per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

domenica 12 dicembre 2010

Lo stupore di Maria

Maria, dopo l'evento straordinario della nascita del Figlio di Dio fattosi uomo nel suo grembo verginale, trovò alloggio in una casa di Betlemme: una casa di amici o di parenti; certamente una casa povera, una casa di povera gente, una casa per pura carità.
Il testo dell'evangelista Matteo, infatti, quando riferisce l'episodio del Magi, parla esplicitamente di una casa: "Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre".
Come visse Maria questo straordinario incontro con gente sconosciuta, che veniva da paesi lontani anch'essi sconosciuti?
Possiamo affermare con sicurezza che Maria visse ancora una volta l'esperienza dello stupore: lo stupore dell'anima limpida, lo stupore del cuore semplice e umile.
Betlemme dista pochissimi chilometri da Gerusalemme e, pertanto, la notizia dell'arrivo di "alcuni Magi provenienti dall'Oriente in cerca di un bambino destinato ad essere il Re dei Giudei", non poteva non arrivare agli orecchi di Maria e di Giuseppe.
Maria ascolta e stringe forte al petto il suo bambino: è Lui; e lei lo sà!
Maria, forse, venne a sapere anche la risposta data dai sommi sacerdoti e dagli scribi.
I sapienti della città avevano informato i Magi sul luogo in cui doveva nascere il Messia ed erano ricorsi alla famosa profezia di Michea: "E tu, Betlemme, terra di Giudea, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giudea; da te infatti uscirà un capo che pascerà il mio popolo Israele".
Orientati decisamente da questa profezia, i Magi mossero i loro passi verso Betlemme:
Chissà quanti curiosi si accalcarono attorno ai cammelli elegantemente ornati di velluti preziosi e di drappi colorati!
"Dove andranno?", tutti si chiesero.
E andarono verso la casa, dove abitava Maria e il Bambino.
L'incontro fù un momento incantevole di devozione e di adorazione: gli uomini venuti da lontano si prostrarono fino a terra davanti al Bambino, mentre gli occhi di Maria brillavano di vivo stupore e quelli di Giuseppe si inumidivano di pianto per l'emozione.
I Magi offrirono i loro doni, che si riveleranno manna preziosa per la povera famiglia, che, ancora ignara, aveva davanti s è una nuova pagina di prova e di disagio e di sofferenza.
Maria, intanto, custodiva nel suo cuore ogni parola e ogni avvenimento e forse si interrogava sul come si potevano conciliare le parole terribili di Simeone con lo splendore dei Magi.
La risposta venne presto, ma il cuore di Maria era già pronto a un nuovo atto di fede.

di Angelo Comastri

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