Il terzo campo di battaglia
Il conflitto per il controllo della realtà
L'uomo fu creato all'immagine di Dio, e gli furono dati dei poteri innati, limitati ma precisi. Gli fu concessa la facoltà di pensare, così come quella di definire e costruire la realtà.
Muovendosi negli ordini concessogli dal Signore, l'uomo fa tutto questo, nel bene e nel male, in base ad una sua libera scelta, che viene partorita dalla sua volontà. Noi comprendiamo che sostanzialmente la guerra spirituale viene decisa da chi determina la realtà: dalla Parola di Dio da una parte o dalle illusioni del mondo in cui viviamo, dall'altra. Che cosa è la realtà? Un comune dizionario definisce la realtà come "...ciò che è reale: un avvenimento, una situazione o una cosa concreta".
"Poi scoppiò una guerra nel cielo: da una parte Michele e i suoi angeli, dall'altra il drago e i suoi angeli. Ma questi furono sconfitti, e non ci fu più posto per loro nel cielo, e il drago fu scaraventato fuori" (Apocalisse 12:8-9).
Senza oltrepassare i limiti delle nostre conoscenze, possiamo affermare con sicurezza che ogni conflitto spirituale viene combattuto per una questione essenziale: per stabilire chi controllerà la realtà sulla terra; in questo caso, il Cielo o l'inferno.
Si può constatare che quando la Chiesa è in accordo con il suo capo in cielo, lo Spirito di Cristo soppianta i poteri dell'oscurità nei luoghi celesti. Ma quando la chiesa è passiva, indifferente oppure si lascia guidare dalla carne, i poteri dell'inferno allargano il loro dominio sulle vicende umane: i matrimoni si spezzano, il crimine aumenta e l'immoralità è sfrenata. Facciamo in modo che le nostre preghiere, i nostri atteggiamenti e la nostra adesione a Dio siano parte integrante nel determinare la realtà del regno di Dio.
Il diavolo è un bugiardo
Satana viene descritto nelle scritture come "bugiardo padre della menzogna" (Giovanni 8:44). Egli si muove sono intorno alle coscienze umane; queste aree nelle Scritture vanno sotto il nome di luoghi celesti. In questo regno spirituale, satana opera per corrompere e controllare la mente dell'uomo per mezzo di illusioni costruite sui desideri carnali e sulle paure umane.
L'arma che Dio ci ha dato per combattere le bugie del nemico è la Parola di Dio, alla quale le Scritture si riferiscono come "spada dello Spirito".
Dipendere dalla Parola di Dio
Per vincere le battaglie nei luoghi celesti dobbiamo conoscere la Parola di Dio. Non è saggio entrare in qualsiasi tipo di combattimento senza conoscere queste scritture.
"Infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio , facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo"(II Corinzi 10:4-5).
Oppure: Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele (Ef 5:8-13).
Smascheriamo lo spirito dell'anticristo
Esiste un dominatore delle tenebre, un principato che è stato tollerato dai credenti (e così a lungo) che la sua influenza viene considerata normale per la Chiesa. Questa entità demoniaca è lo spirito di religiosità che impedisce la crescita della Chiesa. Si usa di demoni quali gelosia, paura, mancanza di perdono, ambizione. Insomma, tutto ciò che è necessario per impedire l'opera della Chiesa. Siamo di fronte ad uno spirito che ha un controllo totale su intere comunità rendendole inermi per l'opera del Signore.
"Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezebel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli" (Apocalisse 2:20).
Lo spirito di Iezebel odia l'umiltà. Gesù ha insegnato che nel suo regno la grandezza è determinata dalla sincerità di cuore e non dalle apparenze. Un autentico servizio è pronto a sottomettersi e ad assumersi le proprie responsabilità rispetto ad altri servizi ministeriali; di conseguenza, impariamo a riconoscere che la spiritualità si misura in mitezza, e non in potenza. Non possiamo essere vincitori nella guerra celeste se non conseguiamo la vittoria sul campo di battaglia della nostra mente.
