Traduco e sintetizzo questo “orwelliano” articolo nel seguito, prendendolo da http://www.michaeljournal.org/newtechno.htm. Giusto per avere una idea concreta di come si sta muovendo “la scienza” del nostro presente. Ma oltre questo dominio scientista del mondo, non dimentichiamoci dell’indistruttibile Vita Universale e la Fonte Primaria, Dio, oltre le nostre piccole vite e il nostro “mondo terreno”. Microchippati o meno (di questo tratta la “grande scienza del presente), a tale Fonte possiamo e dobbiamo connetterci nel nostro quotidiano, in ogni istante e circostanza senza attendere formalismi e vestizioni di sorta.
Il “tempio” in cui collegarci deve essere dentro di noi soprattutto, raggiungibile quindi in ogni istante con un atto del pensiero e della coscienza. Qui nel santuario personale, inviolabile e sacro, possiamo collegarci alla Vita usando – nella nostra convenzione umana - parole, formule, preghiere e salmi che sono tramandate dalle tradizioni spirituali di tutti i tempi.
L'articolo che segue è di Patrick Redmond, che si laureò in Storia alla università di Londra nel 1972. Insegnò poi alla università delle West Indies in Trinidad, quindi alla università di Adhadu Bello in Kano, Nigeria prima di entrare in IBM, dove lavorò per 31 anni prima di andare in pensione. Durante la sua carriera in IBM svolse una serie di lavori, tra cui dal 1992 al 2007 ai laboratori della IBM di Toronto, poi nell'assistenza alle vendite. Ha scritto 2 libri e numerosi articoli. Nel seguito una sintesi della presentazione che fece a Toronto, il 13 aprile 2008.
“Ciò che vi presenterò ora è una introduzione a 3 tecnologie che stanno diventando sempre più importanti.
La prima sono i chips RFID, la seconda la modificazione genetica, e la terza la biologia sintetica. Questo vi darà un'idea di cosa sta accadendo e di dove sta andando la scienza.”
Iniziamo con i RFID chips: Cosa sono? Dispositivi di Identificazione di Radio Frequenze (Radio Frequency Identification Devices). Un RFID è un microchip con un'antenna attaccata. Il microchip contiene informazioni immagazzinate che possono essere trasmesse ad un lettore e quindi ad un computer. Un RFID può essere passivo, semi-passivo o attivo. Quelli attivi hanno una fonte di energia interna come una batteria. Questo fa in modo che “l’etichetta” rimandi I segnali al lettore. Quindi se ho su di me un RFID che ha una batteria, posso semplicemente mandare un segnale a un lettore, ovunque esso sia.
Questi dispositivi possono ricevere e immagazzinare dati e possono essere letti ad una distanza maggiore che quelli passivi. Le batterie attuali nei dispositivi RFID possono durare oltre cento anni, perché possono autogenerarsi energia.
La banda “ultralarga” (Ultrawideband UWB) fa si che il “tag” (etichette – lettore) che mette in funzione la piccola batteria del RFID, sia sensibile in ampissime aree. Per esempio, la GE Aircraft Engines in Ohio ha installato 5 lettori nella fabbrica e questi coprono oltre 30.000 piedi quadrati, cosi da poter monitorare ogni cosa all’interno di quell’aerea e questo solo con i 5 lettori. I lettori possono trasmettere ai computers sia via telefono che internet ed usano anche i satelliti.
Per esempio, la Digital Angel ha firmato contratti con I providers satellitari per trasmettere i propri dati per i fari di segnalazione del personale militare (PLBs). Entro il 2009 hanno pianificato di avere un sistema permanente GL che permetterà loro di individuare localizzazione e dettagli di ogni segnalazione. A volte i naviganti li usano, quando si perdono nel mare, cosi possono essere rintracciati. Qualunque cosa abbia un tag (etichetta) RFID può essere rintracciato da un lettore o computer.
Un esempio di una simile trasmissione è un chip venduto da Zarlink, che viene innestato nella persona: rintraccia problemi e se uno viene identificato, si allerta il medico che usa un link RF a due vie per interrogare ed aggiustare il dispositivo innestato.
