per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

domenica 31 marzo 2013

La natura della Fede


LA NATURA DELLA FEDE.



Secondo le Sacre Scritture la Fede cristiana si riconosce da due caratteristiche definite. Primo, la Fede sempre ha origine dalla Parola di Dio. Secondo, la Fede sempre sta in rapporto diretto con la Parola di Dio. La Fede è una delle poche parole di cui la Bibbia ci dà una definizione. Nel libro degli Ebrei cap. 11 vv 1 si trova questa definizione:



“Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono”.



LA FEDE E’ DIFFERENTE DALLA SPERANZA



Questo importante versetto esprime varie realtà intorno alla fede. Primo, indica una differenza tra la fede e la speranza. Ci sono due aspetti principali nei quali la fede differisce dalla speranza. Il primo è che la speranza si proietta verso il futuro, ma la fede si stabilisce nel presente.



La speranza è un atteggiamento di aspettativa relativo a ciò che ancora non è accaduto, ma la fede è una certezza, una fiducia ferma, qualcosa di reale e definito dentro di noi, che possediamo qui e ora.



La seconda differenza tra la fede e la speranza è che la speranza è una facoltà della mente, mentre la fede è una facoltà del cuore. Questo risulta molto evidente nella descrizione dell’armatura di Dio che deve indossare il soldato di Cristo. Leggiamo nella prima lettera ai Tessalonicesi cap. 5 vv 8 :



“Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza”.



Osserviamo che la fede,insieme all’amore, si trova nel petto; nella regione del cuore. Ma la speranza la si assomiglia all’elmo che si pone in testa, luogo della mente. Pertanto, la speranza è un’attitudine mentale di aspettativa relazionata col futuro; la fede invece è una condizione del cuore, che produce in noi qui e ora qualcosa di tanto reale che può descriversi con la parola certezza.



Molta gente si dichiara cristiana, può anche fare una sincera confessione della sua fede in Cristo, però troppe volte questa fede rimane soltanto sul piano mentale. È un’accettazione intellettuale di certi dogmi e dottrine. Questa non è la vera fede biblica, poiché non produce nessun cambiamento nella vita di coloro che la professano.





Invece la fede che viene dal cuore, sempre produce una svolta definitiva in coloro che la professano.



LA FEDE FONDATA SOLTANTO SULLA PAROLA DI DIO



Ritorniamo alla definizione di fede data in Ebrei 11:1



“Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono”.



Osserviamo un’altra importante realtà della fede.



Or la fede è … dimostrazione di realtà che non si vedono.



Ciò dimostra che la fede tratta di cose che non si vedono. La fede non si basa sull’evidenza dei nostri sensi, ma sulle verità e realtà invisibili ed eterne rivelate nella Parola di Dio. La fede si oppone alla vista. S.Paolo nella seconda lettera ai Corinti cap. 5 vv 7, scrive:



“poiché camminiamo per fede e non per visione”.



Perciò non basiamo la nostra fede su ciò che possiamo vedere o sentire, ma sulla Parola di Dio. Eppure abbiamo detto prima che la fede è dimostrazione di realtà che non si vedono. Certo, perché le cose non viste che abbiamo creduto per fede, anche le vedremo.



Prendiamo spunto dalla conversazione tra Gesù e Marta nel Vangelo di S.Giovanni cap. 11 vv 39-40:



39 Gesù disse: «Togliete la pietra!» Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno». 40 Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?»



Qui Gesù dimostra chiaramente che la fede consiste prima nel credere, poi nel vedere. No al contrario. Molta gente tende a invertire quest’ordine. Dicono: “Se solo potessi vedere qualcosa di soprannaturale, allora crederei”. Ma questo è un errore. Noi non abbiamo bisogno di nessuna fede per credere in ciò che vediamo. Non c’è bisogno di esercitare alcuna fede per credere in un albero, in una automobile, in una casa, o altro di visibile.



Però se qualcuno ci racconta una storia, noi possiamo scegliere di credere o non credere, secondo la credibilità che diamo a questa persona. Non potendo verificare con i sensi, saremmo chiamati a credere per fede. Ma la fede in Dio è qualcosa di molto diverso.



A volte possiamo incontrare un apparente conflitto tra l’evidenza dei nostri sensi e la rivelazione della Parola di Dio. Per esempio, possiamo sentire e vedere nel nostro corpo tutte le evidenze di un’infermità fisica. Tuttavia la Bibbia ci dice in Isaia cap. 53 :



4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,
erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;
ma noi lo ritenevamo colpito,
percosso da Dio e umiliato!
5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,
stroncato a causa delle nostre iniquità;
il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui
e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.



Isaia sta profetizzando di Gesù, circa settecento anni prima che queste cose avvenissero. La Scrittura profetica afferma che Egli si è caricato i nostri dolori e che mediante le sue lividure siamo stati guariti.



E qui si presenta un conflitto tra i sensi e la fede. I nostri sensi ci dicono che siamo infermi. La Parola di Dio ci dice che per le Sue lividure siamo stati guariti. Questo conflitto tra la testimonianza dei nostri sensi e quella della Parola di Dio mette il credente di fronte a due alternative.



Da una parte, possiamo accettare la testimonianza dei nostri sensi e così accettare anche l’infermità fisica. Oppure, possiamo afferrarci fermamente alla testimonianza della Parola di Dio che dice che siamo guariti. Se facciamo questo con sincerità di fede, anche la testimonianza dei nostri sensi si dovrà adeguare a concordare con la testimonianza della Parola di Dio, ed allora potremo dichiarare di essere guariti non solo per la fede sulla Parola di Dio, ma anche per l’evidenza della guarigione confermata dai nostri sensi. Una guarigione completa nel corpo e nello spirito.





La conferma biblica di questo tipo di fede la possiamo verificare nell’esperienza di Abramo. S.Paolo racconta che la fede di Abramo era sotto la direzione di Dio. Leggiamo nella lettera ai Romani al cap. 4:



18 Egli(Abramo), sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». 19 Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; 20 davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio, 21 pienamente convinto che quanto Egli ha promesso, è anche in grado di compierlo.



La fede di Abramo considera come verità la Parola che Dio gli ha dato, nonostante che i sensi gli dicessero che è impossibile avere figli a 100 anni, considerando che la moglie Sara ne aveva 90 e per di più era sterile.



Abramo non aspettò la conferma dell’evidenza fisica, cioè la nascita di Isacco, prima di accettare con certezza la dichiarazione di Dio. Al contrario, egli accetto prima la dichiarazione di Dio come cosa certa, prima che questa fosse confermata dall’evidenza fisica della nascita di Isacco.



Questo è un esempio della fede spirituale. Abramo si rifiutò di credere alla testimonianza dei suoi sensi, che senza alcun dubbio gli dicevano che era impossibile che egli e Sara potessero avere un bambino.



Ma Abramo non accetto questa testimonianza perché essa non stava d’accordo con quello che Dio aveva detto: “Fra un anno avrai un figlio”.

Questo ci mostra che la fede spirituale consiste nell’agire come fece Abramo.



1. Abramo considerò vera la promessa di Dio, fin dal momento in cui fu pronunciata.

2. Abramo si rifiutò di accettare la testimonianza dei suoi sensi fintanto che non furono in accordo con la dichiarazione di Dio.

3. Come conseguenza al fatto che Abramo si afferrò a ciò che Dio aveva promesso, la testimonianza dei suoi sensi finì col concordare con la dichiarazione di Dio.

QUESTA E' LA FEDE DEL CUORE.LA FEDE CHE OPERA MIRACOLI! 
 
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