Signore, mi sento così stanco, assetato, affamato...! Tutti mi hanno abbandonato. A chi potrò raccontare la mia storia? A chi potrò confidare questo colloquio, intimo e straordinario, che spesso ho con te? Chi potrà capire questo mio incessante desiderio di cercarti e di udire la tua voce?
Sono ancora legato all'Egitto, a quella ciotola d'acqua e a quella razione di pane che mi avevano assicurato nella schiavitù. Voglio uscire fuori da quell'inferno, voglio solo camminare verso di te, ma quanti ostacoli!
Ogni volta che fuggo, il carro del Faraone mi insegue, da lontano scorgo la tua luce, Signore, e ti corro incontro, ma i soldati con i loro dardi mi rimandano indietro.
Tu solo puoi respingere il nemico, tu solo puoi impedirgli di raggiungermi e annientarmi. Voglio essere tuo, voglio uscire dalla schiavitù per sempre, non posso stare con un braccio proteso verso l'Egitto e l'altro verso la terra promessa.
Sono crocifisso, Signore, tu solo puoi liberarmi da questa rovina che mi opprime .
Stacca questo mio braccio dalla schiavitù e dammi la libertà perché possa vivere nella gioia dello Spirito.
"Figlio mio, quale tenerezza nelle tue parole e quale desiderio di cercarmi! Pensi che ti possa abbandonare? Tu mi cerchi perché mi ami, non lascerò che rimanga ancora prigioniero.
Vieni, voglio farti sentire tutta la mia tenerezza, voglio consolarti. Piangi pure tra le mie braccia, sfogati, dimmi tutto quello che ti angustia e tifa tanto soffrire. Ti ho costituito roccia per il mio popolo stanco, perciò non temere, abbandonati a me e capirai. Dovrai ancora faticare, ma a poco a poco ti formerò, ti fortificherò, ti rinvigorirò con la mia parola. Non meravigliarti della tua solitudine perché è la tua forza. Quando sei debole è allora che sei forte. Quando credi di essere solo è allora che gli angeli ti custodiscono, ti seguono e ti spianano la via. Quando credi che il tuo cuore sia un pozzo arido è allora che l'acqua del mio costato zampilla e ti lava da ogni impurità.
Coraggio! Vai avanti, procedi sicuro, vienimi incontro. Le mie braccia sono aperte, ricevi il mio amore e la mia forza".
Signore, tu infondi coraggio all'anima mia e mi spingi ad andare avanti, ma io sono così debole... fragile... Sono certamente il peggiore dei tuoi figli, perché se hai messo nel mio cuore la parola che salva e dona la pace, come è possibile che rimanga ancora così arido e vuoto? Come è possibile che non sappia stare ai piedi della tua croce? Sono ancora tutti lì, mentre io sono fuggito. Tu mi hai detto: "Mi ami più di costoro" ? Ed io ti ho risposto: "Sì, Signore, lo sai che ti amo", ma alla prima difficoltà sono fuggito come un ladro inseguito dai cani. E mentre correvo e guardavo impaurito verso di te, tu mi dicevi: "Dove vai figlio mio, dove corri? Non cadere, attento, il nemico ti insegue, vuole rovinarti, torna indietro, rimani ai piedi della croce, qui è la tua forza, qui sono gli angeli e i Santi.
Il regno della gloria è qui attorno alla mia croce, la mia croce è la bandiera che conduce alla vittoria il popolo dei salvati.
Non staccarti dal mio esercito, ho armato i miei arcieri con la forza del mio Spirito. Non ci sarà alcuna battaglia perché il nemico sarà sconfitto prima ancora di entrare in combattimento".
Signore, aiutami a non apparire, non mi importa della gloria del mondo né della riconoscenza degli uomini; per me è importante amarti, vivere e morire per te. Se vuoi posso andare per il mondo e farti conoscere, ma ti prego di rendermi piccolo perché tu sia sempre più grande.
Aiutami a glorificare il tuo nome e a cancellare il mio. ad esaltare il tuo Spirito e a mortificare il mio corpo.
Aiutami ad essere semplice, autentico nella fede, per non lasciarmi prendere dall'ambizione e dalla gloria degli uomini.
Solo il tuo amore è il mio unico approdo. Ora che mi sto affacciando ad un nuovo giorno, fa' che sia un giorno di luce per la mia anima e, soprattutto, per quanti vivono nel dolore, nell'angoscia e nella paura. Aiutami ad essere con tutti compassionevole, disponibile e accogliente. Togli dal mio cuore la spina dell'orgoglio, della vanità, della superbia, perché possa nascere in me il fiore della carità e il mio cuore essere terreno fertile, arato dal tuo Spirito, seminato dal tuo amore.
Tu sei il buon seminatore, vieni a seminare la tua grazia nell'anima mia, perché raccolga frutti di salvezza.
Non guardare alla mia miseria, guarda al mio cuore che invoca sempre la tua misericordia.
Voglio tornare nella tua casa, riprendere i miei abiti e rivestirmi della tua purezza, voglio mettermi il tuo anello al dito ed essere tuo figlio. Non cerco altro, Signore, tutto il resto non conta, perché se sono tuo figlio di chi avrò paura? Tu veglierai su di me e mi darai luce e forza per sempre.
Salvatore Li Bassi
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per capirci
Pagine
GIACOMO 1, 2-4
Fratelli, considerate come motivo di gaudio perfetto le diverse prove alle quali voi potete essere esposti, sapendo che la fede messa
alla prova produce la pazienza. E' necessario però che la pazienza compia perfettamente l'opera sua, affinché voi siate pure perfetti ed
integri, senza mancare in niente.(Giacomo 1; 2-4)
Emmanuel
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ciao
per tutti coloro che mi vogliono bene un invito a riflettere
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