per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

sabato 26 giugno 2010

Offrite la vostra sofferenza a Gesù

Marta Garcia 26 giugno alle ore 13.01 Rispondi
ACCETTATE ED OFFRITE LA VOSTRA SOFFERENZA A GESÙ”Compartir
Hoy a las 10:33
Cari figli miei amatissimi in Cristo Gesù, sono Maria la Mamma della divina misericordia, la pace di mio Figlio sia in voi; figlioli, con gioia, vi invito tutti a vivete i miei messaggi con gioia, così potrete essere più vicini a mio Figlio e potrete camminare nella gioia insieme a Lui. Conosco le vostre tribolazioni, le vostre sofferenze ed è per questo che Io desidero guidarvi tutti soltanto a Lui perché solo in Lui troverete la vera pace, nell’accettazione, nella donazione e nella gioia. Oggi, giorno di gaudio e di amore desidero parlare a voi, mie care anime, di queste vostre tribolazioni e sofferenze, desidero parlare a voi che vi sentite derelitte, sole ed emarginate, a voi, mie care anime dolenti, ammalate ed inferme, chiedo di vivere tutta questa sofferenza accettandola nel silenzio del vostro cuore ed offrendo tutto a mio Figlio per la salvezza di tante anime indigenti e peccatrici. La vostra sofferenza, alla luce della fede, se l’accettata in silenzio e l’offrite a mio figlio, diventa un atto d’amore, un atto di misericordia, un atto di carità, che Gesù saprà ricompensare lautamente con grazie e doni speciali, per voi e per le vostre famiglie, senza parlare del posto, per voi, preparato nel suo regno.
Figli miei, nella sofferenza, prendete coscienza dei vostri limiti e della vostra povertà di spirito, accettate la dipendenza dagli altri in silenzio, perché è in questa dipendenza che sperimenterete, in voi, l’umiltà e la mitezza, l’amore e la misericordia, doni che, nella sofferenza, aiutano a camminare nell’accettazione silenziosa e nella donazione a Gesù. Accettazione e donazione che nell’amore, nella misericordia e nella preghiera aiuteranno Gesù a salvare anime peccatrici, anime che soffrono, nell’anima e nel corpo, la loro lontananza da Lui; a salvare le anime di quei consacrati a lui cari, che si sono allontanati dalla strada maestra, o che non sanno svolgere la missione, per la quale sono stati chiamati. Ma voi offrite sempre la vostra sofferenza per la conversione dei vostri cari, dei vostri amici e conoscenti, per tutti i peccatori ostinati e per tutta l’umanità peccatrice e indolente, al resto penserà mio Figlio.
Figli miei sofferenti, umiltà e mitezza non vuol dire però rassegnazione, non vuol dire piegare la testa e basta, aspettando, ma aspettando cosa? Niente affatto, voi dovete imparare a reagire con positività, sempre, attimo dopo attimo, non con rassegnazione ma con viva fede, aspettando la vostra guarigione, se essa fa parte dei disegni di Dio o accettandone la sua volontà, perché Lui vuole solo il vostro bene, la vostra salvezza, la vostra santità, Gesù non abbandona mai, ma vi da forza nel bussare, nel chiedere, nel cercare. Non dimenticando mai, che voi siete sempre forti nella vostra debolezza, perché è quando siete deboli che siete più forti, perché nella vostra debolezza non sarete mai soli ma Gesù è in voi facendovi sentire il suo amore, è con voi, aiutandovi nel cammino, e per voi fonte di salvezza, è Lui che, quando vi sentite giù pronti ad arrendervi, vi dà coraggio e sostegno nel portare la vostra croce con amore e dignità, è Lui che, insieme a voi, cammina sulla strada della sofferenza passo dopo passo, dandovi il suo braccio per appoggiarvi, quando inciampate, ed è sempre Lui che, per voi, porta la croce quando questa diventa insostenibile, insopportabile e pesante da portare e da accettare.
Figli miei ricordatevi sempre che nella sofferenza, non siete né sconfitti, né dei deboli, anzi siete più che vincitori in Cristo Gesù, perché è la vostra sofferenza che vi fa partecipi della sua passione e vi rende degni del regno di Dio. O anime predilette di Gesù, a voi che attraverso la sofferenza siete diventati suoi discepoli, a voi che attraverso la sofferenza siete esempio di umiltà e di mitezza, a voi che attraverso la sofferenza fate apostolato, a voi che attraverso la vostra sofferenza siete testimonianza vivente della parola di mio Figlio, a voi che attraverso la sofferenza avete portato anime a Gesù, a voi che con la vostra viva fede siete forza indistruttibile dell’amore di Gesù, perché anche se siete sofferenti per il mondo, siete felici di donare tutto voi stessi alla causa dell’amore di Gesù per l’umanità, a voi dico grazie con le lacrime agli occhi, per l’accettazione silenziosa e per la donazione, della vostra sofferenza, dico grazie, per tutte le anime salvate da mio Figlio per merito vostro, grazie per le conversioni, che con il vostro esempio avete, elargito, grazie.
Figli miei il mondo ha bisogno di voi, a bisogno della vostra accettazione silenziosa, ha bisogno della vostra offerta d’amore, Gesù ha bisogno di voi e della vostra sofferenza, e Lui vi accudirà come una Mamma amorevole; Lui sarà la vostra forza, nella sofferenza; Lui sarà la vostra accettazione, nel cammino della salvezza; Lui sarà la vostra offerta, nella salvezza delle anime; Lui sarà la vostra salvezza, per l’eternità, perché il suo amore è così grande che non potete né capirne né conoscerne tutta la sua profondità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Vi amo con amore immenso e vi benedico tutti attraverso la Divina Misericordia nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo eterno amore, amen.

(ISPIRAZIONE DEL 25.06.2010)

maria miriam.

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