I dispositivi RFID semi passivi hanno una fonte interna di energia che permette loro di monitorare condizioni ambientali, come temperatura e shock, ma hanno bisogno energia RF dal lettore per poter rispondere.
I dispositivi RFID passivi non hanno una fonte di energia ma usano un segnale inviato da uno scanner per dare energia al circuito del microchip perché ritrasmetta le informazioni immagazzinate. Questo tipo di dispositivi sta diventando molto piccolo.
Alcuni anni fa la Hitachi produceva un chip (chiamato mu chip) che aveva la misura della punta di una matita: se con la matita fate un punto sulla carta avrete la misura di come era grande il chip… Nel 2007 la Hitachi uscì sul mercato con un chip che era persino più piccolo: lo chiamarono “polvere di RFID”, esattamente con il talco che possiamo mettere ad un bambino.
La Somark Innovations, nel Gennaio 2007, annunciò un inchiostro RFID invisibile, che può essere applicato sul bestiame,i primi tagli di carne, personale militare e può essere letto attraverso l’etere.
Mi sono portato un paio di chips “grandi” e questo in particolare l’ho avuto dalla Gillette fusion blades. Mi sono portato una delle lame e potete vedere che su un lato c’è come un codice a barre e se lo aprite potete vedere parti di un chip RFID sul retro.
Queste chips sono molto piccole e possono essere messe sul retro delle etichette. Cosi non sono visibili come i badges o le carte magnetiche; potrebbero persino essere messi negli occhi di una persona, tanto sono piccoli.
Perché queste chips sia utili, devono avere uno specifico numero di serie e per questo la MIT (Massachusetts Institute of Technology) ha cominciato a sviluppare alcuni standards. Sia chiama AutoID Center.
Diciamo quindi che in questa sala ci sono tre o cinque persone che indossano lo stesso cappello bianco ma ognuna di loro ha in esso un chip con un diverso numero. Potremmo differenziare tutto anche se state tutti vestendo gli stessi abiti. Non ha nessuna importanza perché ogni cosa ha un proprio numero esclusivo.
MIT ha anche la EPC Global: se andate su Google e digitate EPC Global, troverete il sito e vi daranno istruzioni su come applicare ed ottenere queste chips…. Dunque se volete mettere chips alla vostra famiglia, parenti, azienda o altro che vogliate, potete farlo.
Le chips “attive” hanno il vantaggio che possono monitorare “articoli” o persone a lunghe distanze. I soldati possono avere queste chips attive, per poter essere rintracciati via satellite ovunque sia sul campo di battaglia.
Quelle passive sono sufficienti solo se siete interessati a monitorare brevi distanze. Per esempio in un container via mare dalla Cina, ogni scatola ed ogni articolo dentro la scatola può avere dentro una chip. Usano le chips per fare l’inventario per essere in grado di monitorare quali articoli stanno andando e dove, se sono sul camion etc…
I dispositive RFID sono un aiuto economico alle aziende, perché riducono perdite e furti, ma anche rendono efficiente l’inventario, riducono perdite di tempo etc.
Stiamo cominciando a vedere chips inserite in carte di credito passaporti, patenti, tessere sanitarie e molte altre cose. L’American Express li ha sulle sue “blue cards”. Tutto ciò annuncia piani per collocare dei lettori che monitorino le persone nei magazzini, per osservare I movimenti dei client ed osservare iI loro comportamento.
Nel 2006, la IBM ricevette una approvazione per un brevetto di una invenzione chiamata, “Identification and tracking of persons using RFID-tagged items.” = identificazione e monitoraggio di persone che usano articoli a cui è connesso un RFID.
Gli studenti della University of Washington, sia la facoltà che lo staff, sono monitorati quando si muovono nell’area.
Solo la settimana scorsa (2008 ndt) la polizia di Londra annunciò che stava mettendo chips RFID su tutti i 31000 poliziotti di Londra. È stato pubblicato dal Daily Mail.
Nella Cina del Sud stanno innestando lettori di RFID nella città di Shenzhen, per monitorare i movimenti dei cittadini. Tutti hanno una carta di identificazione (carta magnetica) con una chip cosi possono identificare la persona e dove si trova nella città, questo in ogni momento.