Esiste un dominatore delle tenebre, un principato che è stato tollerato dai credenti (e così a lungo) che la sua influenza viene considerata normale per la Chiesa. Questa entità demoniaca è lo spirito di religiosità che impedisce la crescita della Chiesa. Si usa di demoni quali gelosia, paura, mancanza di perdono, ambizione. Insomma, tutto ciò che è necessario per impedire l'opera della Chiesa. Siamo di fronte ad uno spirito che ha un controllo totale su intere comunità rendendole inermi per l'opera del Signore.
"Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezebel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli" (Apocalisse 2:20).
Lo spirito di Iezebel odia l'umiltà. Gesù ha insegnato che nel suo regno la grandezza è determinata dalla sincerità di cuore e non dalle apparenze. Un autentico servizio è pronto a sottomettersi e ad assumersi le proprie responsabilità rispetto ad altri servizi ministeriali; di conseguenza, impariamo a riconoscere che la spiritualità si misura in mitezza, e non in potenza. Non possiamo essere vincitori nella guerra celeste se non conseguiamo la vittoria sul campo di battaglia della nostra mente.
Il combattimento del Corpo di Cristo contro i poteri di satana
"All'udire ciò ,alzarono la voce a Dio..." (Atti 4:24).
Per quanto possa essere importante vincere la guerra contro Iezebel, occorre anche trovarsi insieme ad intercedere e combattere uniti. Questo genere di guerre può essere condotto con un minimo di mezzi, ma tali mezzi sono essenziali per una guerra efficace.
- L'adorazione, parte integrante del combattimento - La preghiera e la lode, nelle molte forme espressive, dovrebbero essere parte integrante della nostra guerra.
- L'intercessione va guidata dallo Spirito - L'intercessione è più che "pregare in lingue", perché qui occorre che impariamo ad ascoltare. Spesso la preghiera collettiva è ostacolata da qualcuno che domina il gruppo che parla ad alta voce, rivelando scarsa sensibilità verso coloro che hanno difficoltà nell'esprimersi. Quando preghiamo insieme, dobbiamo attingere da un'unica fonte. Ciò richiede da parte nostra un adattamento sensibile ai lievi suggerimenti dello Spirito, mentre Egli guida il gruppo in accordo creativo. Le preghiere individuali siano brevi, trattando una richiesta alla volta di modo che tutti possano pregare.
Come identificare lo spirito di babilonia
Lo spirito di babilonia è sulla terra dall'inizio della civiltà. Esso infatti, simboleggia l'esaltazione di sé e l'esaltazione di sé è l'origine di ogni compromesso. Babilonia era definita nell'antichità una splendida e rigogliosa città, ma molto di più era conosciuta come una città molta religiosa. Inoltre, in questo spirito rileviamo l'ambizione di "farsi un nome" o "acquistare fama", e la sua influenza è diventata parte della nostra natura umana. Rivalità, invidia e desiderio di diventare famosi appartengono ancora alla natura dello spirito di Babilonia. Riconoscete l'influenza di Babilonia in ogni persona o chiesa che offre un culto verbale a un Dio lontano. Lo spirito di Babilonia è ovunque intorno a noi, sia nel mondo che nella Chiesa cristiana.
Conclusione
Ci saranno due tipi di cristiani in questi ultimi giorni: il saggio e lo sciocco. Ci sarà un gruppo di credenti che non cadrà , essi, infatti, sono in grado di resistere ad ogni assalto demoniaco che arriva su loro. Niente sarà in grado di spostarli quando arriverà la tempesta. Ci sarà, invece, un altro gruppo di cristiani, la cui caduta sarà grande, totale.
Hanno costruito due diversi tipi di case. E l'unica cosa che può resistere alla tempesta è la casa stabilita su una base rocciosa.
Molti cristiani possono dire: "io sono un credente. Ho costruito sulla roccia"eppure non capire veramente che cosa significa realmente questa frase. E avranno un grande shock quando il loro rapporto con Gesù non sopporterà la tempesta, essi saranno esposti a tutti gli attacchi come come una casa senza fondamenta.
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