conoscerlo per ciò che Lui è “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:3).

da: Soldati di Cristo Gesù

Nessun commento:

Posta un commento

ciao

per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere

contatori

Lettori fissi

Informazioni personali

La mia foto
Alla ricerca di me stesso con l'aiuto di Gesù

Badge di Facebook