Dato l’aumento nell’uso delle chips RFID, questo richiederà una maggior quota di spettro UBF. Come conseguenza, per esempio, gli USA nel 2009 stanno bloccando l’uso dello spettro UBF della frequenza VHF: tutto diventerà digitale.
Anziché l’antenna sul tetto userete una scatola nera. La ragione per cui lo fanno è che la frequenza analogica UBF e VHF sono usate per le chips, quindi non vogliono sovraccaricare le chips con segnali televisivi, perché questi ultimi ricevono queste frequenze.
Un mio amico del Quebec (Canada francese ndt) dice che le sue mucche hanno un microchip innestato sotto pelle. Tutti gli animali della fattoria devono avere le chips e dice che non può più uccidere quante mucche vuole: gli è stato dato un limite di due mucche da poter uccidere ed usare solo per la fattoria. Tutte le altre dovevano essere vendute ad aziende particolari che potevano controllare le mucche ed ottenere da loro cibo. Dunque ne poteva uccidere solo due e le altre doveva darle alla catena dei supermercati.
Ora c’è la “moda” di mettere le chips alle persone. I media dicono “perché non farlo con i bambini per ragioni di sicurezza?”. “Perché non mettere chips ai malati?... se qualcuno ha un infarto possiamo leggere il segnale e mandare in soccorso qualcuno”… E la catena dei “chippati umani” si estende: i militari per sapere dove sono e soccorrerli, i criminali per controllarli, impiegati ed operai per controllare le loro prestazioni etc etc…
Il Baja Beach Club in Barcellona usa “chippare gli umani”: un reporter della BBC disse di essere andato al club e di aver ricevuto la chip: “è come sentire un ago che entra nel braccio, poi viene sfregato con un antisettico e si inserisce la chip”. Siccome era molto piccola , ha detto che non ha fatto molto male; dunque l’aveva dentro di sé e qualsiasi cosa ordinasse, bastava che muovesse il suo braccio per poter pagare: il lettore sul bar leggeva il segnale e siccome sulla chip c’era l’informazione del suo conto corrente, si poteva dedurre l’importo dal suo conto.
Nigel Gilbert della Royal Academy of Engineering ha detto che entro il 2011 sarà possible andare su Google e scoprire in ogni momento dove si trova una persona, questo dalla sua chip su abiti, macchine, cellulari e dentro il corpo stesso.
Nel 2006, LifeScience.com ha detto che ricercatori europei hanno sviluppato neurochips: neurostimolatori che possono alleviare dolore e diminuire gli effetti debilitanti del Parkinson. Ci sono stimolatori gastrici che possono trattare obesità, farci sentire sazi cosi da non cercare più cibo: basterà solo mettere una chip nel cervello, che manderà segnali.
Un’altra interessante applicazione è quella di una chip al silicone, innestata, che “imita” l’ippocampo: l’area del cervello che crea ricordi. Una specie di “protesi di cervello artificiale” che potrebbe sostituire la sua controparte biologica, consentendo a chi soffre di perdita di memoria, di riottenere la capacità di memorizzare il nuovo. È stata sviluppata dal Prof. Berger al Center for Neural Engineering at the University of Southern California.
Applied Digital Solutions ha un Verichip compatibile con I tessuti umani, che può essere usato su pacemakers o messo su defibrillatori o articolazioni artificiali. Può essere iniettato usando una siringa ed usato come un codice a barre per applicazioni di sicurezza. È visto come una via semplice per innestare chips con delle iniezioni… usabile quindi facilmente con i vaccini o antiinfluenzali. Verichip funziona come una microchip di glucosio che determinerebbe quindi i livelli di glucosio: non sarebbe più necessario fare prelievi di sangue per controllare il livello del glucosio nel sangue, basta che il medico legga il microchip inserito nella persona…
Zarlink ha sviluppato la prima capsula-cinepresa ingeribile che usa il trasmettitore RF della Zarlink per dare immagini in tempo reale del tratto gastrointestinale.
Ma quali sono i problemi con queste nuove tecnologie?
Le chips invadono la privacy. C’è un sito che si chiama Spychips.com di Katherine Albrecht: qui fanno ricerca sull’uso dei RFID nelle diverse aziende. In questo sito si allertano le persone anche perché le chips che hanno dati economici o sulla salute, possono essere rubati.
