per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

sabato 9 aprile 2011

Hai Gesù?



hai GesùUltimamente mi è capitato di assistere ad una serie di scontri su differenze dottrinali fra coloro che si professano Cristiani e che hanno prodotto, in molti casi, delle divisioni, con accuse reciproche e lasciando ognuno della propria opinione.

Niente di nuovo direte voi, infatti tutto questo avviene sin dai primi giorni della nascita della Chiesa.

Per quanto mi riguarda, non ho mai provato interesse a partecipare a queste diatribe, spinto dall'urgenza di portare il messaggio del Vangelo e reputandole quindi una perdita di tempo.

Ogni tanto qualcuno prova a sottolineare il danno che ne deriva da tutto ciò, e che non è certo quello che il Signore si aspetta dai Suoi figli, ma questo non pare sortire alcun effetto, anzi, è occasione di nuove discussioni sull'opportunità o meno di evidenziare e correggere gli errori dottrinali altrui.

Evidentemente ci deve essere un problema alla base che provoca tutto questo, e sempre più spesso mi chiedo: "Ma hanno Gesù?". Voglio dire, è mai possibile che lo stesso Spirito Santo proveniente da Dio e che viene accolto in due persone possa contraddirsi o portare frutti diversi?


Io sono convinto di no.


Allora è lecito domandarsi: "Hanno ricevuto lo stesso Spirito? O meglio, lo hanno veramente ricevuto?"

Ieri sera qualcuno mi ha chiesto: "Uno che ha ricevuto Gesù, può fare a meno di parlarne?"
La mia risposta è stata: "Assolutamente no!"

L'oggetto della riflessione era: "Come posso sapere di avere ricevuto Gesù?
Quali sono i segni o la prova inconfutabile di averLo ricevuto?".

Generalmente si liquida la questione rispondendo che chi Lo ha, sa con assoluta certezza di averLo e non ha dubbi in proposito. Il che se da una parte è vero, lascia l'altro senza risposta.

Questo ha fatto si che molti si siano spinti ad imitare gli effetti di una nuova nascita, senza essere rinati veramente, fino ad auto convincersi che lo fossero realmente.

Ritornando alla riflessione, ecco alcuni spunti:

E' vero che chi ha ricevuto Gesù non può fare a meno di parlarne;
non è altrettanto vero che chi ne parla possa dire di averLo ricevuto.

E' vero che chi ha ricevuto Gesù desidera conoscere la Sua Parola;
non è altrettanto vero che conoscere la Sua Parola dia la certezza di essere salvato.

E' vero che chi Lo ha ricevuto desidera fare del bene;
non è vero che chi fa del bene dimostra con assoluta certezza di avere il Signore.

E' vero che chi ha fede in Lui può sperimentare la Sua potenza con dei miracoli;
Non è vero che manifestazioni miracolose siano un segno evidente della Sua presenza in noi.

La lista potrebbe continuare a lungo, ma spero che sia chiaro il concetto che non bisogna confondere l'effetto con la causa. 

Allora direte, non c'è un modo chiaro ed evidente che possa accertare l'avvenuta conversione?

Quasi tutti vi citeranno le parole di Gesù:
"Li riconoscerete dunque dai loro frutti". (Matteo 7:20)
Il che ci riporta a:
Galati 5:22 "Il frutto dello Spirito, invece, è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza;"
Si potrebbe continuare fino ad arrivare ad uno dei punti cardine dell'evidenza di avere lo Spirito di Dio in noi:
"Giovanni 13:35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».
Queste sono attestazioni di ciò possono sperimentare coloro che ricevono Gesù, ma che non impediscono ad un non convertito, di credere che tutto ciò sia il risultato di uno sforzo umano e quindi imitabile.

In questi anni vissuti al Suo servizio, non essendo un dottore della legge, non avendo particolari conoscenze, e afflitto da dubbi e debolezze, ho avuto molte difficoltà nel dare delle risposte chiare e convincenti, ma c'è un punto che ancor oggi mi riempie di meraviglia e stupore, e che supera ogni intendimento umano.

Quand'anche si volesse dare credito a quanti rinnegano l'esistenza di Dio, quand'anche non si potesse avere la certezza che la Bibbia non sia stata un'opera dell'uomo, quand'anche fosse possibile per qualcuno operare meraviglie ed essere arrivato al punto di "creare" una così perfetta ipotesi ed applicazione di un messaggio divino, mai nessuno avrebbe potuto concepire quel gesto sublime che solo Dio può operare... il perdono!

Ricordo perfettamente il giorno della mia conversione e tutte le meraviglie che Dio ha operato nella mia vita e in quella di tanti altri fratelli; gioie indescrivibili e frutti di vite trasformate, ma la prova più evidente che Dio aveva operato in me la ebbi quando un fratello, dal quale avevo subito un torto, venne a chiedermi perdono.
In quel preciso istante provai un tale amore per quella persona, che dimenticai totalmente il motivo per il quale eravamo in contrasto, e l'emozione e la felicità nel riabbracciarci, pareva la stessa di quella provata nel ricevere Gesù.

Gesù ci ha parlato molte volte del perdono:
Efesini 4:32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.
Matteo 6:14 Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
Matteo 18:35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello».
Luca 6:37 «Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.
Colossesi 3:13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.
Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. (Matteo 18:21-22)
Ho sentito alcuni dire:" Ti perdono ma non dimentico!" - questo non è perdono!
Isaia 43:25 Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.
Qualcuno mi ha fatto notare che la stessa cosa accade per esempio fra una madre e i suoi figlioli, ma come disse Gesù, amare chi ti ama non è poi così difficile, lo stesso non si può dire nei riguardi dei tuoi nemici.
Matteo 5:44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano,
Chi può, come Gesù, mentre lo stavano crocifiggendo, dire:
Luca 23:34 «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».
Come si può amare così, in maniera totale, chi ti ha ucciso un figlio, dimenticando ogni sua colpa? Chi può farlo?

Solo Dio, e coloro che sono stati trasformati dal Suo Spirito e ricevuto il Suo perdono.

Tutta l'essenza del Suo Amore, ci è stata dimostrata nell'atto che è contrario ad ogni natura umana, e che da solo è prova di qualcosa di sovrannaturale, di Divino, di unico, di inimitabile.

Solo se hai Gesù potrai operare quello che va al di là di ogni comprensione.

Solo se hai Gesù non sarà più importante il torto o la ragione.

Solo se hai Gesù sarai in grado di perdonare.

E tu, hai Gesù?

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