a cura di Giovanni Vannucci
Al Padre Raffaello Taucci che nello smarrimento dei tempi ha conservato l'immagine del monaco vero
PADRI DEL DESERTO
ABBA EVAGRIO IL MONACO Ad Anatolio: Testi sulla vita ascetica.
Istruzioni ai Cenobiti e agli altri: Sui pensieri malvagi
27. Gli spiriti del male non conoscono il nostro cuore, come qualcuno è portato a pensare. Il nostro cuore è compreso solo da Colui che capisce «la mente dell’uomo » (Giob. 7, 20) e ne «formò il cuore » (Salmo 32, 15).
Però sia dalle parole, sia dai movimenti del corpo, gli spiriti del male intuiscono i sentimenti del nostro cuore.
Supponiamo ché, conversando, qualcuno dica male di uno che ha sparlato di noi; il demonio da questo deduce l’ostilità che abbiamo verso questo tale; così cadiamo sotto il giogo del malo spirito del risentimento che ci spinge a pensieri di vendetta.
Per questo lo Spirito Santo ci accusa con le parole: «Ti sei assiso ed hai parlato contro tuo fratello, ed hai diffamato il figlio di tua madre » (Salmo, 49, 20). Cioè, tu hai aperto l’uscio ai pensieri di risentimento e la tua mente è confusa durante la preghiera, immaginando costantemente il viso del tuo avversario e così fai di lui il tuo dio.
Perché l’oggetto che la mente ha di continuo presente durante la preghiera può essere considerato giustamente come il suo dio.
Evitando il male dei discorsi maligni, non avremo il ricordo di ostilità con nessuno, né un ostile ricordo dei fratelli.
Gli spiriti del male accuratamente spiano ogni nostro movimento e non si lasciano sfuggire nulla che possa venir usato contro di noi, sia il nostro riposo, come il nostro alzarci; il nostro cammino, come la nostra sosta; le nostre parole, come i nostri sguardi.
Son sempre attenti con il desiderio di nuocerci in ogni tempo, per tendere tranelli durante la preghiera alla mente umile ed estinguere la benefica luce.
continua...
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per capirci
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GIACOMO 1, 2-4
Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)
Emmanuel
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ciao
per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere
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