Si è scoperto anche che una volta inserite negli umani, le chips possono danneggiare la salute. C’è anche il pericolo dei virus; conosciamo tutti il problema dei virus con i nostri computers: figuriamoci cosa sarebbe un virus nel microchip, che cancella tutti i dati… (vedi: uomo infettato da virus per pc)
Se le chips possono disseminare medicina, possono disseminare anche altre cose; tutto ciò che inserite nel microchip può essere attivato da un segnale: il controllo subliminale della mente può essere più che possibile.
Sono andato su Google e ho fatto una ricerca sul controllo della mente: interessante, potete fare voi stessi la ricerca. Ci sono brevetti per il controllo della mente.
Cosa significano queste cose per coloro che hanno fede?
Dall’Apocalisse:“Inoltre (la bestia ndt) faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome”. (cap 13, versi 16-17)
Cap. 16 verso 2:“Il primo angelo versò la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine”.
Cap 20, verso 4:“Poi vidi dei troni, ed essi vi sedettero e loro fu data la podestà di giudicare, e le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia, né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro vissero e regnarono con Cristo per mille anni”.
Le persone che avranno un chip saranno monitorate in ogni istante e ovunque siano. Ed è plausibile pensare che i loro corpi saranno manipolati e controllati, poiché questa tecnologia viene costantemente raffinata. Anche le loro menti saranno manipolate: saranno indotti certamente a seguire ciò che qualcuno vorrà fargli fare.
Concepibile anche che verrà detto loro di condannare Dio…
By Edoardo Capuano
I vecchi miti non muoiono mai!
I “santi” finti fanno solo ridere!
Ma, chi ha mai detto che... il vero credente non soffre mai di oppressione?
Che i credenti col “cuore puro”... non peccano mai?
Che i matrimoni dei veri credenti... vanno sempre lisci?
Che coloro che predicano... devono essere sempre d’accordo su ogni interpretazione biblica?
Questi ed altri miti cercano di presentare una chiesa più perfetta della realtà, di fare finta che ogni credente sia un “santo” che non sbaglia mai. Ma questi “santi” che credono di non sbagliare mai, sono in verità peccatori camuffati e fanno solo ridere. O piangere. O fare rabbia. O spingere altri a andarsene dalle chiese.
Lo stesso apostolo Giovanni, tanto amato da Gesù, è stato rimproverato dal suo Signore per la sua collera fuori posto.
L’apostolo Pietro è stato rimproverato dall’apostolo Paolo per la sua ambiguità o, meglio, ipocrisia. E Gesù stesso l’ha riproverato, chiamandolo “Satana”!
Gesù ha chiamato tutto il gruppo degli apostoli “gente di poca fede”.
L’apostolo Paolo ha scritto ai membri della chiesa di Corinto, chiamandoli “bambini” e “carnali”.
È ovvio che, ricordando queste cose, non intendo dire che le chiese siano necessariamente piene di ipocriti e di bambini spirituali ma, a volte, è difficile dimostrare il contrario.
Il fatto importante, però, è un altro. Secondo gli insegnamenti biblici, i credenti, per quanto siano desiderosi di piacere al Signore in ogni dettaglio della loro vita, e malgrado l’aiuto dello Spirito Santo e lo studio della Parola di Dio, sono incapaci di vivere una vita perfettamente santa, come quella del Signore. Ogni giorno hanno bisogno di pregare per chiedere l’aiuto del Signore e, alla fine della giornata, chiedere il Suo perdono per i loro peccati.
“Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità”
ha scritto Giovanni, l’apostolo “che Gesù amava”. Purtroppo,“Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi”
aggiunge Giovanni.
La realtà non è che siamo senza peccato, ma che Dio ci perdona completamente ogni colpa che riconosciamo, confessandola e chiedendone il perdono, nel nome del nostro Salvatore. E, per di più, ci “purifica” per renderci completamente accettevole a Lui.
Rallegriamoci della verità e abbandoniamo i miti.
da: aocchionudo
Cos'è il ravvedimento
Il ravvedimento può essere descritto come l’agire di un uomo che, mentre fugge da Dio, improvvisamente torna indietro, girando di 180 gradi su se stesso. È una decisione di tipo qualitativo che determina un cambiamento radicale nella direzione spirituale e nell’evidenza esteriore della vita di un individuo, ciò che viene indicato con l’espressione “una vita cambiata”.
