per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

domenica 30 gennaio 2011

« Di essi è il regno di Dio »

« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli ».

Sì, beati coloro che rigettano i fardelli senza valore, pur pesantissimi, di questo mondo ; coloro che non vogliono più diventare ricchi, se non per possedere il Creatore del mondo, e lui solo, per lui solo ; coloro che sono come la gente che non ha nulla e invece in lui possiedono tutto (2 Cor 6,10). Non possiedono forse tutto coloro che possiedono colui che tutto contiene e tutto dispone, coloro la cui « parte e il cui possesso » è Dio (Num 18,20) ? « Nulla manca a coloro che lo temono » (Sal 33,10). A loro, Dio dà quanto sa che è loro necessario ; verrà un giorno in cui darà loro se stesso, perché siano nella gioia... Gloriamoci, fratelli, di essere poveri per Cristo, ma cerchiamo di essere umili con Cristo. Non c'è niente di più odioso del povero superbo, niente di più miserabile...



« Il regno di Dio, non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo » (Rm 14,17). Se dunque sentiamo così nel nostro intimo, perché non proclamiamo con fiducia che il Regno di Dio è dentro di noi (Lc 17,21) ? Ciò che è dentro di noi, è veramente nostro, perché nessuno può rapircelo contro la nostra volontà. Per questo motivo, quando proclama la beatitudine dei poveri, a ragione il Signore non dice : « Di essi sarà il Regno dei cieli », bensì « di essi è ». È loro non soltanto a motivo di un diritto saldamente stabilito, ma anche a motivo di un pegno assolutamente sicuro, di un'esperienza già fatta della beatitudine perfetta.

Non soltanto perché il Regno è stato preparato per loro fin dalla fondazione del mondo (Mt 25,34), ma anche perché sono già entrati in suo possesso. Possiedono già il tesoro celeste in vasi di creta (2 Cor 4,7) ; portano già Dio nel loro corpo e nel loro cuore.

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