per capirci

GIACOMO 1, 2-4

Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)

Emmanuel

mercoledì 12 gennaio 2011

VANGELO DEL GIORNO

Mercoledì 12 Gennaio 2011

Mercoledì della I settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. ANTONIO MARIA PUCCI, Sacerdote

Meditazione del giorno
Omelia del 5o secolo sulla preghiera : « Si ritirò in un luogo deserto e là pregava »


Lettera agli Ebrei 2,14-18.

Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch'egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Salmi 105(104),1-9.

Alleluia. Lodate il Signore e invocate il suo nome, proclamate tra i popoli le sue opere.
Cantate a lui canti di gioia, meditate tutti i suoi prodigi.
Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiute, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca:
voi stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio, su tutta la terra i suoi giudizi.
Ricorda sempre la sua alleanza: parola data per mille generazioni,
l'alleanza stretta con Abramo e il suo giuramento ad Isacco.


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,29-39.

E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Traduzione liturgica della Bibbia

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