Il ravvedimento, indicato con il termine “shub”, vuole intendere un COMPLETO cambiamento di direzione dai propri peccati passati. Ciò non significa assenza di peccato, ma un’attitudine, una direzione e un proposito trasformato. Tale cambiamento può essere illustrato da una persona che avendo inciampato si rialza e, nel farlo, guarda a Dio proseguendo nella giusta direzione. I versi che seguono, portano alla luce questo insegnamento, descrivendo l’attitudine di qualcuno che si sta avvicinando a Dio.
“Se il Mio popolo sul quale è invocato il Mio nome si umilia...” (II Cronache 7:14)
Questa umiliazione, può manifestarsi esteriormente, tuttavia non è quella la parte che conta; l’abbassamento è una decisione e non un’emozione, ma può manifestarsi esteriormente attraverso di essa.“...si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte DALLE SUE VIE MALVAGIE”
(“shub” girarsi).“...Io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.
Proverbi 28:13 “Chi copre le sue trasgressioni NON PROSPERERÀ, ma chi le confessa e LE ABBANDONA (o le lascia) otterrà misericordia".
Ezechiele 18: 30b-32 Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni e non avrete più occasione di caduta nell’iniquità! Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo; e perché morreste o casa d’Israele? Poiché io non ho alcun piacere nella morte di colui che muore, dice il Signore, l’Eterno. Convertitevi dunque, e vivrete!
(questo indica una decisione qualitativa che cambia il corso della propria vita)Atti 2:38 “...Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per la remissione (o l’allontanamento) dei vostri peccati e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
Ribaltando questa frase, qualcuno potrebbe dire: “Se non ti ravvedi dei tuoi peccati nel nome di Gesù Cristo, essi NON SARANNO PERDONATI e neanche riceverai il dono dello Spirito Santo". Ciò è totalmente coerente con i principi fondamentali esposti nel Nuovo Testamento.Luca 15:7 “Io vi dico che così vi sarà in cielo più allegrezza per un solo peccatore che si ravvede...”
Atti 17:30 “ Iddio, dunque, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi”.
La versione inglese “Amplified Bible” dice: “In tali età (passate) d’ignoranza, Dio, è vero, ignorò e permise di passare inosservato; MA ORA EGLI SFIDA TUTTI GLI UOMINI, IN OGNI DOVE A RAVVEDERSI (cioè a cambiare per il meglio e a correggere con tutto il cuore le loro vie), ABORRENDO IL LORO PECCATO DEL PASSATO".
In questi versi il messaggio che Paolo ha predicato e “praticato” per stabilire la chiesa in Efeso. Se il messaggio è stato buono per Paolo e per gli Efesini, sarà buono anche per noi! Di cosa si trattava?
Primo:
“RAVVEDERSI DAVANTI A DIO”.
Secondo:
“CREDERE NEL SIGNOR NOSTRO GESÙ CRISTO".
Questo è il messaggio del Regno della Grazia post-Pentecostale, questo era ciò che Pietro e Paolo predicavano. Il messaggio che Paolo presentava era predicato da uomini di Dio fedeli e completamente privi di paura. L’Epistola agli Efesini è un’evidenza che se, oggi, proclamiamo audacemente il ravvedimento e la fede in Cristo, non solo ci sarà “frutto” ma “molto frutto”, un frutto che RIMARRÀ.
EPISTREPHO
Un’altra parola che troviamo nel Nuovo Testamento per indicare il ravvedimento (o CONVERSIONE) è la parola molto più incisiva: “EPISTREPHO”.
