per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

martedì 26 aprile 2011

Santi finti



finti santi

I vecchi miti non muoiono mai!


I “santi” finti fanno solo ridere!

Ma, chi ha mai detto che... il vero credente non soffre mai di oppressione?
Che i credenti col “cuore puro”... non peccano mai?
Che i matrimoni dei veri credenti... vanno sempre lisci?
Che coloro che predicano... devono essere sempre d’accordo su ogni interpretazione biblica?

Questi ed altri miti cercano di presentare una chiesa più perfetta della realtà, di fare finta che ogni credente sia un “santo” che non sbaglia mai. Ma questi “santi” che credono di non sbagliare mai, sono in verità peccatori camuffati e fanno solo ridere. O piangere. O fare rabbia. O spingere altri a andarsene dalle chiese.

Lo stesso apostolo Giovanni, tanto amato da Gesù, è stato rimproverato dal suo Signore per la sua collera fuori posto.

L’apostolo Pietro è stato rimproverato dall’apostolo Paolo per la sua ambiguità o, meglio, ipocrisia. E Gesù stesso l’ha riproverato, chiamandolo “Satana”!

Gesù ha chiamato tutto il gruppo degli apostoli “gente di poca fede”.

L’apostolo Paolo ha scritto ai membri della chiesa di Corinto, chiamandoli “bambini” e “carnali”. 

È ovvio che, ricordando queste cose, non intendo dire che le chiese siano necessariamente piene di ipocriti e di bambini spirituali ma, a volte, è difficile dimostrare il contrario.

Il fatto importante, però, è un altro. Secondo gli insegnamenti biblici, i credenti, per quanto siano desiderosi di piacere al Signore in ogni dettaglio della loro vita, e malgrado l’aiuto dello Spirito Santo e lo studio della Parola di Dio, sono incapaci di vivere una vita perfettamente santa, come quella del Signore. Ogni giorno hanno bisogno di pregare per chiedere l’aiuto del Signore e, alla fine della giornata, chiedere il Suo perdono per i loro peccati.

“Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità”
ha scritto Giovanni, l’apostolo “che Gesù amava”. Purtroppo,
“Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi”
aggiunge Giovanni.

La realtà non è che siamo senza peccato, ma che Dio ci perdona completamente ogni colpa che riconosciamo, confessandola e chiedendone il perdono, nel nome del nostro Salvatore. E, per di più, ci “purifica” per renderci completamente accettevole a Lui.

Rallegriamoci della verità e abbandoniamo i miti.


da: aocchionudo

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