per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

lunedì 17 maggio 2010

L'Amore é l'acqua che sazia

Terzo giorno:    MEDITAZIONE III               
L'amore è acqua che sazia
L'amore si chiama anche fonte viva. Disse il nostro Redentore alla
Samaritana: Chi beve del­l'acqua che io gli darò non avrà mai più sete (Gv 4
13). L'amore è acqua che sazia; chi ama Dio di vero cuore non cerca né
desidera niente più perché in Dio trova ogni bene. Per cui, con­tento di Dio
 lieto va sempre dicendo: Dio mio, tu sei ogni mio bene. Perciò Dio si lagna
di tante anime che vanno mendicando miseri e brevi di­letti dalle creature e
lasciano quello che è un bene infinito e fonte di ogni gaudio: Essi hanno
abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne screpolate,
che non tengono l'ac­qua (Ger 2,13). Per tanto Dio che ci ama e de­sidera di
vederci contenti, grida e fa sapere a tutti: Chi ha sete venga a me e beva
(Gv 7,37). Chi desidera di essere beato venga a me, che io gli donerò lo
Spirito Santo che lo renderà beato in questa e nell'altra vita: Chi crede in
me. con­tinua a dire, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno (Gv 7
38). Chi dunque crede ed ama Gesù Cristo sarà arricchito di tanta grazia,
che dal suo cuore - il cuore, cioè la volontà, è il ventre dell'anima -
sgorgheranno più fonta­ne di sante virtù, che non solo gioveranno a
con­servar la vita sua, ma anche a dar la vita agli al­tri. Ed appunto quest
acqua era lo Spirito Santo, l'amore sostanziale che Gesù Cristo promise di
mandarci dal cielo dopo la sua ascensione (cfr. Gv 7,39).
La chiave che apre i canali di quest'acqua beata è la santa preghiera che ci
ottiene ogni bene in virtù della promessa che otterrete (Gv 16,24). Noi
siamo ciechi, poveri e deboli, ma la preghiera ci ottiene luce, fortezza e
ricchezze di grazia. Dicea Teodoreto che chi prega riceve quanto desidera.
Iddio vuol darci le sue grazie, ma vuol essere pregato.
Affetti e preghiere
Signore, dammi di quest'acqua (Gv 4,15). Ge­sù mio, ti pregherò, colla
Samaritana, dammi quest'acqua del tuo amore, che mi faccia scordare della
terra per vivere solo a te, ama­bile infinito.
Bagna ciò che è arido. L'anima mia è la terra arida che non produce altro
che sterpi e spine di peccati; deh innaffiala tu con la tua gra­zia,
affinché renda qualche frutto di gloria a te prima di uscire da questo mondo
con la morte.
O fonte d'acqua viva, o sommo bene, quante volte io ti ho lasciato per le
pozzanghere di que­sta terra che mi hanno privato del tuo amore! Oh fossi
morto e non ti avessi offeso! Ma per l'avvenire io non voglio cercare altro
che te, mio Dio. Soccorrimi tu e fa' che io ti sia fedele.
Maria, speranza mia, tienimi sempre sotto il tuo manto.

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