“L’International Standard Bible Encyclopedia” dice: “La parola viene usata per esprimere la transizione spirituale dal peccato a Dio... per rafforzare l’idea di fede... e per completare ed enfatizzare il cambiamento richiesto attraverso il ravvedimento del Nuovo Testamento.” Epistrepho, tuttavia, descrive l’atto completo ed il risultato di un genuino ravvedimento ed è tradotto nella versione biblica inglese “King James” con la parola “CONVERSIONE” o “CONVERTITO”. Comunque sia usata, essa descrive ciò che accade quando il vero ravvedimento è avvenuto o ciò che dovrebbe accadere ,se e, quando il vero ravvedimento avviene. Epistrepho implica una conversione. Si tratta di un cambiamento del modo di pensare di un peccatore e della sua attitudine verso il peccato e verso Dio. Ciò è valido solo quando e dove:
1. L’intelletto è operativo.
2. Le emozioni sono motivate.
3. La volontà è attiva.
Tremare al pensiero di andare all’inferno, non è ravvedimento, ma può determinarlo. Ciò si evidenzia attraverso un cambiamento nel modo di pensare, che porta un peccatore a camminare in novità di vita e ad allontanarsi dai suoi peccati passati.
1. L’intelletto deve essere impegnato nell’accettare la verità della nostra condizione. Credere ciò che Dio dice riguardo ai nostri peccati ed essere concordi con Lui nell’aborrirli.
2. Le emozioni devono essere messe in atto in risposta alla verità. Comincia ad odiare ciò che una volta hai amato, i tuoi peccati, ed ama ciò che prima odiavi, Dio.
3. La tua volontà deve essere attiva. Avverti il bisogno, considera il costo ed agisci in conseguenza ad esso.
a. Io mi ravvederò.
b. Io mi convertirò a Dio.
c. Io getterò via i miei vecchi peccati e metterò la mia fede in Cristo per essere purificato.
d. Io farò di Gesù Cristo, il Signore della mia vita da ora in poi.
Dicendo questo, io non sto predicando la salvezza attraverso le opere, ma vi esorto come fece Paolo quando disse:"...scongiurando Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo." (Atti 20:21)
Alcuni possono dire: “Ma io sono un pastore”, “Io sono un evangelista”, “Io sono un diacono”, “Io sono un anziano”, “Io ho il dono di profezia”, ”Io ho visioni”, “Io danzo davanti alla presenza del Signore”, “Io prego in altre lingue”, “Io caccio i demoni”. Quello che posso dire, il più gentilmente possibile, è che perfino queste manifestazioni, da sole, non sono la PROVA CHE SI È NATI DI NUOVO!
Mi spiego. Satana è un ingannatore e un imbroglione, egli sarà felicissimo di tenere occupate le persone o dare loro doni contraffatti con cui “giocare”, se facendo così riesce a convincerle che non hanno bisogno di ravvedimento.
da: Soldati di Cristo
Salvezza
5 passi per la salvezza
Tantissime persone coltivano nel proprio intimo desideri mai espressi, sognano di diventare qualcuno; si augurano di trovare la lampada magica per poter esprimere finalmente quel desiderio che hanno sempre sperato si avverasse. Un giorno, un uomo, una persona comune, di fronte alla manifestazione straordinaria di una liberazione divina in favore dell'apostolo Paolo e di Sila, imprigionati per la fede, esclamò con grande spontaneità - dopo aver cercato di togliersi la vita - "cosa devo fare per essere salvato?". Gli apostoli risposero prontamente:"Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua casa".
Non c'è risposta migliore alle necessità dell'uomo, anche quelle più impellenti. Quel carceriere invocò il perdono di Dio, fu battezzato e festeggiò nella sua casa insieme a Paolo, Sila e quanti altri per aver creduto in Gesù (cfr Atti 16).
Noi speriamo che questo sia il desiderio di altri, quello, cioè, di essere salvati.
Di fronte alla prospettiva di una vita che non ha più senso:
- di fronte alle situazioni che precipitano e ci sfuggono di mano,
- di fronte ad un domani incerto,
- di fronte ad un'eterna separazione da Dio...abbiamo bisogno di essere salvati!
Le persone presenti al Tempio di Gerusalemme il giorno della Pentecoste chiesero: "Che cosa dobbiamo fare per essere salvati?". Anche in quella circostanza la risposta fu immediata, pronta, risolutiva. Per bocca di Pietro, fu risposto:"Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo" (Atti 2:31).
Ma che cosa significa? Per rispondere dobbiamo esaminare cinque importanti verità bibliche che rappresentano, idealmente, cinque passi da compiere verso il cielo...
