per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

domenica 19 dicembre 2010

Il Natale del Poverello d'Assisi

Era il 25 Dicembre del 1223 ,Francesco mentre arrivava dalla visita al Sultano D’Egitto decise di fermarsi a Greggio.
Quando arrivo nella città cercò un piazzale per fare una capanna che rassomigliasse la grotta di Betlemme dove nacque Gesù , il suo cuore era pieno di tenerezza e con slancio lo mise atto con figure viventi. Incominciò a chiedere a tutti i pastori di Greccio di aiutarlo a costruire una stalla. La costruirono tutti insieme , poi cercarono un bue e poi un asinello da mettere tutte e due in un angolo cosi la stalla era pronta.
Visto che era la notte di Natale tutti gli abitanti di Greccio scesero in città a vedere , cosa stesse procedendo. Poi Francesco chiese a una coppia di mettersi nella stalla come se fossero San Giuseppe e Maria e in mezzo a loro mise una piccola culla fatta di paglia dove sarebbe collocato Gesù bambino. Quando fu tutto pronto Francesco incomincio a cantare il vangelo di natale: “In quei giorni l’imperatore Augusto decise di fare censimento di tutti i popoli del suo impero…”- E quando Francesco arrivò alla frase che Maria diede alla luce il suo figlio Gesù e che poi lo avvolse in un panno povero, accadde un miracolo:
nella culla di paglia arrivo Gesù bambino in carne e ossa in una luce splendente e bellissima per tutti i abitanti . Gesù era sceso tra tutti i poverelli con un sorriso splendente. Nacque così la bella e suggestiva tradizione del Presepio nel mondo cristiano in tutto il mondo , che sarà ripresa artisticamente dai più grandi maestri del mondo di tutti i tempi. E dalla devozione popolare lungo i secoli successivi, con l'apporto dell'opera di grandi artisti, tale da costituire un filone dell'arte a se, comprendenti orafi, scenografi, pittori, scultori, costumisti, architetti; il cui apice per magnificenza, realismo, suggestività, si ammira nel Presepe settecentesco napoletano e non solo ma di tutto il mondo, per questo regalo da S. Francesco a tutti noi.



DAVINA

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