Passo dopo passo
PASSO n. 1:
Riconoscersi peccatori
Non saresti disposto ad accettare la salvezza se non fossi cosciente del tuo stato di perdizione. Allo stesso modo di come non andresti dal medico se non fossi malato. Non invocheresti l'aiuto di nessuno se tu non stessi affogando. Non puoi realizzare il bisogno che hai del Salvatore fintanto che non ti rendi conto della tua condizione di peccatore.
La Bibbia dice:"Tutti hanno peccato e sono privi della gloria dì Dio (Romani 3:23).
Se "tutti" hanno peccato, allora tu sei incluso in questa lista.
Infatti, la Parola di Dio dichiara: "Non c'è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3.10).
Se non c'e alcun giusto, allora anche tu non sei giusto e quindi sei un peccatore.
Dio afferma ancora:"Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via... (Isaia 53:6).
Molti hanno un opinione fin troppo elevata dell'uomo, ma il peccato ha guastato la posizione di comunione con Dio che ognuno di noi aveva, ed i segni della degenerazione umana sono evidenti nell'umanità. Dio vuole aiutarti, sei disposto a riconoscerti peccatore?
PASSO n. 2:
Ammettere che non si può meritare la salvezza
Dobbiamo, poi, riconoscere che non possiamo ottenere salvezza senza l'aiuto di Dio. Alcuni pensano che il battesimo possa salvare, altri credono che sia la religione a salvare l'uomo, altri ancora pensano di essere salvati perché il loro nome è scritto in qualche registro di chiesa o, addirittura, perché assolvono a tutti gli impegni religiosi. Non possiamo essere salvati neppure vivendo una vita irreprensibile e ubbidendo ai comandamenti. Non sono le buone opere a salvare l'uomo, non possiamo ritenerci degni di meritarci il cielo neppure se fossimo le persone più integerrime del mondo. Le nostre buone opere o i nostri meriti sono come un abito sudicio, un panno sporco in confronto all'assoluta purezza e alla santità di Dio, dinanzi al Quale dovremo un giorno comparire.
La Parola di Dio afferma:"Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatto ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e si rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5).
Questo e ciò che il Signore afferma nella Sua Parola. Egli non vuole punirci con il Suo giusto giudizio, piuttosto, come dice la Bibbia, rivelarci:"L'immensa ricchezza della sua grazia, nella benignità che Egli ha avuta per noi in Cristo Gesù... Non e in virtù d'opere, affinché nessuno si glori (Efesini 2:6- 8).
Non sono quindi le opere, i meriti, i nostri sforzi a salvarci..."Poiché e per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio" (Efesini 2:8).
Il dono di Dio... è la vita eterna in Cristo Gesù, non in noi! Se fossimo stati in grado d ottenere salvezza da soli, la morte di Cristo sarebbe stata la più grande atrocità della storia. Non avremmo avuto bisogno del sacrificio vicario del Signore Gesù. Noi non siamo in grado di salvarci da soli, ecco perché Dio ha mandato Cristo, Egli è venuto a morire sulla croce al posto nostro e ci ha offerto la salvezza eterna:"Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è giudicato" (Giovanni 3:16-18).
Sei disposto ad ammettere umilmente che i tuoi sforzi, i tuoi presunti meriti, le tue opere non possono salvarti? Se è così, allora stai compiendo i passi giusti, sei sulla strada giusta. Ma consideriamo insieme il prossimo passo da compiere, altrettanto importante, altrettanto fondamentale...
PASSO n. 3:
Riconoscere che Gesù ha portato anche i nostri peccati.L'Eterno ha fatto cadere su lui l'iniquità di noi tutti" (Isaia 53:6).
E questo è avvenuto duemila anni fa sulla croce del Calvario."Egli stesso (Gesù) ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le cui lividure siete stati sanati" (I Pietro 2:24).
La punizione per il peccatore è la morte:"L'anima che pecca è quella che morrà" (Ezechiele 18:20).
Il salario del peccato è la morte, la separazione eterna da Dio, ma il Signore è morto al posto nostro, si è fatto peccato per noi ed ha sperimentato sulla croce quella separazione dal Padre che Lo ha spinto a gridare:"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?".
Gesù è morto per noi e Dio ha abbattuto la barriera del peccato, quella barriera che separava l'uomo dal suo Creatore:"All'ora nona, Gesù gridò con gran voce:" Eloì, Eloì, lamà sabactanì?" il che, interpretato, vuoi dire:" Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Ecco, chiama Elia! E uno di loro corse, e inzuppata d'aceto una spugna, e postala in cima ad una canna, gli diè da bere dicendo: Aspettate, vediamo se Elia viene a trarlo giù. E Gesù, gettato un gran grido, rendé lo spirito. E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. E il centurione ch'era quivi presente dirimpetto a Gesù, avendolo veduto spirare a quel modo, disse: Veramente, quest'uomo era Figliuol di Dio!" (Marco 15:34-39).
Veramente quell'uomo era il Figlio di Dio... la cortina del Tempio si squarciò in due dall'alto verso il basso, significando in questo modo la possibilità per l'uomo separato dal proprio Creatore di accedere a Dio, di riconciliarsi con Lui. Questo perché Gesù ha preso su di Sé i nostri peccati.
PASSO n. 4:
Credere che soltanto Gesù può salvare.
Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati" (Matteo 1:21).
Dio si è fatto uomo in Cristo Gesù per salvarci, è venuto Egli stesso fino a noi, si è fatto come uno di noi, si è identificato appieno con l'umanità:"Non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente ", anzi, "umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce" (Filippesi 2:6,8).
Egli stesso ci ha provveduto la vita eterna e nessun altro, infatti la Scrittura afferma:"In nessun altro è la salvezza; poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati" (Atti 4:12).
Nessun altro nome:
Maometto, Confucio, Budda, Mosè...
Nessun'altra religione:
Cattolico Romana, Protestante, Ebrea, Ortodossa...
Nessun altro uomo:
Pastore evangelico, sacerdote cattolico, rabbino ebreo...
Nessuna opera:
Riti, cerimonie, liturgie, pellegrinaggi, opere meritorie...
Ogni sistema di dottrine, ogni filosofia umana, ogni opera buona... tutto e tutti sono insufficienti, inadeguati, incapaci di salvare l'uomo peccatore.
Soltanto Gesù può salvare:
"Io sono la via, la verità e la vita: nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6).
La Parola di Dio lo rende estremamente chiaro, nessun altro può salvare l'uomo se non Cristo Gesù:"Perché il Figliuol dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto" (Luca 19:10).
Non dobbiamo affidarci agli uomini, non dobbiamo confidare in una religione, non dobbiamo appoggiarci su un sistema di dottrine, dobbiamo credere in Cristo, morto sulla croce per i nostri peccati, risorto per la nostra giustificazione, vivente per operare anche in te.
PASSO n. 5:
Ricevere Gesù Cristo come nostro personale Salvatore.
Possiamo rifiutare o ricevere Gesù nella nostra vita. Il Vangelo di Giovanni così dichiara:"A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome" (1:12).
Gesù è venuto nel mondo, ma i Suoi non Lo hanno accolto, anzi è stato rifiutato, allontanato, condannato... Ma chi ha accolto Gesù, come per esempio il pubblicano, Zaccheo, è stato salvato ed è divenuto figlio di Dio."Io sto alla porta e busso... se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui..." (Apocalisse. 3:20).
Gesù è venuto a cercare anche te, sta bussando alla porta del tuo cuore, non resistere alla Sua dolce pressione, permettiGli di entrare nella tua vita, di renderti una nuova creatura, di trasformare completamente la tua esistenza. Cosa farai? Dirai a te stesso: "Ci penserà domani", oppure farai tue le parole del Signore che ci ricorda:"Oggi è il giorno accettevole, oggi è il giorno della salvezza" (II Corinzi 6:2).
Se desideri accettare Gesù come tuo personale Salvatore, eleva a Dio una semplice preghiera, con parole tue; sia l'espressione sincera e sentita del tuo cuore, una vera invocazione, poiché:"Chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato" (Romani 10:13).
Questa è una promessa per te e se il tuo desiderio è quello di realizzarla, sappi che
Gesù non caccia via nessuno di coloro che vanno a Lui.
da Soldati di Cristo
ciao
per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere